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STORIA DELLE DOTTRINE ECONOMICHE

Presupposti della scienza economica. - Questioni metodologiche:

A. Bertolino, N ote su ¡a storta del pensiero econom ico e la storia econom ica (Studi Se­ nesi, v. 49, 1935, pp. 406-422).

[« La storia del pensiero economico e la sto­ ria economica hanno due oggetti d'indagine diversi, l'uno essendo il pensiero economico nella problematica del suo sviluppo e l'al­ tro il fatto economico nella sua condizionante concretezza » ; d'altra parte tra le due storie esiste un rapporto di mutua integrazione, in quanto momenti di un unico processo co­ noscitivo. Sicché il conoscere economico è una forma storica di conoscenza].

A. Bertolino, Il valore d ella storia d el pen­ siero econom ico nello sviluppo d ella cul­ tura (Atti dell' Istituto Naz. delle Assicu­ razioni, voi. V ili, 1936, pp. 71-9*1). [Mette in luce le correlazioni storiche tra pensiero economico e cultura. La scienza economica sorge da una concezione sintetica delle forze operanti economicamente, ossia implica una concezione generale della vita in tutte le sue manifestazioni : di qui la giustificazione del corporativismo come ri­

costruzione e revisione della scienza dom- matica nella nuova cultura di oggi], M. Bowley, Nassau Senior’s contribution lo

thè m ethodology o f statistici (Economica, N. S. voi. Ili, 1936, pp. 281-305).

[Risalendo alla controversia sul metodo tra Ricardo, Malthus e Say, l'A. esamina il vario atteggiarsi del pensiero del Senior — dal 1826 al 1836 e al 1847 — intorno ad alcuni problemi fondamentali dell'economia (defini­ zione della ricchezza, distinzione tra scienza e arte dell'economia, metodo induttivo o deduttivo)].

Civis operans, Una ricerca d i Dante A lighieri sui rapporti jra il som m o potere d ello stato e le corporazioni d elle arti (Riv. di storia del pens. econ., fase. V, giugno 1937, pp. 227-238).

[Della soggezione degli artefici e dei di­ scendenti al principe, in ciascun'arte e me­ stiere; come debbasi intendere questa sogge­ zione, come la potestà imperiale dia precetti all'artista in quanto all'usarc o meno della sua operazione, non in quanto alla determi­ nazione dell'opera. Qui il nesso tra corpo- razione e politica].

TRA RIVISTE E ARCHIVI 87 W . M l L K E , D ie historische Richtung in der

V ölkerkunde (Schmollers Jb., 61 Jg., 1937, pp. 385-399).

[D i alcune teoriche circa lo sviluppo della cultura, le quali si raggruppano sotto il nome di « Historismus » ; l'indirizzo storico è con­ trapposto all’indirizzo funzionale]. P E. Taviani, Incongnienze nella concezione

edonistica dell'econom ia (Economia, voi. XIX, 1937, pp. 361-385).

[L'edonismo è deterministico e materialisti- stico, l'utile edonistico è il piacere; ora gli economisti accettano la premessa (materia­ listica), ma negano poi le conseguenze, di­ stinguendo tra economia e morale. La di­ scussione dà occasione all'A. ad un’ampia indagine nel campo delle dottrine].

F. Vito, Lo svolgim ento storico dell'econom ia politica alla luce delta concezione corporativa

(Archivio di studi corp., anno V ili, 1937, pp. 143-175).

[«.... può essere utile rivedere, alla luce del­ l'economia nuova, il cammino percorso dal­ l'economia politica », dall'indirizzo oggetti­ vistico cioè dell'economia, (scuola classica), attraverso l'indirizzo storicistico e quello sog­ gettivistico (scuola austriaca), sino all'in­ dirizzo matematico. La se. economica tradi­ zionale rivela la sua insufficienza ad assu­ mere i fini sociali tra le sue premesse, dando cosi origine ad una reazione (in cui si colloca anche l'economia corporativa) che esige una maggiore concretezza storica].

E. H. Vogel, D er Anteil der deutschen histori­ schen Schule an d er Entwicklung der « p o li­

tischen O ekonom ie » zu einer « nationalen

V olksw irtschaftslehre » (Vierteljahrshefte f. Soz. u. Wirtschaftsgeschichte, 30 Bd. 1937, pp. 209-228).

[Nel delincare lo sviluppo del concetto di un'economia nazionale da List a Gottl-Ot- tlilienfeld si pone in rilievo il contributo recato dalla scuola storica, in particolare dal Knies, Roscher, Hildebrand e Schmoller].

Economisti dallantichità alla fine del sec. XV III.

C. Astorri, Un antico trattalo cinese d i eco­ nom ia politica (Economia, voi. XIX, 1937, pp. 22-29).

[Trattasi delle « Memorie storiche » di Sse­ ma Ts’ien (163-86 av. Cr.) che si leggono nella traduzione francese di Ed. Chavannes, Paris, Leroux, 1898].

E. F. Heckscher, Mercanlilism (Econ. Hist.

Rev. voi. V II, 1936, pp. 44-45).

[Piuttosto che di storia delle dottrine, que­ sto articolo appartiene alla storia dei fatti : esso ci dà un rapido giudizio sintetico sulla politica economica c sul pensiero mercanti- lista].

A. v. Hayek, Richard Canlillon, sa vie, son oeuvre (Rev. d. Sciences économiques Ann. 10, 1936, pp. 92-108, 160-173, 206-226). [Dalla nota prefazione premessa alla edi­ zione tedesca del C .].

C. A. CooKE, Adam Smith and jurisprudence (The law quart, rev. voi. LI, 1935, pp. 326- 332).

[Ricostruzione del pensiero giuridico di A. S. : esame del posto che nell'opera dello S. occupa la giurisprudenza, e dei rapporti tra il pensiero smithiano e le teorie contrat­ tualistiche e filosofiche del tempo], T . A. La Na u je, T h e substance o f Adam

Smith's aitaci on mercanlilism (Econ. Re­ cord., vol. X III, 1937, pp. 90-92).

[A proposito della Econ. Hist. o f Engl. del

Lipson, reagisce contro l'accusa diretta dal -Lipson allo S., di aver cioè mal raffigurate

le teorie mercantilistiche].

W. R. Scott, Adam Smith al Downing Street

(Economie Histor. Review, 1935-36, vol. VI, pp. 79-89).

[Informa di un ms. trovato nell'Archivio del Duca di Bucdeuch, relativo a una sto­ ria del fondo d’ammortamento redatta da Townshend, con calcoli e note di A. Smith, e pubblica una lettera del T . da cui risulta la natura e i limiti di tale collaborazione].

M. B. Vanderblue, An incident in thè life o f Adam Smith, Comm issioner o f H is Majes-t / s cusMajes-toms (Amer. Econ. Rev. vol. XXVII,

1937, pp. 305-309).

[L'A. informa della scoperta di un carteg­ gio (5 lettere) relativo ad un incidente di carattere amministrativo; tre lettere recano la firma di A. S. nella sua qualità di Com­

missioner o f H. Al. Custom s].

G. Romeo, Econom isti nostri: il pensiero eco­ nomico d i P aolo Balsam o (Problemi Sici­ liani, anno X II, 1935, pp. 143-147). --- Saverio Scrofani (Probi. Sicil. anno XII,

G. Romeo, N icolò Palmieri (Probi. Sicil. an­

no X II, 1935, pp. 224-227).

--- Ignazio Sanfilippo (Probi. Sicil. anno X III, 1936, pp. 31-33).

--- Placido d e Luca, Enrico Amari (Probi. Sicil. anno X III, 1936, pp. 99-104). --- Giovanni Bruno (Probi. Sicil. anno XIII,

1936, pp. 125-127).

[Brevi cenni intorno ai surricordati econo­ misti siciliani].

Fontanelli L., Cesare Beccarla d ì fronte alle

prim e questioni operaie (Bibliografia fase. 1935, pp. 32-36).

[A proposito di uno scritto del Beccaria sulla regolamentazione della industria tes­ sile].

M. Troisi, La dottrina econom ica d i A. G e­ novesi (Economia, a. XV. N. S., 1937, pp. 183-229).

[A. G. economista e riformatore, il siste­ ma economico del G., la vitalità del suo pensiero economico. La figura del G. è in­ quadrata nella dottrina e nella situazione economica e sociale del suo tempo. Ricche note bibliografiche a pie di pagina e in ap­ pendice].

Economisti dellaI metà del sec. XIX. E. De M lC H E L IS , Agostino Cournol e la sua

teoria d ella conoscenza storica (Scientia, a. XXXI, 1937, pp. 65-73).

[Esame delle teorie gnoseologiche di C. D i­ stinzione tra cognizioni storiche e cognizioni teoretiche].

A. Garino Canina, Uno scienziato del Risor­ gimento Carlo Ignazio G iulio (Riv. Banc. a. XVI, 1935, pp. 657-665).

[Riassunto della più ampia monografia del- l'A. « Il pensiero politico econom ico d i Carlo

Ignazio G iulio », pubbl. negli Atti della R. Acc. della Se. di Torino, voi. 7 a, con ac­ cenno a scritti del Giulio dall'A. non prima ricordati e messi in luce da Luigi Einaudi nella recensione in La rif. soc. del genn.- febb. 1935].

G. Dallari, L'opera d i pensiero civile d i G. D. Romagnosi (R. Istit. Lomb. di Se. e lett. Rendiconti S. II. v. LXV III, fase. XIX-XX, 1935, p. 1013).

[Al pensiero economico è dedicato un para­ grafo di questo studio che esamina del pen­

siero del R. anche il lato giuridico, politico, sociale].

A. MessineoS. I., Gian D om enico Romagnosi

e il P. Luigi T aparelli D 'Azeglio (La ci­ viltà cattolica, a. 87, 1936, pp. 20-31).

[Atteggiamento critico assunto dal Taparelli D'Azeglio nel suo Saggio teoretico d i diritto

naturale contro il Romagnosi, e specialmen­ te contro la sua concezione edonistica uti­ litaria della morale e del diritto).

F. Orestano, Romagnosi, l'economia, la sta­ tistica e le assicurazioni (Le assicuraz. soc. 1935, pp. 795-815).

[Sul metodo compositivo del R. e la sua con­ cezione pubblicistica e funzionale dell'eco­ nomia; breve esame dei contributi apportati dal R. nel campo della statistica e delle assi­ curazioni].

Gobbi U., I principi econom ici d i G. D. Ro­

magnosi (R. Ist. Lomb. di Se. e Lett. Ren­ diconti, Serie II. voi. LXVIII, fase. XIX- XX, 1935, pp. 1037-1046).

[« S i presentano fondamentali nella tratta­ zione del Romagnosi la dehniz. dell'econ. politica come ordine sociale delle ricchezze, la sua connessione col diritto, la sua inscin­ dibilità dalla poi. econ., la determinazione delle scienz. econ. dello Stato, l'inizio e i caratteri della libera concorrenza » ].

Frisella Vella G., Francesco Ferrara (Pro­ bi. Siciliani a. XII., 1935, pp. 16-25).

[Cenni biografici, l'opera politica, attualità del pensiero ferrariano, la critica di Ri- cardo e di Say, il pensiero ferrariano nella scienza moderna].

R. Fubini, Rileggendo Ferrara: Ferrara e Proudhon (Giorn. degli Econ. a. LII, 1937, pp. 1-17).

rAffinità e diversità tra Ferrara e Marx, ana­ logie con Th. Hodgskin; affinità di metodo e analogie nella dottrina del valore, del cre­ dito e delle imposte tra F. e Proudhon]. M. F. O U L È S , Les thèories d e ¡a calcar et de

la richesse d e H . Charles Carey (Annales de la Fac. de droit d'Aix, nouv. sér. n. 26, 1936, pp. 5-30).

[Dopo aver esposto Io teoria del valore di Carey, mettendone in luce il tono fondamen­ talmente ottimista, l'A. tien conto delle obie­ zioni mosse al C., in parte confutandole, e facendole seguire da considerazioni sulla concezione dinamica del valore].

TRA RIVISTE E ARCHIVI 89 M . Bo l d k in i, D ila ti d ella « D illa M elchiorre

G ioia e fig li » (Riv. Int. di Se. Soc. a. XLV S. Ili, 1937, pp. 326-330).

[Contro le accuse mosse da Giovanni Rai- berti nella sua « A rie d i convitare » difende l'opera statistica del G ioia].

H. MÖNCH, D er G edanke der Arbeilsverwal-lung bei Lorenz v. Stein (Schmollers Jb. 61 Jg., 1937, pp. 551-569).

[Esposizione dei principi fondamentali della concezione economica di L. v. S. : conce­ zione teologica, funzionale, organicistica, in cui il lavoro è condizione di vita della co­ munità; essa si completa con il concetto di « amministrazione » come « organismo della vita sociale nei suoi rapporti con la vita c con la destinazione morale del singolo » ]. A. Tautscher, W eltwirtschaft n. V olksw ir­ tschaft bei den Klassikern (Schmollers Jb., 61 Jg. 1937, pp. 401-423).

[Esame critico delle teorie dei costi com­ parati (Ricardo), dei costi assoluti (Smith), dei prezzi comparati (M ill); come essa sboc­ chi nella concezione di una W eltwirtschaft come economia universale].

Economisti dei.la II metà del sec. XIX E CONTEMPORANEI.

R. Co u r t in, M aurice Roche-Agussol l'hom m e l ’œuvre et la pen sée (Rev. d'hist. écon. et sociale, XXII et XXIII Années, pp. 403-437). [Studio di grande ampiezza, con bibliogr. (pp. 435-437). Particol. esaminati i contri­ buti alla psicologia economica].

0 . Weinberger, Alcune considerazioni sul­ l'opera scientifica d i Carlo Menger, (Giorn. d. Econ. vol. LII, 1937, pp. 469-480). [A proposito della recente ristampa degli scritti del Menger, il W ., opponendosi ad esagerate valutazioni dell’opera mengeriana, mette in luce taluni punti deboli della sua costruzione e delle sue analisi metodologi­ che, e ricerca altresì le derivazioni delle sue idee da scrittori precedenti],

1. Stigler, T h e econom ics o f Carl M enger

(The Journal of Econ., vol. XLV, 1937, pp. 229-250).

[La recente ristampa delle opere del Menger dà occasione allo S. di ricordare i contributi mengeriani alla teoria del valore soggettivo, alla teoria della organizzazione della produ­

zione, a quella della imputazione dei valori e della distribuzione],

K. Bràuer, W . Stieda (1852-1933)■ Ein deu-tsches G elehrtenleben (Schmollers Jb. Bd. 61, 1937. pp. 1-42).

[Rievocazione della attività accademica e scientifica di W . S .; confronto del metodo d'indagine dello S. con quello dello Schmol- ler],

G. Capodaglio, Leggendo gli scritti d i Leone W ollem borg (Riv. hai. di se. econ., a. V ili, 1936, pp. 139-144).

[In occasione della pubblicazione degli

Scritti e discorsi d i Economia e Finanza di L. W . edito con pref. del Prof. A. Graziani, Torino, Bocca, 1935, l'A. ricorda l'opera del Wollemborg, segnatamente nel campo della cooperazione].

0 . Conrad, D er G rundfehler der Lehre O. Spanni (Jb . f. Nat. u. Stai. voi. 143, 1936, pp. 405-422).

[L'errore fondamentale dello Spann consiste nel concepire l'economica come una scienza teleologica, eliminando qualsiasi elemento causale].

A. Marchal, Lucien Brocard et ¡’econom ie nationale (Rev. d 'E c. poi. a. 51, 1937, pp. 1235-1262).

[Esame delle dottrine di L. B .].

C. R. Fay, Ed. Cannati, thè Iribute o f a friend (Econ. Record, voi. X III, 1937, pp. 1-21). [Ricordi della vita, della operosità scien­ tifica e didattica di E. C .].

1. M. Jeanneney, L'oeuvre scientifique d e i/uelques économistes ètrangers; J. AI. Key-

nes (Rev. !d'écon. poi. a. 50, 1936, pp. 358-392).

[Esame delle teorie sostenute dal K. se­ guito da una importante nota bibliografica su la. letteratura del e intorno al Keynes]. A. Neuman, G li econom isti svedesi e il pen­ siero econom ico inglese (Riv. int. di se. sociali, anno XLV, S. Ili, 1937, pp. 42-55). [Art. informativo sulle teorie del Wicksell, Cassel, Myrdal, Ohlin e sulla influenza loro sul pensiero inglese].

J. M. Clark, Past accomplishments and pro-speets o f American E con om ia (Am. Econ. Rev., voi. XXVI, 1936, pp. 1-12).

[Rapida scorsa attraverso 50 anni di let­ teratura economica americana; risultati con­ seguiti e prospettive per l'indagine scien­ tifica nell'avvenire].

W . Eucken. ¡Die Leistung der deutschen

V olksuirtschajtslehre (Jb. of Nation. u. Stat. Bd, 146, 1937, pp. 225-231).

[A prop. di un libro del G ebrig di pari titolo].

G. PtROU, Econom ie dynam ique et th iorie

.¡bardite (Rev. d'écon polit. Ann. 51, 1937, pp. 1177-1191).

[Rassegna delle teorie di econ. americani in tema di econ. dinamica (Knight, Moore, Roos, Schultz, ecc.)].

Economia monetaria;

A. Garino Canina, Il concetto d i valore d ella moneta in A lberto Bruno (G . d. E. a. L. voi. LXXV, 1935, pp. 422-428).

[D i Alberto Bruno (1467-1541) si esamina un saggio « De augmento et diminutione monetarum » (1506) nel quale si dimostra seguace della teoria metallista].

R. Maggi, N ote all'opera d i Antonio Serra

(Annali di Se. polii, voi. IX, 1936, pp. 257-280).

[Esame del noto trattato del Serra, con­ dotto da un punto di vista teorico eco­ nomico] .

S. Natoli, C. A. B roggia e la moneta im m a­ ginaria (G . d. E., anno LII, 1937, pp. 192-196).

[A proposito di recenti indagini sulla mo­ neta immaginaria],

M. Pescuma, Jo h n Law (Revista de Ciencias economicas, a. XXII, 1935, pp. 951-954, 1047-1064, 1097-1114; a. X X III, 1936, pp. 23-46, 315-329, 399-418).

[Ampio studio dei tempi e del sistema mo­ netario e bancario di J . L .].

G. de Vregille, John Law et sa conception juridique d e la monnaie (Banque, a. 12, 1937, pp. 221-223).

[Nel pensiero del Law il biglietto di banca è una stipulazione per conto di terzi], R. Tamagnini, Il sistema d i Law nel giudìzio

d ell’A bate Galiani (Rass. ital., a. X V III, S. Ili, 1935, pp. 499-510).

[Un giudizio severo pronunciato dal Ga­ liani su l'opera del Law dà occasione all'A. di rievocare l'attività del finanziere scozzese e di rettificare l'esattezza del pensiero del­ l'abate napoletano],

C. RlST, L e cours forcé en Angleterre (1797-

1821). Thornlon, Ricardo, le Bullion Re-porI et la th iorie quantitative d e la mon­ naie (Rev. d'hist. écon. et soc., a. XXIII, 1936-37, pp. 5-45.

[L'A. espone le opposte teorie di Thornton e di Ricardo, rivalutando le prime contro le seconde; mostra le affinità del Bullion Re- port con il Thornton; rileva l'importanza, come pure l’influsso nefasto che le teorie ricardiane hanno avuto sullo sviluppo delle istituzioni creditizie nel secolo scorso].

Liberalisti e protezionisti

A. de Tarlé, Un centenaire: H ippolyte Passy et l ’àvinem ent du libéralism e au M inistère du Comm erce en 1836 ( J . des Econ. a. 95, c. 1936, pp. 524-541).

[Formatosi nell'ambiente liberale dell'indu­ stria lionese, H. P., nominato ministro del commercio, sostenne una viva lotta con­ tro gli interessi agricoli e industriali favo­ revoli a un regime protezionistico, riuscendo a far passare la legge doganale (liberistica) del 9 luglio 1936],

C. Hérisson, L e mouvement doctrinale am é­ ricain en faveur du proteclionism e et d e ¡’autarchie au X IX siècle (L'actualité econ. a. 11, vol. II, 1935, pp. 34-50).

[Esame delle dottrine sostenute dal Hamil­ ton, Raymond Daniel, Carey sino al Patten, nel quale si ravvisa il fondamento della teo­ ria autarchica].

Riformatori sociali;

C. Hérisson, Sism ondi réform ateur social 1773-1842 (Zeitschrift f. Schweiz. Staats u. Volkswirtschaft, anno 61, 1935, pp. 435- 439).

[Ricorda del S. le proposte di riforma delle condizioni del lavoro e il sistema della ga­ ranzia professionale].

W . Braeur, L e schém a d e l’accumulation du capital. Sa form e com plète et sa position importante dans le système économ ique d e K arl M arx (Rev. d'hist. écon. et soc. a. XXIII, 1936-37, pp. 133-142).

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TRA RIVISTE E ARCHIVI 91

[Interpretazione di un passo del Capitale di K. M. (e precisamente del comincia- mcnto della parte V II del libro primo)].

F. Mentre, lin e thèse d e K arl Marx sur le developpem ent du m achlnisme (Rev. d'éc. poi. a. 51, p. 1217-1234).

[Esamina e sottopone a critica la teoria marxista dei tre stadi tecnici : dell'utensile, della macchina e del macchinario].

Corporativismo, Nazionalsocialismo :

S. AGAPITIDÈS, Saint-Simon et le corporalism e fasciste (Rev. d’hist. écon. et soc., a. XXIII,

1936-37, p. 101-111).

[Riawicinamento alla dottrina saintsimonia- na della dottrina corporativa in taluni suoi aspetti produttivistici e di giustizia sociale]. A. Gambino, Su alcuni orientamenti crìtici

delle teorie economiche odierne (G . d. E.,

anno LII, 1937, pp. 429-438).

[A proposito del «Corso di economia po­ litica corporativa » di Gino Arias, si met­ tono in rilievo talune critiche « interiori » ed « esteriori » che da più parti si muovono alla dottrina economica tradizionale]. O. Dietrich, Econom ie thinking in new

Ger-rnany (Annals Am. Ac. poi. se., voi. 191, 1937, pp. 205-218).

[Affermazione del pensiero economico na­ zionalsocialista, in polemica con le teorie li­ berali c marxiste].

E. Lederer, T h e econom ie doctrìne o f natio-nalsocialisme (Ann. Ac. poi. se., voi. 191, 1937, pp. 219-226).

[Esame critico della dottrina economica na­ zionalsocialista].

Statistica e demografia:

A. Fanfani, Squilibrio tra popolazion e e sus­ sistenza secondo un patrizio veneto d el cin­ quecento (in Riv. intern. di se. sociali, a. XLV, S. I li, 1937, pp. 207-209).

[In un pro-memoria al Doge, di Luigi Al­ vise Cornaro (edito da R. Cessi in appen­ dice al saggio « Alviso Cornaro e la boni­ fica veneziana nel secolo XVI » pubblicato in Rendiconti R. Acc. Naz. dei Lincei, scien­ ze morali, serie VI, voi. X II, 1936, pp. 301- 323) il Fanfani ravvisa qualche assonanza con la teoria di Malthus],

N. E. Him es, Bentham and thè genesis o f neo-malthusianism (Econ. Hist., voi. Ili,

1936, pp. 267-276).

[Dimostra che fu Bentham il primo a pen­ sare a mezzi antifecondativi per limitare le nascite (in un passo del trac! « Situation and relief of thè Poor » pubblicato negli Annals of Agriculture dell'Young); esponi­ le correnti di pensiero che hanno portato al movimento americano del birth control]. E. Dupréel, Quételet et la P hilosophie (Re-

vue de l'inst. de se. 1935-XV, pp. 369-376). [Determinismo probabilistico di Q .]. A. Julin, H om m age à A dolphe Quételet,

sta-tìsticien (1786-1874) (Rev. de l'inst. de So­ ciologie, voi. XV, 1935, pp. 531-568). [Dopo aver dato delle notizie biografiche l'A. mette in rilievo i contributi originali del Q., (sopratutto l'aver preso a oggetto della statistica l'uomo c i fatti della sua esi­ stenza)].

F. Hankins, Q uélelel’s average man in m o­ d em scientific research (Rev. de l'inst. de sociol. 1935-XV, pp. 577-586).

[Fortuna delle note teorie del Q. su l'uomo medio].

N. Gunzburg, Ad. Q uételet et la crimino­ lo g ie (Rev. de l'inst. de sociol., 1935-XV, pp. 587-597).

F. SAVORGNAN, Spunti dem ografici in A. Scho­ penhauer (Economia, anno XV, 1937, pp. 127-136).

[Secondo lo S. esiste una connessione tra numero delle morti e numero delle nascite. L'A. ritrova qui la cosiddetta legge di com­ pensazione del Levasseur, e cerca di inqua­ drare questa teoria nello schema filosofico dello S. : antimalthusiano, poligenista].

Sociologia :

V . Travagline Comments on M illikan’s re-vieta o f Parelo’s sociology (Econometrica, voi. 5, 1937, pp. 301-303).

[Al Millikan — per il cui art. vedi la rubrica su questa riv., fase. 2, anno II — obietta il T . che la sua critica è filosofica e non sociologica, impugna i metodi e non i risultati].

N. M. Fovel: P areto: un critico francese e i corporalivisti italiani (Bibliografia fascista, a. XV I, 1937, pp. 779-784).

[Esame di un recente libro del Pirou: L ei

théories d e l'équilibre économ ique: Léon W'alras et V iliredo P.treto, ne! quale sono vagliate le varie tendenze degli economisti corporativi ).

W M. Fovel, Pareto. econom isti e corporali-vismo (Politica sociale a. IX, 1937, pp. 31*1* 317).

(Nel Pareto il F. ravvisa il tipo dell'eco­ nomista puro, « il matematico dell'egoismo tecnico », che difende contro le critiche di alcuni economisti corporativi].

B. Ischboldin, D ie Hauptrichtungen der ge-

gen wiirtigen jranzosìseben IVirtschaftssozio-logie. (Schmollers Jb., 61 Jg., 1937, pp. 535-550).

(L'a. esamina la polemica sulla natura del­ la sociologia economica svoltasi tra il Dur­ kheim, il Bouglé, il Simiand, l'Antonelli, il Maunier, il Joussain, il Bochard, e si pro­ pone di trovare un comune denominatore a queste varie tendenze].

G. I.. Dufrat, Contribution ét Li journée Qué­

telet: Sociologie d e Quételet (Rev. de Finsi, de Sociologie, vol. XV, 1935, pp. 299-313).

(Concezione che della sociologia ebbe il Quételet, come studio della morfologia (ti­ pi di vita sociale), della fisiologia (variazio­

ni delle strutture) e della fisica sociale (prin­ cipio di equilibrio, centro di gravità socia­ le ecc.) |.

P. Boivin, L ’économ ie sociale </' Auguste

Conile. L i dottrine (Rev. d'hist. ccon. et soc., a. XXIII, 1936-37, pp. 193-227).

IDopo aver rilevati gii influssi di Saint-Si- mon sul Conile, l'a. esamina particolareg­ giatamente il pensiero comtiano nei vari pro­ blemi : proprietà, capitale, concetto di clas­ se, lavoro, organizzazione produttiva; rileva la contraddizione tra autorità e libertà, so­ cialismo c conservatorismo).

Mele D., L'ideologia neo-econom ica d i II".

Rathenau (Commercio a. X, 1937, marzo, pp. 18-21).

[Cenno informativo delle concezioni econo- mico-politiche del R .].

H. FltEYER, Ferdinand Tiinnies und scine Stel­

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