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Capitolo III: L’analisi del testo e le scelte traduttive

3.4 La strategia traduttiva

In una recente Terminologia della traduzione, si parla di «traduzione orientata al testo d’arrivo» e «traduzione orientata al testo di partenza»: la prima «consiste nella produzione di un testo d’arrivo conforme agli usi e alle convenzioni della lingua e della cultura di arrivo»; […] la seconda «consiste nella produzione di un testo d’arrivo […] in cui vengono importati elementi linguistici e culturali presenti nel testo di partenza».144

L’equilibrio tra funzione espressiva e vocativa nel prototesto e l’abbondanza di riferimenti culturali estranei alla cultura ricevente, ma strettamente legati alla cultura emittente, hanno determinato la messa in atto di una strategia traduttiva principalmente orientata al testo di partenza (o prototesto), nel tentativo di preservarne la specificità

142 Shuang Shen, “Translating Jin Yong: The Context, the Translator, and the Texts”, in Ann Huss, Jianmei Liu (eds.),

The Jin Yong Phenomenon: Chinese Martial Arts Fiction and Modern Chinese Literary History, Youngstown, NY,

Cambria Press, 2007, p. 208.

143 Osimo, Manuale del traduttore, op.cit., p. 38.

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culturale. La funzione in parte vocativa del prototesto, tuttavia, ha imposto la messa in atto di strategie puntuali orientate al lettore del testo di arrivo (o metatesto), strategie definite “comunicative”, nel tentativo di “produrre sul nuovo lettore un effetto il più vicino possibile a quello che il testo originale produceva sui suoi lettori”.145

Una strategia traduttiva orientata al prototesto ha comportato, ad esempio, la scelta di non ricorrere ad equivalenti nella cultura ricevente nella resa dei “detti popolari” cinesi (i cosiddetti 俗语 suyu), ma di esplicitarne il significato denotativo, o quella di mantenere inalterati i nomi dei personaggi mediante una trascrizione. Anche la scelta di non neutralizzare del tutto le ripetizioni lessicali presenti nel prototesto riflette questa strategia. Le ripetizioni, in quanto espressione dello stile narrativo proprio dell’autore, sono state mantenute anche nel metatesto, evitando ove possibile inutili “abbellimenti” che avrebbero sacrificato aspetti significativi della narrazione e dello stile dell’autore. Ad esempio, l’espressione 江湖上有言道 jianghu shang you yandao compare spesso nel testo, ed è seguita da un detto racchiuso tra virgolette. In favore della scorrevolezza della narrazione, nel metatesto sarebbe stato preferibile evitare la continua ripetizione della medesima struttura, ma dal momento che questo tipo di ripetizioni è parte dello stile dell’autore, si è deciso di mantenerlo anche in traduzione, per non sacrificare una caratteristica che rende il testo immediatamente riconoscibile e riconducibile al suo autore. Inoltre, essendo la narrazione una “caricatura” del mondo dei guerrieri erranti dei romanzi classici cinesi, spesso (se non sempre) l’autore fa ricorso a queste espressioni per amplificare l’effetto comico della narrazione, ad esempio:

3. 江湖上有言道:‘小心天下去得,莽撞寸步难行。’

Fra i guerrieri erranti si dice: ‘chi è prudente arriva lontano, chi è impetuoso, invece, fatica a muovere un passo’.

145 Faini, Tradurre, op. cit., p. 15.

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L’espressione 小 心 天 下 去 得 , 莽 撞 寸 步 难 行 xiaoxin tianxia qude,

mangzhuang cunbu nan xing sembra una variante del detto cinese 大胆天下去得,小

心寸步难行 dadan tianxia qude, xiaoxin cunbu nan xing, ovvero “chi ha coraggio arriva lontano, chi è prudente fatica a muovere un passo”, con un preciso intento comico da parte dell’autore.

La forza di questi detti, espressi in uno stile conciso tipico del cinese classico, sta nel rovesciamento dei valori antichi: per Zhou Weixin, che viene definito 老江湖 lao

jianghu (“guerriero errante esperto”) in riferimento ad un mondo e ad un sistema di valori

antichi (老 lao), i valori fondamentali sembrano così essere la prudenza e il talento di nascondersi e riuscire a fuggire dalle situazioni di pericolo:

4. 江湖上有言道:‘手稳口也稳,到处好藏身。’

Fra i guerrieri erranti si dice: ‘se si sanno controllare la mano e la gola, ci si può nascondere ovunque’

Il romanzo wuxia deve la sua unicità proprio alla sua forte riconoscibilità culturale, ad uno stile narrativo particolare e al suo uso unico della lingua. Un lettore che si avvicina alla traduzione di un romanzo di questo genere deve essere consapevole di non trovarsi di fronte a un testo appartenente alla propria sfera culturale e linguistica, e questo è possibile tramite la messa in atto di una strategia traduttiva rivolta al prototesto che tenti di preservarne alcune delle sfumature e specificità che lo contraddistinguono.

Tuttavia, nel processo di traduzione di questo romanzo, la messa in atto di strategie puntuali orientate al metatesto si è rivelata, in diversi casi, una scelta altrettanto efficace. Proprio perché il lettore del metatesto, come quello del prototesto, è un lettore generico, e il romanzo appartiene a un genere popolare, di intrattenimento, si è preferito in certi casi abbattere qualche ostacolo e offrire anche al lettore del metatesto la possibilità di fruire in maniera scorrevole di una narrazione che presuppone in sé azione, avventura, elementi esotici e scene di combattimento, elementi che rappresentano e caratterizzano il genere wuxia. Per questo motivo, sono stati messi in atto interventi sul prototesto quali

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esplicitazioni, descrizioni, mezzi calchi, impiego di espressioni equivalenti nella lingua ricevente, che contribuissero, in determinate occasioni, ad avvicinare il prototesto al lettore del metatesto.

La scelta di produrre una versione fortemente orientata al testo di partenza [...] implica una rinuncia alla scorrevolezza: insistendo troppo, inoltre, si rischia di sfigurare l’armonia della lingua d’arrivo, rendendo così un cattivo servizio all’autore (o al testo originale in sé), al lettore, […] alla propria lingua, ma anche a se stessi.146

La strategia adottata per la traduzione di questo romanzo, orientata al prototesto nella resa di alcuni elementi appartenenti alla cultura emittente, ma ragionata in base alla funzione vocativa e alla natura popolare del romanzo, permette al traduttore di accompagnare il lettore del metatesto alla scoperta di elementi culturali e linguistici nuovi, compensandone le difficoltà di comprensione con eventuali brevi note esplicative, ma anche di fornire al lettore la possibilità di fruire degli elementi che lo rendono un genere così popolare nella cultura emittente, attraverso strategie puntuali messe in atto proprio per avvicinare il prototesto alle sue esigenze.

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