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19 Le rilevazioni statistiche sul lavoro indipendente: come si possono migliorare

2. La situazione informativa attuale

A) il censimento permanente della popolazione. L’Istat ha presentato la struttura essenziale del censimento della popolazione. La base metodologica è tracciata nel rapporto già citato in nota 2 (Istat, 2014) ed è approfondita nelle due pubblicazioni dell’United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) – Conference of European Statisticians (Unece, 2017; 2019). I tre rapporti permettono di trarre le seguenti considerazioni:

2 Vedi Istat, Linee strategiche del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, Roma, Istat, 2014, ora anche in https://www.istat.it/it/archivio/137474.

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a) Il censimento permanente consiste in una indagine campionaria diretta presso la popolazione, integrata con informazioni amministrative ufficiali (registri). I registri amministrativi che a regime saranno armonizzati con la rilevazione censuaria sono vari. A regime, in stretta correlazione con il Censimento della popolazione e delle abitazioni (questo era ciò che si rilevava nei censimenti tradizionali) saranno creati tre registri: quello della popolazione (non molto diverso dall’attuale), quello del lavoro e quello dei fabbricati. Per ora, l’unico registro integrato nel censimento permanente della popolazione è quello anagrafico (della popolazione residente). Altri registri esistenti e validi in via di integrazione riguardano la popolazione scolastica pre-universitaria e l’ANS – Anagrafe Nazionale Studenti dell’ex-MIUR.

b) Il campionamento della popolazione nel “periodo intercensuario”, per usare un'espressione in analogia con il passato, sarà effettuato in due fasi, una prima che crea un master sample (campione matrice) ampio, di circa 1.500.000 famiglie l’anno e una seconda fase di rilevazione, su campioni di dimensioni più ridotte e con obiettivi più mirati. Di questa seconda fase, realizzata nell’ottobre del 2019, ancora si sa poco. I comuni-campione coinvolti nella prima fase sono stati 2.800 e rappresentano gli attuali 8100 comuni di ogni dimensione.

c) Il campione di prima fase è formato unendo le informazioni tratte da due sub-campioni, uno di micro-aree, o areole, all’interno dei comuni-campione e uno di famiglie tratte dal registro della popolazione. Quello di areole serve sia per rilevare i dati “sul campo”, direttamente dalla popolazione, sia per comprendere la qualità dei dati ottenibile se si utilizzassero esclusivamente dati amministrativi.

d) I questionari utilizzati nel censimento permanente – disponibili alla pagina https://www.istat.it/it/censimenti-permanenti/popolazione-e-abitazioni/documentazione – sono descritti nella Figura 19.1.

e) Una data importante per la diffusione dei dati sarà il 2021, anno in cui l’Istat dovrà produrre dati che permettono il confronto con gli altri paesi della UE. Dalle informazioni riportate nella Figura 19.1 si possono trarre le seguenti considerazioni:

(i) Il criterio di rilevazione censuaria dell’attività lavorativa è diverso da quello tradizionale basato sulla prevalenza ad una certa data, anzi ad un certo istante, bensì è quello dell’indagine sulle forze di lavoro, basato sull’attività prevalentemente svolta dal rispondente nella settimana di riferimento. La settimana di riferimento è una precisa settimana definita da un giorno iniziale e uno finale. Per esempio, nel questionario dell’ottobre 2019, è quella che va dal 29 settembre (domenica) al 5 ottobre (sabato) 2019.

(ii) Le possibilità di dettaglio nella definizione dei liberi professionisti offerte dal questionario censuario sono date dai tre quesiti sul “tipo di lavoro svolto”, sull'eventuale presenza di dipendenti, sull’attività lavorativa svolta. Conviene precisare che le dieci categorie di attività lavorativa previste dal questionario sono riconducibili a quelle tradizionali e implicano, con esclusione dell’ultima, una approssimativa scala che va dalla manualità e mera esecutività delle mansioni fino alla gestione di funzioni più qualificate e strategiche. Quelle del censimento 2021 comprendono le seguenti categorie:

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a. Operaio, servizio non qualificato;

b. Addetto a impianti, macchinari, linee montaggio, conduzione veicoli; c. Operaio qualificato;

d. Coltivazione di piante, allevamento di animali; e. Vendita al pubblico, servizi alle persone; f. Esecutive d’ufficio;

g. Tecniche, amministrative, sportive, artistiche a media qualificazione; h. Organizzative, tecniche, intellettuali, scientifiche, artistiche ad elevata

qualificazione;

i. Gestione d’impresa, dirigenza di strutture organizzative complesse; j. Militare delle forze armate e di polizia.

Le libere professioni possono riguardare tutte le attività lavorative, escluse la prima e l’ultima, ma in modo non esclusivo, mentre le categorie g), h) ed i) dovrebbero includere in larga parte professioni libere. In definitiva, le categorie di attività lavorativa possono aiutare ad individuare tipologie di attività libero-professionali e una propensione crescente, in modo particolare dalla categoria e) alla i), alla conduzione dell’attività in posizione libero-professionale, ma non permettono di classificare l’attività lavorativa svolta dalle persone in funzione del loro livello di autonomia.

(iii) Anche il settore di attività economica dello stabilimento, ente o azienda in cui lavora o di cui è titolare può, seppure in modo indiretto, partecipare alla definizione di una “propensione all’autonomia gestionale” dell’entità produttiva in cui prevalentemente opera un lavoratore indipendente. La logica è quella della prevalenza di lavoratori indipendenti nel settore3. I macro-settori di attività economica tratti da Ateco 2007 sono:

A. Agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca

B. Attività estrattive da cave, miniere e servizi di supporto all’estrazione C. Manifatturiere e riparazione, manutenzione e installazione di impianti D. Forniture di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

E. Forniture di acqua, gestione delle reti fognarie, gestione rifiuti F. Costruzioni edili, opere pubbliche, installazione servizi nei fabbricati G. Commercio all’ingrosso e dettaglio e riparazione autoveicoli

H. Trasporti

I. Servizi di alloggio e ristorazione

J. Servizi di informazione e comunicazione K. Attività finanziarie e assicurative

L. Attività immobiliari

M. Attività professionali, scientifiche e tecniche

N. Noleggio, agenzie viaggio, servizi di supporto alle imprese O. Pubblica amministrazione, difesa e assicurazione sociale P. Istruzione e formazione

Q. Sanità e assistenza sociale

R. Attività artistiche, sportive, intrattenimento, divertimento S. Altri servizi, riparazioni per uso personale e casa

T. Famiglie e convivenze (per lavoro domestico) U. Organizzazioni e organismi extraterritoriali

3 Naturalmente, il concetto di prevalenza è ben più appropriato se, invece che il macro-settore di attività economica si considera il comparto produttivo ad un maggiore livello di disaggregazione.

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(iv) I quesiti della rilevazione censuaria sono stati semplificati al fine di favorire la qualità della rilevazione, inoltre è stata posta attenzione alla corrispondenza definitoria e classificatoria dei sistemi di rilevazione amministrativa con cui intendono integrarsi. L’Istat stesso (Unece, 2019) afferma che i dati rilevati nel censimento permanente sono stati via via semplificati, anche in funzione dell’interesse manifestato dagli “stakeholders” e che altri sono stati introdotti in ragione dell’interesse che fenomeni emergenti hanno per la società italiana. Tra gli altri, sono stati investigati temi inerenti agli anziani, ai bambini, agli stranieri, ai NEET, alle sistemazioni abitative per gli anziani. Il livello di dettaglio territoriale arriva al comune. Ciò significa, indirettamente, che: ogni tentativo di inserirsi nel sistema definitorio e classificatorio corrente sarà condizionato dalla

Figura 19.1: Schema delle informazioni inerenti al lavoro rilevate con il Censimento permanente della popolazione italiana (SDR: Settimana Di Riferimento)

Nella SDR ha svolto almeno un’ora di lavoro? NO

Nella SDR aveva comunque un lavoro dal quale era assente?

Nella SDR ha cercato attivamente un lavoro alle dipendenze o ha predisposto i mezzi per avviare un’attività in proprio?

Chiudi Che lavoro svolge?

Alle dipendenze Co.co.co., prestazione

occasionale Autonomo: Imprenditore, Libero professionista Lavoratore in proprio Socio di cooperativa Coadiuvante familiare Ha dipendenti retribuiti? Il suo lavoro è: A tempo determinato A tempo indeterminato Svolge un lavoro: A tempo pieno A tempo parziale SI NO NO SI SI

In che cosa consiste l’attività lavorativa? (10 categorie di attività) Settore di attività economica dello stabilimento, ente, azienda in cui lavora o di cui è titolare

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135 necessità di ricondurre – a vari livelli di aggregazione dei dati – alle categorie statistiche in

uso nella produzione di dati amministrativi.

B) La rilevazione campionaria delle forze di lavoro (RFL). Per analizzare i dati