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Stranieri di seconda generazione in Germania

Giovani stranieri di seconda generazione

7.1 Stranieri di seconda generazione in Germania

A differenza del caso francese, in Germania il termine “seconda generazione” è esteso a tutti i figli degli immigrati. Tuttavia, nel considerare gli immigrati, la società tedesca fa distinzione, infatti ritiene che gli immigrati extracomunitari siano meno propensi ad assimilare la cultura tedesca, in particolare considerano problematici gli immigrati di origine turca. Si è arrivato perfino a proporre di arrestare gli arrivi dalla Turchia! Addirittura il Parlamento tedesco agli inizi degli anni Ottanta diede delle sovvenzioni a famiglie degli immigrati extracomunitari perché tornassero ai propri paesi di origine. Studiosi come Schimidt e Heitmeyer, a sostegno della loro tesi, pubblicavano dati relativi a risultati scolastici degli immigrati europei per confrontarli con quelli dei non europei. Tuttavia, se si vuole analizzare i risultati scolastici dei figli degli immigrati fra il 1955 e il 1973 in Germania, è interessante notare che gli italiani sono piazzati sullo stesso livello dei turchi se non più sotto! Eppure il periodo dell'emigrazione degli italiani risale al 1955, sono stati i primi ad arrivare in Germania, in termini di tempo avrebbero avuto più tempo per assimilarsi.

A un esame più attento però, si capisce il motivo dei risultati scolastici poco soddisfacenti degli itlaiani: la Germania è uno Stato Federale, ogni Land dispone una notevole margine di autonomia decisionale. Vi è una differenziazione tra i Länder in materia di istruzione. In

99 Wihtol de Wenden C., “Giovani di seconda generazioni: il caso francese”, in Ambrosini M. e Molina S. (a cura di),

Seconde generazioni. Un'introduzione al futuro dell'immigrazione in Italia, Fondazione Giovanni Agnelli, Torino,

Baviera e in Baden-Württemberg, ad esempio, si è optato per una politica scolastica segregazionista: gli studenti stranieri frequentano le nationale Klassen (in Baviera) e le internationale Klassen (in Baden-Württemberg), due scuole create apposite per loro. Gli stati federali come Assia e Renania Settentrionale-Vestfalia hanno adottato una politica scolastica più liberale, infatti gli studenti tedeschi e immigrati sono inseriti nella stessa scuola. In questi Länder la carriera universitaria non sembra un miraggio, poiché raggiunti i 16 anni gli studenti possono inserirsi negli altri rami del sistema accedendo alle università.

Gli italiani come gli ex-jugoslavi sono concentrati più nei Länder meridionali, sono meno incoraggiati a continuare gli studi mentre hanno maggiori possibilità di lavorare, poiché il tasso di disoccupazione è minore ed è più facile essere assunti come apprendisti. I turchi, greci e spagnoli abitano più nella parte centro-settentrionale della Germania.

Sul piano dell'assimilazione, gli spagnoli immigrati in Germania hanno mantenuto legami con il paese d'origine, nello stesso tempo sono riusciti ad avere successo nell'istruzione. Si può affermare che gli immigrati spagnoli godono di una buona reputazione grazie a una rete di organizzazioni iberiche che ha favorito l'assimilazione delle seconde generazioni. I greci cercano di rivendicare la propria identità battendosi per l'istituzione di scuole e asili bilingui, ma esistono anche numerosi casi di matrimoni misti. La componente turca è quella più numerosa tra gli immigrati, tra i turchi vi sono due gruppi: gli studenti e la classe lavoratrice arrivata negli anni sessanta. La guerra tra turchi e curdi dagli anni settanta fino agli anni novanta causò l'emigrazione forzata dei due popoli verso la Germania. Ma una volta giunta in terra tedesca, hanno continuato i conflitti ideologici provocando disapprovazione dei tedeschi. I polacchi godono della simpatia della società tedesca, in quanto sono immigrati per ragioni economiche e si sono potuti inserire nei tessuti sociali tedeschi con più facilità.

Le politiche diverse dei Länder hanno avuto delle ripercussioni sugli immigrati, così come le forme associative proprie degli immigrati giocano un ruolo fondamentale nella vita delle seconde generazioni, poiché colmano le lacune in cui lo stato tedesco è manchevole. Uno sforzo volto a intensificare i processi interattivi tra i governi dei vari Länder e le associazioni degli immigrati è auspicato affinché possano aiutare le seconde generazioni a diventare dei cittadini autonomi100.

100Thränhardt D., “Le culture degli immigrati e la formazione della «seconda generazione» in Germania”, in Ambrosini M. e Molina S. (a cura di), Seconde generazioni. Un'introduzione al futuro dell'immigrazione in Italia, Fondazione Giovanni Agnelli, Torino, 2004, p. 129-164.

L'emergere per l'importanza delle diverse culture apportate dal processo di immigrazione assumerà un suo ruolo nella società ospitante, in quanto determinerà profonde modifiche nella struttura socio-economica del paese. Le seconde generazioni in bilico fra due mondi tenderanno a creare le basi per una società pluralistica, nella quale popoli diversi agiranno nel rispetto delle culture altrui in un clima di tolleranza reciproca.

Il mondo interiore delle seconde generazioni è molto complicato per le crisi di identità, le scelte difficili che provocheranno per necessità una organizzazione del loro futuro diversa dalle convenzioni finora esistenti. Data l'esperienza loro personale, avranno una visione dell'”altro” più tollerante e la tendenza a sentirsi tutti uguali e aventi diritto ad avere le stesse opportunità.

Tutte le considerazioni e le problematiche sinora qui espresse, a mio avviso, mettono in evidenza la necessità di considerare l'etnia non come elemento discriminante e di divisione tra popoli e culture diversi, ma di ritenerla una caratteristica individuale al pari di colore, di statura, di peso, di aspetto senza per questo doverla rinnegare. Va semmai vista come una peculiarità positiva che alla pari dell'aspetto o dell'intelligenza fa in modo che tutti gli individui siano diversi tra loro pur nello status di uguaglianza.