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Adì 23 maggio 1806 Venezia PROCESSO VERBALE

Abbian trovato nella chiesa di Santo Stefano esistere una scuola di ragione dell’arte dei calegheri tedeschi, e quindi abbiamo convocati Zuanne Mengoti gastaldo e Pietro Fux ed abbiam loro dichiarato la soppressione della scuola stessa, facendo consegnare gli effetti descritti nell’annesso inventario al reverendo padre Luigi Fabris Nod. Del convento per esserne manutentore e responsabile. Avendo inoltre quest’arte un oratorio nell’ospizio situato in salizada a S. Samuele, noi passeremo nel medesimo a proseguire le operazioni ed in appresso formeranno il processo verbale. Abbiamo contemporaneamente inculcato alli sopranominati rappresentanti che a ciò non si intende la soppressione dell’arte, la quale deve esistere come per lo addietro. Tutto ciò noi abbiamo eseguito in compagnia del fed. Pubblico notaio Antonio Maria Zanetti. Ci siamo pure portati nell’oratorio ove esiste una cappella in un locale dell’ospizio medesimo sotto titolo di scola, quindi in ordine alle nostre commissioni siamo passati alla soppressione della medesima. Abbiamo pure significato alli medesimi Gio Mengotti Gastaldo e Pietro Fux ed in presenza al reverendo padre Luigi Fabris proc. del convento di Santo Stefano e del pubblico notaio Antonio Maria Zanetti abbiamo dichiarata la soppressione della scola, ed abbiamo preso in inventario tutti gli effetti di ragione della stessa, che abbiamo consegnati nel fatto al reverendo padre suddetto costituendolo depositario, manutentore, e responsabile ad ogni caso di superiore comando degli effetti medesimi, come pure avendo rilevato appartenere a questa scuola vari stabili, come dall’inserta specifica C si riscontra, i quali rendono l’annua summa di £.… abbiam creduto di costituire provvisoriamente e sino a nuove superiori disposizioni procuratore ed esattore il nominato reverendo padre Fabris con l’obbligo espresso di non fare alcuna disposizione delle rendite stesse, ma di partecipare di volta in volta al r. aff. Del demanio quelle esazioni che avesse verificate, al qual oggetto noi l’abbiamo munito di u esatta nota degli affitti e stabili, della scadenza degli affitti e dei debiti arretrati dei medesimi, onde possi verificarne a tempo debito l’esazioni, e renderne conto come si è detto. Trovai esistere una cassa di ragione di questa scola, ove esistevano £. 400 dalle quali detratta il salario del nonzolo, ed altre spese, rimangono £. 24 in ragione del corso, che avevano al primo del corrente che abbiamo rilevata e che si consegnano all’Affitto del demanio. Si unisce una nota degli affittuali debitori, e de fondi di questa scuola come dall’allegato D, di cui abbiamo rilasciata copia al reverendo P. Fabris per l’oggetto indicato nel processo. Abbiamo anche riportate le filze, e libri di amministrazione consegnatimi dal sig. clemente prosdocimi fu amministratore di detta scola il qual venne convocato e gli abbiamo significata la soppressione della scola ed abbiamo in sua presenza significato che con tale operazione non s’intende ne di opprimere ne di portare alcun pregiudizio alla loro arte quale dovrà restare sotto le medesime discipline, e privilegio, come d’addietro, al quale oggetto abbiao lasciato in potere del custode del detto ospizio due luoghi ch’egli abita, onde possino continuare i loro usi per l’elezione de capi di loro arte. Ed avendo con ciò finita la nostra osservazione, abbiamo chiuso il presente processo verbale col lasciare sotto la custodia del sunnominato Padre Fabris gli effetti già inventariati come si è detto. Tutti gli interventi ed il fed. Notaio hanno con noi sottoscritto il presente processo.

P. Luigi Fabris Zuanne Mengot Pietro Fux

Antonio Maria Zanetti

A Biron Commissario Delegato OSSERVAZIONE

Quest’arte di Calegheri Tedeschi teneva il luogo ove esisteva la scuola soppressa sotto il titolo d’ospizio nel quale raccoglievano quei loro confratelli provenienti per soli tre giorni, e gli ammalati avevano nel detto ospizio ricovero, ed altre soldi 12 il giorno durante la loro malattia dalle rendite di quest’ospizio si suppliva alle spese stessse, e si teneva apposita cassa dalla quale parimente s’incontravano anche le spese d’uffiziatura della cappella esistente nell’ospizio.

Piccolo è il numero di quest’artisti tedeschi, e riscontrai essere quasi tutti, anzi tutti alloggiati senza dubbio fuori dal detto ospizio eccetone il custode, e tutti ancora intrusi già nell’arte dei veneti

calegheri, e di prova convivente a questo, che i luoghi di detto ospizio son tutti dati ad affitto, e che si potranno l’annua rendita di £. 1200 circa come già nel processo si dichiara.

5 luglio 1806 Venezia, dipartimento dell’Adriatico, sabato ore 9

fatti chiamare i rappresentanti della scuola stessa s’intervenero Giovanni Mangot gastaldo, Pietro Fux, Giuseppe Rets, Giacomo Faritan, Sebastiano Pochepiche ai quali abbiamo dichiarato di poter continuare ad addoprarsi nelle pie pratiche del loro Istituto, come scuola ripristinata senza però veruna ingerenza negli rediti di detta scuola per li quali resta ferma la loro avocazione al demanio egualmente, che al locale in cui potranno far le loro riduzioni custudindolo, e conservandolo sotto la loro responsabilità, consegnato avendo tutto quello ch’esiste nelli eseguiti inventari al momento di soppressione eccettuati li capi d’argento che vengono accompagnati col presente processo nell’atto stesso trovandosi presente il reverendo Padre Luigi Fabris […].

«Allegato A»

Adì 23 maggio 1806 Venezia

Inventario degli effetti della scuola dell’arte dei Calegheri tedeschi sotto il nome della B. V. dell’Annunciata posta in contrada si S. Samuele, esistenti nella chiesa di Santo Stefano dal Commissario Andrea Biron al Reverendo Padre Luigi Fabbris con l’obbligo di esserne responsabile. 1 corona d’argento pesa once ventitre

1 croce con guarnitura di argento persa once quarantacinque 4 candelieri d’ottone 1 croce simile 1 lampada simile 1 catena d’ottone 2 brazzaletti ferro 1ferro da coltrina

1 coltrina tella violetta per coprir l’altare 2 tovaglie con merli

2 sotto tovaglie 1 tella incerata

3 tavolette legno d’intaglio dorate 4 palme di galla

4 simili di carta per li giorni feriali 2 cuscini cremese di seta

4 vasi ottone

Abiti ad uso della Beata Vergine

Abito di drappo di seta fondo bianco in opera e fiori di diversi colori con fodra cendal color rosa smaritto

Simile cambellotto seta color nogella ricamato a seta e oro con fodra di cendal color simile Abito di raso cremese con fiori tessuti oro, e fodra tella bianca

Simile di seta fondo bianco a fiorelli sparsi di colori diversi con fodra di cendal bianco

Simile di manto bianco con riporto veludini cremesi, e fiori sparsi egualmene di veludini con fodra tella cremese

Simile di seta fondo bianco ricamato di sotto di vari colori con pedana cendal bianco Vecchi velo latesin con merletto oro falso all’interno

altro velo bianco con merletta asse bianche

Abito cambellotto seta fondo latesin con fiori tessuti di vari colori senza fodra

F. Luigi Fabris Procurator degli Agostiniani di Santo Stefano affermo Zuanne Mangot gastaldo affermo

Pietro Fux Sindico affermo

Ego Antonius Maria Zanetti N. V. A Biron Commissario delegato

«Allegato E»

Adì 23 maggio 1806 Venezia

Nota de libri di amministrazione che ci vennero consegnati dal sign. Giovanni Prosdocimi, fu amministratore della scola de Calzolai Tedeschi

Un libro cassa Due filze