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1.5 Dove si incontrano musica e linguaggio

1.5.2 Elaborazione della musica

1.5.2.1 Sintassi musicale

Un ulteriore elemento importante nella musica e che questa condivide con il linguaggio è la presenza di una struttura gerarchica nelle sequenze dei suoni, nota come sintassi musicale. Anastasi afferma che «prima di essere un’arte, la musica può essere definita nei termini di un tratto biologico e cognitivo e, come tale, si fonda su strutture che si sono evolute per fini diversi da quelli comunicativi e che successivamente sono state rifunzionalizzate per le vocalizzazioni e il proto-linguaggio musicale» (Anastasi, 2016:80). Arbib spiega la connessione tra sintassi musicale e quella linguistica, dichiarando che

[...] starting from the view that syntax can be broadly defined as the hierarchical organization of discrete sequential objects which generate a potentially infinite set of combinations from a relatively small number of elements and principles (thereby extending not only to linguistic syntax in the usual sense but also to a syntax of phonology). The elementary musical objects in this approach are perceived pitches, chords, and rhythms. Sequences of musical events receive three types of structure:

groupings, grids, and trees [...]108 (Arbib, 2013:257).

Bigand, Delbè, Poulin-Charronnat, Leman e Tillman sottolineano che «the term “musical syntax” describes a set of rules of a given system that organizes musical events over time. Western tonal music is “syntactic” in the sense that it employs perceptually discrete elements

componente del tempo nel compito di tenere il ritmo […]. […] molti studi hanno indicato il coinvolgimento delle aree corticali motorie nella percezione e produzione del ritmo, incluse l’area motoria supplementare, la corteccia premotoria e la corteccia parietale». La traduzione è nostra.

107 «gli umani sono l’unica specie che può collegare il movimento in sincronia con il battito. Questo non è

sorprendente visto che la corteccia motoria e uditiva si trovano vicine l’una all’altra nel cervello e

probabilmente condividono qualche “circuito” neurale comune. […]. Quindi, non è una sorpresa osservare un bambino molto piccolo, che ha meno di un anno, provare a ballare a ritmo regolare». La traduzione è nostra.

108 «[…] iniziando con il considerare che la sintassi può essere largamente definita come l’organizzazione

gerarchica di oggetti sequenziali separati che generano una serie potenzialmente infinita di combinazioni da un numero relativamente piccolo di elementi e regole (così da estendersi non solo alla sintassi linguistica nel senso comune ma anche alla sintassi della fonologia). Gli oggetti musicali elementari in questo approccio sono i toni, gli accordi e i ritmi percepiti. Sequenze di eventi musicali hanno tre tipi di struttura: raggruppamenti, griglie ed alberi […]». La traduzione è nostra.

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(such as tones or chords), which are combined in hierarchical ways to form musical sequences109». Rohrmeier e Pearc confermano che «musical syntax is a formal characterization of the principles governing permissible sequential structure in music110» (Rohrmeier, Pearce, 2018:475). All’interno della sintassi musicale tonale troviamo, così come decritto da Patel,

[...] tonal music has syntactic principles at multiple levels. […]. The most basic level of syntactic organization of pitch concerns musical scales [...], a subset of 7 tones (or “scale degrees”) per octave with an asymmetric pattern of pitch spacing (“intervals”) between them. [...]. A very important aspect of tonal music’s syntax is the simultaneous combination of scale tones into chords, creating harmony. [...]. In tonal music, there are norms for how chords follow one another and these norms play a role in governing the sense of progress and closure in musical phrase. [...]. A scale and its tonal hierarchy, plus its system of chords and chord relations, defines a “key” or tonal region in Western

European music111 (Patel, 2008:244-251).

La struttura gerarchica della sintassi musicale è racchiusa nella Teoria Generativa della Musica Tonale (GTTM), introdotta da Lehrdal e Jackendoff. Essa infatti «provided a formal theory of Western musical syntax processing in which [...] musical events are organized in a strict hierarchy of relative importance so that each event is perceived in specified relationships to surrounding, more important events. [...] every event is either an elaboration or a prolongation (weak or strong) of another event [...]112». A tal proposito, riprendendo le parole di Hansen

109 Tratto da un articolo pubblicato nel 2014 in “Frontiers in Systems Neuroscience”, un giornale open-access in

cui vengono pubblicati articoli nel campo della Neuroscienza. Direttori: Ranulfo Romo e Maria Sanchez-Vives. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnsys.2014.00094/full Ultimo accesso 21/01/19

«il termine “sintassi musicale” descrive una serie di regole di un dato sistema che organizza gli eventi musicali nel tempo. la musica tonale occidentale è “sintattica” nel senso che utilizza elementi separati in modo percettivo (ad esempio toni o accordi), che sono combinati in modi gerarchici per formare sequenze di musica». La traduzione è nostra.

110 «la sintassi musicale è una caratterizzazione formale dei principi che governano la struttura sequenziale

ammessa in musica». La traduzione è nostra.

111 «[…] la musica tonale ha principi sintattici in livelli multipli. […]. Il livello fondamentale dell’organizzazione

sintattica del tono riguarda le scali musicali […], una sottocategoria di 7 suoni (o “gradi della scala”) per ottava con uno schema asimmetrico di spazi tonali (“intervalli”) tra loro. […]. Un aspetto molto importante della sintassi della musica tonale è la combinazione simultanea di toni scalari negli accordi, creando armonia. […]. Nella musica tonale, ci sono regole su come gli accordi si susseguono e queste regole giocano il ruolo di governare il senso di progresso e chiusura nella frase musicale. […]. Una scala e la sua gerarchia tonale, a cui si aggiunge il suo sistema di accordi e relazioni tra accordi, definisce una “chiave” o regione tonale nella musica dell’Europa occidentale». La traduzione è nostra.

112 «ha fornito una teoria formale dell’elaborazione della sintassi della musica occidentale, dove […] gli eventi

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The theory supposes four components to influence music cognition: ‘grouping structure’, ‘metrical structure’, ‘time-span reduction’ and ‘prolongational reduction’. Grouping structure is [...] the generic term for [...] complete pieces into which the listener segments music while listening. [...]. metrical structure is the hierarchical pattern of strong and weak beats [...]. Time-span reduction constitutes a link between pitch and rhythm and is represented by a recursive tree [...] indicating the relative structural accent of musical events. Prolongational reduction is represented by another tree hierarchy [...]. GTTM is generative in the sense that it proposes a finite set of rules enabling an infinite number of

possible musical structures 113(Hansen, 2010:35).

È evidente pertanto che, come la sintassi linguistica, anche quella musicale presenta una struttura ricca e complessa. Dal punto di vista neuro anatomico, Maess, Koelsch, Gunter e Friederici grazie ad uno studio basato su risultati provenienti da una magnetoencefalografia, hanno scoperto che la struttura sintattica musicale «was localized in Broca’s area and its right-hemisphere homologue, areas involved in syntactic analysis during auditory language comprehension. We find that these areas are also responsible for an analysis of incoming harmonic sequence114» (Maess, Koelsch, Gunter, Friederici, 2001: 540). Anche Levitin dichiara che «the structural processing – musical

syntax- has been localized to the frontal lobes of both hemispheres in areas adjacent to and overlapping with those regions that process speech syntax, such as Broca’s area, and shows up regardless of whether listeners have musical training115» (Levitin, 2016:127). L’area designata all’elaborazione della sintassi musicale sembrerebbe pertanto essere la corrispondente regione deputata al linguaggio, nell’emisfero destro.

specifiche relazioni con eventi circostanti e più importanti. […] ogni evento è un’elaborazione o un prolungamento (debole o forte) di un altro evento […]». La traduzione è nostra.

113 «la teoria suppone quattro componenti che influenzano la cognizione della musica: “la struttura dei

raggruppamenti”, la “struttura metrica”, la “riduzione del lasso di tempo” e la “riduzione del prolungamento”. La struttura dei raggruppamenti è […] il termine generale per […] pezzi completi in cui l’ascoltatore divide la musica mentre la sta ascoltando. […] la struttura metrica è lo schema gerarchico dei battiti forti e deboli […]. La riduzione del tempo costituisce un collegamento tra il tono e il ritmo ed è rappresentato da un albero

ricorrente […] che indica il relativo accento strutturale degli eventi musicali. La riduzione del prolungamento è rappresentato da un altro albero […]. GTTM è generativa nel senso che propone un’infinita serie di regole creando un infinito numero di possibili strutture musicali». La traduzione è nostra.

114 «era localizzata nell’area di Broca e nella sua area omologa dell’emisfero destro, aree coinvolte nell’analisi

sintattica durante la comprensione uditiva del linguaggio. Troviamo queste aree anche responsabili dell’analisi della sequenza armonica in entrata». La traduzione è nostra.

115 «l’elaborazione musicale – la sintassi musicale – è stata localizzata nei lobi frontali di entrambi gli emisferi

nelle aree adiacenti e sovrapposte a quelle regioni che processano la sintassi del discorso, come l’area di Broca, ed è visibile indipendentemente dalla conoscenza musicale degli ascoltatori». La traduzione è nostra.

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