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il senso di colpa diventa un delirio di colpa 6 Ansia (somatica)

6 MATERIALI E METODO

4: il senso di colpa diventa un delirio di colpa 6 Ansia (somatica)

Questo item valuta le manifestazioni somatiche dell'ansia durante il colloquio. Le manifestazioni di uno stato d'ansia dovrebbero essere valutate nell'item 2.

0: Le manifestazioni somatiche di uno stato ansioso del paziente rientrano nella normalità.

1: Il paziente riferisce una qualche manifestazione come disturbi gastrointestinali, sudorazioni o tremori. La descrizione di tali sintomi è vaga.

2: Il paziente avverte, di tanto in tanto, disturbi gastrointestinali, sudorazioni, tremori. La descrizione dei sintomi è precisa, ma questi non limitano il paziente. 3: Le manifestazioni somatiche dell'ansia sono marcate e qualche volta

preoccupanti.

4: Le manifestazioni somatiche dell'ansia sono numerose, persistenti ed invalidanti.

7. Turbe del comportamento motorio

Questo item valuta i vari gradi di bizzarria del comportamento motorio, che vanno da una qualche eccentricità nella postura all'eccitamento catatonico.

0: Assenti.

1: Qualche turba motoria nel corso dell'intervista.

2: Le turbe motorie di media entità sono presenti durante quasi tutta l'intervista. 3: Gravi anormalità motorie. Possono essere interrotte.

4: Anormalità motorie estremamente gravi che rendono difficile il colloquio. 8. Esagerata autostima

Questo item valuta il grado di autostima del paziente che va da un esagerato autocompiacimento a grotteschi deliri di grandezza.

0: Normale autostima.

1: Lieve aumento della propria autostima, es. occasionalmente il paziente sopravvaluta le proprie capacità.

2: Moderato aumento dell'autostima, es. il paziente tende a dare di sé una valutazione esagerata o a sbandierare capacità non comuni.

3: Accentuate idee non realistiche delle proprie capacità, es. il paziente ritiene di possedere straordinarie abilità o conoscenze in svariati campi (religiose, scientifiche etc.), ma può essere corretto per brevi periodi.

4: Grandiosità delirante: il paziente non può essere contraddetto. 9. Umore depresso

tristezza, depressione, passività, sfiducia e disperazione. 0: Nessuna manifestazione.

1: Il paziente si sente un po' più abbattuto e triste del solito.

2: Il paziente si sente giù di corda, demoralizzato senza arrivare all'abbandono o disperazione.

3: Il paziente manifesta non verbalmente il suo stato d'animo (espressione del viso, tono della voce, tendenza al pianto) e/o è, al tempo stesso, sopraffatto dalla passività e dalla disperazione.

4: Le espressioni del paziente, sia verbali che non, di demoralizzazione e sfiducia, dominano il colloquio.

10. Ostilità

Questo item valuta l'ostilità del paziente attraverso le espressioni verbali e il suo comportamento (raccogliendo informazioni da altre persone). Con esso si compie una valutazione retrospettiva dei 3 giorni precedenti. Va distinto dall'item 14 (non- cooperatività) che valuta la disponibilità del paziente durante l'intervista.

0: Assenti i segni di impazienza, irritabilità, critica o ostilità.

1: Il paziente si presenta lievemente irritabile o impaziente ma riesce a controllarsi. 2: Il paziente è più impaziente o irritabile; tollera la provocazione.

3: Il paziente è verbalmente ostile, fa minacce (es. è quasi fisicamente distruttivo) ma può essere ancora calmato.

4: Il paziente è estremamente ostile, violento e distruttivo. 11. Sospettosità

Questo item valuta la sospettosità, la diffidenza o le erronee interpretazioni che vanno da una notevole mancanza di fiducia negli altri ai deliri di persecuzione. 0: Assente.

1: Vaghe idee di riferimento. Il paziente tende a sospettare che gli altri ridano o sparlino di lui. Sente che "sta muovendosi qualcosa". Risponde alle rassicurazioni; non è chiaro quindi se ci si trovi di fronte a idee di riferimento o a deliri.

2: Delirio di persecuzione non sistematizzato. Qualcuno ha delle brutte intenzioni. Sul giornale e per televisione compaiono intimidazioni. L'espressione è ancora "come-se".

3: Delirio sistematizzato. E difficile rassicurare il paziente.

4: Delirio sistematizzato paranoico di persecuzione. È impossibile correggere il paziente.

12. Allucinazioni

Questo item valuta l'allucinazione: percezione sensoriale senza il corrispondente stimolo esterno.

Per valutare l'esperienza allucinatoria, vengono presi in esame i 3 giorni precedenti il colloquio; non vanno considerate le allucinazioni ipnagogiche e le allucinazioni che compaiono nei disturbi della coscienza (accessi deliranti).

0: Assenti

1: Lievi o incerte. Allucinazioni ipnagogiche o allucinazioni elementari isolate (udire suoni, vedere bagliori, fiamme)

2: Allucinazioni occasionali che non influenzano il comportamento (udire voci, vedere ombre)

3: Allucinazioni occasionali che influenzano il comportamento 4: Coinvolgimento quasi costante nell'esperienza allucinatoria. 13. Rallentamento psicomotorio

Ci si riferisce ad un rallentamento e a una diminuzione dell'ideazione, della parola, dei movimenti. Viene valutata la gestualità, la postura e l'espressione facciale.

0: Normale capacità verbale, attività motoria ed espressione facciale. 1: Lieve calo del flusso verbale e della mimica facciale.

2: Moderato calo del flusso verbale con pause; ridotta gestualità.

3: Maggior durata del colloquio a causa della lentezza nel dare le risposte. Lunghe pause; tutti i movimenti sono molto lenti.

4: Il colloquio non può essere completato. Il rallentamento psicomotorio è tale da configurare (ed includere) lo stato stuporoso.

14. Non-cooperatività

Questo item valuta la disponibilità del paziente al colloquio e a rispondere alle domande dell'intervistatore. Non viene valutata l'ostilità che si riferisce alla non- cooperatività del paziente verso altre persone negli ultimi tre giorni, in quanto già compresa nell'item 10 (ostilità).

0: Disponibilità normale.

1: Durante il colloquio il paziente è molto formale e riservato. Qualche risposta molto breve.

2: Moderati segni di resistenza. Risposte evasive, viene contestata qualche domanda. Ostilità verso l'intervistatore.

3: Resistenza pronunciata. Risposte non pertinenti o mutismo. Aperta ostilità. Non è possibile completare il colloquio.

4: Il colloquio è impossibile. Il paziente rifiuta il setting del colloquio. 15. Contenuto insolito del pensiero

Questo item valuta il contenuto della verbalizzazione del paziente (non valuta l'organizzazione del linguaggio che è compresa nell'item 4 –disorganizzazione concettuale-) e la qualità insolita del contenuto del pensiero, che vanno dalle idee megalomaniche ai vari livelli delle idee deliranti. Va sottolineato che la "grandiosità

delirante" è stata quantificata nell'item 8 (esagerata autostima), i deliri di colpa nell'item 5 (senso di colpa), i deliri di persecuzione nell'item 11 (sospettosità). I deliri che rivestono un particolare interesse per questa valutazione sono quelli di influenzamento, di gelosia, mistico-religiosi, sessuali, di trasmissione del pensiero. Va valutata la bizzarria del contenuto del pensiero, il significato che ha per il paziente e l'influenza sul comportamento.

0: Assente.

1: Grado lieve o dubbio (idee megalomaniche).

2: Grado moderato (es. qualche idea delirante, ma ancora esperienze descritte "come - se").

3: Il contenuto del pensiero è per lo più di tipo delirante; occasionalmente è influenzato il comportamento.

4: I deliri dominano il pensiero e influenzano il comportamento del paziente. 16. Appiattimento o inadeguatezza dell'affettività

Questo item valuta la diminuita capacità di esprimere emozioni come il piacere, il dolore o la rabbia e la discordanza dell'affettività, espressa sia verbalmente che non, rispetto al contenuto linguistico o ideativo del soggetto. Questo item comprende anche il distacco emotivo dagli altri nei 3 giorni precedenti il colloquio; va però distinto dall'item 3 (distacco emotivo) che si riferisce all'interazione emotiva del paziente nel corso del colloquio.

0: Reazioni emotive adeguate.

1: Lieve riduzione dell'intensità dell'espressione affettiva, qualche segno di inadeguatezza. Es. diminuito desiderio di stare in contatto sia con nuove che con vecchie amicizie.

persone al di fuori dell'ambito familiare è assente.

3: Apatia, indifferenza emotiva anche con i familiari o con gli amici più stretti. 4: Il paziente non riesce ad esprimere emozioni o l'affettività è discordante rispetto al contenuto del pensiero o alla situazione. Distacco emotivo totale dagli altri. 17. Agitazione psicomotoria

Questo item valuta un aumento dell'attività psicomotoria. 0: Assente.

1: Lieve aumento dell’attività motoria, es. mimica facciale, loquacità.

2: Moderato aumento dell'attività motoria. Es. il paziente è più loquace, parla più in fretta, a voce elevata e gesticola maggiormente.

3: Eccessiva attività motoria, il paziente è in movimento quasi continuo, si alza parecchie volte nel corso del colloquio. Fuga delle idee. Incomprensibilità.

4: Il paziente è sempre attivo, energico. È impossibile comprenderne la parlata e la comunicazione.

18. Disorientamento e confusione

0: Il paziente è completamente orientato nel tempo, nello spazio e nei dati personali.

1: Il paziente ha qualche difficoltà ad orientarsi nel tempo, nello spazio, nei dati personali, ma si corregge spontaneamente.

2: Il paziente ha difficoltà più severe nell'orientarsi, e non riesce a correggersi. Es. non sa il nome del giorno o la data, anche se ricorda il mese, l'anno e/o ha difficoltà ad orientarsi nel reparto (o a casa), e/o non ricorda i nomi tranne il proprio.

3: Il paziente è marcatamente disorientato.

Es.: non sa il nome del mese e dell'anno anche se sa che stagione è, e/o trova con difficoltà il bagno e il suo letto e/o ricorda il suo nome solo se aiutato.

4: Il paziente è completamente disorientato nel tempo, nello spazio, nei dati personali.

6.3.3 Questionario per la Rilevazione della Storia Tossicomanica (DAH-Q)

Il DAH-Q può essere usato o come un’intervista guidata in etero-valutazione o come un questionario di autovalutazione (Maremmani, 1989). E’ articolato in diversi settori.

Settore 1. Il primo settore rileva la patologia somatica del paziente, e include le