Dr JAcoPo C.nLoT. 14:r che era l'allegri� che . facevasi fino negli 1ticbissi rni tempi nel ptaut.are che facevano
at · d · l · d l
del la manoior grandezza ch' egli intagliasse mai cd
nt�n'
allra pure di d tie Pa ntalon i :1 42
'V I T 1..venzione rapp
r
esentò in picciolissime figure ogni accidente solito accadere a' miseri soldati da que
l
punto che son ·date loro le prime paghe , finchè o morti in guerra o giustiziati per loro trasgressioni e misfatti finiscono di vivere , o pure venuti in potere de11a vecchiaja e della povertà, e con queste d'ogni infermità e miseria , chi so
pra n uda te
rr
a nelle pubbliche vie , chi sopra letami cadono in
braccio
aJla �morte .Dimostransi quivi con bellissime figurine e gruppi graziosissimi ]o squadronare le
mar
cia te in ordinanze, le battaglie sanguinose, gl' inceud
j
di case Chiese emonasterj
•gl' insulti a' Religiosi , i saccheggiamen i , i foraggi , gli assassinamenti alla macchia , l-'andar prigioni , i snpp1icj crudeli e dì for
ca e di ruota e di moschettate e di fuoco ; termina finalmente il Jihretto con quattro carte , che in una vedesi I)er entro una piazza attorniata di belle fahbriche , di chiese_ e casa
m
ent
i; gran n umero de' mede�imi soldati misero avanzo .de' militari arnesi ' scalzi e stracciati ' ed
in
istrane maniere nella persona str
oppiati valersi per camminare chi delle grucce chi delle ginocchia e delle mani e chi delle nati
che , 2spettando la carità d' un poco di broda sporco avanzo delle cucine de' be
n
est
an
ti, che ane'he vien loro somministrata a misura, mentre altri per desio d'essere i primi a dissetarsi coll' acqua d' un comun pozzo , così rauchi e, st
rav
olt
i come sono ,DI JACOPO CALLOT. I 43 con una élcl1e braccia si _appoggiano al poz
zo ' e coll' altra . Il si azzuffano fra di loro . / e
percuotonsi co a gruccia . N ell a secoada
carta , altri ridotti in a perta cam pagna a l
l' estremo di lor vìta sopta l etami fi�1iscono·
i loro miseri giorni ; la terza rappresen ta paese bo:;cbereccio , ed in questo ravvisasi la strage che fanno i viliani dopo la guer
ra di quanti soldati o s':llarriti o n ascosi d� uno loro fm le rnam . Rappresenta la quarta fina
l
menteuna
regia sala , nella q:1ale . as.'liso. in tronoil
R�gua n t� con certiptccoh �om re:nu�e.r�
quei �oc�
� che forse a-cagiOne d amiCIZI� O dt: rl.U .seconda fortuna han no avuto m sorte d1 nportare l'onore della vittoria . Sono anche fra le carte dell' intaglio , delle quali a noi non è noto il tempo , primieramente un bel paese ove gen te diversa sotto una quercia antica in atto di sonare e ballare si ravvisa, mentre al tri g iuoca � pallottole , alt.ri me
renda , ed altri in altri modi si trastulla ,
e vedesi intagliata in Nansì ; un libretto di storie della vita di nostro Signore Gesù Cristo in piccolissi me figure ; nove carte di comparse di feste teatrali fatte in Francià . Una veramente stupenda carta , ove sono espresse diverse giustizie di malfa t tori col motto sopra : Supplicium
sceleri
fraenum ;sei pezzi hisl u11ghi per larghezza rappresen
tatavi ]a passione d el Signore ; un libretto intitola! o Fita et Historia B. M. V. Ma
?ris Dei a nobili Yiro Jacobo Callot
-imen-l
l
1
-I
44
'V" l T A.ta del/neata atque in a es incisa , et
ab
Israele amico suo in lucem edita Parisiis . Vi sono quindici pezzi della Crocifissione del Signore , .\ssunzione di Maria Vergine
ca . Quattortli ci piccolissimi ovati e toodini contenenti fatti di Cristo Sign:or nostro e di Maria sempre Vergine . Una carta di Moisè , che cond uce il popolo per lo mar rosso col segu-ente elogio.
Tabulam hanc
aeream proprio et exquisito· marte incisam , Jacobus G'allottus
Nobilis
Lotlzaringus dono declit lsraeli En.riclzetto, opus perfectissimum,amicorum
optimo et sincerissimo.
Un a carti na della storia di J uditta col capo d'Olofeme . Una simile coll• immagine di S. Livario martire patrizio di Met� ar�
Dr JACOPO CnLOT. 145.
ILj.6 V l T A mazg;or
demo 1io·fignratovi
in qualità d'un pnibiiissimom
ostro co] capo di Dragone ,lissime �gure con tntta
leggiadria ,
singolare ihvenzione, e conispirito
maraviglioso, cheè
la propria lode chedebbesi
dare al Cal-.Dr JAcoPo CA.LLOT. 147 dal Callot a gran misura la
ricompensa
eil pag3mento dell' essergli stata maestra me ..
<liante la persona del Parigi , perchè non pure
fu
ella la prima che ,incomi nciasse a godet·e le . bellissime o�ere su� ,n:à p_erchè
poi a cagwne del beli esemp10 d1 hu fece guadagno.
d' un
altro singolarissimo artefice pure suo cittadino che fu il celebre Stefa�no del1a Bel la , del quale pure
a
lungoci converrà
parlare .Fu altresì il Callot pratichissimo nel
l' intagliare a bulino , ed ebbe una beli�
taglia , alla quale poi sempre aggiunse per.
fezione , e veggonsi di suo intaglio , oJtre a1l' Ecce Homo di cui sopra parlammo, più storie de' fatti di Ferdi nando I. Granduca di Toscana , �a vale per lo più daH' opere che dipinse·nel,casino di S. Marco per lo Cardinale Carlo de' Medici Matteo Rosselli,
e da altre nel sal one terreno dello stesso palazzo. Sono le figure intagliate di mezzo palmo o poco più , e se ne çonservano
i
rami fra gli altri in Guardaroba . Venghi21..,.
mo ancora avvisati di Francia ch' egli pure intagliasse a bulino Tavole di S Pietro di Roma, un San Paolo, una Parabola Evan
gelica, a1cune Vergini, ed altre cose a.nco�
ra che non sono mai venute sotto l'occhio nostro • Questo sì posso. dire per notizia, avutane in mia fanciuJiezza dal Dottore Dia cinto Andrea Cicognini {I ) che
fu
suo(I)
Il Dotcore[.JLacinto Atta rea q ..
/
1 48 V I T A
.amicissimo, ch' egli erasi
fatto
sì pratico e nel maneggiareil
bulino e nell' io veutare9 che tal volta dopo a \·er ti rato a suo fine un rame all' acqua forte , rìfleu endosopra
di esso , e trovando che avrebbe�i fatto bene qualche bel gruppetto di6gurine
per riem])ire qualche spnzio , subito metteva mano a qudlo strumento , e c o M 1alla prima ve lo i ntagliava ; cosa che .Jo stesso Dottore d\ceami a \'er veduta cogli occbi pt'oprj ,
una
voltafra
l'altre sopra i] hellis,simo rame della Fiera de11' Impruneta . Seguì la m01·te d i questo artefice nella sua patria di Nansì aglì 24. di !\1c.rzo l'anno r 635. e
fu
al suò corp0 data sepoltura nella Chiesa de' P P. Osservanti con apposizione del seguente Pitaffi,), henchè in parte erroneo molto , come più sotlo si diri:t :
D. O. M.
Si legis . habes
quocl
mireris , et imitarL cone.ris . Jacobus Gzll
o
tNobilis
Nan---·�
cogniui
autorepre{.{iato
di molte Crtmmedie morì l'anno r 66o. in 17 e ne zia,
dopo
aver dimorato lungamente in Firecnze; ove ben lo aveva potutq conoscere · il Baldinucci, che c� rea al 1 624. era na
to
quivi : siccome il Cicognini ben poteva jètr testimrr nùmza del Ctdlotti , che si crede che venis