2. IL SIS PER I COMUNI
2.2. SEMAFORI
L’applicativo per originalità è unico nel suo genere e pertanto si è cercati di entrare nel merito tecnico informatico della problematica semaforica
L’ubicazione dell’impianto nella planimetria generale della città (o di una sua parte) è rappresentato mediante un semaforo schematizzato e da un anello
colorato (rif. Layout1). Deve essere possibile avere una reportisca di tutti gli impianti presenti identificata da :
- Codice Impianto (univoco)
- Denominazione convenzionale (univoco)
- Identificazione geografica (nomi di quattro strade confluenti nel nodo)
- Coordinate geografiche del centro dell’intersezione
- Altre colonne per inserire altre informazioni di interesse.
Le informazioni del singolo impianto debbono comprendere:
- Numero e tipologia dei sostegni (pali)
- Numero di lanterne veicolari e loro potenza complessiva in kw - Numero di lanterne pedonali e loro potenza in kw
- Modalità di regolazione del centralino:
L’applicativo deve permette di : inserire nuovi impianti semafori (input), effettuare cambiamenti su un impianto già inserito, effettuare query e di visualizzare tutte le informazioni inserite mediante report (outpu).
- Identificazione IMPIANTO
Questa fase è necessaria per identificare l’intersezione in esame e prevedono due tabelle:
LIVELLO DI RETE
1. Cod. impianto : L’inserimento del codice dell’impianto, deve essere univoco e può essere sia in cifre numeriche che in caratteri alfabetici o misto, obbligatorio. ----/---
2. Denominazione convenzionale, ovvero l’identificazione per esempio con il nome della via principale trasversale o atro nome familiare, il programma deve prevedere una verifica se il nome esiste, quindi non deve permetterne l’inserimento. obbligatorio
3. Identificazione Impianto : inserimento per ogni ramo come sopra individuato del nome delle vie interessate inserite mediante un ordine preciso, ovvero in senso orario partendo dalla strada principale orientata verso nord. obbligatorio.
MANUTENZIONI
4. Data prima installazione impianto.
5. Ditta di installazione.
6. Data dei vari interventi.
7. Ditta dei vari interventi.
8. Tipologia dell’intervento eseguito
LIVELLO DI DETTAGLIO
O) Pozzetti, Vanno differenziate le diverse tipologie
Una lettera minuscola indica che il pozzetto “porta” un sostegno (escludendo le lettere x, y, ) Una qualsiasi altra lettera minuscola successiva alla precedente indica che è un pozzetto passante, di giunzione o di diversione.
La lettera “x” identifica il pozzetto del regolatore semaforico La lettera “y” identifica il pozzetto del quadro elettrico
A - Sostegni (obbligatorio)
All’inizio del posizionamento, tramite una finestra di dialogo, viene chiesto di che tipo di materiale sono i sostegni, in particolare se sono tutti dello stesso materiale o no.
Di default la risposta è SI.
Codice letterale del sostegno che identifica anche il relativo pozzetto (a, b, c, d, ecc:)
(I materiale possibili sono: - Acciaio zincato, - ferro, altro)
La tipologia di sostegni da poter inserire è quella riportata in legenda ed è:
- Singolo,
- Sbraccio (con eventuale indicazione in m. dello sbraccio);
- Portale (con eventuale indicazione in m. della luce ed eventuale collegamento al progetto strutturale);
- Bandiera (con eventuali indicazioni in m. degli sbracci).
I sostegni a sbraccio, portale e bandiera debbono riportare l’indicazione della lunghezza dello sbraccio (3, 4 e 6 metri) **Sui sostegni a sbraccio devono essere previste le lanterne almeno con una lampada da 300.
Ogni sostegno deve riportare il numero di lanterne presenti.
Di ogni sostegno deve essere inserita l’ubicazione geografica (coordinate N, E, Q).
La legenda da utilizzare per la visualizzazione grafica dei sostegni e quella riportata.
B - Lanterne (obbligatorio)
Le lanterne di un impianto semaforico possono essere di diversi tipi:
- VEICOLARI - PEDONALI - CICLABILI
- SERVIZIO PUBBLICO (TRAM) VEICOLARI
Posizionare le lanterne veicolari associandola ad ogni sostegno.
Le lanterne veicolari sono identificate da un codice numerico progressivo intero (1, 2, 3 ecc.) sempre presente, seguito da una lettera (minuscola) identificativa del tipo di manovra consentita secondo la legenda che segue:
- nessuna lettera -> verde pieno (sono consentite tutte le manovre)
- “a” -> attraversamento (è consentita la sola manovra di attraversamento dell’intersezione)
- “ad” -> attraversamento, destra (sono consentite le manovre di : attraversamento dell’intersezione e di svolta a destra)
- “as” -> attraversamento, sinistra (sono consentite le manovre di attraversamento dell’intersezione e di svolta a sinistra)
- “s” -> sinistra (è consentita la sola manovra di svolta a sinistra) - “d” -> destra (è consentita la sola manovra di svolta a destra)
Dopo l’inserimento del codice della lanterna veicolare, va indicato se la lanterne ha lampade a Led o a Incandescenza, la schermata di default è la seguente:
- 3 Lanterne da 200
- lampade ad incandescenza (W – 75 – 150 - 225, 250, 300) - posizionamento verticale
per ogni lanterna vengono inseriti gli attributi relativi:
1. Lanterna 3 luci (225 w) 3 200
2. Lanterna 3 luci con solo Rosso maggiorato (250 w) 1 300 +2 200
3. Lanterne 3 luci (300 w) 3 300
4. Lanterna singola (freccia direzionale con le stesse sigle di sopra) (75 w) 1 200, 5. Lanterna singola giallo lampeggiante (75 w) (codice g) 1 200
6. Lanterna doppia lampeggiante (150 w) 2 200
7. Lanterne orizzontali (300 w) 3 300
8. Lanterne velocipedi (codice v)– ( 225w) 3 200
9. Lanterne pedonali (codice A1-A2 ecc) (225 w) 3 200 9.1 Chiamata pedonale (codice pA1, pA2, pB1, ecc….)
Una volta data la conferma all’inserimento delle lanterne, si apre una finestra di report con tutte le lanterne inserite, numerate e codificate secondo il criterio di inserimento.
Le immagini delle lanterne devono essere come quelle riportate in legenda e le lettere ne indicano la specializzazione.
C – Regolatore semaforico (obbligatorio)
Il regolatore va inserito con il codice del suo pozzetto in generale “rx”. Una volta inserito il regolatore si apre una finestra di dialogo nella quale si possono inserire gli attributi rispettivi:
- Modello ____ Casa costruttrice _____ anno ___
- Microprocessore __
- Numero massimo di fasi possibili - Detector n. __ tipo __
d a s s a d
- Funzionamento (Spento, Attuato, Sincronizzato, Automatico, Manuale, Centralizzato, Onda verde, Lampeggio)
- Ditta installatrice ____ Anno di installazione Spire
Per ogni detector vanno inserite una o più spire secondo:
- codice spira con il codice del ramo sulla quale è installata e D - Accessori
Ad ogni sostegno vanno attribuiti gli accessori - Dispositivo acustico per non vedenti;
- Telecamere;
- Dispositivo di emergenza (opticon);
E - Quadro elettrico o punto di allaccio alla rete elettrica.
- Tipologia di interruttore differenziale - Tipo di cavo e dimensione
E - Cavi
Le tipologie di cavi (FG7OR) che possono essere inserite sono quelli da legenda, il cavo di defoult è il 4x1,5, oltre questo tipo alti tipologie da prevedere sono:
-
- Cavo (2x1,5)s - schermato per il collegamento delle spire - Cavo 2x1,5 – per lanterne pulsanti pedonali
- Cavo 4x1,5 - per lanterne veicolari - Cavo 7x1,5 – per dispositivo acustico - Cavo 8x1,5 –
- Corda di rame 16 mm in guaina o interrato, isolamento in gomma G7
Per identificare la tipologia dei cavi vanno elencate tutte le lanterne inserite (veicolari, pedonali, ciclabili, tram) tutti i pulsanti di chiamata, tutte le spire e il regolatore.
Una routine deve consentire di raggruppare le lanterne collegate con un unico conduttore e inserire la tipologia di cavo che per defoult deve essere 4 x1,5
G - Diagramma di fasatura
Deve essere possibile inserire il diagramma di fasatura con possibilità di modificare i tempi le fasi le lanterne.