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Grazie, Presidente. Se io fossi un cittadino trevigliese stasera sarei anche abbastanza contento, perché di solito la minoranza sul tema del bilancio, che è chiaramente la carta d’identità di un’Amministrazione, manifesta, sì, voto contrario, ma calca anche la mano, e quando io mi sento dire che il bilancio che presento come Sindaco, come Giunta e come Amministrazione è un bilancio che sta in piedi, è un bilancio in cui non si vola altissimo, ma in cui si vola, è un bilancio che rispetta i principi contabili, che tiene conto di investimenti, che tiene conto della parte corrente, che non si discosta poi molto dal trend degli ultimi anni, perché al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità, che però aumenta anche per le modalità di calcolo e per la percentuale che viene applicata, è assolutamente in linea con i bilanci di previsione degli ultimi anni, e mi pare che a Treviglio non siano mancate né le risorse in parte corrente, né quelle in parte capitale.

Quando si parla di un bilancio di ordinaria amministrazione io credo che per un’Amministrazione che si presenta in continuità sia un buon segno, perché vuol dire che abbiamo basi solide, vuol dire che parliamo di un bilancio che è serio, che è concreto, un bilancio di buonsenso, che è quello che credo quest’Amministrazione abbia sempre dimostrato di poter fare e di saper fare.

Non è il libro dei sogni, perché qualcuno ha parlato del mio mandato, del nostro mandato come un mandato da libro dei sogni, io credo che già molte delle azioni contenute all’interno del programma elettorale e di mandato abbiano trovato applicazione, siano state supportate dalla ricerca dei contributi anche da parte di Enti esterni, e che siano già arrivati anche questi contributi e queste risorse, credo che la programmazione in termini di progetti, di delibere, di delibere anche del Consiglio sia evidente, e quindi onestamente sono anche abbastanza soddisfatto di quello che ho sentito anche da parte della minoranza, sia per alcuni spunti che sicuramente possono essere colti anche in modo positivo, sia perché, appunto, credo che per un cittadino trevigliese sapere che il bilancio è un bilancio che permette di continuare quello che stiamo facendo possa essere sicuramente un buon segno.

Sono stati citati alcuni temi e alcune cose significative. Sull’indebitamento è già stato ricordato, oltre a un bilancio che sta in piedi, e che per forza di cose, per le necessità di tutti gli Enti locali di oggi vivrà di variazioni di bilancio, che saranno poi quelle che ci porteranno a definire davvero le cosiddette ulteriori priorità, a cogliere i bisogni della città, a cogliere le sfumature di un Governo che, ripeto, sul Sociale ci garantisce che metterà una pezza al danno che ha fatto, ma che finché non mette noi non possiamo prevedere all’interno del bilancio, ma credo anche che si sia parlato di alcuni temi importanti, si è parlato dell’incentivazione per attrarre investimenti privati citando l’esempio di Bergamo.

Mi ha già preceduto il consigliere Fumagalli, ma la conferenza stampa in cui il Sindaco di Bergamo annunciava quest’operazione di marketing – con una “t”, ma anche con due probabilmente è la stessa cosa – si basava prevalentemente sull’aliquota IMU, perché diceva

“noi abbatteremo allo 0,76”. Va beh, però, da 1,6 a 0,76, noi siamo a 0,8, non credo che siamo molto distanti, ed è un po’ anche il tema che accennava il consigliere Pignatelli e il consigliere Calvi, quindi questa necessità di spese correnti, peraltro con una leva fiscale che è ferma, e che quindi non permette di agire anche sulla leva fiscale.

Ma è chiaro che se in passato avessimo fatto la scelta di agire sulla leva fiscale, quindi IMU, TASI, in modo più significativo di quello che abbiamo fatto, e ricordo che le nostre aliquote sono nelle città medio-grandi della Provincia mediamente tra le più basse, probabilmente oggi avremo qualche risorsa in più in parte corrente, ma i cittadini avrebbero contribuito molto di più negli anni precedenti, e probabilmente questo sviluppo della nostra città, che sicuramente non è quello da voli pindarici, o da questa visione quasi di Treviglio capitale del mondo, perché prima… della Bassa, che a me non piace, però in certi interventi mi sembra di cogliere che noi dobbiamo diventare la capitale del mondo.

Io credo che, invece, lavorare sulla manutenzione della città sotto tanti punti di vista, essere protagonisti nei campi della digitalizzazione e dell’informatica, dei servizi che vengono erogati ai cittadini, mantenere una dimensione di una città a misura d’uomo credo che invece sia il

valore aggiunto, non c’è bisogno di fare voli pindarici, ma c’è bisogno di segnali concreti.

E mi fa piacere che, ad esempio, la consigliera Rossoni – perché la chiamano tutti “Rozzoni”, quindi specifico, la consigliera Rossoni – abbia puntato il faro sul polo fieristico. Ha fatto riferimento a una sua proposta che era stata bocciata, quella dell’hub, eccetera, eccetera, che in realtà era stata bocciata, non so se era una mozione o un’interpellanza, eccetera, ma non nel suo concetto, nel senso che il fatto di aver fatto il polo fieristico lì, e di avere previsioni di investimenti per un totale di quasi 4 milioni di euro, è un segnale di quello che l’Amministrazione prima e adesso vuole fare, perché se si può parlare di sviluppo della stazione centrale, se si può parlare di un punto di riferimento che non è solo per le manifestazioni che oggi ci sono, ma che diventerà, una volta completato il padiglione, anche un punto di riferimento per le attività imprenditoriali, commerciali, con la sala polivalente che abbiamo in mente di realizzare e, perché no, se ci fosse davvero un concreto interesse di Bergamo Sviluppo, piuttosto che di altre realtà che operano sul territorio per spazi di promozione, di attività, start-up, eccetera, nessuno di noi avrà il problema a sedersi attorno a un tavolo e definire questa questione. Di certo lo potremo fare quando il polo fieristico, che è in continua fase di evoluzione, sarà realizzato, e il fatto di averlo realizzato tra Bre.Be.Mi. e stazione centrale credo che sia molto più significativo della visione della città che abbiamo noi, che tante altre parole.

Ovvio che molto si lega anche alla stazione, è stato citato prima, ma anche ovviamente al tema del PGT. Una delle azioni più significative che caratterizza i mandati dell’Amministrazione è quella sul Piano di Governo del Territorio, e dopo il grande lavoro che abbiamo fatto appena insediati, nel 2011, credo che stavolta, a maggior ragione, metteremo un timbro, perché ai tempi era stato un rincorrere la base progettuale che c’era, peraltro pagata fior di soldi, stavolta con la variante sarà paternità e maternità di quest’Amministrazione, e lì si vedranno gli scenari futuri, peraltro già anticipati nel programma di mandato e ricordati anche dalla consigliera Frigerio sulla Mezzaluna e su questo sviluppo della città, che non può essere schizofrenico, com’era a nostro avviso il Piano di Governo precedente, ma che deve essere invece armonizzato, e che non deve puntare per forza alla mega espansione, perché non è che l’espansione sia sinonimo per forza di una migliore qualità della vita, o non è detto che portare Treviglio al centro di grandi interessi del mondo possa portare automaticamente solo benefici, può portare anche qualche disagio.

Credo che amministrare preveda – e l’abbiamo sempre fatto in questi anni – una valutazione di quelle che sono le azioni positive e le azioni negative della città, e una pianificazione che tenga conto dei pro e dei contro, anche delle risorse che ci sono.

Si accennava agli oneri, si accennava ai permessi di costruire, si accennava a misure di incentivazione che, per chi fosse distratto, a Treviglio sono già vigenti, e credo che nonostante tutto ci sia un buon trend di quello che riguarda gli oneri di urbanizzazione, senza dimenticarci poi, però, che abbiamo un Piano di Governo del Territorio attivo, abbiamo alcuni ambiti che sono approvati, abbiamo alcune situazioni che pare possano anche partire a breve, ma che poi non è che si può insultare la cementificazione, che tale non è, come non si può dire che bisogna puntare sugli oneri, perché non ci sono solo quelli.

Credo che avere un buon equilibrio tra il Piano delle alienazioni, quindi un’efficace gestione anche del patrimonio, un buon PGT che permette di avere le risorse anche dagli oneri e attrarre investimenti, e la parte corrente sia un buon segno dell’Amministrazione e del bilancio della nostra città, un po’ come – perché se no su questa vicenda si alimentano poi le leggende – la questione delle luci votive, i cosiddetti “lumini del cimitero”.

Sicuramente per il primo anno, quest’anno impatta sulla cassa, sulla parte corrente, ed è ovvio che è un’entrata che prevediamo, e che quindi è servita anche a garantire determinate entrate, come mi auguro che in futuro tutto il discorso sui bandi per il gas e tutte queste vicende serviranno a garantire stabilità al nostro Comune valorizzando anche gli investimenti fatti in passato nelle società Unigas, Anita, Cogeide, eccetera, eccetera.

Non credo che quando ci sarà la potenziale alienazione, o la potenziale gestione del gas, e tutti gli scenari che si possono ipotizzare, che oggi sono tantissimi, dovremmo vergognarci se arriveranno risorse da quello, anzi, credo che sia assolutamente normale, come in tutti i bilanci, che ciclicamente ci siano situazioni particolari che possono entrare nella voce bilancio.

La questione dei lumini del cimitero in realtà è una questione che nasce da molto lontano, e nasce più che delle esigenze di cassa di quest’anno, perché – è stato detto – c’è qualche taglio, anche se in realtà siamo in linea con la previsione degli altri anni al netto del fondo dei crediti

di dubbia esigibilità, avremmo potuto fare altri 200.000 euro di tagli. Onestamente, 200 o 300 probabilmente avrebbe cambiato poco.

Nasce, in realtà – perché così si sfatano molti miti e leggende –, da molte richieste anche degli utenti, di evitare ogni anno di venire a pagare un bollettino da 12-13 euro, pagare ogni anno il bollettino, noi dover emettere ogni anno il ruolo, eccetera, eccetera. E, quindi, il fatto di portare a cinque anni un costo che è di 10 euro, o 11 all’anno, quindi una spesa, anticipati 55 euro, permette di stare tranquilli, di aver pagato il bollettino e poi di ricevere un avviso di sollecito tra cinque anni, oppure, visto che chi tiene molto a queste questioni è una parte più anziana della popolazione, anche garantire che quest’illuminazione votiva venga pagata, perché tante volte poi i nipoti, gli eredi, o chi per esso, piuttosto la spegne o la sostituisce.

Quindi, onestamente, è chiaro che fa colore, i giornali ne hanno scritto, e si gira attorno a quest’illuminazione votiva, ma al centro non c’è la necessità di fare cassa, c’è la necessità di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Allo stesso modo vale per tanti altri temi che sono stati accennati, qualcuno parlava di Oltre il Colle, io mi permetto di ricordare che la colonia di Oltre il Colle difficilmente si venderà, pur essendo nel Piano delle alienazioni, e non essendo a nostro avviso strumentale alla città di Treviglio, ma è anche vero che nella buona amministrazione, nella parte di bilancio corrente ci sono anche le entrate dell’affitto della Bonne Semence, che prima nessuno aveva chiesto, e ci si era un po’ dimenticati che invece dovevano essere pagati, quindi abbiamo recuperato i soldi che doveva versare e oggi c’è un canone d’affitto di 18.000 euro che viene regolarmente versato ogni anno al Comune, come tante altre entrate che oggi entrano nel nostro bilancio e che prima non venivano considerate.

Quindi, onestamente, ripeto, sono tranquillo, sereno, e sono anche soddisfatto del lavoro che è stato fatto, perché è stato lavoro di squadra, anche con gli Uffici.

Due questioni ultime. Si è parlato ovviamente di Foro Boario, qualcuno ha parlato di “gratta e vinci”, “lotterie”, non mi ricordo prima, si accennava, la consigliera Ronchi, a una sorta di azzardo. È vero che c’è la sentenza del TAR, è vero che c’è il ricorso al Consiglio di Stato, che non credo sia una cosa che si poteva mettere in discussione, ma credo che fosse un atto dovuto per tutelare… non tanto per buttare via i soldi, ma per tutelare anche la città di Treviglio rispetto a una decisione del TAR, che chiaramente non ci vede d’accordo, soprattutto sul merito della questione, ma non dimentichiamoci che a oggi la società che ha l’acquisizione dell’area e ha versato gli acconti non ha formulato nessuna richiesta di restituzione, e noi ci eravamo impegnati giustamente a prevederlo, e quindi, come abbiamo già spiegato altre volte, semmai dovesse arrivare questa richiesta, è chiaro che per noi l’area torna anche libera.

Quindi non è un azzardo, è una garanzia per la società proponente, per il Comune, reciproca, perché credo che sia il modo migliore di affrontare il tema, e quindi respingo anche il fatto che si parli di azzardo nel momento in cui si parla di questo.

Ultimi due temi. YGEA. Ha ricordato bene il consigliere Sonzogni, c’era una parte della precedente Amministrazione, non la nostra, quella che ha governato prima di noi, dal 2006 al 2011, che di YGEA voleva quasi disfarsi, noi abbiamo fatto una scelta ben diversa, abbiamo scelto di patrimonializzare la società, di incentivarla come società del welfare, oltre che delle farmacie, ma nessuno ritiene che YGEA sia un bancomat, tant’è che oggi molti dei servizi che eroga YGEA li eroga ai cittadini sulla base di soldi che il Comune versa, e sulla base di servizi che sono stati affidati, tra cui l’assistenza educativa, che ritengo sia assolutamente significativa.

Quindi, l’erogazione dei servizi, gli investimenti, la patrimonializzazione non vengono minati da questa richiesta, che è di quest’anno ma, ripeto anche come ho detto l’altra volta, che gran parte dei soldi che sono previsti sono sostanzialmente quelli standard anche nell’ultimo anno, certo che se l’utile aumenta io penso che non sia una cosa negativa per il Comune, ma penso che sia un segno, anche questo, della buona gestione di una società che fino a cinque anni fa sembrava sull’orlo di chiudere.

Quindi, il bilancio tiene, la cassa, consigliere Calvi, lei ne fa giustamente sempre un cavallo di battaglia, ne abbiamo già avuto modo di discutere, io penso che sarà difficile – e guardo il dottor Pecoroni – non solo per Treviglio, ma per la gran parte dei Comuni, pensare che non ci sia mai l’anticipazione di cassa, perché chiaramente è un tema molto ampio. Noi abbiamo messo in atto da questo punto di vista una serie di accorgimenti, dal Regolamento della TARI all’emissione di alcuni ruoli, all’emissione, appunto, di alcuni ruoli in modo molto più anticipato, ma chiaramente è un trend che oggi è difficile pensare di poter fermare.

Allo stesso modo, al Consigliere Pignatelli, osservo che quando si parla di mutui è difficile, anche lì, pensare che un’Amministrazione comunale oggi non accenda mutui. Noi ne abbiamo previsti due, uno che è il leasing in costruendo, che non è in realtà un vero e proprio mutuo, l’altro che è il mutuo per l’ampliamento del cimitero, ma 1.600.000 per il Comune di Treviglio di nuovo mutuo quando stiamo passando da un indebitamento che nel 2010 era di 47 milioni, a uno previsto nel 2019 di 33, credo che non sia un dato negativo, ma sia un dato positivo e, soprattutto, una delle forme di finanziamento che tutti i Comuni utilizzano.

Quindi, non abbiamo nascosto nessuna polvere sotto il tappeto, mi dispiace per il consigliere Sonzogni, spero che non sia allergico, perché a casa…

(ndt, interventi fuori microfono)

Appunto. Però lui la nasconde, noi invece non abbiamo nessuna polvere sotto il tappeto.

Sono soddisfatto del lavoro fatto, e anticipo, per evitare poi di dimenticarmi nella fase finale, un sincero, e ancora rinnovo il ringraziamento non solo al dottor Pecoroni che, per chi non lo ricordasse, è arrivato da poco, ed entrare nella macchina del Comune di Treviglio gli ha richiesto anche un notevole sforzo in termini di tempo, di impegno e disponibilità, e quindi ovviamente lo ringrazio nuovamente, ma a tutti i dipendenti comunali, perché insieme agli Assessori hanno davvero lavorato molto per ottimizzare quelle che sono le spese, migliorare le entrate, perché uno dei nostri temi significativi è non pensare al bilancio come solo le spese, che purtroppo è un errore che si fa spesso, ma di andare a vedere dove possono essere le maggiori entrate, le migliori entrate, e andare a fare anche un’azione sul patrimonio, ad esempio, e quindi tutti i dipendenti del Comune di Treviglio perché, davvero, questo è un bilancio serio, di buonsenso e, soprattutto, che sta in piedi perché ci abbiamo messo la testa, il cuore, e soprattutto il buonsenso, che credo caratterizzi quest’Amministrazione. Grazie.

(Applausi)

PRESIDENTE COLOGNO:

Per cortesia, non c’è bisogno di fare il cinema, grazie.

Per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a prenotarsi. Consigliera Rossoni, prego.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Mi associo ai ringraziamenti al dirigente e a tutti i dipendenti comunali, abbiamo già detto che abbiamo apprezzato il loro lavoro, e devo dire che ho, nella replica del Sindaco, apprezzato che ci sia stato dato atto, insomma, di interventi che, pur evidenziando quelle che secondo noi sono le criticità, però nei toni danno atto di una sostanziale correttezza, diciamo, nella valutazione del bilancio, perché abbiamo detto delle criticità, ma anche delle positività di questo bilancio.

Per quanto riguarda l’incubatore d’impresa, ho apprezzato la risposta, perché io credo sia un progetto utile per la città, per i cittadini, e quindi ho apprezzato anche l’apertura al fatto che venga collocato nel Polo Fieristico, con i tempi che ci ha spiegato il Sindaco.

Per quanto riguarda YGEA, è vero che la proposta è di assoluta qualità, però abbiamo letto oggi dello stato di agitazione di 43 lavoratori, che sono proprio gli assistenti educatori, quelli di cui lei vantava la qualità del lavoro, quindi mi auguro che ci sia l’attenzione alla situazione di questi 43 lavoratori e che siano regolarizzati e assunti.

Infine, per quanto riguarda la proposta Gori, il mio collega Sonzogni segnala che la proposta Gori non aveva solo un abbattimento dell’IMU, ma prevedeva l’abbattimento ad esempio degli oneri urbanistici, prevedeva la semplificazione di procedure, quindi l’accelerazione delle procedure, e cioè si trattava di un pacchetto organico che aveva una visione, cosa che noi riteniamo che in questo bilancio non ci sia, ed è per questa ragione che rinnoviamo il voto contrario, richiamando tutto quello detto prima. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Consigliera Ronchi, prego.

CONSIGLIERE RONCHI:

Purtroppo siamo consapevoli che l’Italia sta passando un grave periodo di difficoltà che coinvolge anche il panorama internazionale, europeo ed extra europeo, e una difficoltà così protratta ed intensa riflette i suoi effetti ad ogni livello: economico, nelle famiglie, e pure negli

Enti locali territoriali, che quindi hanno meno risorse da dedicare alla loro funzione di ammortizzare quelli che sono i bisogni sociali.

Sul bilancio, mentre per il DUP avevo posto l’accento sulle spese, per quanto riguarda il bilancio nella parte sulle entrate, com’è già stato rilevato, si può osservare che esiste un grave problema di incasso che si manifesta con un alto ammontare dei residui al termine del 2016, e in particolare i residui sulle entrate extratributarie valgono quasi il 70% delle previsioni di entrate del 2017, mentre quelli sulle entrate tributarie proprie sono il 40% per la previsione del 2017.

È questo che, appunto, porta a prevedere anticipazioni di cassa di ben 17.900.000 euro, a

È questo che, appunto, porta a prevedere anticipazioni di cassa di ben 17.900.000 euro, a

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