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Lo Statuto del Consiglio d’Europa e l’Atto finale di Helsink

L A CRISI IN U CRAINA

2.2 Le violazioni del diritto internazionale

2.2.2 Lo Statuto del Consiglio d’Europa e l’Atto finale di Helsink

Il Consiglio d’Europa, fondato nel 1945, è un’organizzazione internazionale che ha come principali obiettivi la promozione della

38 Nel parere, al punto 36, si affer ma che “The yardstick of the legitimacy and legality of the initiatives

within the foreign state aimed at the admission into the Russian Federation shifts from the legal order of the foreign state (to which the territory in question clearly still belongs) to external sources, notably the recipient State (which has neither jurisdiction, nor authority over that territory). Opinion no. 763/2014 of the European Commission for Democracy through law (Venice Commission) on “Whether draft Federal constitutional law no. 462741-6, On amending the Federal constitutional law of the Russian Federation, On the procedure of admission to the Russian Federation and creation of a new subject within the Russian Federation is compatible with International Law”, Venice, 21-22 march 2014, CDL-AD(2014)004, consultabile in http://www.venice.coe.int/webforms/documents/?pdf=CDL-AD(2014)004-e (ultima consultazione 24 gennaio 2016).

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democrazia, la salvaguardia dello stato di diritto e dei diritti umani, l’agevolazione della cooperazione tra gli Stati membri nei campi economico, culturale, giuridico e sociale. Attualmente ne fanno parte 47 Stati, firmatari di uno Statuto40 entrato in vigore il 3 agosto del 1945 a Londra. Si tratta di

un organismo ispirato al metodo intergovernativo di cooperazione tra Stati sovrani che, come tale, non ha poteri normativi o sanzionatori nei confronti dei propri membri, ma si pone come promotore dell’adozione di trattati internazionali, del dialogo tra Stati attraverso i propri organi consultivi e tecnici e pertanto adotta atti di natura raccomandatoria. La Russia è entrata a far parte del Consiglio nel 1996 e quindi, in qualità di membro, è tenuta a rispettarne i principi ispiratori. Per questo i poteri della sua delegazione sono stati ripetutamente sospesi dall’Assemblea parlamentare, così come è stata sospesa la sua partecipazione alle varie commissioni dell’Assemblea a causa delle violazioni dei principi di diritto internazionale e pattizi contenuti nello Statuto delle quali essa si è resa responsabile. Da ultimo, la sospensione è stata sancita il 26 gennaio 201541 in seguito alla partecipazione russa al

conflitto in Ucraina orientale e all’annessione illegale della Crimea, in violazione degli Artt. 1a e 342 dello Statuto di Londra, e sottolineando la

violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Inoltre il Consiglio d’Europa ha espresso più volte perplessità sull’interpretazione del diritto internazionale da parte della Federazione, manifestando preoccupazione riguardo

40 Testo completo in inglese in http://www.ifa.de/fileadmin/pdf/abk/inter/ec_ets_001.pdf

(ultima consultazione 22 gennaio 2016).

41 Cfr. Resolution 2034 (2015) Final version of the Parliamentary Assembly in

http://assembly.coe.int/nw/xml/XRef/Xref-XML2HTML-en.asp?fileid=21538&lang=en# (ultima

consultazione 22 gennaio 2016).

42 “Chapter I – Aim of the Council of Europe. Article 1. a) The aim of the Council of Europe

is to achieve a greater unity between its members for the purpose of safeguarding and realising the ideals and principles which are their common.”. “Article 3 Every member of the Council of Europe must accept the principles of the r ule of law and of the enjoyment by all persons within its jurisdiction of human rights and fundamental freedoms, and collaborate sincerely and effectively in the realisation of the aim of the Council as specified in Chapter

I. heritage and facilitating their economic and social progress.”. in

http://www.osce.org/it/mc/39504?download=tr ue pp. 3 e 4 (ultima consultazione 5 giugno 2016).

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its repeated infringements of minority rights and the methods it has used both in Georgia in 2008 and in Crimea and Ukraine in 2014.43

Per le stesse ragioni, la Russia ha violato anche l’Atto finale di Helsinki44 che istituisce l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione

in Europa (OSCE). L’OSCE ha come obiettivi il rafforzamento della sicurezza militare e la promozione della cooperazione e della trasparenza tra gli Stati, attraverso un sistema di controllo degli armamenti e di incremento della fiducia reciproca. In particolare, sono quattro i principali ambiti di intervento di questo organismo: la territorialità e la sovranità, (esplicitamente richiamate nei dieci punti riaffermati nell’Atto Finale di Helsinki), l’economia, i diritti umani e l’adempimento degli obblighi internazionali. La Russia è entrata sin da subito a far parte dell’Organizzazione ed è quindi tenuta all’osservanza del suo statuto, che contiene peraltro principi di diritto internazionale consuetudinario. La Conferenza di Helsinki del 1975 ha stabilito l’obbligo del rispetto dei confini tra gli Stati in Europa e definito norme di supporto alla Carta delle Nazioni Unite. Altri scopi e principi ispiratori dell’OSCE sono la risoluzione pacifica delle controversie, il principio di non interferenza negli affari interni di uno Stato, il rispetto dei diritti umani e delle minoranze, il diritto all’autodeter minazione dei popoli e l’adempimento degli obblighi derivanti dal diritto internazionale. Inoltre, ai fini di rafforzare la cooperazione e la sicurezza militare, gli Stati membri sono tenuti a notificare l’eventuale impiego dei propri mezzi militari in qualunque situazione. L’inter vento della Russia in Crimea e in Ucraina ha violato ripetutamente tutti gli elementi del Trattato, in particolare il II punto «Non ricorso alla minaccia o all'uso della forza» allorquando stabilisce che

gli Stati partecipanti si astengono da qualsiasi atto che costituisca una minaccia di ricorso alla forza o un uso diretto o indiretto della forza contro un altro Stato partecipante. Parimenti essi si astengono da ogni

43 JEAN-DOMINIQUE GIULIANI, Russia, Ukraine and International Law, pag. 3, in European

Issues N. 344, 17t h Febr uary 2015 edited by Fondation Robert Shuman.

44 Testo completo in http://www.osce.org/it/mc/39504?download=tr ue (ultima

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manifestazione di forza volta ad indurre un altro Stato partecipante a rinunciare al pieno esercizio dei suoi diritti sovrani. Parimenti essi si astengono nelle loro relazioni reciproche anche da qualsiasi atto di rappresaglia per mezzo della forza.45

E anche il punto III «Inviolabilità delle frontiere» che impone agli Stati membri che

[…]si astengono anche da ogni pretesa o atto per impadronirsi o usurpare parte o tutto il territorio di ogni altro Stato partecipante.46

La Federazione ha infatti violato la Costituzione ucraina, inducendo la Crimea, regione autonoma costituzionalmente parte dell’Ucraina, alla proclamazione unilaterale della propria indipendenza. Inoltre, avendo dichiarato l’interferenza dell’Unione Europea e degli Stati Uniti negli affari interni dell’Ucraina

unfounded in law but also false in fact, is a bid a dissimulate the total violation of all of the measures included in this text that was however signed during the Soviet period which recognised the acknowledgement of fragile borders resulting from the balance of power in the field at the end of the Second World War.47