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SIEDITI E RAGIONA: LA CHIMICA E LE SOSTANZE PERICOLOSE

Docente: Antonietta Tullio

Scuola: Istituto Tecnico per le Attività Sociali “Sandro Pertini”, Campobasso

Classe:terzo anno, indirizzo Ambiente

Discipline coinvolte: chimica e tecnologie chimiche

Premessa

In seguito alla mia partecipazione al corso di aggiornamento “Le sostanze chimi- che, l’ambiente e noi. Spunto per un’azione didattica”, tenutosi a Roma nel novembre 2005 presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ho accolto volentieri l’invito ad adottare una metodologia didattica che riesca a promuovere una partecipazione attiva e consa- pevole degli studenti in modo che essi costruiscano da soli la propria conoscenza.

Nel nostro Istituto scolastico esiste un blocco tematico, che si interseca nella progettazione modulare, chiamato area dell’integrazione, nel quale sia i docenti sia i discenti affrontano e progettano insieme studi e problemi inerenti all’indirizzo, applicando conoscenze apprese nel percorso curriculare e acquisendo nuove com- petenze spendibili anche al di fuori della scuola. Dopo diversi anni di insegnamento in chimica e tecnologie chimiche mi sento sicura nell’individuare alcuni temi che da sempre appassionano gli studenti. Ho progettato, quindi, per la classe III C del triennio ad indirizzo Ambiente, un intervento didattico basato sulla classificazione delle sostanze pericolose attraverso un apprendimento cooperativo.

Azione didattica

Finalità: acquisizione autonoma da parte degli allevi di conoscenze legate alla tos- sicità delle sostanze chimiche finalizzate a un comportamento responsabile da adot- tare in laboratorio chimico e in campo extrascolastico.

Obiettivi cognitivi specifici: raccogliere informazioni e acquisire un’adeguata cono- scenza sull’argomento alla base del problema proposto.

Obiettivi formativi: promuovere la socializzazione degli allievi per mezzo del lavoro di gruppo e allenarli al rapporto con la docente e i compagni in situazioni non stret- tamente scolastiche.

Attività didattica: lavoro di gruppo applicando il metodo basato sull’apprendimento cooperativo; ricerca, discussione e analisi critica dei documenti da parte degli allievi in piena autonomia; assistenza tutoriale della docente.

Risorse utilizzate: laboratorio di informatica, Internet, biblioteca dell’Istituto. Prodotti: relazione sull’argomento, ipertesto per la presentazione presso l'ISS. Valutazione: descrittori (motivazione e partecipazione, conoscenza dei contenuti, qual- ità dei prodotti, competenze acquisite); oggetto della valutazione (relazione, ipertesto).

Relazione degli studenti

La fase preliminare ha preso avvio da una richiesta dell’insegnante di chimica che poneva a noi alunni il problema di formulare una catalogazione, originale e capace di destare l’attenzione degli studenti, dei simboli di pericolosità dei prodotti chimici.

Partendo dalle etichette che si trovano sui detersivi e sui solventi fino ai composti chimici che troviamo nel nostro laboratorio scolastico, abbiamo individuato i nove simboli principali delle sostanze pericolose. In base al regolamento emanato dall’Unione Europea e recepito dai singoli Governi che l’hanno reso obbligatorio, le sostanze pericolose devo- no essere identificate con particolari simboli e indicatori di pericolo. I simboli di pericolo devono essere riportati in scrittura nera su sfondo giallo-arancione. Abbiamo così pensato di raccogliere tutti i simboli di pericolosità in un graffito dal titolo “Siediti e ragiona: la chi- mica e le sostanze pericolose” e di realizzare un ipertesto di facile consultazione.

Studio cooperativo

Lo sviluppo del progetto è stato diviso in sezioni affidate a quattro gruppi di lavoro diversi. Ciascun gruppo aveva un compito specifico e a ogni componente del gruppo era affidato una mansione precisa in modo che ogni gruppo e ogni studente si costituisse come esperto di un aspetto particolare.

1° Gruppo: fase di ricerca sulle frasi di sicurezza e di rischio attraverso la lettura di testi specifici e l’uso del computer e Internet;

2° Gruppo: fase di preparazione del graffito;

3° Gruppo: fase di ricerca di gif animate attraverso Internet; 4° Gruppo: fase di realizzazione dell’ipertesto.

La fase conclusiva del lavoro ha portato, quindi, alla formulazione di un ipertesto nuovo e originale che parte dal graffito in cui sono rappresentati i vari simboli e che rimanda successivamente, per ognuno di essi, al significato, ad alcuni esempi e alle informazioni riguardanti la natura dei rischi e i consigli relativi al loro impiego. L’ipertesto è stato presentato in occasione del convegno: “Voci dalla scuola: un primo confronto in tema di sostanze chimiche”, che si è tenuto a Roma presso l'ISS il 17 maggio 2006.

Punto di vista dell'insegnante

La partecipazione al progetto ha avuto soltanto aspetti positivi:

• il lavoro è stato sviluppato, come già detto in precedenza, durante le ore dell'area

dell’integrazione, non gravando, quindi, sul computo delle ore dedicate alla disci- plina;

• la motivazione è alta perché l’attività risponde meglio alla curiosità dell’alunno e ne propone l’autonomia nello studio e la padronanza critica dei contenuti disci- plinari appresi con approdo a nuove combinazioni e relazioni tra gli stessi. Al termine dell’esperienza posso esprimere sia la mia soddisfazione per l’at- tenzione e la creatività nella ricerca della soluzione alla proposta di una situazione problematica dimostrata dall’intera classe, sia quella degli allievi per essere riusciti a rappresentare in modo convincente il loro autonomo percorso di studi, le ipotesi e i risultati raggiunti.

Allievi: Lorys Assante, Agostino Condello, Vincenzo De Luca, Federico Del Vecchio, Renato Di Vico, Giuseppe Evangelista, Isabella Fiorino, Davide Lombardi, Davide Marino, Serena Martino, Silvio Mascitelli, Gianantonio Pelosi, Michael Petruccioli, Noemi Pietrunti, Rubja Presutti, Mariafranca Simiele, Mariacristina Simiele, Ilaria Spicciato, Christian Spina, Maria Zappone Gli studenti dell'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Sandro Pertini" di Campobasso relatori del con- vegno presso l'Istituto Superiore di Sanità

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