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Le variabili presenti nel database INSOCH che sono state selezionate per le seguenti analisi, permettono di valutare unicamente il potenziale di innovazione sociale delle WISE e non l’innovazione sociale vera e propria. Per un’analisi più approfondita dell’innovazione sociale all’interno delle WISE sarebbe utile condurre un’ulteriore raccolta dati focalizzata sull’innovazione sociale. Questo permetterebbe di analizzare puntualmente questo argomento grazie a domande mirate. Va sottolineato il fatto che non verrà indagato tutto il modello presentato nella Figura 14 in quanto le variabili a disposizione non lo permettono. L’attenzione è stata posta unicamente sulla parte all’interno dell’area tratteggiata in Figura 14 oltre che sul mercato, sui finanziamenti e sull’assetto di Governance.

4.1.

Selezione delle variabili per il raggruppamento in cluster

Il modello concettuale presentato nella Figura 14 permette di individuare le variabili del database in grado di segmentare le 313 WISE elvetiche (aderenti ai criteri di impresa sociale definiti dal progetto INSOCH) in gruppi omogenei al loro interno secondo il criterio del potenziale di sviluppo di innovazione sociale (nell’Allegato 17 vengono descritte le variabili utilizzate per le analisi mentre nell’Allegato 20 è consultabile il questionario utilizzato per la raccolta dati dal progetto INSOCH).

Le variabili selezionate sono descritte di seguito.

L’obiettivo delle misure di inserimento proposte dall’organizzazione. Le WISE che

perseguono obiettivi di reinserimento di breve e lungo periodo degli utenti sono in grado di confrontarsi con problemi sociali diversi. Questo confronto dovrebbe far aumentare il potenziale di sviluppo di innovazione sociale all’interno delle WISE. Infatti avere un gruppo di utenti che cambia spesso (ad esempio ogni 6-12 mesi) permette alle WISE di avere dei riscontri continui sull’evoluzione della società e dei problemi sociali da affrontare con nuove idee e, quindi, con un potenziale di innovazione sociale. D’altro canto gli obiettivi di lungo periodo di un’altra parte degli utenti permette alle WISE di valutare meglio i riscontri di queste nuove idee/innovazioni. In questo modo sarà possibile adeguare sia le misure di breve che di lungo periodo sulla base dei risultati emersi. Un raffronto con il modello concettuale esposto in precedenza (Figura 14) mostra come questa variabile risponda, almeno parzialmente, ai punti riguardanti l’analisi dei problemi sociali in modo continuativo e la moltitudine di competenze.

Le variabili che meglio descrivono la molteplicità di competenze all’interno delle WISE sono: - la percentuale di persone attive nella produzione e vendita con formazione

terapeutica, sociale o psicologica rispetto al totale dei collaboratori attivi in questo ambito. Una combinazione di collaboratori con formazioni diverse, sia in ambito

sociale/terapeutico sia in ambiti tecnici o amministrativi, dovrebbe permettere un’analisi dei problemi sociali sotto diversi punti di vista facilitando di conseguenza l’emergere di innovazioni sociali;

- le categorie di utenti ai quali si rivolge l’organizzazione. Si presuppone che una

WISE che si rivolge a più categorie di utenti debba possedere maggiori competenze (sia per seguire gli utenti in modo efficace sia per gestire la struttura in modo efficiente) rispetto ad una che si focalizza solo su una tipologia di utenti. Questo in quanto deve affrontare una maggior diversità di problematiche sociali. Inoltre, se le WISE che si rivolgono a più tipologie di utenti condividono le competenze degli utenti con quelle dell’impresa possono ampliare ulteriormente il potenziale di sviluppo di innovazione sociale.

I settori economici in cui è attiva la WISE. Per quanto attiene allo sviluppo di nuove idee,

questo può essere facilitato se le WISE sono operative in più settori di attività. Grazie a questa diversificazione sarà possibile scambiare, tra collaboratori e/o utenti, idee o prassi utilizzate in specifici settori e sfruttarle, adattandole, ad altri settori. Inoltre a livello dirigenziale (sia operativo che strategico), grazie alla visione globale sulle attività svolte, sarà possibile evidenziare dei punti di miglioramento, prendendo spunto da un settore e applicandolo ad un altro.

L’impiego delle eccedenze finanziarie non distribuite. Un altro fattore che può facilitare

l’emergere di nuove idee è la possibilità di utilizzare liberamente una parte delle eccedenze d’esercizio delle WISE. Questo fattore è importante in quanto permette una maggior flessibilità negli investimenti da parte del consiglio di amministrazione. In questo modo non bisognerà aspettare il benestare dell’ente finanziatore, che di regola comporta dei tempi di attesa maggiori e incertezza sulla decisione. Inoltre sarà possibile sperimentare idee che comportano dei rischi superiori rispetto a quelli approvati dall’ente finanziatore ed implementare in modo tempestivo le idee che si dimostrano efficaci.

Numero di sedi dislocate sul territorio oltre alla sede principale. L’essere attivi in più sedi

permette di avere un contatto più diretto con le problematiche specifiche di una regione. Inoltre, dal momento che in una regione viene sviluppata un’innovazione sociale, questa può essere implementata nelle altre sedi permettendo una diffusione piuttosto rapida

dell’innovazione sociale. Ogni sede, inoltre, affronterà in modo diverso l’attività quotidiana. Questo dato che ogni sede avrà un responsabile diverso che interpreterà a modo suo le direttive provenienti dalla direzione centrale in base alla sua esperienza lavorativa. Questo è possibile in quanto, di regola, queste strutture godono di una certa libertà di organizzazione, sempre rimanendo nei limiti di quando richiesto dalla direzione centrale.

Fonte di finanziamenti della WISE. Far capo a più fonti di finanziamento dovrebbe far

aumentare il potenziale di sviluppo di innovazione sociale nelle WISE. Infatti, poter disporre liberamente almeno di parte degli utili derivanti dal mercato e dei fondi provenienti dalle donazioni permette alle WISE di essere più flessibili nell’effettuare investimenti, anche in progetti a rischio e, di conseguenza, aumentare il potenziale di sviluppo di innovazioni sociali. È però altresì importante poter contare anche su finanziamenti pubblici. Quest’ultimi infatti permettono alle WISE di ottenere un buon bilanciamento tra l’obiettivo sociale e l’obiettivo economico garantendo quindi il perseguimento di entrambi gli obiettivi.

Modello retributivo principale degli utenti. Corrispondere un salario a livelli di mercato da

parte dell’impresa sociale può far aumentare la stima delle persone che stanno seguendo un programma di reinserimento professionale oltre che aumentare il senso di appartenenza all’impresa. Questi due fattori possono condurre le persone che stanno seguendo un programma volto al reinserimento lavorativo a proporre delle soluzioni a carattere innovativo per dei problemi sociali che possono essere legati direttamente alla loro situazione oppure per problemi sociali che si manifestano all’interno o all’esterno dell’impresa sociale, nella cerchia di conoscenti di queste persone.

4.2.

Raggruppamento delle WISE in cluster omogenei

Per poter raggruppare le 313 WISE del database INSOCH secondo dei criteri di omogeneità è stata utilizzata la tecnica statistica dell’analisi cluster. Questa tecnica statistica viene utilizzata quando si presuppone che i dati si possano raggruppare naturalmente in gruppi di oggetti omogenei (Şchiopu, 2010). Infatti i cluster si definiscono come dei gruppi di oggetti (o casi o osservazioni) che condividono molte caratteristiche ma che sono diversi rispetto ai gruppi di oggetti non appartenenti a quel cluster (Mooi & Sarstedt, 2011). Vista la natura delle variabili selezionate (unicamente di tipo categoriale) si è fatto ricorso all’analisi cluster denominata “two-step” o algoritmo di BIRCH (Balanced Iterative Reducing and Clustering using Hierarchy). Questa particolare tipologia di analisi permette di includere sia variabili categoriali sia continue, al contrario di altre tecniche di

raggruppamento che funzionano al meglio solo con variabili continue (Chiu, et al., 2001). Un altro vantaggio derivante da questa tipologia di analisi riguarda la determinazione automatica del numero ottimale di gruppi con cui suddividere il campione (Chiu et al., 2001). Le variabili presentate nel capitolo 4.1, e che meglio descrivono il potenziale di sviluppo di innovazione sociale all’interno delle WISE, sono state utilizzate per suddividere il campione in gruppi omogenei al loro interno. L’analisi ha condotto alla suddivisione del campione in tre gruppi, come illustrato nella Figura 15, nell’ottica del potenziale di sviluppo di innovazione sociale.

In ordine di grandezza il primo gruppo conta 108 WISE, che rappresenta il 34.5% del totale (n=313). Il secondo gruppo è formato da 107 WISE, quindi il 34.2% del totale mentre l’ultimo gruppo è composto da 98 WISE ovvero il 31.3%. A livello di dimensioni i cluster sono simili tra loro, presentando un rapporto di dimensione dal cluster più grande al cluster più piccolo di 1.10.

Figura 15. Numero di cluster e loro dimensione

Fonte: elaborazione propria su dati INSOCH

Questi cluster verranno classificati partendo dal presupposto che le WISE con il maggior potenziale di innovazione sociale sono quelle che presentano le caratteristiche seguenti: - offrono delle misure di reinserimento sia di breve sia di lungo termine;

- nelle quali lavorano personale con formazione socio-educativa e personale con formazione tecnica;

- accolgono diversi tipi di utenti (più gruppi target con svantaggi diversi); - siano attive in diversi settori di attività;

- nonostante il vincolo di non distribuzione di utili, possono disporre liberamente di almeno una parte degli avanzi d’esercizio;

- fanno capo a più fonti di finanziamento (ricavi vendita beni e servizi, sussidi pubblici, donazioni);

- abbiano un modello retributivo degli utenti che rispecchi indicativamente la loro limitata produttività