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3. MATERIALI E METODI

3.2. Area di Studio: area marina protetta di Portofino

3.2.3. Servizio ecosistemico Pesca sportiva e ricreativa

In Liguria, dove la flotta peschereccia è prevalentemente dedita alla piccola pesca artigianale, accade sovente che la pesca sportiva e ricreativa e pesca professionale artigianale siano esercitate nella medesima fascia di mare ampia 2-3 miglia dalla costa, entrando così in conflitto tra loro ed esercitando una pressione in maniera sinergica sugli stock (Cappanera, 2010).

Nell’AMP di Portofino, come in altri parchi marini, non è stato possibile vietare la pesca sportiva e ricreativa poiché da molti anni è una realtà ben radicata nel comprensorio, con la presenza di circoli e associazioni a cui aderiscono molte persone. Quindi ci si limita a gestire il fenomeno con opportune regole (Cappanera, 2012).

Nell’AMP di Portofino la pesca sportiva e ricreativa è permessa, previa autorizzazione da parte dell’Ente gestore, con specifiche limitazioni previste da regolamento (Regolamento di esecuzione ed

organizzazione dell'area marina protetta denominata Portofino, art. 20) (“Allegato 3. Moduli

autorizzativi dell’area marina protetta di Portofino”, Fig. A.3).

Ai residenti nei comuni dell’AMP è permessa sia in zona B sia in zona C e ai non residenti esclusivamente in zona C (Fig. 3.14). La pesca sportiva e ricreativa è vietata in zona A. Gli utenti che possono esercitare la pesca sportiva e ricreativa suddivisi in quattro categorie:

 utenti residenti che richiedono l’autorizzazione per pescare da terra o da barca, denominati in seguito “residenti 1”;

 utenti residenti che richiedono l’autorizzazione per effettuare la pesca da traina, denominati in seguito “residenti 2”;

 utenti non residenti che richiedono l’autorizzazione per effettuare pesca sportiva e ricreativa da terra o da barca unicamente nella zona C, denominati in seguito “non residenti”;

natelli, denominati in seguito “circoli”.

Figura 3.14. Aree in cui è concessa la pesca sportiva e ricreativa all’interno dell’AMP di Portofino.

Nelle zone B e C i soggetti residenti possono pescare da riva con canne (massimo 2 a persona) anche con mulinello e con lenze per cefalopodi, e da natante con bolentino (anche con canna), con correntine (massimo 3 ami) e con lenze per cefalopodi (solo a remi). La pesca a traina, con i palangari e con i natelli è regolamentata da 120 autorizzazioni rilasciate dall’Ente Gestore delle quali 80 sono nominali, riservate a singoli pescatori residenti, e 40 ai circoli di pesca sportiva e ricreativa. Un’autorizzazione rilasciata al circolo sportivo comprende 20 uscite di pesca. I pescatori non residenti possono avvalersi esclusivamente del bolentino (anche con canna) e di tutte le tecniche praticabili con canna da riva (rockfishing, surfcasting, spinning, beach ledgering, pesca con galleggiante).

Le disposizioni generali per la pesca sportiva e ricreativa nell’AMP di Portofino sono le seguenti:  al pescatore sportivo non è consentito catturare prede per un peso complessivo superiore a 3 kg

al giorno, limite superabile per la cattura di un singolo esemplare;

 sono vietati la cattura ed il prelievo di individui giovani come definiti dalla normativa vigente;  è vietato l'utilizzo di tecniche ed esche che permettano la cattura di cernie;

 sono vietate gare di pesca sportive.

L’Ente gestore da diversi anni rilascia unitamente all’autorizzazione un libretto di pesca in forma cartacea, differente per categoria (Fig. 3.15). Per ogni uscita (definita in seguito pescata) il pescatore

sportivo deve annotare all’interno dell’apposita tabella le seguenti informazioni:  data della pescata;

 ora di inizio e di fine della pescata;

 sito di pesca (zona e settore di monitoraggio - gli stessi della nautica da diporto);  catture (specie e lunghezza), per i molluschi bisogna indicare anche il peso;  tecnica di pesca (da riva o da barca, attrezzo);

 tipo di esca.

C’è inoltre uno spazio per eventuali note.

Figura 3.15. Esempio della tabella per la raccolta dei dati delle catture presente all’interno del libretto di pesca.

Le istruzioni per la compilazione sono le seguenti:  il libretto dev’essere compilato in stampatello;

 ad ogni riga del libretto deve corrispondere una cattura, quindi, se per esempio in una giornata di pesca vengono catturati 5 pesci, dovranno essere compilate 5 righe; se non si pesca niente completate una sola riga scrivendo “NULLA” nel campo “specie catturata” e barrando il campo “misura cattura”;

 i campi “zona” e "settore", riferiti al sito di pesca, sono da compilarsi riferendosi alla cartina riportata sul retro del libretto;

 il campo “specie catturata” si riferisce al tipo di cattura effettuata (es. “orata”, “tanuta”, “palamita”, ecc.);

quanto riguarda i pesci; per i cefalopodi (polpi, totani, seppie, calamari, ecc.) inserire il peso espresso in grammi;

 se l'esemplare catturato è stato rilasciato (catch and release), completate ugualmente il libretto e specificare “rilasciato” nel campo note;

 inserire una “x” nella casella corrispondente alla tecnica di pesca con cui si è catturato l’esemplare. Se non si pesca niente, segnare tutte le caselle relative alle tecniche impegnare durante la battuta di pesca.

Il rinnovo dell’autorizzazione di pesca può avvenire a seguito della consegna del libretto di pesca del precedente anno, la cui compilazione risulta obbligatoria.

Per ulteriore approfondimento sulla normativa relativa alla pesca sportiva e ricreativa si faccia riferimento al Regolamento dell’AMP di Portofino art. 20.

Per conoscere il numero dei pescatori ricreativi che operano in AMP sarebbe sufficiente contare il numero di autorizzazioni rilasciate ogni anno ma per i pescatori “residenti 1” fino al 2014 non veniva rilasciava un’autorizzazione, ritenendo sufficiente l’esibizione di un documento di identità attestante la residenza: in questo modo risulta impossibile conoscere l’esatto numero dei pescatori che erano attivi in AMP e lo sforzo di pesca che esercitavano. Per gli anni precedenti al 2014 si è costretti a ricorrere a stime, che, per quanto accurate, differiscono inevitabilmente dai dati reali.

Dai dati raccolti nel 2009 attraverso interviste direttamente in mare, è emerso che in AMP il rapporto tra pescatori residenti e quelli dotati di autorizzazione sia circa 1:1, si può così ipotizzare che il numero di pescatori ricreativi che hanno operato in AMP fino al 2014 fosse il doppio delle autorizzazioni rilasciate.

Il numero di autorizzazioni rilasciate varia ogni anno, infatti il Regolamento dell’AMP non prevede un numero chiuso per i permessi destinati ai pescatori non residenti e negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento della presenza di questa categoria di utenti.

Questo netto aumento delle autorizzazioni non può essere visto di buon grado da parte dell’Ente gestore, perché l’AMP non deve avere una funzione di richiamo per i pescatori.

Sono necessari monitoraggi di controllo della verità mare al fine di poter effettuare confronti sui dati dichiarati e quelli realmente pescati. La principale criticità riguardante il monitoraggio della pesca ricreativa attraverso l’analisi dei libretti introdotti da qualche anno è rappresentata dalla veridicità del dato che viene dichiarato: molti pescatori compilano i libretti in maniera frettolosa ed incompleta ed è probabile che molto spesso i dati riportati non corrispondano alla realtà, con la conseguente sottostima del pescato. Non sempre quindi si possono considerare attendibili, tuttavia i libretti di pesca rappresentano la maggior parte dei dati sulla pesca ricreativa in AMP quindi è doveroso che siano esaminati, considerando che il dato è una sottostima della realtà. Inoltre per gli utenti “residenti 1” vi sono solamente i libretti della pesca a partire dal 2015, anno dal quale si è iniziata ad avere una serie storica completa.