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Analisi industria automotive

5.2 Settore automotive

5.2.1 Scenario internazionale

Il settore automotive rappresenta uno dei principali settori di business a livello globale.

Secondo gli ultimi dati a disposizione2, nel 2021, la produzione mondiale di veicoli a motore ha superato il valore di 80 milioni di unità. Analizzando più nel dettaglio questo numero:

il 32,54% viene prodotto in Cina, l’11,44% negli Stati Uniti, l’1,16% nel Regno Unito, il 9,79% in Giappone e il 15,17% nell’Unione Europea, dove Germania, Francia, Italia e Spagna rappresentano tradizionalmente i principali Paesi produttori, sia per numero di impianti di produzione che per numero di vetture prodotte, come visibile in figura5.1.

Produzione mondiale Produzione europea

32.54%

11.44%

15.17%

9.79%

29.90%

1.16%

Giappone Stati Uniti Unione Europea Regno Unito Cina Altro

25.27%

10.32% 6.08%

16.03%

7.12%

35.18%

Regno Unito Francia Spagna Italia Germania Altro

Figura 5.1. Produzione mondiale ed europea veicoli a motore.

2Dati ricavati da OICA (International Organization of Motor Vehicle Manufacturers) [154].

5.2 – Settore automotive

Insomma, è possibile sottolineare come un numero ridotto di Paesi internazionali con-tribuiscano, complessivamente, a generare oltre il 70% della produzione mondiale, mentre il restante 30% è suddiviso, in modo più o meno equilibrato, nel resto del mondo.

A questo proposito, nei mercati internazionali, l’industria automobilistica si caratteriz-za per una significativa impronta regionale, soprattutto in relazione alle catene di fornitura che collegano saldamente materie prime, semilavorati e prodotti finiti. In questo contesto, Stati Uniti, Germania, Giappone e, più recentemente, Cina costituiscono il nucleo attorno al quale gravitano rispettivamente i mercati dell’America, dell’Europa e dell’Asia.

Pertanto, è possibile osservare come il settore automotive sia fortemente concentrato, con una tendenza che sembra addirittura destinata a rinforzarsi nel prossimo futuro, in considerazione del fatto che, la filiera automotive costituisce una delle filiere industriali più complesse, con un veicolo composto mediamente da oltre 20000 componenti, prodotte da diversi fornitori internazionali in diversi stabilimenti produttivi.

Per ricostruire l’andamento del settore automobilistico negli ultimi anni, con l’obiettivo di disegnare una panoramica quanto più approfondita possibile del comparto di interesse, è necessario iniziare parlando della crisi finanziaria del 2007-2009, che ha causato, anche in questo ambito, pesanti ripercussioni lungo tutta la catena del valore, determinando un crollo del mercato con una perdita totale di circa il 15% e, conseguentemente, un faticoso ritorno in positivo soltanto dopo due anni, nel 2010, come mostrato in figura5.2.

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 0

10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120

Produzione[milionidiunit3a]

Produzione mondiale veicoli a motore (2000-2021)

Crisi-nanziaria COVID-19

Figura 5.2. Andamento produzione mondiale veicoli a motore.

In seguito, però, il settore automobilistico ha attraversato un periodo molto positivo.

Dopo la crisi finanziaria del 2007-2009, infatti, il settore automotive ha sperimentato

Analisi industria automotive

a livello globale una fase di grande espansione, facendo registrare un incremento della produzione con un tasso di crescita medio annuo relativamente elevato, pari al 6%.

Nel biennio 2018-2019, al contrario, il settore automotive ha inaugurato un nuovo periodo negativo, caratterizzato da una congiuntura sfavorevole che ha provocato una contrazione della produzione superiore al 4%, giustificabile con alcuni eventi che hanno progressivamente invaso il mercato, come il declino delle motorizzazioni diesel, l’emersione del segmento di veicoli ibridi/elettrici e, infine, la diffusione di nuovi modelli di consumo incentrati sul concetto di auto non più come prodotto, bensì come servizio.

In questa prospettiva, non esattamente radiosa, si è aggiunta la crisi causata dalla diffusione della pandemia da COVID-19, che ha contribuito ad aggravare ulteriormente il momento di difficoltà, determinando una chiusura prolungata degli stabilimenti produttivi dei principali Paesi produttori, iniziata nel 2020 e continuata con effetti differenti, come logica conseguenza di tempi disomogenei nella diffusione dei contagi, nei singoli territori nazionali.

In poche parole, è fondamentale evidenziare come l’emergenza sanitaria si sia innestata in una fase di stagnazione del settore automotive, rappresentata da una serie di profondi cambiamenti, in grado di generare a livello globale significative trasformazioni nella filiera industriale, concentrata su enormi investimenti in ricerca e sviluppo, per la creazione, da una parte, di motorizzazioni tradizionali a minor impatto ambientale grazie alla riduzione di emissioni inquinanti, e, dall’altra, di batterie elettriche sempre più efficaci ed efficienti.

In conclusione, è doveroso dedicare un commento a quanto accaduto negli ultimi anni.

La pandemia da COVID-19, evento straordinario e imprevedibile, ha determinato un pesante rallentamento dell’economia globale, con effetti rilevanti nella maggior parte dei settori di business. L’industria automotive non ha certamente rappresentato un’eccezione.

Sebbene le stime iniziali evidenziassero, per il 2020, un crollo della produzione superiore al 20% e un orizzonte temporale di circa tre anni per recuperare i livelli di produzione pre-crisi, le conseguenze osservabili sono state solo leggermente inferiori rispetto alle attese.

In realtà, non è ancora possibile produrre delle conclusioni significative, essendo ancora completamente immersi nella pandemia da COVID-19, seppur nel progressivo tentativo di ritorno alla normalità e di ripartenza per l’economia globale; tuttavia, sfruttando gli ultimi dati a disposizione, è possibile ottenere alcune informazioni interessanti, confrontando il valore della produzione del 2021 con il valore della produzione nei due anni precedenti:

il 2019, ultimo anno pre-crisi, e il 2020, caratterizzato, appunto, dall’impatto della crisi sanitaria.

A questo proposito, è facile osservare come la produzione globale del settore automotive sia drasticamente crollata negli ultimi anni, cominciando da un valore di partenza di oltre 92 milioni di unità nel 2019, transitando per un valore di 78 milioni di unità, nel 2020, con una riduzione di quasi il 16%, e arrivando a un valore di 80 milioni di unità, nel 2021, con un incremento di circa il 3%.

In ogni caso, è possibile affermare come l’industria automotive sia ancora molto lontana da recuperare il valore della produzione pre-crisi, dal momento che, considerando i valori della produzione 2019 e 2021, esiste comunque una differenza complessiva di oltre il 13%.

Una volta completata una panoramica completa, anche se estremamente sintetica, del settore automotive internazionale, è possibile concentrare l’attenzione in modo particolare sul comparto italiano, che rappresenta il dominio di interesse, oggetto della trattazione.

5.2 – Settore automotive