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CAPITOLO II IL REGNO UNITO

2.1 LE COPPIE OMOSESSAULI NEL REGNO UNITO

2.1.2 Il “Sexual Offences Act” del 1967

Il “Wolfenden report” non produsse nessun cambiamento dal punto di vista legislativo nel brevissimo periodo e solo nel corso degli anni sessanta il parlamento di Westminster iniziò ad occuparsi della questione.

Intorno al 1963 uno dei membri della House of Commons, Leo Abse, e uno della House of Lord, Lord Arran, avanzarono un progetto di riforma per cambiare il modo in cui la legge penale vigente, il

Sexual Offences Act del 1956, puniva i comportamenti omosessuali.

I due non incontrarono nell’immediato il consenso del parlamento e del governo che da ormai molti anni era a maggioranza

conservatrice, e solo con l’insediamento del primo governo di Harold Wilson di ispirazione Labourista trovarono un terreno fertile per poter porre in discussione la prima bozza della legge.

Dopo un lungo iter parlamentare il “Bill” ricevette il Royal Assent il 27 Luglio del 1967 dopo un ultimo intenso dibattito notturno nella House

of Commons che si concluse solo alle cinque del mattino.

Lord Arran, nell’intento di minimizzare le critiche che la nuova legge aveva provocato tra coloro che si erano opposti alla sua approvazione pronunciò le seguenti parole al momento della promulgazione:

“I ask those [homosexuals] to show their thanks by comporting themselves quietly and with dignity[…] any form of ostentatious behaviour now or in the future or any form of public flaunting would be utterly distasteful… [And] make the sponsors of this bill regret that they had done what they had done”.8889

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“Chiedo a questi (gli omosessuali) di mostrare la loro gratitudine

comportandosi con moderazione e con dignità… ogni forma di comportamento ostentata ora o in futuro, o qualsiasi forma di

Nonostante l’emanazione dell’atto va segnalato che tra il 1967 e il 2003, trentamila uomini omosessuali e bisessuali furono condannati per i loro comportamenti a causa delle disposizioni di questa legge che è passata invece alla storia come garantista.

Dalle parole di Lord Arran risultava chiara l’assenza di volontà del parlamento di emanare una disciplina troppo indulgente nei confronti degli atti di omosessualità tra uomini, in piena linea con la visione dei membri della commissione Wolfenden.

Quindi per capire meglio l’effettiva portata del Sexual Offences

Act dobbiamo mettere mano al suo testo.90

La legge sostanzialmente funse da emendamento del Sexual

Offences Act del 1956, si componeva di undici sections (articoli), il

primo articolo al primo comma riguardava l’ormai celebre depenalizzazione degli atti sessuali tra persone dello stesso sesso di età superiore agli anni ventuno se consenzienti ed in privato.

I commi successivi si occupavano delle varie eccezioni alla regola, in particolare nonostante siano ricorrenti tutti e tre gli elementi scriminanti sarebbe stato commesso un reato se più persone fossero state presenti all’atto anche se svoltosi in privato §(1)(2)(a)91 e se i due

ostentazione pubblica sarebbe assolutamente di cattivo gusto… e farebbe rammaricare i sostenitori di questo atto di ciò che hanno fatto”- Lord Arran alla promulgazione del Sexual Offences Act, The Times 28 Luglio 1967

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anche nel Wolfenden Report possiamo rinvenire simili affermazioni:

“Certain forms of sexual behaviour are regarded by many as sinful, morally wrong, or objectionable for reasons of conscience, or of religious or cultural tradition; and such actions may be reprobated on these grounds. But the criminal law does not cover all such actions at the present time; for instance, adultery and fornication are not offences for which a person can be punished by the criminal law”. (§14).

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soggetti dello stesso sesso fossero appartenuti alle forze armate §(1)(5).92

Il paragrafo tre si occupava invece della modificazione delle pene per tutti quegli atti che continuarono ad essere considerati reato.

Venne eliminato dal novero delle pene l’ergastolo che veniva inflitto nella fattispecie più grave del sesso con un sedicenne e al paragrafo (3)(1)(a) venne sostituito dalla reclusione sino a dieci anni di carcere, più lieve la punizione per i ventunenni che avessero avuto rapporti con minorenni tra i diciassette e i diciotto anni per i quali fu prevista una pena a cinque anni di carcere (3)(1)(b), per gli adulti che invece avessero compiuto tali atti fra loro destando un pubblico scandalo la pena detentiva era ulteriormente abbassata ad una forbice compresa tra i due e i cinque anni come massimo.

Due anni rischiava anche colui che avesse istigato un altro uomo ad avere rapporti omosessuali con terzi anche se tutte le parti in causa fossero state maggiorenni (4)(1).

Per quanto abbiamo visto possiamo dire che sicuramente è una lettura distorta quella di coloro che videro nel Sexual Offences Act una disciplina molto aperta e tutelante l’omosessualità maschile, certamente qualcosa stava iniziando a muoversi.

Basti pensare che prima di questa nuova normativa tra le persone omosessuali vi era il terrore anche di denunciare eventuali reati avvenuti presso la propria abitazione, ad esempio un furto nel caso di Alan Turing, per paura che la polizia potesse scoprire tracce del loro 91

Sexual Offences Act 1967 c.60, “An Act which would otherwise be

treated for the purposes of this Act as being done in private shall not be so treated if done:

a) when more than two persons take part or are present”, §(1)(2)(a).

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Sexual Offences Act 1967 c.60, “Subsection (1) of this section (1)

shall not prevent an act from being an offence under any provision of the Army Act, the Army Force Act or the Naval Discipline Act.”,

§(1)(5).

orientamento sessuale ma, la differenza tra la vita privata come condotta da un soggetto eterosessuale e quella di un omosessuale era ancora molto ampia.

L’età consentita per prestare il consenso ad un rapporto sessuale era differente e le restrizioni presenti nel Sexual Act impedivano anche lo scambio di un innocuo bacio in pubblico.

Questa differenza plateale di trattamento fu posta in discussione solo molti anni dopo il 1969 e superata solo alla fine del secolo anche a causa di un dominio pressoché ininterrotto dei governi conservatori in Gran Bretagna dal 1970 sino al 1997 che strangolarono alla nascita l’evolversi di questa stagione riformistica.93