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Lo scavo nell'area dell'ex Cortile dell'Ospedale Vecchio Il settore

Il settore 1500 è parte integrante di una serie di zone indagate (sett.1100, aree 7100 e 7300) all'interno dell'ex Cortile dell'Ospedale Vecchio, l'attuale Piazza della Juharia, nella fascia settentrionale del centro storico di Alghero. Quest'area, unitamente all'adiacente complesso monastico di S. Chiara (area 8000) e alla vicina Piazza di Santa Croce (aree 2000, 2008), è stata interessata a partire dal 1997 da un vasto progetto di riqualificazione urbanistica, contestuale agli scavi, giunto in questi ultimi anni a conclusione La ricerca archeologica ha permesso di acquisire su questo comparto pluristratificato della città informazioni sul lungo periodo, dalla prime tracce di frequentazione di Alghero nel medioevo, all'insediamento del kahal ebraico bassomedievale, fino agli interventi moderni e contemporanei che hanno inciso in modo profondo il tessuto urbano preesistente (fig.1)209.

Fig.1 La parte urbana interessata tra il 1997 e il 2008 da interventi archeologici e ubicazione del settore 1500, in rosso, rispetto alle altre aree di scavo aperte nell'area della Juharia algherese (elaborazione grafica: Paola Derudas)

209 M. Milanese 2013, Alghero, cit., pp.85-114; M.Milanese 2001, Archeologia urbana, in Almanacco Gallurese, 2000-2001, pp.103-111; M.Milanese, M.Fiori 2001, Alghero, chiesa di Santa Chiara, 2000-

2001, cit., pp.332-333; M. Milanese et al. 2000, Il kahal medievale di Alghero. Indagini archeologiche

1997/1999, in Atti del II Congresso di Archeologia Medievale (Brescia, 30 settembre - 2 ottobre 2000),

Firenze, pp.67-78; M.Milanese (a cura di) 1999, Alghero. Le trasformazioni di uno spazio urbano tra

XIV e XX secolo. Il progetto di ricerca e le campagne di scavo 1997/1998: relazione preliminare, in Archeologia Postmedievale, 3, pp.33-88; M. Milanese (a cura di) 1998, Arqueologia y història de l'Alguer. Les campanyes d'excavaciò del 1997, in L'Alguer, n.56, pp.9-16.

________________________________________________________ Maria Chiara Deriu

Dal Castellas al Monastero di Santa Chiara. Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo - Archeologia.

Università degli Studi di Sassari.

L'indagine all'interno del settore 1500, specificamente, ha restituito una sequenza articolata schematizzata nella tabella che segue (tab.1)210.

Periodo Cronologia fase

I - Ante quartiere ebraico-

Castellas

Ante metà XV sec. 1 Prime frequentazioni del sito

II - Quartiere ebraico- Kahal Metà XIV ? 1 Primo impianto edificio (muri con legante in malta)

I metà XV sec. 2 Ristrutturazione/ampliamento e uso edificio (muri con legante in argilla)

I/II metà XV sec. 3 Ristrutturazione e uso edificio (strutture in pietra e malta) Fine XV sec. 4 Ultime trasformazioni

Fine XV-inizi XVI sec. 5 Abbandono III -Attività di spolio e

ruralizzazione dell'area

Meta/II metà XVI-I metà XVII sec.

1 Attività di spolio e ruralizzazione dell'area IV -Monastero di S.Chiara Metà XVII - metà XIX sec. 1 Demolizione strutture preesistenti

2 Adeguamento residui strutture precedenti e costruzione convento (ala sud)

V - Armeria del Regio Esercito Sabaudo

II metà XIX sec. 1 Demolizione strutture preesistenti

2 Adeguamento edifici precedenti e costruzione nuove strutture VI - Ospedale Vecchio Fine XIX-XX sec. 1 Demolizione strutture preesistenti

2 Primo impianto area di deambulazione con giardino 3 Modifiche area giardino

VII -Scuola media e attività sub-attuali

II metà XX sec. 1 Cantiere per riconversione d'uso dell'ospedale a scuola 2 Occupazione successiva dello stabile

Tab.1 Periodizzazione della sequenza all'interno del settore 1500

2.1. Attestazioni archeologiche del primo impianto insediativo di Alghero (Periodo I) Le testimonianze ascrivibili alle prime frequentazioni nel sito sono costituite da paleosuoli a matrice argillo-sabbiosa a contatto con lo sterile (fase1, A1,2,3,4,5,6) e da consistenti tracce di attività che insistono su questi depositi. I paleosuoli indagati, di formazione parzialmente antropica, ricchi di frammenti carboniosi, inclusi geologici e laterizi molto frammentati, in alcuni casi, vanno a riempire gli avvallamenti naturali della roccia di base, in vista verosimilmente di sistemazioni successive (fig.2).

Tali sistemazioni sono legate, nella zona meridionale dell'area, alla messa in opera di un allineamento (fase 1, A.8) - probabilmente una struttura muraria - e di una canalizzazione per lo scolo delle acque (fig.3) che da nord-est a sud attraversa l'area (fase 1, A.12,13). Lo scavo ha rilevato le tracce di cantiere associate alla realizzazione di questi manufatti, costituite da chiazze di malta, concentrazioni di laterizi e buche di palo (fase 1, A9,10,11).

210 Si veda al riguardo M. Biagini 2000, Settore 1500, cit., pp. 74-76; M. Biagini 1999, Ospedale Vecchio. La sequenza del settore 1500, cit., pp. 45-52. Altre informazioni sono state acquisite direttamente

________________________________________________________ Maria Chiara Deriu

Dal Castellas al Monastero di Santa Chiara. Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo - Archeologia.

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Della struttura muraria, smantellata fino al livello di fondazione e intaccata da un silos realizzato nel periodo successivo, non rimane che un lacerto impostato sulla roccia, contraddistinto da elementi litici squadrati di grosse dimensioni legati da malta. L'impiego della malta si osserva anche nella canaletta citata, tra le bozze di calcare delle sponde che foderano il taglio per la sua messa in opera, in parte inciso nella roccia. Il canale di scolo della conduttura, conservato solo nel tratto orientale, è formato da coppi sistemati sia sul fondo che sulla copertura, poggianti in parte su una sorta di piano in pietre sbozzate anch'esse legate da malta.

Nella fascia nord-occidentale, invece, i paleosuoli in aderenza allo sterile sono interessati in superficie da un esteso livello di calpestio, probabilmente pertinente ad uno spazio aperto. Questo spazio risulta dotato di un focolare organizzato all'interno di una struttura in pietre calcaree disposte su di un unico filare, con andamento circolare. Il piano di cottura è costituito da una base d'argilla che reca evidenti tracce di bruciatura, al di sopra della quale sono state rilevate lamine di cenere di forma lenticolare e numerosi frustoli di carbone riferibili all'ultimo uso (fase1, A7). Ancora, attestazioni di livelli d'uso con tracce di attività di fuoco sono state registrate nel limite nord-ovest, in cui il deposito di natura argillo-sabbiosa a contatto con lo sterile risulta in superficie termotrasformato.

Gli sporadici frammenti ceramici emersi dai contesti presi in esame consentono di inquadrare questo momento tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo, per la presenza di graffita arcaica savonese e di maiolica arcaica pisana. La presenza di questi indicatori cronologici, che rimandano al periodo di insediamento della Signoria dei Doria ad Alghero, si riscontra in pressoché tutte le sequenze coeve acquisite nei vicini settori di scavo che ricadono nel comparto nord-occidentale della città storica211.

211 M.Baldassarri 2000, Lo scavo archeologico della Piazza Santa Croce (area 2000), cit., p.70; L.Biccone, F.G.R Campus. 2000, Il settore 1100, in Milanese M. et al. Il kahal medievale di Alghero.

Indagini archeologiche 1997/1999, Atti del II Congresso di Archeologia Medievale (Brescia, 30

settembre - 2 ottobre 2000), Firenze, 73-74; M.Milanese, G.Padua, G.Zizi 2009, Dal quartiere

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Dal Castellas al Monastero di Santa Chiara. Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo - Archeologia.

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Le evidenze riscontrate per questo periodo consentono di ipotizzare già a partire da questa fase la presenza in questa parte del sito di edifici, realizzati probabilmente con l'impiego della malta, così come riscontrato nei pochi lacerti delle strutture documentate.

Periodo fase attività Ambiente contesto US

I 1 1 3 paleosuoli argillo-sabbiosi con tracce di

frequentazione in superficie (coppi e malta)

3724,3738

I 1 2 4 paleosuolo argilloso (carbone e coppi) 3851

I 1 3 4 paleosuoli limo-argillosi a contatto con lo sterile con