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Sanità digitale

Il 24 gennaio 2108 dopo il decreto di nomina del Ministero della Salute si insedia la Cabina di Regia prevista dal Piano

1.5 Sanità digitale

La sanità digitale è una strada necessaria da percorrere, per diversi motivi, che vanno dalla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale all’innalzamento dell’età media e di conseguenza del numero di persone affette da patologia cronica.

Un aumento della popolazione fragile assistita che può essere fronteggiato soltanto se si riesce a portare l’assistenza a livello territoriale, con sempre maggiore autonomia dell’assistito, e se anche i processi amministrativi sanitari possono essere gestiti con servizi a distanza. La realizzazione della nuova sanità, la “sanità digitale”, è l’unico modello sostenibile per il prossimo futuro e l’innovazione digitale è un “facilitatore indispensabile”,

come sottolinea il Commissario alla spending review, Yoram Gutgeld75.

La Strategia per la crescita digitale76 e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione77, hanno definito le azioni di intervento dedicate all'ecosistema della sanità digitale e le principali soluzioni finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i territori. All'interno del Piano Triennale, per l'Ecosistema Sanità, sono stati evidenziati tre progetti a titolo esemplificativo78:

Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante79. Il FSE è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare, consultare e condividere la propria storia sanitaria. La norma stabilisce che l’infrastruttura del FSE gestisca l’insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito.

Centro unico di prenotazione (CUP)80, come esempio di semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino. Il CUP è il sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata 75http://www.forumpa.it/pa-digitale/la-sanita-digitale-come-scelta-necessaria 76 https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/documentazione/strate gia_crescita_digitale_ver_def_21062016.pdf 77https://pianotriennale-ict.italia.it/ 78https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/sanita-digitale

79 Per approfondimenti www.fascicolosanitario.gov.it

80 Per approfondimenti:

delle prestazioni, per favorire l’accessibilità dell’assistenza e la riduzione dei tempi di attesa

Telemedicina81, come esempio del rapporto con il territorio per offrire servizi che migliorino la fruibilità delle cure, dei servizi di diagnosi e della consulenza medica a distanza, oltre al costante monitoraggio di parametri vitali.

Rientrano ancora nel concetto di sanità digitale:

La Tessera sanitaria82 (TS): che abilita all'accesso delle prestazioni sanitarie erogate dal SSN su tutto il territorio nazionale e funziona anche come Tessera di assicurazione malattia ai fini del riconoscimento dell'assistenza sanitaria nei Paesi UE e da codice fiscale. • Ricette digitali: che costituiscono un processo verso la

completa dematerializzazione delle prescrizioni

farmaceutiche e specialistiche cartacee, sostituendole con gli equivalenti documenti digitali, su tutto il territorio nazionale.

Dematerializzazione dei referti medici e delle cartelle

cliniche: che rappresenta è un processo che ha come

obiettivo la creazione di un flusso di documenti digitali aventi pieno valore giuridico che porterà alla sostituzione di tutti gli equivalenti cartacei, allo scopo migliorare i servizi ai cittadini.

Attori coinvolti sono: Ministero della Salute, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Garante per la protezione dei dati personali, Strutture curanti (pubbliche o private).

81 Per approfondimenti:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2129_allegato.pdf

“A garantire appropriatezza, efficacia e migliore organizzazione delle cure servono gli strumenti innovativi previsti dal “Patto per la Sanità Digitale83

”, un piano strategico teso a facilitare la diffusione delle informazioni e dal “Piano di Evoluzione dei Flussi NSIS (PEF-NSIS)” che consentirà di programmare gli interventi sui sistemi informativi, necessari a consentire il governo e il monitoraggio dei LEA e dei relativi costi, in coerenza con il percorso evolutivo del NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sanitario) condiviso tra Amministrazioni centrali e regionali84”.

La spesa per la Sanità digitale è in crescita, 1,3 miliardi di euro, con una crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Ma i servizi digitali restano diffusi a macchia di leopardo sul territorio italiano e la maggior parte dei cittadini non utilizza ancora strumenti via web per accedere ai servizi sanitari: circa l’80% degli italiani preferisce recarsi personalmente a ritirare documenti clinici, consultare un medico o pagare una prestazione, sette su dieci preferiscono parlare di persona con il proprio medico piuttosto che comunicare con strumenti tecnologici come email, SMS o WhatsApp.

I medici sono sempre più attenti alle nuove tecnologie, che utilizzano soprattutto per comunicare con i pazienti. È il caso, ad esempio, di WhatsApp, usato dal 63% dei medici di famiglia e dal 52% degli specialisti soprattutto per scambiare facilmente dati, immagini e informazioni. Meno digitali i cittadini: solo il 15% usa l’email, il 13% Sms e il 12% WhatsApp per comunicare col proprio medico.

83 http://www.camera.it/temiap/2016/09/29/OCD177-2387.pdf

L’offerta e l’utilizzo di semplici servizi digitali ai cittadini potrebbero ridurre i costi nascosti del “non digitale”. Otto italiani su dieci nell’ultimo anno hanno ritirato documenti clinici di persona impiegando in media 45 minuti, contro i 20 per il ritiro in farmacia e i 5 via web: se invece l’80% li ritirasse online, il 10% in farmacia e solo il 10% di persona, l’impatto economico sarebbe di 1.630 milioni di euro. E sono 1.150 milioni di euro gli impatti legati all’accesso online a informazioni su prestazioni e strutture sanitarie, 1.430 milioni per la prenotazione online di visite ed esami e 980 milioni per il loro pagamento, per un totale di oltre circa 5 miliardi di euro85.

La quota maggiore degli investimenti per la Sanità Digitale (figura 2) nel 2017 è stata sostenuta dalle strutture sanitarie, con un budget di 890 milioni di euro (+2% sul 2016), seguita dalle Regioni (320 milioni, +3%).

85 https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/comunicati-stampa/sanita-digitale-spazio-per-innovare

Figura n.3

Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano

Nell’ambito della sanità digitale rientra anche il Fascicolo

Sanitario Elettronico – FSE che è lo strumento attraverso il quale

il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Per attivare il proprio Fascicolo bisogna consultare le modalità adottate dalle singole regioni/province autonome. Il FSE rappresenta un “opportuno supporto alla condivisione/circolazione dei dati

clinici per ottimizzare il percorso di cura e evitare la inutile ripetizione degli esami, inserendo le persone con cronicità in un monitoraggio continuo da parte dei vari attori assistenziali

utile a una maggiore attenzione nella cura e a migliori risultati e rappresentando la base per la programmazione degli interventi e la gestione 'personalizzata' dei pazienti86

.

Ogni cittadino per accedere o per attivare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico deve rivolgersi alla propria regione di assistenza.

Le regioni attive in cui vi è almeno un FSE attivato sono 17; il numero di FSE attivati è di 11.731.164 pari al numero di

cittadini assistiti che ha dato il consenso all'alimentazione del proprio FSE con 222.915.936 referti di laboratorio strutturati e

digitalizzati prodotti dalle strutture sanitarie pubbliche

nazionali87.

L’Agenzia per l’Italia digitale e il Ministero della Salute, in ottica di verificare l’andamento e lo stato di attuazione e di diffusione sul territorio nazionale del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), in accordo con le regioni, hanno definito una serie di indicatori che permettono di rappresentare lo scenario completo.

Le attività di monitoraggio sono suddivise in due gruppi distinti di indicatori: Attuazione e Utilizzo.

Nella figura n.4 viene riportato l’indicatore di monitoraggio di attuazione per tutte le regioni. L’indicatore di Attuazione, mira a rappresentare lo stato di avanzamento circa la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) regionale e rappresenta la media di realizzazione dei singoli servizi previsti dal piano. Questi, nel dettaglio, sono:

86 Piano nazionale della Cronicità

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