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Uno sguardo sulla fotografia: mercati,

dinamiche e linguaggi69

3.11

testimonia il proliferare di eventi, spazi e la recente organizzazione di nuove vendite

dedicate alle foto nelle case d’aste italiane (come la casa d’asta milanese Il Ponte.

E mentre le aste di fotografia registrano un incremento nel numero dei lotti e nel prezzo medio di aggiudicazione72, le fiere e i festival rappresentano occasioni di ricerca e di

incontro indispensabili per l’universo artistico e il mercato. Tra le fiere più significative, c’è Arte Fiera che nel 2019 dedica una sezione alla fotografia con una nuova formula curata da Fantom73: 18 gallerie selezionate, che lavorano sulla fotografia e il video. MIA

Fair giunge quest’anno alla nona edizione, mentre fa il suo debutto a Torino, The Phair,

una seconda fiera tutta italiana dedicata unicamente alla fotografia. La nuova fiera nasce in un momento molto favorevole per la fotografia in città, grazie all’attività di CAMERA e di FoTo, evento in 70 sedi sostenuto dal Museo Ettore Fico. Torino si prepara per il 2020, che vedrà la nascita di un nuovo Festival della Fotografia costruito con la partecipazione di enti pubblici e privati e il supporto degli enti locali. Ad oggi Milano rimane la città più vivace per il mercato e l’offerta espositiva e professionale, anche se, più in generale, il collezionismo fotografico rimane meno consolidato in Italia rispetto ad altri Paesi. È qui che Osservatorio di Fondazione Prada prosegue, ad esempio, l’esperienza coraggiosa di ricerca sull’immagine con un programma di esposizioni indispensabili tra cui: The Black Image Corporation, un percorso approfondito sulla cultura visuale afroamericana del dopoguerra. Sempre a Milano, la Triennale esplora

Il paesaggio dell’architettura di Luigi Ghirri, una mostra inedita e un display molto

coerente per un lavoro che riflette sulla rappresentazione dello spazio. Il maestro è il protagonista italiano della scena europea con una personale, The Map and the Territory, coprodotta da alcune tra le migliori istituzioni artistiche, come il Museo Reina Sofia di Madrid, il Folkwang Museum di Essen e il Jeu de Paume di Parigi. A Bologna durante

ArteFiera si inaugura un nuovo spazio con la fotografia umorale e dissacrante di Jacopo

Benassi, che, con Bologna Portraits, crea un unico e particolarissimo omaggio alla città. Fondazione MAST si focalizza su tematiche legate all’industria e al lavoro e porta

NATURE & POLITICS di Thomas Struth, un’indagine su siti industriali e centri di ricerca

di tutto il mondo. In questa carrellata di città che si affermano per gli eventi più

significativi dedicati al settore fotografico in quest’ultimo anno, non può mancare Roma, che quest’anno ricordiamo per la mostra di Paolo Pellegrin, fotografo Magnum vincitore di dieci edizioni del World Press Photo Award, realizzata dal MAXXI con una retrospettiva dal grande impatto visivo in 150 immagini e numerosi materiali di ricerca.

Ma la fotografia esce fuori dai luoghi convenzionalmente ad essa dedicati, per i fini più vari. E facendolo, riscuote un grande successo. Lo dimostrano le oltre novemila persone che hanno visitato gratuitamente Africa, l’esposizione di Sebastião Salgado al Binario 49’ a Reggio Emilia. La mostra ha scatenato l’interesse dei media, perché prodotta e regalata eccezionalmente dall’autore agli organizzatori Khadijia Lamami e Claudio Melioli, che gestiscono lo spazio, lavorando in un quartiere marginale della città, convinti che l’arte, la cultura, la bellezza possano e debbano essere strumenti

importanti di riqualificazione. Mosso dall’idea di portare l’arte in contesti generalmente

lontani da essa è anche Prospettive, un progetto sulla fotografia curato da Tosetti Value con il desiderio di indagare la relazione tra arte ed economia e dilatare il campo

69 Realizzato in

collaborazione con Fiorenza Pinna – curatrice di progetti fotografici e book designer 70 A New York, ad aprile di quest’anno, gli osservatori hanno evidenziato una flessione, ponendo così fine a un trend positivo. A Londra, a maggio, durante Photo London, la situazione è apparsa migliore se confrontata con le relative vendite dell’anno precedente, mentre c’è timore per quest’anno a causa del clima di insicurezza generato dalla Brexit. Antonella Crippa e Cristina Masturzo, Mercato e fotografia. Tempo di bilanci, Artribune Magazine #44 71 Fonte: Il mercato dell’arte e dei beni da collezione Report 2018, Deloitte

72 Fonte: Il mercato dell’arte e dei beni da collezione Report 2018, Deloitte 73 Il gruppo Fantom dal 2012 ha interrotto la pubblicazione dell’omonima rivista per evolvere in una piattaforma curatoriale

I O SO N O C U LT U R A R A P PO RTO 2 0 1 9 G E O G R A F I E

prospettico sulla realtà, in sinergia con la natura economico-finanziaria del Family office74.

Anche Office Project Room a Milano è un programma che nasce con l’idea di portare un’attività espositiva all’interno di un luogo di lavoro legato al mondo della finanza e del real-estate. Una parte del progetto è dedicata a mostre di fotografie e curata da PHROOM una piattaforma digitale di promozione e ricerca nel campo delle arti visive che svolge attività di analisi e art advisory.

Osserviamo, da una parte, il consacrato accesso della fotografia di ricerca

nell’ambito del sistema dei linguaggi dell’arte contemporanea e, dall’altra, una tendenza

uguale e contraria che spinge una parte consistente della fotografia italiana verso

una visione più tradizionale di fotografia intesa come strumento di documentazione

e informazione. Per quanto riguarda questa seconda variante, i fotografi italiani si fanno notare a livello internazionale nel reportage conquistando premi prestigiosi. Federico

Borella vince l’ambito titolo di Fotografo dell’Anno ai Sony World Photography Awards

2019 con il lavoro Five Degrees, la serie che racconta il problema dei suicidi nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell’India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 140 anni. Tre fotografi italiani sul podio del World Press Photo, il più importante premio di fotogiornalismo al mondo: Marco Gualazzini, Lorenzo Tugnoli e Daniele

Volpe. Tugnoli vince anche il Pulitzer nella sezione Feature Photography, con il suo

reportage sulla persistente crisi umanitaria in Yemen, prodotto dal Washington Post. Molta attenzione al fotogiornalismo proviene anche dal mondo dei festival, caratterizzato dalla nascita di un nuovo appuntamento: l’International Month of

Photojournalism, che porterà a Padova più di 30 mostre di grandi reporter, da Alex Webb

a Thomas Dworzak. In continua crescita per affluenza, mostre e pubblico, è il Festival

della Fotografia Etica di Lodi, giunto nel 2018 alla decima edizione. In questo caso

la fotografia non è solo strumento di informazione ma anche strumento di diffusione di valori etici condivisi. Fotografia Europea, il festival storico di Reggio Emilia, rimane, invece, il punto di riferimento per la fotografia di ricerca. L’edizione di quest’anno è declinata sul tema Legami. Intimità, relazioni, nuovi mondi, curata dal Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani. Due mostre al festival indicano una possibile mappatura della fotografia italiana emergente: Giovane Fotografia Italiana #7, dedicato alla fotografia italiana under 35 e Looking on, ideata da Osservatorio

Fotografico e costruita con un doppio invito (sei professioniste donne, provenienti

da diversi ambiti della fotografia, hanno proposto tre autori emergenti da tenere sott’osservazione). Per completare la carrellata dei festival più significativi, ricordiamo anche il Gibellina PhotoRoad, che ha rilanciato l’appuntamento siciliano nell’esclusiva location open air con autorevoli nomi internazionali e nazionali sul tema Finzioni. A Roma si sono invece concluse l’esperienza di Fotoleggendo e FotoGrafia ed è nato dal basso, il nuovo esperimento del Mese della Fotografia. Infine, Matera Capitale Europea della Cultura 2019 dà spazio alla fotografia con una serie di mostre ed eventi dedicati, sotto l’etichetta Mat 2019. Coscienza dell’Uomo.

di Numero Cromatico, dedicata alla ricerca e al rapporto tra arte e scienza, mentre si inaugurano nuovi spazi come Spazio Duale e Paper Room, libreria dedicata a titoli indipendenti. Materia Gallery festeggia 4 anni e trova sempre maggiore attenzione sul piano nazionale e internazionale, forte della solida identità costruita in sinergia con il gruppo di artisti che ne fanno parte. Da un’idea di dialogo tra la fotografia e il cinema nasce SAM Lessina alla seconda edizione: un programma curato da Il Film Festival della

Lessinia e Fonderia 20.9, che si costituisce di una residenza per artisti, un workshop

con docenti di livello internazionale ed una serie di eventi culturali legati alle tematiche della montagna e della ricerca visiva.

Una delle modalità più interessanti in cui il mondo della fotografia di ricerca si sta evolvendo è quella di sviluppare piattaforme internazionali realizzate grazie a progetti

europei. Esempi attivi nell’ambito fotografico sono Future Photography, che coinvolge Camera e altre 12 istituzioni internazionali, e Parallel che, sviluppata dall’Associazione

Culturale Portoghese Procurarte, coinvolge in Italia La fondazione Fotografia di Modena. Parallel ha al suo centro un processo di mentorship, mentre Future è una piattaforma che raggruppa i talent programmes delle principali istituzioni fotografiche di tutta Europa al fine di aumentare la capacità, la mobilità e la visibilità degli artisti emergenti selezionati75.

Le scuole di fotografia, soprattutto private, sono diffuse ovunque e coprono qualsiasi livello. La formazione sul visivo diventa sempre più importante in un momento in cui l’immagine diventa onnipresente. Il campo fotografico si conferma un settore molto dinamico dal punto di vista della partecipazione e delle possibilità, ma anche un

mondo in cui è molto difficile emergere in un momento non felice per le economie

della cultura. I fotografi si muovono spesso in un contesto molto fluido rispetto alle possibilità professionali e si rendono disponibili a utilizzare le proprie competenze in vari ambiti. Dopo le scuole si predilige l’opportunità di esperienze professionali, formazioni e residenze all’estero.

Infine, la tecnologia sempre più trasforma il fotografico e lo fa attraverso sofisticati algoritmi di elaborazione dei dati. In un contesto di questo tipo, ci si interroga molto sul futuro della fotografia non solo come settore, ma quale medium di espressione, comu- nicazione e memoria. Le fotografie si trasformano con la digitalizzazione e si allontanano dalla loro origine ottica e da quello che l’occhio normalmente vede. Dalle istantanee di Instagram ai selfie con effetto bellezza, fino alla tanto celebrata foto del buco nero, le immagini che abitualmente ci troviamo di fronte non sono più esattamente “fotografie” (scritture con la luce), nel senso originario del termine, ma molto spesso una ricostruzione algoritmica di un enorme quantità di dati.

74 I sempre più diffusi Family Office sono società di servizi che svolgono attività di consulenza e gestione di grandi patrimoni familiari

75 Nell’edizione 2018 i talent italiani si sono incontrati alla fiera Unseen ad Amsterdam, dove sono stati coinvolti in attività espositive, di networking e di empowerment professionale, insieme ad oltre 60 artisti UE selezionati

I casi e le buone pratiche che seguono riflettono i diversi percorsi che generano innovazione per contaminazione: tra creatività e business, tra pensiero divergente e focalizzazione, tra inusuale e ricorrente. Una sintetica antologia di situazioni che, con varie caratteristiche, hanno metabolizzato, con successo, il contributo indotto dalla creatività. In molti di essi il tema della trasformazione digitale si staglia come guida potente per l’innovazione ma anche come influente attivatore di attenzione per l’utente, per i suoi bisogni, per le sue richieste implicite ed esplicite. L’innovazione diventa fenomeno complesso, al di là della dimensione tecnologica che l’ha connotata in molta pratica e in altrettanta letteratura, per ridefinirsi nello statuto, nei processi, negli obiettivi, rendendo la persona, l’impiegato, il cittadino, la comunità, centro del motore creativo.

Le persone partecipano con le proprie competenze ai processi creativi,

per stimolare, grazie a processi di facilitazione guidati da esperti, proposte e soluzioni inedite ed efficaci. È una sorta di maieutica della creatività contemporanea con i suoi metodi e i suoi strumenti: un concetto sintetizzato nei termini di Co-design, di design partecipato, di Co-creazione. Co-Create, ad esempio, è un progetto europeo, finanziato con i fondi del programma Interreg Mediterranean, che ha l’obiettivo di attivare

conversazioni tra (persone di) imprese creative e (persone di) imprese di settori maturi che hanno avuto scarsa o nulla relazione con le prime; la “contaminazione” è preparata con sessioni di training propedeutiche alla realizzazione di iniziative in presenza attraverso dei cosiddetti “creative camp”, guidati da esperti, dove ci si scambia idee e si verifica la possibilità di realizzarle; un caso di successo di Co-Create, è quello di un’impresa che realizza quadri di comando per l’automazione (G2 di Ghioldi srl) e che

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