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SITUAZIONE REGIONE TOSCANA-ANALISI MES 20 La Regione Toscana ha inteso introdurre, con il sistema di valutazione della performance,

uno strumento di governo del sistema sanitario regionale in cui gli orientamenti strategici di lungo periodo fossero monitorati congiuntamente con gli obiettivi di breve periodo e dove il governo della spesa fosse integrato con le misure di risultato al fine di evidenziare il valore prodotto per il cittadino. Se, infatti, è importante che le aziende sanitarie del sistema riescano a perseguire l’equilibrio economico finanziario questo non è certamente sufficiente. Fondamentale è che le risorse della collettività creino “valore”, ossia che siano adeguatamente utilizzate, con efficienza e appropriatezza, per fornire servizi di elevata qualità garantendo l’ accesso e l’ equità.

3.1 COS È IL MeS

Il laboratorio MeS è stato fondato nel 2004 dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. L’organo svolge attività di :

Ricerca: per supportare i soggetti che operano nel sistema sanitario nei processi di gestione ed innovazione dell’ assistenza socio-sanitaria;

Valutazione della performance: per misurare la capacità del sistema sanitario regionale, delle aziende sanitarie e delle zone distretto di essere efficace, erogando servizi appropriati in linea con i bisogni della popolazione;

Formazione manageriale: per le figure apicali e per gli alti potenziali dei sistemi sanitari regionali, con particolare attenzione a quello toscano, per il quale rappresenta il soggetto accreditato per la formazione del top management.

Ai fini di questa tesi la funzione di Valutazione della performance del laboratorio MeS. è stata molto importante in quanto ha fornito un quadro di sintesi dell’ andamento della gestione delle aziende sanitarie, utile non solo alla valutazione della performance conseguita, ma anche per la valorizzazione dei risultati ottenuti.

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Il sistema rappresenta lo strumento fondamentale per supportare la funzione di governo soprattutto a livello regionale. Mediante il processo di valutazione della performance si è inteso quindi, avviare quello di valorizzazione delle “best practices” delle aziende sanitarie, grazie al quale i manager e le organizzazioni nel loro complesso hanno potuto avere l’ opportunità di apprendere e crescere.

Il sistema di valutazione progettato e implementato dal laboratorio Management e Sanità mira a fornire una sintesi dell’ andamento della gestione delle aziende sanitarie, in cui gli orientamenti strategici di lungo periodo sono monitorati congiuntamente con gli obiettivi di breve periodo e dove il governo della spesa è integrato con le misure di risultato al fine di evidenziare il valore prodotto per il cittadino. In ottica multidimensionale i risultati conseguiti dalle aziende sanitarie sono stati analizzati secondo sei dimensioni di sintesi, capaci di evidenziare gli aspetti fondamentali della performance in un sistema complesso quale quello sanitario:

• La valutazione dei livelli di salute della popolazione (A):

Gli indicatori presenti in questa dimensione rappresentano il punto di partenza e di arrivo di tutti i sistemi sanitari, in quanto il miglioramento del livello di salute della popolazione rappresenta la finalità principale di ciascun sistema sanitario. La determinazione della salute della popolazione si traduce, spesso, nella misura dell’assenza di salute che trova nell’ evento morte la sua espressione negativa più certa e più facilmente quantificabile. Con tale premessa sono stati individuati quattro indicatori di mortalità: mortalità infantile (A1), mortalità per tumori (A2), mortalità per malattie circolatorie (A3) e per suicidi (A4). Questa tipologia di valori si muove lentamente nel tempo e un miglioramento registrato oggi è, spesso, determinato dalle scelte gestionali effettuate nel passato.

Gli indicatori sono espressi su base triennale in quanto alcuni tassi annuali sarebbero fortemente soggetto alla numerosità della casistica. A questi indicatori si aggiungono, inoltre, altri due indicatori volti a descrivere lo stato di salute attuale della popolazione : la speranza di vita (A7) e gli stili di vita della popolazione (A6), monitorati secondo la logica del progetto ministeriale “Guadagnare Salute”, derivante dall’ indagine PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).

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• La valutazione della capacità di perseguimento delle strategie regionali (B): Le aziende sanitarie rispondono non solo della loro capacità di essere strutture efficaci ed efficienti come entità autonome, ma anche come soggetti costituenti il sistema sanitario regionale, operando in squadra per valorizzare le sinergie e per garantire accesso e equità a tutta la popolazione. In questo senso è importante che le aziende siano attente e capaci di implementare gli orientamenti strategici regionali, ossia di applicare il piano sanitario regionale e le delibere regionali nei tempi e nei modi richiesti. Gli indicatori contenuti in questa dimensione sono orientati a valutare, da un lato, l’operato delle aziende nella gestione del dolore (B4) e nelle cure domiciliari (B28); dall’ altro, il raggiungimento di obiettivi di prevenzione e promozione della salute: estensione e adesione a programmi di screening (B5), copertura vaccinale (B7) e malattie infettive (B8).

• La valutazione socio-sanitaria (C):

In questa dimensione sono compresi i risultati di qualità, di appropriatezza, di efficienza e di capacità di governo della domanda e di risposta del sistema sanitario sia per le attività dell’ospedale, che per le attività del territorio e della prevenzione. Con l’espressione governo della domanda, che fa riferimento agli indicatori relativi ai tassi di ospedalizzazione (C1), si intende la capacità delle aziende di orientare l’ accesso dei cittadini al sistema sanitario regionale e di determinare i livelli di utilizzo delle strutture ospedaliere e territoriali. Con efficienza si indica generalmente la capacità dell’ azienda di utilizzare le minime risorse per il massimo raggiungimento dei risultati. Nell’ assistenza ospedaliera il concetto di efficienza è misurato in termini di indice di performance di degenza media per acuti (C2a) e degenza media preoperatoria negli interventi chirurgici programmati (C3).

Il perseguimento dell’ appropriatezza rappresenta un punto chiave nell’ erogazione dei servizi al fine di garantire, da un lato, l’ accesso a prestazioni di buona qualità a chi ne ha bisogno evitando possibili danni alla salute legati ad un consumismo incontrollato; dall’ altro di conseguire la sostenibilità economica del sistema sanitario. Tale aspetto è indagato tramite gli indicatori di appropriatezza chirurgica (C4), appropriatezza medica (C14), appropriatezza prescrittiva farmaceutica (C9) e appropriatezza prescrittiva diagnostica (C13); nei primi due sono compresi diversi indicatori presenti nel Patto della Salute.

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Sono, inoltre, monitorati i tassi di ospedalizzazione per la chirurgia elettiva (C18) che, mostrando notevoli variabilità, possono manifestare un problema di appropriatezza. La qualità clinica è valutata tramite un nutrito albero di indicatori che analizzano l’ adozione di protocolli clinici e tecniche strumentale (C5) e altri di rischio clinico (C6), che misurano la sicurezza del paziente, con particolare riferimento alla fase post-operatoria. Si trovano, inoltre, indicatori inerenti i volumi erogati per alcune tipologie di interventi chirurgici (C17), per ognuna delle quali è indicata una soglia di qualità, e una sintesi di indicatori del Piano Nazionale Esiti (C19). Le attività ed i servizi forniti dall’ assistenza territoriale sono valutati tramite il livello di integrazione ospedale-territorio (C8a), che considera l’ efficacia delle attività territoriali in termini di continuità assistenziale, appropriata gestione delle prestazioni specialistiche e attivazione di percorsi diagnostici e terapeutici omogenei. Inoltre, in riferimento ai percorsi assistenziali analizzati, quello materno-infantile (C7) ha l’ obiettivo di analizzare la qualità sanitaria del percorso nascita; quello delle patologie croniche (C11a) vuole incentivare lo sviluppo di percorsi di disease menagement per alcune delle principali forme di cronicità: scompenso cardiaco, diabete e BPCO; quello dedicato alla salute mentale (C15) viene valutato al fine di evitare il diffondersi di condizioni di malessere sociale con la conseguente necessità di coinvolgimento della medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Infine, si monitora il percorso di emergenza-urgenza (C16), vista l’ importanza strategica del Pronto Soccorso, e il percorso oncologico (C10), per il momento focalizzandosi sulle neoplasie mammarie.

• La valutazione esterna (D):

In questa dimensione viene considerata la valutazione che i cittadini e gli utenti danno dei servizi sanitari aziendali che utilizzano. Il giudizio del cittadino/utente, per diventare di aiuto alle scelte strategiche ed organizzative delle aziende che erogano servizi di pubblica utilità, deve essere articolato nel dettaglio, cogliendo tutti gli aspetti centrali ed accessori nella valutazione del servizio e, soprattutto, oltre al livello di soddisfazione, tiene conto della sua esperienza. Viene analizzato il tasso di abbandono del Pronto Soccorso (D9), ovvero coloro che lasciano spontaneamente il Pronto Soccorso dopo l’ effettuazione del triage.

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Analoga questione avviene riguardo alle dimissioni volontarie (D18), che sono strettamente correlate con la soddisfazione dei pazienti.

• La valutazione interna (E):

In questa dimensione viene considerato il livello di soddisfazione del personale delle aziende sanitarie. Ormai molti studi evidenziano la rilevante correlazione tra il livello di soddisfazione dei dipendenti, il clima organizzativo aziendale e la soddisfazione degli utenti dei servizi erogati. Puntare sul miglioramento dei risultati quindi necessita di una rilevante focalizzazione sui sistemi e i meccanismi gestionali atti a sostenere il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli operatori negli obiettivi di miglioramento dei servizi erogati. La valutazione interna è particolarmente complessa, in quanto richiede una raccolta di dati ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario ai dipendenti. L’ indagine è svolta attraverso il metodo C.A.W.I. ( Compunted Assisted Web Interview), che prevede la compilazione di un questionario on line gestito mediante il server della Scuola Superiore Sant’Anna. Gli indicatori presenti nel sistema sono il tasso di risposta all’ indagine di clima interno (E1), la valutazione data dai dipendenti alla formazione (E9), al management (E10) e alla comunicazione e informazione (E11).

• La valutazione dell’ efficienza operativa e della performance economico finanziaria (F):

In questa dimensione viene considerata la capacità aziendale di perseguire le tre condizioni di equilibrio della dinamica economico finanziaria, ossia l’ equilibrio reddituale, l’ equilibrio monetario, finanziario e patrimoniale. Sono inoltre oggetto di osservazione indicatori di efficienza operativa che possano evidenziare la produttività delle risorse e l’ utilizzo di strumenti gestionali orientati all’ ottimizzazione e razionalizzazione dell’ uso delle risorse disponibili. Il sistema contiene i dati relativi al governo della farmaceutica territoriale, esplicitati tramite la spesa farmaceutica territoriale pro-capite (F10) e l’ efficienza prescrittiva farmaceutica (F12a) che monitora, nello specifico, alcune tra le categorie di farmaci che registrano i maggiori consumi e che impattano in modo significativo sulla spesa.

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È sotto osservazione anche il monitoraggio sulla sicurezza del lavoro (F15). Relativamente alla parte economica, si trovano il costo sanitario pro-capite (F17), il costo medio dell’ assistenza ospedaliera (F18) e il costo per prestazioni di diagnostica strumentale e per immagini ponderato per tariffa (F19).

Per rappresentare adeguatamente i risultati riportati da ogni azienda in ciascuna delle dimensioni individuate il gruppo di ricerca del laboratorio MeS ha optato per una simbologia semplice, che avesse un’ immediata valenza positiva. E’ stato utilizzato lo schema del “bersaglio” al fine di offrire un immediato quadro di sintesi sulla performance ottenuta dalla regione/azienda su tutte e sei le dimensioni del sistema e di identificare istantaneamente i punti di forza e di debolezza della regione/azienda considerata. Gli indicatori con performance ottima si localizzano al centro del bersaglio, identificando le migliori performance dell’ente, quelli con performance scarsa si trovano, invece, sulla fascia rossa più esterna, corrispondente alle criticità regionali o aziendali.

Fig. 1 - La logica del bersaglio e le dimensioni di valutazione

Le fasce in cui la valutazione è stata espressa sono cinque:

Fascia verde, fascia più centrale al bersaglio, corrispondente ad una performance ottima. In una scala di valutazione a cinque fasce, il punteggio sintetico si posiziona tra il 4 e il 5;

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Fascia verde chiaro, quando la performance è buona e la valutazione sintetica oscilla tra il 3 e il 4;

Fascia gialla, quando la valutazione è tra il 2 e il 3 e la performance non è negativa ma certamente presenta ampi spazi di miglioramento;

Fascia arancione, quando la valutazione è tra l’ 1 e il 2 e presenta una situazione preoccupante. La performance può essere, anzi deve essere migliorata;

Fascia rossa, quando la performance è sotto l’ unità 1.

Per poter procedere al posizionamento delle misure relative agli indicatori individuati per ogni dimensione oggetto del sistema di valutazione nelle cinque fasce sono stati adottati i seguenti criteri di riferimento :

Se esistente, è stato considerato uno standard internazionale riconosciuto; In caso di assenza di uno standard internazionale di riferimento è stato

considerato uno standard regionale definito con delibera regionale;

In caso di assenza di uno standard regionale di riferimento è stata considerata la media regionale corretta con eventuali fattori di Risk Adjustment per rendere possibile il confronto tra le aziende.

Il bersaglio rappresenta una modalità ormai consolidata per visualizzare i risultati di maggiore rilevanza conseguiti da ciascun soggetto del sistema relativamente all’ anno considerato, una fotografia dei punti di forza e di debolezza dell’ organizzazione; non è, però, in grado di evidenziare quale sia stato lo sforzo compiuto da ciascuna azienda e dal sistema nel suo complesso per migliorare la performance da un anno all’ altro. Per permettere di evidenziare quanto le aziende sanitarie sono state in grado di migliorare i risultati rispetto all’anno precedente, è stata messa a punto una nuova modalità di rappresentazione della performance dell’ indicatore nell’ anno in corso e, dall’ altro, la capacità di miglioramento rispetto all’ anno precedente e rispetto alle altre regioni. Nelle mappe di performance, la capacità di miglioramento è rappresentata nell’ asse verticale y e la performance è rappresentata nell’ asse orizzontale x. Si possono, quindi, individuare quattro quadranti di riferimento, considerando come origine degli assi il punto con valore dell’ asse y pari a zero e valore dell’ asse x pari al punteggio medio.

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Se l’ indicatore si colloca nel quadrante in alto a destra presenta una ottima performance. Se il dato si trova nel quadrante in alto a sinistra significa che c è stato un miglioramento ma che non ha ancora conseguito un buon risultato in termini di performance e si colloca , pertanto, sulla “buona strada”. Nel caso in cui l’ indicatore sia posizionato nel quadrante in basso a destra ottiene una buona valutazione ma registra un trend peggiore rispetto alle altre aziende e si pone quindi in una situazione di attenzione. Se, infine, il dato si trova nel quadrante in basso a sinistra, risulta un’ “area da migliorare”, in quanto la valutazione è inferiore rispetto alle altre aziende e con trend in peggioramento.

3.2 ANALISI MES CON INDICATORI.

Ho analizzato la situazione dell’AOUP e dell’ex ASL 5 Pisa per quanto riguarda tutto ciò che può essere riconducibile alle cure intermedie. Tenendo conto del contesto già ampiamente spiegato ed andando ad analizzare il “Sistema di Valutazione della Performance della Sanità Toscana” Report 2014 elaborato dal Laboratorio MeS nell’ anno 2015 sulla base dei dati raccolti nell’ anno 2014 ho proceduto ad analizzare in particolar modo i seguenti indicatori:

Ø Indicatore 5E RICOVERI RIPETUTI ANNO 2015: i ricoveri ripetuti sono un importante indicatore della qualità e sicurezza delle prestazioni di ospedali in quanto rappresentano un danno per i pazienti e un costo per il sistema sanitario. Non tutte le riammissioni sono prevedibili, ma diversi studi sul tema hanno messo in luce come interventi mirati a migliorare il processo di dimissione dall’ ospedale e presa in carico nel territorio possano ridurre questo indicatore.

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Ø Indicatore 5.1E: PERCENTUALE DI RIAMISSIONI NON PIANIFICATE