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Così come fatto precedentemente per le altre nazioni, iniziamo dicendo che la Russia risulta essere (secondo il “Mutual Evaluation Report159”) conforme a 10 ed ampiamente conforme a 13 delle 40 (a cui si aggiungono le 9 speciali) raccomandazioni del G.A.F.I. pur essendo parzialmente inadempiente in 2 delle 6 raccomandazioni chiave.

La principale legge che disciplina l’AML in Russia è quella No. 115-FZ “On Combating Legalisation (Laundering) of Proceeds from Crime and Financing of Terrorism (conosciuta come AML Law)” del 7 agosto 2001160.

Tale legge, dopo aver definito il riciclaggio come “l’atto di conferire un legittimo aspetto al possesso, uso o alla cessione di fondi monetari o altri beni ottenuti attraverso la commissione di un reato” delinea i soggetti inclusi negli obblighi antiriciclaggio suddividendoli in due categorie generali. La prima di queste comprende le entità soggette all'elenco completo dei requisiti, le cosiddette “targeted institutions” (articolo 5) che includono istituzioni finanziarie, assicurazioni, fondi di investimento e pensione ed altri fornitori di servizi connessi al settore finanziario ed i “professional advisers” ossia avvocati, notai ed altri consulenti che a differenza del primo gruppo sono soggetti ad obblighi AML attenuati.

I principali adempimenti richiesti dalla normativa sono:

• Nomina di uno speciale funzionario interno per imprese e società che si occupi di compliance e la costituzione di procedure appropriate per consentire allo stesso di agire.

• Identificazione dei clienti e valutazione del relativo rischio.

• Monitoraggio e identificazione di transazioni problematiche a cui si uniscono gli obblighi di segnalazione di eventuali operazioni sospette (articolo 7(2) AML Law).

159 Report redatto dal G.A.F.I. Fonte: http://www.fatf-

gafi.org/publications/mutualevaluations/?hf=10&b=0&s=desc(fatf_releasedate).

160 Il riciclaggio di denaro è stato però criminalizzato come reato in un secondo momento, da due articoli del

Codice Criminale (CC): il 174 e il 174.1, introdotti nel 2003 specificamente a tale scopo, al fine di attuare i principi della Convenzione di Strasburgo del 1990.

• Conservazione di registri contenenti le transazioni monitorate e i dati dei clienti. • Misure speciali di sospensione e di “congelamento” per eventuali operazioni

sospette.

• Programmi di formazione e sensibilizzazione del personale.

Nel 2017 poi, la Russia ha apportato importanti miglioramenti al proprio quadro giuridico ed applicativo in ambito AML/CFT, aggiornando e modificando varie leggi per migliorarne l'efficacia. Tra questi emendamenti risulta importante proprio quello applicato alla legge

No. 115-FZ del 2001 (che si unisce ai 16 avvenuti l’anno precedente) il quale riduce la soglia

per rendere le società definite come “targeted” soggette ai requisiti AML. Se infatti in precedenza tale soglia di attività si sostanziava nell’ammontare di 850.000 dollari ora la stessa è stata ridotta a 170.000.

Passando ora a considerare la normativa riguardante le criptovalute, bisogna da subito dire che, ad oggi, lo stato legale delle stesse in Russia non viene ufficialmente definito. A riguardo è stato pubblicato a marzo di quest’anno il progetto di legge n. 419059-7 sui “Digital Financial Asset” che seppur ancora provvisorio (è stato approvato a luglio 2018 solo nella prima delle tre letture previste dall’iter legislativo), presenta alcuni spunti interessanti. Quest’ultimo infatti definisce “criptovaluta” e “token” come attività finanziarie digitali, cioè come proprietà (e non come sistema legale di pagamento) create in forma elettronica utilizzando dispositivi crittografici le cui informazioni sono memorizzate in portafogli digitali con l’ausilio di dispositivi hardware e software.

In particolare, data la definizione delle criptovalute quali asset, il mining è considerato al pari della produzione di beni e definito come: “attività volta a creare una criptovaluta”. Dal momento che solo le aziende o i singoli imprenditori possono essere impegnati nella produzione di beni in Russia, i minatori dovranno registrarsi come imprenditori individuali o creare un'azienda privata per le proprie attività. Rimane possibile il mining effettuato singolarmente da utenti ed in limitate quantità, si prevede infatti che i costi energetici per “l'estrazione mineraria” non possano superare (nell’arco di tre mesi consecutivi) i limiti di consumo energetico stabiliti dal governo161.

161 A Mosca, ad esempio, per gli appartamenti dotati di una stufa a gas, il limite è di 45 kWh a persona al

ICO Russia

Sempre all’interno del progetto di legge citato precedentemente, vengono introdotte possibili misure per la regolamentazione delle Initial Coin Offerings. L’emittente di token all’interno di una ICO dovrà pubblicare "un memorandum d'investimento” (definito White Paper) unito ad un'offerta pubblica che fornisca dettagliate informazioni sull'emittente e il suo beneficiario effettivo, sul prezzo di acquisto del token, nonché sulla persona che svolge l'attività di depositario. I token potranno essere scambiati per rubli o valuta estera, ma solo attraverso gli operatori Exchange registrati. Si sta inoltre pianificando l’introduzione di un registro per coloro che investono in questo ambito, il quale ha lo scopo di eliminare l'anonimato tipico delle ICO e di renderne più trasparente il processo. Per partecipare alle ICO o ad altri futuri progetti crittografici, gli investitori dovranno, proprio come accade per gli investitori tradizionali, collegare i wallet crittografici alla propria identità (attraverso passaporti, codici fiscali o ID biometrici). Inoltre, gli investitori non autorizzati non potranno investire più di 50.000 rubli, ossia circa 900 Dollari in una singola ICO.

PAESE STATUS LEGALE

CRIPTOVALUTE

DEFINIZIONI DATE

EXCHANGE MINING ICO

RUSSIA (progetto di legge) Digital Financial Asset (provvisorio) Criptovaluta, Token REGISTRATI (unici autorizzati alla conversione di criptovalute) Miners imprenditori individuali (o singoli con forti limitazioni) CONSENTITE (obbligo di pubblicazione di un “White Paper” e di una offerta pubblica dettagliata)

0,6 a 2 kW all’ora, è facile calcolare che un dispositivo esaurirà il limite mensile in 22,5-75 ore (massimo di 3 giorni). Questa risulta interessante in quanto permetterebbe di individuare gli eventuali miners non registrati. Non bisogna però dimenticare che tale progetto di legge potrebbe essere ulteriormente modificato prima

Sebbene fino ad ora sembra essersi delineata una certa diffidenza degli stati nei confronti delle criptovalute, ora vediamo due casi in cui lo stato ha abbracciato le innovazioni apportate dalle stesse (ciò non significa che questo sia un fatto positivo) arrivando, nei casi di Venezuela e Dubai ad introdurre addirittura una criptovaluta di stato.