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A PIEDI SICURI CENTRO DI MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE. Parte 2 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE CAPITOLATO PRESTAZIONALE

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(1)

Settore III

Attività Tecniche ed Ambientali

“A PIEDI SICURI”

IL DIRIGENTE DEL SETTORE III Arch. Roberto OLIVIERI

CENTRO DI MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE Parte 2 – SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE

CAPITOLATO PRESTAZIONALE

(2)

INDICE

1. PREMESSE ... 3

1.1. APPLICATIVI SPECIFICI – FUNZIONI OBIETTIVO ... 3

2. IL SIS PER I COMUNI ... 4

3.2 SEGNALETICA VERTICALE ... 10

2.2. SEMAFORI ... 13

2.3. TPL: Trasporto Pubblico Locale ... 18

3.4 PAVIMENTAZIONI ... 19

4 INTERFACCIA E REQUISITI INFORMATICI DEL SIS ... 22

4.1 ARCHITETTURA SOFTWARE ... 22

4.2 CONFIGURAZIONE HARDWARE ... 22

4.3 UTENTI DEL SISTEMA ... 23

4.4 FUNZIONALITA’ DEGLI APPLICATIVI ... 23

4.5 MESSA IN ESERCIZIO DEL SISTEMA ... 25

4.6 ASSISTENZA DEL SISTEMA... 26

(3)

1. PREMESSE

Il C.M. deve rappresentare una struttura di programmazione, progettazione, pianificazione, realizzazione, monitoraggio e gestione di interventi in grado di contribuire al miglioramento della sicurezza stradale in senso lato.

Un C.M. è concepito come il nodo centrale di una rete più ampia di osservatori sull’incidentalità stradale presenti sul territorio; resta ben inteso che esso non può funzionare senza una rete di connessione fra le diverse figure coinvolte, dove, secondo il principio di sussidiarietà, a ciascun livello (provinciale, comunale) sono affidate funzioni specifiche e complementari a quelle degli altri livelli.

Poiché, secondo il principio dell'e-government, le informazioni di interesse pubblico devono essere accessibili al pubblico ad ogni livello di governo

1.1. APPLICATIVI SPECIFICI – FUNZIONI OBIETTIVO

La funzionalità del centro è strettamente correlata al numero di informazioni che è in grado di gestire, nello schema riportato di seguito sono evidenziate alcune tipiche banche. Lo schema tende a mettere in evidenza che i singoli applicativi attingono informazioni dalla banca dati principale ma a loro volta contengono ulteriori informazioni specifiche e sono relazionati fra di loro.

Queste relazioni e la possibilità di interrogazioni multiple sono gli strumenti che il decisore ha per operare delle scelte tecnico-amministrative per migliorare la sicurezza stradale anche attraverso metodologie informatiche (programmi di manutenzione, tecniche decisionali ecc.) che rappresenta la principale funzione del CM .

Schema complessivo delle funzioni obiettivo tipiche di un Centro di monitoraggio

Banca dati principale SEMAFO

(4)

2. IL SIS PER I COMUNI

La costituzione di un Centro di Monitoraggio passa necessariamente attraverso la realizzazione del Sistema Informativo Stradale (SIS) che rappresenta lo strumento che permette la lettura, la rappresentazione grafico/tabellare e la gestione di tutti dati della sede stradale rilevati.

Con la messa a punto di specifici applicativi, (nel seguito “funzioni obiettivo”), vengono acquisiti i dati della banca dati centralizzata che ci danno l’informazione voluta; viene in questo modo dato vita al centro e nello specifico le Funzioni Obiettivo previste sono quelle elencate e riportate nella figura successiva :

- CATASTO STRADE, rappresenta la funzione preminente che permette, la gestione del grafo di rete (costruito per es. con il rilievo effettuato con il veicolo ad alto rendimento), fare interrogazioni specifiche, aggiornare il data base, ecc.

- SEGNALETICA, funzione obiettivo per interrogare il data base della segnaletica (verticale e orizzontale) presente sulla rete rilevata, che permette di avere informazioni sulla ubicazione e stato di manutenzione,

- SEMAFORI, funzione obiettivo specifica per la gestione degli impianti semaforici che permette di avere la fotografia completa di ogni impianto, dalla ubicazione alla consistenza agli schemi e diagrammi di fasatura,

- TPL, (Trasporto Pubblico Locale), altra funzione obiettivo, sviluppata che consente di individuare la rete del trasporto pubblico locale ed interrogare sui percorsi,

- PAVIMENTAZIONI, funzione obiettivo per la gestione delle pavimentazioni stradali che permette di visualizzare la banca dati sullo stato delle pavimentazioni, la programmazione di interventi, l’aggiornamento dello stato, ecc.

- ALTRE FUNZIONI PROPOSTE DAL CONCORRENTE

Le attività richieste possono essere complessivamente riassunte come segue:

Definizione dell’architettura del SIS e sua implementazione da articolarsi su un pacchetto integrato di applicazioni alfanumeriche e cartografiche facenti capo alla stessa banca dati. Queste applicazioni, nella configurazione prototipale, dovranno gestire e integrare informazioni residenti su un database relazionale, e una serie di informazioni cartografiche residenti su file. Tale architettura dovrà essere comunque concepita in modo da poter migrare verso una più ricca e complessa configurazione enterprise geodatabase, in cui le informazioni geografiche saranno integrate direttamente nel database relazionale, e verso dotazioni hardware e software adeguate, in funzione delle future esigenze dell’Ente.

L’ambiente di gestione alfanumerica dovrà comprendere:

modulo di base per la consultazione e l’inserimento di dati: dovrà permettere di svolgere facilmente le funzioni di più immediata utilità: ricerche di diverso grado di complessità, inserimento/modifica/ aggiornamento di dati, selezioni, statistiche, tematizzazioni, reportistica;

modulo di base per la gestione: dovrà consentire le funzioni di configurazione della banca dati, con la possibilità di aggiungere e modificare le tipologie di informazione gestite e programmare l’utilizzo dell’Archivio Regionale delle Strade;

moduli specializzati: per le varie tematiche della gestione amministrativa o della attività di coordinamento (catasti stradali, segnaletica, semafori, traffico, trasporti eccezionali ecc.), da sviluppare in base alle esigenze specifiche espresse dall’Ente.

(5)

L’architettura della configurazione, sarà costituita da :

una banca dati relazionale da insediare su server locale con possibilità di essere interrogata/aggiornata via internet;

applicativo cartografico compatibile o integrato con altri prodotti della stessa tipologia.

Oltre alle normali funzionalità di tipo GIS (Visualizzazione, filtro geografico alle diverse scale, tematizzazioni, buffering e analisi spaziale) debbono essere rese disponibili le seguenti operazioni:

l’editing geometrico del reticolo stradale (nodi, archi, cippi chilometrici, numeri civici);

garantire il mantenimento delle relazioni di congruenza topologica del grafo;

l’editing degli attributi alfanumerici associati agli elementi del grafo (in particolare della toponomastica e della classificazione delle strade);

la possibilità di svolgere una navigazione incrociata tra elementi grafici e classificazione delle strade (ad es., evidenziare tutti gli archi associati ad una determinata strada o ad un dato percorso, identificare una strada o un percorso selezionandone uno degli archi);

la storicizzazione delle modifiche, che dovranno essere realizzate con variazioni logiche e non fisiche dei dati geometrici, consentendo pertanto di consultare il grafo non solo allo stato attuale, ma anche in date antecedenti;

la gestione della segmentazione dinamica, facendo ricorso a tecnologie compatibili o integrate con l’architettura dei prodotti in uso (quali ESRI ArcGIS); in tal senso, l’applicativo dovrà comprendere funzioni facilitate per identificare automaticamente la sequenza degli archi appartenenti ad un percorso, con eventuale calibrazione della progressiva, in caso di presenza di cippi chilometrici;

la possibilità di tematizzare sul sistema percorsi le pertinenze del Catasto Stradale, collocate in base alla loro progressiva nominale.

l’applicazione per la gestione delle banche dati.

Si dovrà inoltre provvedere alla costituzione di una banca dati di sfondi cartografici raster alle diverse scale, disponibili e distribuite dal Servizio Cartografico.

Nell’applicazione GIS così definita dovrà essere possibile inserire altri tematismi e strati cartografici già disponibili o di futura creazione, quali l’uso del suolo, l’idrografia, l’urbanistica, la geologia, da consultare contestualmente al grafo stradale o da utilizzare per analisi di tipo territoriale o spaziale, con le funzionalità tipiche dei GIS.

Le indicazioni che seguono sono indicazioni di massima, senza alcun vincolo, sui contenuti dei singoli applicativi, che debbono essere considerate minime di base da ampliare nella propria offerta migliorativa

(6)

3.1 CATASTO STRADE 2.1.1. A COSA SERVE

Le informazioni presenti nel data base e che debbono essere visualizzabili con il software GIS sono finalizzate a:

Censire la sede stradale:

Permettere di conoscere tutte le informazioni relative alla sede stradale dalle caratteristiche geometriche alla presenza di manufatti alla conoscenza dell’arredo tecnico-funzionale (impianti di illuminazione, ponti, viadotti, ecc.)

Storicizza gli interventi:

Occorre consentire la gestione della storia delle variazioni e/o aggiornamenti che saranno apportate mantenendo i dati precedenti, consentendo di aver traccia delle modifiche intervenute durante la vita della strada effettuate nel tempo.

Condividere i dati tra le sedi operative e/o i diversi settori:

Deve essere possibile l’accesso protetto a vari livelli, da qualunque postazione client tramite rete (LAN, WEB), alle informazioni censite e/o a quelle progettuali, permettendo di visualizzarne il contenuto e consentendo quindi il lavoro di gruppo.

Il sistema deve essere dotato di un ambiente di consultazione on-line che offre la possibilità di accedere ai dati, qualora autorizzati, a diversi livelli per aggiornare il data base numerico e/o grafico, inserire nuove informazioni, gestire le informazioni presenti, interrogare il sistema e restituire le informazioni mediante report numerici e/o grafici consentento l’esportazione verso formati noti

Reports e grafici sulle attività realizzate:

Consentire, tramite le opportune richieste, di stampare reports e grafici in merito ai dati rilevati, organizzando le informazioni sia su base temporale che su base geografica, esportare i report richiesti verso i principali programmi presenti sul mercato (doc, dwg, shp, exe ecc.)

2.1.2. SPECIFICHE TECNICHE

Le informazioni che dovranno essere rese disponibili dalla principale funzione obiettivo “Catasto Strade” attraverso maschere di interrogazione sono tutte quelle rilevate con veicolo ad alto rendimento, in particolare dovrà contenere le due routine principali per la gestione del grafo e degli oggetti presenti sulla rete (pertinenze):

- GRAFO per la gestione e l’interrogazione degli attributi GLOBALI del grafo di rete,

- PERTINENZE DELLA RETE per la gestione e l’interrogazione degli attributi SEGMENTATI presenti nel data base collegati con il grafo di rete.

Come noto nel caso delle infrastrutture stradali non esiste un sistema di riferimento assoluto convenzionale univoco, in quanto fino ad oggi tutte le informazioni vengono riferite ai cippi chilometrici che per loro natura sono elementi mobili (si pensi ai rifacimenti e alla sostituzione delle vecchie pietre miliari) e la cui ubicazione è a volte approssimata; infatti oggi il cippo è considerato un elemento di riferimento geografico piuttosto che un vero e proprio riferimento assoluto.

L’applicativo deve però consentire di georiferire tutti gli elementi della rete (barriere, impianti, segnaletica ecc.) sia nel sistema di riferimento relativo delle progressive convenzionali (ascissa curvilinea rispetto al cippo chilometrico ed ettometrico) sia nel sistema di riferimento assoluto delle progressive reali (ascissa curvilinea assolute).

Il sistema dovrà permettere di inserire nel data base direttamente dall’utente eventi specifici ed il software dovrà provvedere automaticamente a configurare le relative maschere.

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Il sistema dovrà consentire accessi a differenti livelli secondo le richieste dell’Amministrazione, ma almeno tre:

- “utente”, con funzioni di sola visualizzazione e interrogazione del dato,

- ”operatore” con funzione di inserimento e modifica di dati in maschere appositamente predisposte, il cui accesso dovrà avvenire tramite password personalizzata,

- “amministratore” con funzione di gestore del sistema.

Ogni aggiornamento di un dato già presente, dovrà essere codificato per individuarne il soggetto e non dovrà in nessun caso cancellare il sottostante (principio della tracciabilità).

SCHERMATA PRINCIPALE

La schermata iniziale all’avvio dell’applicativo “CATASTO” deve contenere tutte le informazioni di base a livello di rete ed essere organizzata in finestre, dove oltre la finestra riservata alla informazioni di carattere generale tipiche di windows devono essere presenti ulteriori finestre nelle quali siano rappresentati :

- nella prima, la più grande, deve apparire come sfondo la cartografia a disposizione (a diversa scala in funzione del dettaglio che si vuole e la cartografia dovrà essere selezionata automaticamente dal sistema) sulla quale deve essere visualizzato il grafo di rete desunto dal rilievo, evidenziando con diversi colori la viabilità rilevata,

- nella seconda, TEMI, va riportato l’elenco dei temi attivabili/disattivabili con un click all’interno della precedente finestra; a mero titolo di esempio alcuni temi potrebbero essere quelli riportati :

CLASSIFICA FUNZIONALE Autostrade,

Viabilità extraurbana (principale, secondaria) Viabilità urbana (principale, secondaria)

CARTOGRAFIA DISPONIBILE (con l’elenco di tutta la cartografia disponibile attivabile) Tecnica 1/25.000,

Ortofoto 1/10.000, Carta regionale 1/5.000 TOPOLOGIA

Giunzioni, Area di traffico Elemento stradale

Senso di percorrenza (senso crescente delle progressive) AMMINISTRATIVO

Confini Comunali Nomi strada xxxxxxxx

- nella terza, ATTRIBUTI SEGMENTATI, l’elenco degli attributi segmentati previsti nel decreto sul catasto evidenziando come informazione (cfr. per es. sezione elemento stradale cod.

0) se l’attributo è stato restituito o meno.

Nel database degli attributi segmentati la tabella(e) numerica descrive in maniera compiuta tutti gli eventi rilevati, ogni riga è riferita ad un unico evento, mente le colonne ne caratterizzano la tipologia.

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Gli eventi rappresentati sono tutti quelli previsti dal decreto sul catasto (Sezione stradale, Ponti, Viadotti, scarpate, impianti illuminazione ecc.), mentre ulteriori tabelle collegate alla principale(i) descrivono i dettagli di ogni singola tipologia di attributo (stato di manutenzione, ordinanze, principali interventi eseguiti ecc.).

Il data base deve prevedere per ogni attributo segmentato gli elencati “Nome Attributo”

collegati a quelli previsti nel data base del catasto strade : SEZIONE ELEMENTO STRADALE (cod 0)

PAVIMENTAZIONE (cod 1) CORPO STRADALE (cod. 2)

PONTI (Viadotti, Sottopassi) (cod. 3) GALLERIE E SOVRAPASSI (cod. 4) CUNETTE (cod. 5)

ARGINELLI (cod. 6)

PROTEZ. CORPO STRADALE (cod. 7) PROTEZ. AMBIENTE (cod. 8)

IMPIANTO ILLUMINAZIONE (cod. 9) PIAZZOLE DI SOSTA (cod 10)

DISPOSITIVI RITENUTA (cod 11) PERTINENZE SERVIZIO (cod 12) OPERE IDRAULICHE (cod 13) ACCESSI (cod 14)

CIPPI CIVICI (cod. 15) INTERROGAZIONI

Tutti i COMANDI per interrogare, aggiungere, modificare e gestire il sistema debbono essere ubicati in posizione visibile nella schermata principale e hanno il significato esplicitato. Per ogni tasto deve essere disponibile un help in linea che fornisca informazioni immediate sul significato e sulle modalità di utilizzo.

Con il pulsante “ATTRIBUTI GLOBALI” deve essere possibile visualizzare gli attributi globali (cfr. DM 1/6/2001 sul catasto strade) della singola strada, una specifica tabella deve riportare le seguenti in formazioni :

- Nome strada, (eventuale denominazione convenzionale) Da via : _____ (secondo il senso crescente dei civici) A Via : ______

- Ente proprietario

- Classifica amministrativa (SS, SR, SP, SC, SM, PR) - Classifica tecnico funzionale (A, B, C, D, E, F)

- Lunghezza misurata (superficie calcolata in mq. e in kmq.) - Carreggiata (unica, separate)

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- Direzione di marcia (doppio senso, senso unico (da __ a__), divieto transito)

Deve essere inoltre prevista la possibilità di conoscere l’estesa complessiva della rete e la superficie complessiva della stessa

Con il pulsante PERTINENZA deve essere possibile effettuare l’interrogazione puntuale degli attributi segmentati presenti sulla strada; la tabella da visualizzare deve contenere informazioni :

- Di carattere generale (nome della strada, progressiva convenzionale, progressiva reale, progressiva parziale rispetto al nodo, coordinate Nord, Est, Quota del punto)

- L’elenco di tutti gli attributi segmentati presenti nel punto con il valore numerato e il lato se presente,

- L’eventuale disegno della sezione trasversale con l’indicazione della progressiva convenzionale in testata.

L’informazione deve indicare se nel punto sul quale è richiesto il dato segmentato sia presente o meno, e se esso sia un dato effettivamente misurato o se è stato calcolato (per. es. la larghezza della carreggiata). Se il dato è calcolato il metodo deve essere reso disponibile e documentato.

Un secondo livello deve riportare la geometria della strada, il cui risultato in forma tabellare fornisca oltre le progressive del punto (arrotondate alla seconda cifra dopo la virgola), le coordinate assolute del punto riportando sempre l’unità di misura :

planimetria : raggio di curvatura, tipo di curva (destrorsa, snistrorsa), pendenza trasversale destra e sinistra,

altimetria : raggio di curvatura oscurante e/o interpolante il raccordo verticale (documentandone la procedura), tipo di raccordo (concavo, convesso), pendenza della livelletta,

Con il pulsante AGGIORNA deve essere possibile l’aggiornamento e l’inserimento dei dati relativi agli attributi GLOBALI e SEGMENTATI presenti nel data base; tale funzione deve essere riservata esclusivamente all’utente classificato “operatore” e deve poter intervenire su tutte le funzioni a lui riservate. Le ulteriori informazioni da inserire saranno studiate nella fase di prova del programma in relazione alle specifiche esigenze dell’Ente.

Una ulteriore finestra (4) per la TOPONOMASTICA nella quale deve essere riportato l’elenco di tutte le strade rilevate organizzate in ordine alfabetico con il nome della strada/piazza all’inizio e la denominazione in piccolo alla fine (es: XX Settembre via, Garibaldi p.zza ecc.); la ricerca deve essere possibile per successive approssimazioni inserendo le iniziali della strada, piazza, via ecc..

Una specifica sezione FOTO deve consentire di attivare il collegamento con le immagini in sequenza della strada (filmato) e di visualizzare sul grafo un riferimento (puntino rosso) che individua la posizione della foto e si muove man mano che scorrono le fotografie. Le foto debbono scorrere in avanti e indietro con appositi cursori, deve essere possibile effettuare lo zoom, deve essere possibile spostare il puntino su qualsiasi punto della rete rilevata e visualizzare le relative foto.

GEOMETRIA, il pulsante deve consentire di avere informazioni sulla geometria stradale; deve essere possibile conoscere la geometria di tutta la strada, individuando su una unica tabella tutti gli elementi caratterizzanti il tracciato suddiviso in planimetri e altimetria ed indicando le progressive di inizio e fine elemento e le caratteristiche geometriche di ogni elemento (rettifilo, curva circolare, clotoide),

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INTERROGAZIONI EVOLUTE (QUERY)

La ricerca e l’organizzazione di specifiche informazioni è la principale funzione a cui un SIS è deputato nell’ambito di una banca dati così vasta costituita da migliaia di informazioni;

l’applicativo deve essere in grado di mettere a disposizione un vero e proprio ambiente di ricerca FRIENDLY dove alcune funzioni sono già strutturate mediante maschere predisposte, altre più specifiche debbono poter essere costruite dall’utente, attraverso maschere di semplice utilizzo, secondo criteri da stabilire di volta in volta in relazione alle specifiche necessità dell’utente.

Le ricerche di base debbono essere organizzate sia in base alla tipologia di evento (cfr. Elenco attributi segmentati) che in base all’ambito territoriale o alle singole strade.

Devono essere comunque possibili interrogazioni multiple a scelta dell’operatore su qualsiasi tipologia di attributo presente nella banca dati.

AGGIORNAMENTI - MODIFICHE DI SISTEMA - ESPORTAZIONI

Le principali funzioni che l’applicativo deve garantire sono sommariamente riportate e possono essere ampliante dall’impresa nella sua eventuale offerta migliorativa:

- modifica dell’ordinamento degli attributi,

- selezione dei campi di interesse sulla scorta delle informazioni sugli attributi segmentati rilevati,

- trasferimento del risultato della ricerca in formati noti, sia alfanumerici (doc. exe. txt.) che grafici (shp, dwg ecc.)

L’applicativo deve rendere possibile l’introduzione di eventi, sia direttamente a seguito di un rilievo specifico effettuato (quindi con procedure batch), che mediante maschere dove i dati vengono imputati singolarmente (a mano) o a gruppi (con palmare). In considerazione della notevole mole di dati che possono essere inseriti in modo automatico il sistema dovrà essere in grado di riconoscere se i dati sono congrui rispetto al formato richiesto ed alle specifiche informatiche del data base.

A richiesta, l’applicativo dovrà rendere disponibile :

- le fotografie immagazzinate secondo una panoramica di almeno 120° con almeno tre prese digitali a differente angolazione dal punto di presa di cui sono note le coordinate geografiche e le progressive secondo il verso crescente,

- grafici esistenti e planimetrie ricostruite automaticamente del tratto di strada in esame, - documenti, verbali, ordinanze esistenti riferiti al tatto di strada in esame,

- rappresentazione grafico cartografico di tematismi e tratti di strada di interesse.

CONCLUSIONI

In considerazione della rapida evoluzione tecnologica del settore l’offerente è legittimata a proporre nuove procedure, software e applicativi che dimostrino un livello di qualità consono con i tempi.

3.2 SEGNALETICA VERTICALE

Contestualmente alla rilevazione della posizione e della composizione dell’impianto, vengono acquisite informazioni sullo stato di conservazione generale del segnale e delle sue componenti (supporti, sostegni, pellicole, etc.); la conformità al Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del Codice della Strada e, ove possibile, sono rilevati gli estremi del costruttore, dell’anno di costruzione, dell’installatore e i provvedimenti di apposizione. Le eventuali anomalie o mancanze riscontrate nella rilevazione di ogni singolo impianto, sono riportate nella scheda dello stesso, permettendo la gestione a posteriori.

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Storicizzare gli interventi:

Occorre consentire la gestione della storia di ciascun impianto; le variazioni che saranno apportate al piano di segnaletica, o alla singola installazione, verranno registrate mantenendo i dati precedenti, consentendo così di aver traccia delle riparazioni, sostituzioni e/o modifiche effettuate nel tempo.

Pianificare/progettare:

Occorre consentire la gestione di tutte le informazioni rilevate direttamente sul campo o inserite successivamente in fase di progettazione, sia dal punto di vista cartografico, che alfanumerico.

La procedura deve permettere di eliminare gli errori tipici dei trasferimenti in post-processo di dati informativi dalla fase di censimento a quella di elaborazione; in quest’ultimo ambito si eseguono le valutazioni sulle attività di manutenzione e/o sostituzione degli elementi, nonché su eventuali necessità di adeguamento a nuove esigenze della viabilità pubblica.

Reports e grafici sulle attività realizzate:

occorre consentire, tramite le opportune richieste, di stampare reports e grafici in merito ai dati rilevati, organizzando le informazioni sia su base temporale che su base geografica.

INFORMAZIONI SUGLI IMPIANTI

Ogni segnale stradale verticale nel suo insieme è un elemento complesso costituito da un sostegno (Palo di materiale e forma diverse) sul quale sono installati uno o più segnali, il complesso sostegno + segnali è denominato “impianto” ed ha una sua codifica univoca.

Le informazioni che dovranno essere rese disponibili relativamente agli impianti sono:

o Il numero progressivo dell’impianto (codice dell’impianto) o La data del rilievo(gg/mm/aaaa)

o Il tipo di impianto:

- sostegni (normalmente paline metalliche infisse nel terreno), zanche a muro, staffe con materiale minuto di fissaggio, strutture di sostegno per segnali stradali, assemblate con controventi e traverse di irrigidimento;

- n. di segnali verticali stradali così come individuati e definiti dal vigente Codice della Strada o anche da cartelli stradali di proprietà del Comune pur non essendo conformi al Codice della Strada vigente, per conformazione, tipologia, sembianze, sono o possono essere assimilabili a segnali stradali;

- plinti di fondazione o strutture similari atte a stabilizzare e a mantenere in sito il sostegno con relativo segnale stradale;

- archetti e paletti parapedonali;

- altri segnali ed attrezzature complementari,

o L’icona con cui l’impianto viene identificato in cartografia, o La descrizione

o Data di installazione e di aggiornamento o Le fotografie dell’impianto

La struttura topologia che descrive l’impianto è riportata nella tabella successiva Nome

Attributo

Cod. Descrizione

Numimpianto 1300_1 Il numero progressivo dell’impianto Dataimp 1300_2 La data del rilievo

Tipimp 1300_3 Il tipo di impianto Descr 1300_4 La descrizione

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Icona 1300_5 L’icona con cui l’impianto viene identificato in cartografia

Mappa 1300_6 La mappa su cui è posizionato l’impianto

Dataagg 1300_7 Data di installazione e di aggiornamento

Fotoimpiant 1300_8 Le fotografie dell’impianto

Ad ogni impianto è associato il sostegno (se presente) e sono identificate le seguenti caratteristiche :

o Il numero dell’impianto in cui è installato il supporto,

o Il tipo di materiale con cui è stato realizzato (acciaio, ferro zincato, alluminio, plastica, altro), o Lo stato di conservazione e/o d’uso (efficiente, inefficiente, nuova installazione, sostituzione,

ecc),

Nome Attributo

Cod. Descrizione

numimpianto 1305 Il numero dell’impianto in cui è installato il sostegno

Tipomateriale 1306 Il tipo di materiale con cui è stato realizzato

Statoconserv 1307 Lo stato di conservazione e/o d’uso

Su ogni sostegno sono associati uno o più segnali, installati sullo stesso; per i segnali sono identificate le seguenti caratteristiche, che sono rese disponibili con il rilievo:

o Il numero dell’impianto su cui è installato il segnale,

o Il codice del segnale come riportato dal codice della strada se presente, o apposito codice catalogato secondo una apposita specifica,

o Il tipo di materiale e lo spessore del supporto metallico su cui è attaccata la pellicola, o Se la distanza di installazione dalla sede stradale è conforme,

o Se l’altezza di installazione rispetto al piano viabile è conforme,

o Le immagini con le indicazioni e/o le destinazioni indicate dal segnale (segnaletica di indicazione),

o Eventuali altre.

Ad ogni segnale sono associati gli eventuali pannelli integrativi dello stesso, dei quali sono identificate le caratteristiche, come sopra descritte.

Nome Attributo

Cod. Descrizione

Numimpianto 1328 Il numero dell’impianto su cui è installato il segnale

Tipomateriale 1329 Il tipo di materiale

spessupmet 1330 Lo spessore del supporto metallico Distinst 1331 La distanza di installazione dalla

sede stradale

Altinst 1332 L’altezza di installazione rispetto al piano viabile

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immind 1333 Le immagini con le indicazioni e/o le destinazioni indicate dal segnale

Il campo relativo a “identificazione del tipo di segnale” permette l’inserimento di ulteriori indicazioni, per esempio il tipo di segnale: pericolo (P), prescrizione (Pr) , indicazione (I) o integrativo (IN). Se sono presenti più segnali dovranno essere inseriti più icone; una volta codificato il segnale, è possibile accedere ad un’ulteriore banca data nella quale sono presenti tutti i segnali verticali previsti dal NCdS (Nuovo Codice della Strada) e inserire l’apposito segnale.

Una volta inserito il segnale si procede all’inserimento delle informazioni di tipo gestionale:

dimensioni; tipo di pellicola; stato di conservazione; il costruttore; eventuali ordinanze; varie ed eventuali.

I campi sopra descritti, devono essere a cascata ovvero propedeutici tra loro, questo perchè se si vuole modificare o aggiornare un’informazione è richiesto un sopralluogo o comunque un rilievo (inserimento del dato nel campo 1 data di rilievo).

L’inserimento corretto dei dati, permette di avere una fotografia dell’esistente e quindi avere una buona base di partenza per la gestione delle informazioni e

per una eventuale

programmazione delle azioni manutentive e/o progettuali se previste dal software.

Solo successivamente

l’inserimento dei dati subentra la logica del SIT, ovvero la dinamicità del sistema mediante query, ricerche e combinazione dei dati inseriti.

2.2. SEMAFORI

L’applicativo per originalità è unico nel suo genere e pertanto si è cercati di entrare nel merito tecnico informatico della problematica semaforica

L’ubicazione dell’impianto nella planimetria generale della città (o di una sua parte) è rappresentato mediante un semaforo schematizzato e da un anello

colorato (rif. Layout1). Deve essere possibile avere una reportisca di tutti gli impianti presenti identificata da :

- Codice Impianto (univoco)

- Denominazione convenzionale (univoco)

- Identificazione geografica (nomi di quattro strade confluenti nel nodo)

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- Coordinate geografiche del centro dell’intersezione

- Altre colonne per inserire altre informazioni di interesse.

Le informazioni del singolo impianto debbono comprendere:

- Numero e tipologia dei sostegni (pali)

- Numero di lanterne veicolari e loro potenza complessiva in kw - Numero di lanterne pedonali e loro potenza in kw

- Modalità di regolazione del centralino:

L’applicativo deve permette di : inserire nuovi impianti semafori (input), effettuare cambiamenti su un impianto già inserito, effettuare query e di visualizzare tutte le informazioni inserite mediante report (outpu).

- Identificazione IMPIANTO

Questa fase è necessaria per identificare l’intersezione in esame e prevedono due tabelle:

LIVELLO DI RETE

1. Cod. impianto : L’inserimento del codice dell’impianto, deve essere univoco e può essere sia in cifre numeriche che in caratteri alfabetici o misto, obbligatorio. ----/---

2. Denominazione convenzionale, ovvero l’identificazione per esempio con il nome della via principale trasversale o atro nome familiare, il programma deve prevedere una verifica se il nome esiste, quindi non deve permetterne l’inserimento. obbligatorio

3. Identificazione Impianto : inserimento per ogni ramo come sopra individuato del nome delle vie interessate inserite mediante un ordine preciso, ovvero in senso orario partendo dalla strada principale orientata verso nord. obbligatorio.

MANUTENZIONI

4. Data prima installazione impianto.

5. Ditta di installazione.

6. Data dei vari interventi.

7. Ditta dei vari interventi.

8. Tipologia dell’intervento eseguito

LIVELLO DI DETTAGLIO

O) Pozzetti, Vanno differenziate le diverse tipologie

Una lettera minuscola indica che il pozzetto “porta” un sostegno (escludendo le lettere x, y, ) Una qualsiasi altra lettera minuscola successiva alla precedente indica che è un pozzetto passante, di giunzione o di diversione.

La lettera “x” identifica il pozzetto del regolatore semaforico La lettera “y” identifica il pozzetto del quadro elettrico

A - Sostegni (obbligatorio)

All’inizio del posizionamento, tramite una finestra di dialogo, viene chiesto di che tipo di materiale sono i sostegni, in particolare se sono tutti dello stesso materiale o no.

Di default la risposta è SI.

Codice letterale del sostegno che identifica anche il relativo pozzetto (a, b, c, d, ecc:)

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(I materiale possibili sono: - Acciaio zincato, - ferro, altro)

La tipologia di sostegni da poter inserire è quella riportata in legenda ed è:

- Singolo,

- Sbraccio (con eventuale indicazione in m. dello sbraccio);

- Portale (con eventuale indicazione in m. della luce ed eventuale collegamento al progetto strutturale);

- Bandiera (con eventuali indicazioni in m. degli sbracci).

I sostegni a sbraccio, portale e bandiera debbono riportare l’indicazione della lunghezza dello sbraccio (3, 4 e 6 metri) **Sui sostegni a sbraccio devono essere previste le lanterne almeno con una lampada da 300.

Ogni sostegno deve riportare il numero di lanterne presenti.

Di ogni sostegno deve essere inserita l’ubicazione geografica (coordinate N, E, Q).

La legenda da utilizzare per la visualizzazione grafica dei sostegni e quella riportata.

B - Lanterne (obbligatorio)

Le lanterne di un impianto semaforico possono essere di diversi tipi:

- VEICOLARI - PEDONALI - CICLABILI

- SERVIZIO PUBBLICO (TRAM) VEICOLARI

Posizionare le lanterne veicolari associandola ad ogni sostegno.

Le lanterne veicolari sono identificate da un codice numerico progressivo intero (1, 2, 3 ecc.) sempre presente, seguito da una lettera (minuscola) identificativa del tipo di manovra consentita secondo la legenda che segue:

- nessuna lettera -> verde pieno (sono consentite tutte le manovre)

- “a” -> attraversamento (è consentita la sola manovra di attraversamento dell’intersezione)

- “ad” -> attraversamento, destra (sono consentite le manovre di : attraversamento dell’intersezione e di svolta a destra)

- “as” -> attraversamento, sinistra (sono consentite le manovre di attraversamento dell’intersezione e di svolta a sinistra)

- “s” -> sinistra (è consentita la sola manovra di svolta a sinistra) - “d” -> destra (è consentita la sola manovra di svolta a destra)

(16)

Dopo l’inserimento del codice della lanterna veicolare, va indicato se la lanterne ha lampade a Led o a Incandescenza, la schermata di default è la seguente:

- 3 Lanterne da 200

- lampade ad incandescenza (W – 75 – 150 - 225, 250, 300) - posizionamento verticale

per ogni lanterna vengono inseriti gli attributi relativi:

1. Lanterna 3 luci (225 w) 3 200

2. Lanterna 3 luci con solo Rosso maggiorato (250 w) 1 300 +2 200

3. Lanterne 3 luci (300 w) 3 300

4. Lanterna singola (freccia direzionale con le stesse sigle di sopra) (75 w) 1 200, 5. Lanterna singola giallo lampeggiante (75 w) (codice g) 1 200

6. Lanterna doppia lampeggiante (150 w) 2 200

7. Lanterne orizzontali (300 w) 3 300

8. Lanterne velocipedi (codice v)– ( 225w) 3 200

9. Lanterne pedonali (codice A1-A2 ecc) (225 w) 3 200 9.1 Chiamata pedonale (codice pA1, pA2, pB1, ecc….)

Una volta data la conferma all’inserimento delle lanterne, si apre una finestra di report con tutte le lanterne inserite, numerate e codificate secondo il criterio di inserimento.

Le immagini delle lanterne devono essere come quelle riportate in legenda e le lettere ne indicano la specializzazione.

C – Regolatore semaforico (obbligatorio)

Il regolatore va inserito con il codice del suo pozzetto in generale “rx”. Una volta inserito il regolatore si apre una finestra di dialogo nella quale si possono inserire gli attributi rispettivi:

- Modello ____ Casa costruttrice _____ anno ___

- Microprocessore __

- Numero massimo di fasi possibili - Detector n. __ tipo __

d a s s a d

(17)

- Funzionamento (Spento, Attuato, Sincronizzato, Automatico, Manuale, Centralizzato, Onda verde, Lampeggio)

- Ditta installatrice ____ Anno di installazione Spire

Per ogni detector vanno inserite una o più spire secondo:

- codice spira con il codice del ramo sulla quale è installata e D - Accessori

Ad ogni sostegno vanno attribuiti gli accessori - Dispositivo acustico per non vedenti;

- Telecamere;

- Dispositivo di emergenza (opticon);

E - Quadro elettrico o punto di allaccio alla rete elettrica.

- Tipologia di interruttore differenziale - Tipo di cavo e dimensione

E - Cavi

Le tipologie di cavi (FG7OR) che possono essere inserite sono quelli da legenda, il cavo di defoult è il 4x1,5, oltre questo tipo alti tipologie da prevedere sono:

-

- Cavo (2x1,5)s - schermato per il collegamento delle spire - Cavo 2x1,5 – per lanterne pulsanti pedonali

- Cavo 4x1,5 - per lanterne veicolari - Cavo 7x1,5 – per dispositivo acustico - Cavo 8x1,5 –

- Corda di rame 16 mm in guaina o interrato, isolamento in gomma G7

Per identificare la tipologia dei cavi vanno elencate tutte le lanterne inserite (veicolari, pedonali, ciclabili, tram) tutti i pulsanti di chiamata, tutte le spire e il regolatore.

Una routine deve consentire di raggruppare le lanterne collegate con un unico conduttore e inserire la tipologia di cavo che per defoult deve essere 4 x1,5

G - Diagramma di fasatura

Deve essere possibile inserire il diagramma di fasatura con possibilità di modificare i tempi le fasi le lanterne.

(18)

2.3. TPL: Trasporto Pubblico Locale

Le interrogazioni a cui deve soddisfare il GIS devono essere almeno le seguenti:

- Itinerari delle linee;

- Orari delle linee;

- Fermate delle linee;

- Percorsi da/a con le linee corrispondenti;

- Le fermate più vicine a una data via/strada/piazza;

- I parcheggi/piazze o comunque poli attrattori più prossimi alle fermate;

- Le eventuali biglietterie ufficiali.

Altre interrogazioni possono riguardare

Impostazione di opzioni di ricerca personalizzate:

selezione dei mezzi di trasporto desiderati

scelta della tipologia di percorso (più veloce o con minor numero di cambi) impostazione di una località (strada, ufficio ecc.) di transito

indicazione della lunghezza massima da compiere a piedi nei punti di scambio Gestione delle coincidenze:

indicazione dei tratti da compiere a piedi o mediante altro mezzo di trasporto pubblico urbano, nei punti di scambio

indicazione della lunghezza e durata indicativa della percorrenza nel tratto di scambio descrizione testuale del percorso a piedi

visualizzazione dei percorsi e dei punti di scambio sulla mappa

indicazione di eventuali riferimenti a sistemi informativi relativi al trasporto urbano Ricerca linee, fermate ed orari:

ricerca delle linee e delle fermate presenti nel Comune

visualizzazione dell’elenco delle linee e dell’andamento di una linea su mappa e ricerca del quadro orario

Ricerca Avvisi e Aziende:

ricerca degli avvisi all’utenza, relativi a variazioni temporanee del servizio, scioperi ecc.

ricerca informazioni sulle Aziende esercenti

(19)

3.4 PAVIMENTAZIONI

Le informazioni presenti nel data base sono finalizzate a migliorare l’affidabilità e l’uniformità dei dati rilevati, garantendo, in particolare, una notevole precisione nella localizzazione degli ammaloramenti e per:

Gestire i dati :

razionalizzare e velocizzare il processo di gestione,effettuando in maniera automatica una serie di operazioni oggi basate su modulistica manuale;

Descrivere l’ammaloramento :

descrivere il tipo di ammaloramento in maniera immediata, comprendendone le cause Pianificare gli interventi :

fornire importanti input alla pianificazione degli interventi per il miglioramento delle caratteristiche tecnico funzionali della tratta stradale .

Gestione cantieri:

fornire dati utili al fine di programmare in maniera ottimale lavori di manutenzione sulla rete stradale senza compromettere la viabilità ordinaria (fornire alternative al percorso oggetto di intervento)

INFORMAZIONI di IMPIANTO

Le informazioni che dovranno essere rese disponibili relativamente alle strade oggetto di rilievo sono:

o la strada e la chilometrica o la località

o caratteristiche geometriche funzionali della strada o l’ubicazione geografica (latitudine, longitudine e quota) o foto documentanti lo stato delle pavimentazioni

o ente gestore della tratta stradale

o tipo di pavimentazione (misto, cementizia, conglomerato bituminoso) o tipologia di strato superficiale (tradizionale, drenante, fonoassorbente, ecc)

Per ogni strada definita nell’archivio del catasto, il programma deve prevedere la possibilità di inserire un certo numero di sottosezioni (con minimo di 1) e, per ognuna di esse, i seguenti dati:

Progressiva iniziale (km) (campo obbligatorio)

Progressiva finale (km) (campo obbligatorio)

Traffico giornaliero medio

(veicoli/giorno) Data di costruzione Mese/anno Responsabile del

progetto

Numero di strati costituenti la pavimentazione:

per ogni strato n.

Tipo (per il primo strato il dato è

contenuto nel data-base catasto) Spessore

Resistenza

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Note

Sottofondo Tipo

Capacità portante Note

Ultimo intervento di manutenzione

Data

Responsabile di progetto

Ditta che ha effettuato la manutenzione Tipo di intervento manutentivo

Motivi dell'intervento Campagne di

valutazione (1)

data (campo obbligatorio)

Tipo (2) (campo obbligatorio)

Responsabile

Unità campione n. (campo obbligatorio)

Indice di stato (campo obbligatorio) Valore indice di stato (campo obbligatorio) Media e deviazione standard dei valori

dell’indice di stato di tutti i campioni costituenti la sottosezione

Automaticamente dai valori dell’indice di stato (riga precedente)

Soglia (3) ottimale di partenza di allarme

di intervento ottimale di intervento effettivo di sicurezza

(1) I dati relativi alle campagne di valutazione devono essere conservati nel data base e i valori

dell’indice di stato devono essere elaborati nei seguenti grafici bidimensionali:

- media dei valori dell’indice di stato vs. tempo (esempio fig.a)

- valori dell’indice di stato vs. n. unità campione con indicazione grafica del valore medio (esempio fig. b)

- valori dell’indice di stato di ogni unità campione vs. tempo (esempio fig.a)

(2) Ad ogni tipo di campagna di valutazione devono essere collegate le soglie per la valutazione delle effettive condizioni di una sezione stradale. Esse vengono definite come riportato nella tabella seguente, secondo “CNR- BU 125/1988 - Istruzione sulla pianificazione della manutenzione stradale”

SOGLIA INDICATORE DI STATO

ottimale di partenza pari a quello di carreggiata nuova o ripristinata

Tempo in anni

0 5 10

Indice di stato

15 Tempo in anni

0 5 10

Indice di stato

Tempo in anni

0 5 10

Indice di stato

15 1 Unità campione 10

Indice di stato

2

Valore medio

Unità campione

1 10

Indice di stato

2 Unità campione

1 10

Indice di stato

2

Valore medio

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di allarme è vicino il momento di intervento. Il tratto di strada deve essere seguito in modo particolare nella sua evoluzione

di intervento ottimale minimo dei costi sociali della manutenzione a lungo termine di intervento effettivo il degrado richiede comunque un intervento sulla pavimentazione di sicurezza il peggioramento della situazione può comportare un aumento della

incidentalità

(3) Ad ogni valore di soglia deve essere associato un colore in modo che la sottosezione può essere evidenziata sulla cartografia secondo la sua condizione di stato. Nei rapporti devono inoltre essere segnalata per ogni unità campione la soglia superata.

(22)

4 INTERFACCIA E REQUISITI INFORMATICI DEL SIS 4.1 ARCHITETTURA SOFTWARE

Le indicazioni che seguono sono puramente indicative e sono riferite alla tecnologia esistente al momento attuale e non devono essere considerate vincolanti, eventuali proposte migliorative sono accettate

Premesso che il termine database, tradotto in italiano con banca dati o base di dati indica un archivio di dati, riguardanti uno stesso argomento o più argomenti correlati tra loro, strutturato in modo tale da consentire la gestione dei dati stessi (l'inserimento, la ricerca, la cancellazione ed il loro aggiornamento). Nello specifico la banca dati è composta inizialmente dai risultati del rilievo stradale, ma deve essere aperta ad accogliere ulteriori dati acquisiti nell’ambito delle attività di monitoraggio dell’ENTE ed anche dati forniti dagli enti periferici tramite nuove convenzioni;

l’inserimento di nuovi dati e l’aggiornamento di quelli attualmente esistenti è anzi tra gli obiettivi primari del sistema.

L’architettura del sistema dovrà essere tale da permetterne sia l’utilizzo in modalità client/server e la possibilità di essere pubblicato ed utilizzato via web, in modo da conseguire due fondamentali obiettivi:

1. assicurare una gestione centralizzata della base dati, che elimini la necessità di duplicazioni, permettendo all’ENTE di assolvere i propri compiti non solo di monitoraggio ma anche di supporto operativo;

2. permettere allo stesso tempo una gestione estremamente distribuita dei dati, mettendo a disposizione degli utenti periferici, gli strumenti opportuni per un pieno controllo dei dati di propria competenza.

Ne consegue che il sistema deve essere utilizzabile da un’utenza molto diffusa, e non deve quindi richiedere la disponibilità presso gli utenti di specifiche componenti, centralizzando piuttosto le elaborazioni, e prevedendo l’accesso attraverso il semplice browser; può essere ammessa, ma deve essere giustificata, la necessità di installare plug-in; è ammesso invece l’utilizzo di javascript lato client.

Per lo stesso motivo è necessario tener presente che molti utenti potrebbero non avere una specifica competenza GIS (mentre hanno sicuramente una forte competenza applicativa): è necessario quindi prevedere funzionalità di semplice utilizzo e comprensione intuitiva.

E’ necessario che il Fornitore sviluppi l’Applicazione web e configuri il Web-GIS e gli altri componenti dell’architettura in modo che siano necessarie modifiche minime per poter suddividere, qualora necessario, il carico elaborativo su due server diversi (un data server con SQL ed un Application server con gli altri componenti).

L'Applicazione web deve essere sviluppata sulla base dell’architettura del SIT esposta in precedenza: gli strumenti utilizzati per lo sviluppo dovranno essere quelli messi a disposizione dei GIS più diffusi; laddove sia necessario sarà possibile sviluppare parti specifiche utilizzando i linguaggi tipici dell’ambiente Microsoft (ASP, .NET ecc.) o anche Java o Javascript;

4.2 CONFIGURAZIONE HARDWARE

Per un corretto funzionamento del Sistema di Gestione la configurazione minima del server da installare deve avere le seguenti caratteristiche minime e comunque consone al corretto funzionamento:

· Processore Intel Xeon 3000 Server o migliore

(23)

· Motherboard INTEL

· 2 Hard disk 250 Gb a 7.200 Rpm

· 2 Gb di ram DDR2

· Scheda video integrate

· DVRRW+Lan

· Tastiera+mouse

· Monitor LCD 19.1” SAMSUNG

· Sistema operativo WIN Server 2003

· Microsoft Sql Server

· GeoWeb 3.2

· Vedex 4.0

Nella fornitura oltre il server di sistema debbono essere previsti n. 6 pc con la connessione ad internet da ubicare in ognuno dei 6 Comuni aderenti.

4.3 UTENTI DEL SISTEMA

Il SIT sul Catasto Strade dovrà essere utilizzato da diversi soggetti:

· L’Amministrazione COMUNALE,

· Il Tecnico per esigenze di progettazione,

· Il cittadino.

Sulla base di questa descrizione, è possibile individuare diverse tipologie di utenti, che non corrispondono alle categorie suindicate, ma le attraversano orizzontalmente:

a. Amministratore di sistema: ha la responsabilità di garantire la funzionalità dell’infrastruttura;

abilita gli utenti all’uso del sistema e attribuisce loro profili e permessi; è l’unico soggetto abilitato alla modifica della base dati cartografica: a tale scopo riceve e valuta eventuali esigenze presentate dagli altri utenti; svolge funzioni di sistemista e di Gestore delle Banche Dati;

c. Utente per la programmazione e il monitoraggio: si occupa della pianificazione di nuovi interventi ed ha bisogno dunque, da una parte di informazioni sulla situazione in essere (avanzamento degli interventi in corso, risorse già impegnate), e dall’altro di strumenti per valutare e controllare l’avanzamento dei progetti e deve avere accesso a funzioni di analisi e rappresentazione dei dati finalizzate a questo scopo; non deve possedere specifiche competenze GIS;

d. Utente per la gestione: si occupa di gestione delle opere, e deve avere accesso a funzioni di inserimento e aggiornamento dati, in modo da ricevere attraverso il SIT un supporto informativo efficace per le proprie esigenze operative; una implementazione efficace di tali funzioni può richiedere a questo tipo di utenti, specifiche capacità nell’uso di sistemi GIS;

e. utente generico: può essere posizionato in uno qualunque delle categorie analizzate in precedenza, ed ha bisogno essenzialmente di strumenti di consultazione e di sintesi dei dati, e di un loro inquadramento territoriale; non deve possedere specifiche competenze GIS.

4.4 FUNZIONALITA’ DEGLI APPLICATIVI

Data la natura dell'Applicazione, la sua parte lato client deve poter essere eseguita all'interno di un browser, idealmente di uno qualunque tra i browser moderni.

Per quanto riguarda le problematiche connesse ai dati geografici (presentazione, interrogazione, aggiornamento ecc.) si tenga presente che il dettaglio di tali dati è quello idoneo per attività di monitoraggio e programmazione: tale dettaglio può essere espresso attraverso scale di riferimento che verranno definite. Oltre alle informazioni contenute nella base

(24)

dati l’applicazione dovrà utilizzare per la contestualizzazione sul territorio i livelli informativi relativi alla cartografia di base a disposizione, (cartografia IGM alle varie scale, DTM, ecc.); tali dati non sono parte integrante del SIS.

L'applicazione web deve fornire le seguenti funzionalità;

1. Gestione degli utenti e dei loro profili di accesso. Attraverso questa funzionalità l’amministratore del sistema autorizza l’accesso di nuovi utenti, definendo il loro profilo e concedendo in tal modo le autorizzazioni necessarie per utilizzare le funzionalità del sistema, e limitando così sia il “cosa” che il “dove” delle operazioni permesse ad un utente;

2. Presentazione dei dati geografici e interrogazione dei dati alfanumerici associati, tramite interfaccia semplificata rivolta agli utenti generici; i limiti a questa funzionalità saranno definibili in funzione del profilo dell’utente, in modo molto flessibile, con riferimento alla singola classe ed eventualmente ai singoli attributi, oltre che alla localizzazione geografica dei dati;

3. Presentazione completa dei dati geografici e interrogazione completa dei dati alfanumerici associati destinati agli utenti specialistici. Queste funzioni devono essere segmentate per classe di utenti e loro ambito territoriale di pertinenza;

4. Realizzazione di ricerche sulla base dati, in base a criteri misti, geografici ed alfanumerici:

presentazione dei risultati della ricerca nella duplice forma di tabelle e mappe tematiche; per esempio dovrà essere possibile impostare una richiesta del tipo “Tutte le opere del tipo XXX, il cui importo di realizzazione sia compreso tra i valori YY e ZZ”, e limitare questa ricerca ad un elemento territoriale predefinito (regione, provincia, quartiere ecc.) o disegnato dall’utente (poligono, buffer intorno ad un punto ecc.); il risultato di questa ricerca sarà rappresentato da una tabella con l’elenco delle opere che soddisfano il criterio ed alcuni dati sintetici di caratterizzazione (potenzialmente scelti dall’utente), ed una mappa in cui le opere selezionate sono evidenziate rispetto alle altre; In fase di analisi dei requisiti si definirà di concerto tra il fornitore ed il committente l’insieme di attributi per ogni classe che potranno essere usati nella formulazioni delle ricerche e quelli che andranno utilizzati nelle presentazioni dei risultati,

5. L’interfaccia utente deve facilitare l’impostazione delle ricerche di cui al punto precedente; in particolare dovranno essere disponibili menu a tendina per tutti gli attributi che nella base dati sono di tipo enumerato. Per gli attributi di tipo testo invece dovrà essere possibile la ricerca parziale;

6. Stampa di mappe e report alfanumerici in formato PDF, DWG con possibilità di configurazione da parte dell’utente: per esempio deve essere possibile impostare:

· il layout della pagina (orizzontale/verticale, dimensioni ecc.);

· gli elementi contenuti (mappa, legenda, titolo, scala ecc.);

· il titolo ed i campi delle tabelle alfanumeriche;

7. Modifica dei dati alfanumerici: tale funzionalità è ristretta agli amministratori di dati alfanumerici; le modifiche includono l’inserimento, l’aggiornamento e l’eliminazione dei dati rispettando i vincoli di integrità della base dati;

8. Modifica dei dati geometrici: si intende la aggiunta, spostamento, modifica geometrica o cancellazione degli oggetti geometrici presenti nel DB, nel rispetto dei vincoli di integrità (logici e geometrici) espressi nella base dati. Tale funzionalità è ristretta all’amministratore di sistema. L’inserimento dei nuovi dati può essere originato da una azione di un utente periferico, ma dovrà essere sottoposto a validazione da parte dell’amministratore del sistema:

l’applicazione dovrà quindi fornire (con l’utilizzo anche di funzionalità offerta dall’ambiente

(25)

GIS) tanto gli strumenti con cui l’utente di aggiornamento può proporre le modifiche, quanto quelli con cui l’amministratore dei dati effettua la validazione;

9. La gestione delle modifiche geometriche da remoto (vedi sopra) deve essere gestita attraverso gli strumenti di Editing progettati nel modo seguente:

· l’amministratore dei dati geometrici gestirà una versione base con i dati consolidati;

· l’utente remoto può disegnare (con gli strumenti offerti dal sistema) nuovi elementi geometrici, o modificare quelli esistenti: tali operazioni saranno registrate in formato shapefile sul server;

· l’amministratore, fatte le opportune verifiche, provvederà a aggiornare il Catasto Strade con i nuovi dati forniti dall’utente remoto.

10. Gestione di documenti di vario tipo (immagini, disegni, documenti ecc.) associati ai dati, come indicato nel modello logico: visualizzazione, stampa, modifica dei collegamenti, aggiunta di nuovi documenti;

11. Gestione del log delle operazioni effettuate sul sistema: sarà necessario fornire all’amministratore di sistema una serie di strumenti finalizzati alla produzione di report e statistiche relativi agli utenti ed alle loro attività;

12. Deve essere possibile salvare una ricerca effettuata (in termini di stringa SQL composta con gli strumenti disponibili sulla interfaccia utente) e richiamarla in un momento successivo senza necessità di impostare nuovamente tutti i parametri;

13. Visualizzazione dei livelli geografici appositamente forniti da un server WFS o WMS ed appartenenti ad enti con i quali il Committente ha in essere delle convenzioni di interscambio dati;

14. Fornitura di alcuni servizi WMS e WFS ad enti con i quali il Committente ha in essere delle convenzioni di interscambio dati;

15. Esportazione di dati geometrici vettoriali in formato GML ed ESRI Shapefile, di immagini raster in formato JPG georiferito, e di tabelle di dati alfanumerici in formato xls, dbf, o csv.

Il S.I.S. prevede la visualizzazione delle varie applicazioni descritte, l’accesso verrà gestito mediante password personalizzata con la quale si determina il livello di utenza e di gestione del sistema (es. Gestore del Sistema, accesso su tutte le applicazioni: archivio topografico Catasto Strade, Elementi Marginali, Segnaletica, Pavimentazioni, con possibilità di editing sui dati alfanumerici.)

4.5 MESSA IN ESERCIZIO DEL SISTEMA

La messa in esercizio del sistema e l’installazione dei software è diviso in due fasi: il pre-esercizio e l’esercizio vero e proprio.

Pre-esercizio: questa fase prevede l’utilizzo effettivo del sistema da parte di utenti pilota per un periodo di almeno mesi 3, la formazione del personale tecnico del Committente ed un periodo di affiancamento da parte del personale, che metta quest’ultimo in grado di gestire l’Applicazione web e il Web-GIS e di curare la manutenzione ordinaria del sistema (pulizia dei log, backup/recovery della base dati, installazione su altro server, etc.). La consegna della documentazione utente (help on-line, manuale di installazione e gestione) è prevista in questa fase.

Nella fase di pre-esercizio, il Fornitore effettuerà una attività di affiancamento e formazione nei confronti del personale tecnico dell’amministrazione che dovrà in seguito curare la conduzione operativa del sistema: tale attività si concretizzerà in affiancamento di personale

(26)

specializzato per tutto il periodo per un totale di circa 30 ore lavorative e nell’erogazione di un corso di 1 giorni sulla gestione complessiva del sistema: configurazione del Web-GIS, gestione dell’applicazione web, gestione degli utenti e loro profili, manutenzione della base dati.

Esercizio: questa fase ha una durata di 6 mesi a partire dalla data di fine del Pre-esercizio e consente sia di risolvere le eventuali anomalie non individuate all’atto del collaudo e risolvibili

attraverso la manutenzione correttiva (che è a carico del Fornitore), che di aggiungere o modificare le funzionalità dell’Applicazione Web che si ritenessero necessarie attraverso la manutenzione evolutiva. La conduzione operativa sarà affidata al personale dell’amministrazione, mentre il fornitore assicurerà l’assistenza per tutto il periodo previsto secondo le modalità specificate di seguito.

4.6 ASSISTENZA DEL SISTEMA

Il Fornitore è tenuto a dare assistenza, esclusivamente per l’applicazione web, per un periodo di 12 mesi a partire dalla “Data di accettazione del Sistema”; in particolare l’assistenza consiste nelle seguenti attività:

· sopperire a difetti e/o a malfunzionamenti dei programmi applicativi;

· istruire il personale specializzato per il superamento, la correzione o l'aggiramento di eventuali errori presenti nei programmi;

· supportare l’installazione di nuove versioni dei programmi;

· supportare l'esecuzione operativa delle funzioni per quanto non espressamente documentato nella manualistica d'uso o di gestione, ovvero non opportunamente descritto in sede di

addestramento;

· dare assistenza sistemistica e consulenza riguardo all’utilizzo del software di base ed applicativo e per la risoluzione dei diversi problemi di esercizio connessi al funzionamento delle apparecchiature o all’impiego delle funzionalità applicative.

L’assistenza può essere fornita in remoto, ma a semplice richiesta del Committente, dovrà essere fornita in locale (cioè presso il Committente) senza che ciò possa comportare un ulteriore indennizzo economico per richiesta di intervento di max. 4 al mese.

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