CAPITOLO 1 LE POLITICHE ENERGETICHE CINESI
1.5 La politica energetica estera cinese
1.5.1 Stati Uniti d’America
La Cina sta emergendo gradualmente come nuova superpotenza nei mercati energetici globali e attualmente è la più grande consumatrice di energia del mondo, oltrepassando il consumo energetico degli USA che hanno primeggiato per oltre mezzo secolo. Analizzeremo ora, in breve, i principali punti chiave delle politiche energetiche dei due Paesi, esaminando le differenze ma anche i punti d’incontro.
In primo luogo, la Cina e gli USA sono, fino ad ora, i più grandi i più grandi investitori di petrolio del mondo così come i maggiori consumatori e produttori dello stesso. Di conseguenza, hanno degli enormi interessi comuni in forniture energetiche globali e nazionali più stabili, a prezzi accessibili, affidabili e più pulite. Questo è particolarmente vero all’interno del mercato dell’oro nero. Entrambi le nazioni hanno, infatti, una convenienza condivisa nel lavorare insieme per trovare il modo di aumentare la produzione mondiale di petrolio, per rafforzare investimenti in nuove forniture di petrolio, per incoraggiare la sempre più diversificata diffusione geografica delle nuove forniture di petrolio, per consolidare la sicurezza delle rotte marittime e le strozzature di trasporto in tutto il mondo e interesse nel collaborare nella costruzione di scorte strategiche di petrolio e meccanismi di coordinamento in caso di gravi interruzioni delle
72 La politica di non interferenza s’inserisce all’interno dei “Cinque Principi di Coesistenza Pacifica”,
enumerati nel 1954 dalla leadership cinese, insieme al rispetto reciproco per la sovranità e l’integrità territoriale, mutua non aggressione, uguaglianza e di mutuo vantaggio, e la coesistenza pacifica.
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forniture di petrolio, inevitabili nel corso del tempo. La mancanza di coordinamento tra le due potenze lascia la loro sicurezza energetica alla mercé di un mercato globale di petrolio cronicamente instabile e politicamente instabile, spesso corrotto, economicamente mal gestito e sempre più concentrato geograficamente sul gruppo di esportatori di petrolio che sono molto felici di sfruttare questo per aumentare i ricavi73 Dall’altro canto, sia Washington che Pechino continuano ad avere visioni differenti sulla sicurezza energetica e come raggiungerla. Da un lato, la Cina vede la sicurezza energetica come un modo per stabilire il controllo nazionale sulle risorse energetiche e sulle vie di trasporto. Il mantenimento di un adeguato e affidabile mercato energetico, e la crescita di forniture di energia, è visto come elemento indispensabile per assicurare una rapida crescita economica, la creazione di posti di lavoro e stabilità sociale e politica. Nonostante riforme graduali sul mercato, il controllo statale resta centrale nell’approccio cinese alla sicurezza energetica. Dall’altro, gli USA hanno costruito la loro concezione sulla sicurezza energetica come una struttura energetica internazionale basata su un mercato globale trasparente e integrato, fatto di prezzi competitivi, innovazioni tecnologiche private e cooperazione multilaterale. Tuttavia, la leadership cinese non vede di buon occhio questo atteggiamento e sospetta che gli Stati Uniti cerchino di utilizzare la propria vulnerabilità energetica come parte del più ampio sforzo per arginare la Cina.
In ultima istanza, per quanto riguarda lo sviluppo delle fonti di energia pulita, le tecnologie di energia rinnovabile, e nuovi modi per migliorare l’efficenza energetica sono interesse comune tra i due Paesi. Da una parte, secondo gli studiosi Steeves e Ouriques74, la Cina sembra stia assorbendo le energie rinnovabili a un ritmo più veloce rispetto agli Stati Uniti vedendo in esse il mezzo attraverso il quale liberarsi dalla dipendenza di carbone e rispondere alle pressioni globali di riduzione delle emissioni di carbonio. Inoltre, il Paese possiede le risorse naturali rinnovabili per soddisfare le potenziali richieste di energia nel futuro. Dall’altra, gli Stati Uniti con il successo nell’estrazione di gas di scisto, sono nel mezzo di un boom del gas naturale, che
73 Mikkal Herberg, “China’s Energy Rise and the Future of U.S.-China Energy Realtions”, The National
Bureau of Asian Research, 2011
74 Brye Butler Steeves, Helton Ricardo Ouriques, Energy security: China and the United States and the
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potrebbe rifornire il Paese di energia per milioni di anni e liberarsi dalla dipendenza di petrolio.
Appare evidente come gli effetti del consumo energetico da parte della Cina e degli Stati Uniti siano di vasta portata e incidono sui mercati di tutto il mondo, sulle economie, sull’ambiente, sulla sanità pubblica e sulle relazioni tra Stati. E’ anche importante notare il rapporto esistente tra queste due potenze, le notevoli implicazioni sull’energia globale, così come le divergenze riguardo le energie rinnovabili. Sebbene essi condividano le stesse sfide energetiche, non ancora cooperano in maniera significativa nell’affrontare le questioni energetiche. Il rapporto sino-americano è, in generale, caratterizzato da differenze intrinseche e sfiducia gli uni negli altri. Quindi, può essere visto un potenziale conflitto per la competizione energetica per fonti non rinnovabili e rinnovabili. Oltre a ciò, Klare75 afferma che il rischio di violenza è onnipresente quando le risorse materiali diventano necessarie per la sicurezza nazionale perchè i governi risponderanno alle minacce con la forza militare. Nonostante ci siano stati dei tentativi di collaborazione tra i due Paesi per lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie enrgetiche (si pensi alla creazione dello “United States–China Clean Research Center” (CERC)), recentemente la Cina ha asssunto un atteggiamento competitivo che desta preoccupazioni diffuse. In piena corsa per lo sviluppo di tecnologie pulite, gran parte del vantaggio commerciale e della crescita manifatturiera di queste tecnologie andrà a finire in Cina, mirando aggressivamente a guadagnare un vantaggio commerciale strategico in queste tecnologie attraverso una serie di commerci discutibili.
Una maggiore cooperazione tra la Cina e gli Stati Uniti sembra essere fondamentale per affrontare le sfide comuni sulla sicurezza energetica, tra cui la stabilità del mercato e l’offerta, così come i nuovi progressi nel campo delle energie rinnovabili che beneficiano del consumo di energia e la sostenibilità ambientale.76 Tuttavia, la Cina e gli Stati Uniti hanno ancora tanta strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi politici per l’efficenza energetica e la sostenibilità ambientale. Le relazioni energetiche tra di essi, per ora, sono caratterizzate da un mix di cooperazione e conflitto.
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Michael, Klare, The race for what‟s left, Picador, New York, 2013
76
Diego, Pautasso e Lucas, Kerr Oliveira, Energy security of China and the reactions of the USA, Contexto Internacional, Rio de Janeiro, 2002
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