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4. Il doppiaggio

4.4 La sincronizzazione

La sincronizzazione costituisce uno degli elementi fondamentali della traduzione audiovisiva e, in particolare, del doppiaggio, poiché influenza in modo diretto il processo di traduzione e il relativo prodotto audiovisivo. La sincronizzazione richiede una grande abilità creativa da parte del dialoghista, che deve essere in grado di trovare traduzioni che si allontanano dal testo di partenza ma che mantengono la funzione e l’intenzione originale del testo.

Nonostante gli studi sulla traduzione audiovisiva siano relativamente recenti e per decenni solo i traduttori del campo si siano occupati della ricerca, la sincronizzazione ha sempre riscosso interesse nei circoli accademici. Ci sono tre tipi di sincronia che possono essere considerati parte della sincronizzazione, ovvero la sincronia labiale (lip-sync), la sincronia cinetica (kinetic

synchrony) e l’isocronia (isochrony) 92.

Vi sono diversi fattori che influenzano il processo di sincronizzazione: la suddivisione proposta in seguito, che riprende quella presentata da Chaume93, si basa su criteri comunicativi,

quali le caratteristiche del testo sorgente, quelle del contesto professionale, della sincronizzazione stessa, dello spettatore e, infine, quelle della cultura di arrivo.

a) Fattori legati al testo di partenza: generi e tipologie testuali

La sincronizzazione non ha la medesima importanza in tutti i generi audiovisivi e di conseguenza non viene applicata con lo stesso grado di precisione. Si prenda ad esempio il

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90 Sergio Raffaelli, “La parola e la lingua”, in Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale, Einaudi,

Torino, vol. 5, 2001, p. 893.

91 Maria Pavesi, op. cit., 2005, p. 33.

92 Frederic Chaume Vardela, “Synchronization in Dubbing: a Translational Approach”, in Pilar Orero (a cura di), Topics

in Audiovisual Translation, John Benjamins Publishing Company, Amsterdam-Philadelphia, 2004, p. 46.

documentario: si tratta di un genere in cui questo aspetto non è prioritario, tanto che generalmente viene doppiato con la tecnica del voice-over, permettendo allo spettatore di sentire sia la voce doppiata che quella originale. Anche le consuetudini isocroniche, ovvero le convenzioni di suddivisione ritmica del tempo all’interno di una frase, vengono rispettate solo parzialmente in quanto la traduzione inizia qualche secondo dopo rispetto a quella del narratore. L’isocronia, tuttavia, risulta importante quando si verifica un cambiamento di scena: il traduttore deve tenerne conto per assicurarsi di aver finito di leggere la traduzione prima del cambio di immagine, evitando di finire nella scena successiva. Poiché la dominante del documentario è l’informatività, l’aspetto fondamentale non consiste nel convincere lo spettatore di arrivo che il testo sia stato creato nella sua lingua, ma piuttosto nel trasmettere in modo chiaro e comprensibile informazioni e idee, rispettando il più possibile l’intenzione del testo di partenza.

Gli altri tre generi maggiormente doppiati in Europa sono testi con dominante espressiva, ovvero cartoni animati, serie televisive e film. Il ruolo della sincronizzazione diventa cruciale quando la funzione della traduzione è quella di trasmettere emozioni senza che il testo venga percepito come strano e straniero e fare in modo che lo spettatore viva ciò che avviene sullo schermo. Vi è però una differenza nell’utilizzo della sincronizzazione nei tre generi sopracitati.

Nei cartoni animati, la sincronia necessaria è di fatto minima in quanto i personaggi ovviamente non parlano, ma muovono solamente le labbra in modo casuale senza pronunciare alcuna parola, pertanto non è indispensabile un preciso adattamento fonetico, se non nel caso di riprese in primo piano in cui vengono pronunciate vocali aperte. Nel caso di questo genere, inoltre, lo spettatore modello è rappresentato da un bambino, che in quanto tale non è interessato alla sincronizzazione ma richiede la sincronia cinetica, poiché i personaggi dei cartoni tendono a gesticolare in modo piuttosto accentuato per catturare l’attenzione.

Le serie televisive, invece, richiedono un’applicazione meticolosa di tutte le tipologie di sincronizzazione: nonostante il livello di precisione richiesto non sia elevato quanto quello necessario per i prodotti cinematografici, i prodotti destinati alla televisione presentano tutti i tipi di sincronizzazione, ovvero l’adattamento fonetico, l’isocronia e la sincronia cinetica.

Infine, i film richiedono una sincronizzazione precisa, che deve essere applicata in modo assolutamente scrupoloso a tutti i livelli: produttori e distributori, infatti, sono consapevoli che il successo o il fallimento di un film doppiato dipende dal modo in cui il film è sincronizzato. In questo genere, pertanto, si può osservare come le consonanti labiali e le vocali, sia aperte che chiuse, corrispondono nella lingua di partenza e in quella di arrivo, così come pause, sillabe e movimenti sono perfettamente sincronizzati con quanto avviene sullo schermo.

b) Fattori legati alla coppia culturale e linguistica

La sincronia talvolta genera problemi legati alla traduzione: in alcuni casi, poiché la sfera visiva e quella sonora sono sincronizzate, il traduttore si trova a non poter utilizzare una determinata parola che si adatterebbe perfettamente ai movimenti labiali dell’attore ma che non è si adatta all’immagine o all’icona sullo schermo. Con la presenza delle immagini, quindi, le soluzioni traduttive tra cui può scegliere il traduttore vengono ridotte. Si rende necessaria, pertanto, la creatività del dialoghista che deve essere in grado di trovare una soluzione adeguata e coerente, mantenendo la sincronia. Nel trattare le parole che presentano un potenziale problema di sincronizzazione, il dialoghista è facilitato se esistono dei corrispondenti nella lingua di arrivo che si avvicinano al movimento labiale degli attori, come ad esempio nel caso della parola inglese “mummy” e di quella italiana “mamma”.

Infine, è necessario tenere in considerazione che il livello di sincronizzazione richiesto varia da lingua a lingua, poiché questo dipende da norme e convenzioni legate alle lingue riceventi stesse, dalle aspettative degli spettatori e dal genere audiovisivo. Un esempio è costituito dall’isocronia, che viene applicata con molta più precisione in Spagna rispetto a quanto non venga fatto dai doppiatori italiani.

c) Fattori legati al contesto professionale

Innanzitutto, è il tipo di traduzione a determinare quanto dovrebbe essere precisa l’ applicazione della sincronizzazione: come indicato in precedenza, si può affermare che il tipo di traduzione audiovisiva che ne richiede il grado maggiore è proprio il doppiaggio. Si è visto, infatti, come altre tipologie, quali il doppiaggio in voice-over e la sottotitolazione, si accontentino di una sincronizzazione meno meticolosa.

Vi sono diversi fattori che condizionano il grado di accuratezza con cui viene applicata la sincronizzazione: tra questi vi sono innanzitutto il cliente che richiede la traduzione e le condizioni di lavoro dei dialoghisti. L’industria cinematografica è molto più esigente e pretende più precisione rispetto alle compagnie televisive che, ad esempio, richiedono la traduzione di uno spot promozionale; inoltre bisogna tenere in considerazione che un adattatore ben pagato assicura una sincronizzazione meticolosa ed eccellente a tutti i livelli, mentre un traduttore poco pagato tenderà a ignorare le richiese e a eseguire un lavoro mediocre. Oltre a questo, è necessario considerare la funzione del testo di arrivo: se la funzione del testo in lingua ricevente corrisponde a quella del testo originale, il traduttore deve analizzare e individuare la corretta dominante per applicare il tipo di

sincronizzazione adatto, mentre se la funzione è differente, il traduttore deve sincronizzare il testo secondo le convenzioni della lingua ricevente al fine di rendere il prodotto adatto al pubblico ricevente.

d) Fattori legati alle caratteristiche dello spettatore

Come indicato in precedenza, gli adulti e i bambini richiedono un’applicazione diversa della sincronizzazione: i bambini non pretendono molta precisione e accettano sincronizzazioni di qualità inferiore rispetto agli adulti. Anche il pubblico giovane, interessato a determinati generi di serie televisive, non considera la sincronizzazione una delle priorità e accetta un certo margine di errore soprattutto nell’isocronia. Il pubblico adulto, invece, richiede grande precisione e qualità, pertanto i prodotti audiovisivi destinati agli adulti devono essere sincronizzati in modo meticoloso.

e) Fattori rilevanti legati alle caratteristiche della sincronizzazione stessa

Non tutti i tipi di sincronizzazione richiedono lo stesso grado di precisione nella traduzione: a differenza di quanto afferma Fodor94, secondo Chaume la sincronia labiale non richiede una corrispondenza perfetta per qualsiasi tipo di consonante o di vocale. Chaume sostiene che una consonante bilabiale non deve per forza essere sostituita da una consonante bilabiale nella lingua d’arrivo, ma piuttosto che siano le consonanti labiodentali a essere riportate con una consonante corrispondente; le vocali aperte, invece, possono anche essere sostituite da altre vocali aperte non necessariamente uguali95.

Allo stesso modo, anche la sincronia cinetica può essere flessibile, per esempio nel caso in cui siano presenti esclamazioni; tuttavia, quando sullo schermo lo spettatore vede i movimenti affermativo o negativo della testa il traduttore deve trovare una soluzione chiara e non ambigua.

Nel caso dell’isocronia, si ritengono accettabili la pronuncia di una sillaba prima che l’attore sullo schermo cominci a parlare e la pronuncia di due sillabe dopo che l’attore ha concluso la sua battuta, in quanto queste variazioni passano inosservata agli occhi dello spettatore.

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94 István Fodor, Film Dubbing: Phonetic, Semiotic, Esthetic and Psychological Aspects., Helmut Buske, Hamburg, 1976,

p. 53-57.