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Sostituzione di Alcuni Fonemi della Lingua Russa con Suoni più Familiar

3.2 – Descrizione Tipologica

4.3 Adattamento Fonetico

4.3.3 Sostituzione di Alcuni Fonemi della Lingua Russa con Suoni più Familiar

Questo tipo di cambiamento fonetico è uno dei più comuni nel processo di copia. È infatti molto raro che due lingue in contatto reciproco esibiscano esattamente lo stesso inventario di fonemi e le stesse regole fonotattiche. Capita quindi che una copia globale contenga uno o più suoni percepiti dai parlanti della lingua di destinazione come estranei e difficili da pronunciare. In questi casi il fonema alieno può essere sostituito con un suono più familiare per i parlante della lingua di destinazione. Nel nostro caso, i suoni sostituiti più di frequente sono i seguenti: /ɕ:/, /ʦ/, /f/, /ʒ/, /k/, /y/.

4.3.3.1 Щ

Il fonema russo che crea più difficoltà sia agli Azerbaigiani che ai Calmucchi è quello rappresentato dalla lettera <Щ>, corrispondente a /ɕ:/ nell’alfabeto IPA. In azerbaigiano questo fonema viene semplicemente sostituito in maniera sistematica da /ʃ/. Ortograficamente, sia <Щ> che <Ш> vengono rese in azerbaigiano con la lettera <Ş>, così che fra le due non ci sia nessuna differenza, né nell’ortografia né nella pronuncia. Alcuni esempi sono il già citato şotka, ma anche plaş, işo (< ru.ещё). In calmucco il suono rappresentato da <Щ> viene sostituito o con <Ш> o con la combinazione di consonanti <ШЧ>. In certi casi, entrambe le sostituzioni vengono utilizzate nel linguaggio parlato e c’è una compresenza di due forme della stessa parola. Ad esempio ru.борщ può essere reso in calmucco sia come борш che come боршч, ru.ещё sia come ишо che come ишчо.

4.3.3.2 Ц

L’affricata alveolare sorda /ʦ/ non fa parte dell’inventario fonemico della lingua azerbaigiana ed è considerato dai parlanti nativi come particolarmente difficile da pronunciare. Questo fenomeno potrebbe rientrare in una più ampia avversione delle lingue turche per le affricate (vedi Johanson

32 2002:32).

Quando una copia globale dal russo contiene il suono /ʦ/, in azerbaigiano questo viene sistematicamente semplificato a /s/. Gli esempi di questo tipo di sostituzione abbondano: porsiya,

ensiklopediya, sement, oltre a tutte quelle copie contenenti il suffisso russo –ция: situasiya, isolyasiya, naturalizasiya. Di nuovo, in azerbaigiano si perde completamente la distinzione fra i fonemi russi /ts/

e /s/ (<Ц> е <С>), che sia nella pronuncia, sia graficamente diventano del tutto identici. Un esempio curioso è la combinazione consonantica сц- presente nel russo cценарий. Nella rispettiva copia globale presente nel lessico azerbaigiano, la parola si presenta come ssenari.

Al contrario, il calmucco non ha problemi ad accettare parole russe che contengano il suono /ʦ/, dato che la lingua calmucca ne fa già ampiamente uso nel proprio lessico nativo (es: klm.шипци < ru.щипцы, Šurungova 2004:38).

4.3.3.3 Ф

Il fonema /f/, rappresentato in cirillico dalla lettera <Ф>, viene impiegato raramente sia nelle lingue mongoliche che in quelle turche. Per quanto riguarda le lingue da noi analizzate in questa tesi, in azerbaigiano il suono /f/, pur non essendo propriamente nativo, è presente in molte copie globali proveniente dalle lingue araba e persiana (fikir ‘pensiero’, faiz ‘punto percentuale’, feil ‘verbo’ etc.), le quali sono ormai da tempo state lessicalizzate ed accettate come parte integrante del vocabolario azerbaigiano. Perciò i russismi contenenti /f/ non sono considerati problematici e vengono assimilati senza sostituire questo suono.

In calmucco, al contrario, il fonema /f/ non fa parte del vocabolario nativo e viene pronunciato con grande difficoltà. In genere nelle copie dal russo viene sostituito con <П>, pronunciato /pʰ/, indipendentemente dalla posizione in cui si trova all’interno della parola. Alcuni esempi sono: ru.фонарь > klm.панр, ru.фабрика > klm.пабрик, ru.фамилия > klm.памиль, russo meridionale

фатера > klm.патьр ‘appartamento’.

Più rara, ma comunque degna di nota, è la sostituzione del fonema /f/ con la fricativa velare sorda /x/: ru.телефон > klm.телехон, ru.футбол > klm.хутбол, ru.фронт > klm.хорнт, o addirittura con /xv/: ru.Фёдор > klm.Хвёдор, ru.фабрика > klm.хвабрика.

È possibile che in alcuni russismi /f/ venga sostituita in entrambi i modi, causando quindi la compresenza di due forme della stessa parola: певраль е хевраль (< ru.февраль), пабрика е

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4.3.3.4 Ж

Come già per /f/, il fonema fricativo /ʒ/, corrispondente alla lettera cirillica <

Ж

>, non crea più difficoltà alla lingua azerbaigiana, mentre non è pienamente accettato dal calmucco. La fricativa palatale sonora non fa infatti parte dell’inventario di suoni autoctoni della lingua calmucca. Per questo, quando presente in un russismo e soprattutto se in posizione di inizio parola, viene in genere resa come affricata palatale sonora /ʤ/, rappresentata ortograficamente come <Җ>: ru.жалко > klm.җалко, ru.жулик > klm.җульг, ru.желез > klm.җeлз.

Quando non si trova all’inizio della parola, il suono /ʒ/ è più facile da pronunciare per i calmucchi. In questi casi, infatti, anche l’affricata calmucca <Җ> presenta un allofono fricativo. Per questo motivo, alcuni russismi possono essere resi dai parlanti calmucchi sia nella variante adattata (ad esempio муҗик) sia in quella originale russa (мужик).

4.3.3.5 К

Nella lingua azerbaigiana moderna si contrappongono due diverse pronunce della lettera <K>. Il primo, l’occlusiva palatale sorda /c/, si trova nelle parole native di vocalità anteriore (es: köz ‘carbone’, kiçik ‘piccolo’) ed in quelle di origine straniera, quando <K> è seguita da una vocale palatale (es: kilometr, makiyaj). Lo stesso suono si trova anche nei persianismi, indipendentemente dalla qualità delle vocali circostanti (es: kor ‘cieco’, Kamran). In alcuni dialetti la palatalizzazione è così marcata che il suono /c/ si confonde con /ʧ/.

L’occlusiva velare /k/, invece, si trova solo nelle parole azerbaigiane di vocalità posteriore (es: kağız ‘carta’, kut ‘mucchio’) oppure nelle parole straniere, in cui <K> sia seguita da una vocale posteriore o da una consonante. La maggiorparte dei termini contenenti questo suono sono copie dal russo o internazionalismi giunti tramite il russo, ad esempio konsert, kserekopiya, kukla, uklad. Il dizionario azerbaigiano-russo di Tağıyev et al. (2006(b):837-845) cita centinaia di esempi di parole che iniziano con una /k/ velare.

In calmucco, invece, il fonema /k/ corrisponde a quello della lingua russa e non presenta quindi particolari difficoltà. L’unico adattamento a cui questo suono può andare incontro è la sostituzione di <K> con <Г>, quando questo si trovi in fine di parola o ci finisca dopo la riduzione della desinenza vocalica. Alcuni esempi sono i già citati ru.бочка > klm.бочг, ru.жулик > klm.җульг, ru.валенки > klm.баальнг. In fine di parola, la lettera <Г> sta ad indicare un’occlusiva velare sorda, ma non aspirata.

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4.3.3.6 Й

Nei russismi che terminano in –ый о -ий, la i semivocalica /y/ viene generalmente eliminata in azerbaigiano, lasciando solamente la desinenza –i o –ı. Un esempio già citato è quello di ru.сценарий > azb.ssenari.

Il suono viene invece mantenuto in calmucco in tutte le posizioni.