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Capitolo III: L’analisi del testo e le scelte traduttive

3.5 Le caratteristiche del prototesto e le strategie traduttive puntuali

3.5.2 Il livello della parola

3.5.2.3 Il lessico wuxia

3.5.2.3.2 Le tecniche e gli stili di combattimento

Le tecniche sfoggiate dai personaggi vengono descritte tramite espressioni a quattro caratteri, con una struttura morfosintattica concisa che ricorda quella dei chengyu (le espressioni idiomatiche cinesi a quattro caratteri). Alcune contengono citazioni alla letteratura classica, come il “Giardino dei peschi” del romanzo Sanguo yanyi (Il romanzo

dei Tre Regni). Nel tentativo di rendere l’esoticità di queste espressioni anche nel

metatesto, durante il processo traduttivo non ci si è limitati ad una semplice traduzione letterale, ma è stato necessario mettere in atto una strategia più creativa. Ad esempio, l’espressione 桃园夺槊 taoyuan duo shuo è stata tradotta come “Lunga lancia che conquista il Giardino dei peschi”. Allo stesso modo, l’espressione 夜闯三寨 ye chuang

san zhai, è diventata “Attacco notturno ai tre accampamenti fortificati”, l’espressione 飞

花摘叶 feihua zhai ye, è stata resa come “Turbinio di fiori e foglie”, e l’espressione 回 马 hui ma, è stata tradotta come “Volta il cavallo”. Nonostante una traduzione che tenda all’esplicitazione non sia considerata la scelta migliore in termini di scorrevolezza di un testo narrativo, in questo caso ha consentito di trasportare il fascino e la particolarità delle singole espressioni agli occhi del lettore del metatesto, oltre all’immancabile effetto comico: nonostante i nomi altisonanti delle tecniche, infatti, gli attacchi si rivelano alla fine quasi tutti inconcludenti.

Di fronte alla questione della resa in traduzione dei termini che identificano invece i vari stili di arti marziali, è possibile optare per una traduzione esplicitante, o fornirne invece al lettore del metatesto una trascrizione, preservandone così l’esoticità e contribuendo a creare una sorta di linguaggio “standard” delle arti marziali.177 Nel

prototesto, in particolare, si sono riscontrati i termini 内功 neigong e 轻功 qinggong. Il termine 轻 功 qinggong si riferisce ad una disciplina delle arti marziali molto coreografica, che a sua volta racchiude diversi stili e abilità di combattimento legate al concetto di leggerezza e di controllo del flusso del qi (l’energia vitale) attraverso i meridiani corporei. Per questa accezione di “leggerezza” che rimanda immediatamente

177 Sharon Lai, “Domesticating and foreignizing: strategies for translating the fiction of Louis Cha”, in Liu Ching-chih (eds.) The question of reception: martial arts fiction in English translation, Hong Kong, Centre for Literature and Translation, Lingnan College, 1997, p. 78.

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ai combattimenti sospesi in aria dei film di arti marziali, molti traduttori hanno optato per una traduzione esplicitante del termine, come nel caso della traduzione in lingua inglese del romanzo di Jin Yong 雪山飛狐 Xue Shan Fei Hu, Fox Volant of the Snowy

Mountain:178

22. 殷吉心中一寒: “此人轻功,果然在我之上。”179

“He certainly beats me,” shuddered Fortune. “He is much better at levitational arts than I am.”180

Yin Il Fortunato ebbe un tuffo al cuore: “L’abilità di quest’uomo è di gran lunga superiore alla mia”.181

23. 田青文抱住铁盒,施开轻功,疾向西北方奔去。182

Carrying the box in her hands, Sign practiced levitational arts and made all speed in a northeasterly direction.183

Intanto Tian Qingwen, tenendo stretto lo scrigno e utilizzando la Tecnica di Leggerezza, si faceva strada verso Nord-Ovest.184

Questi esempi permettono di osservare strategie traduttive differenti: in primo luogo, la particolarità della traduzione inglese è che tende ad utilizzare un unico termine per la traduzione di 轻功 qinggong, ovvero “levitational arts”, mentre la traduzione italiana ricorre, nel primo caso, alla neutralizzazione (“l’abilità”), e nel secondo caso ad una resa più creativa, che rimanda quasi alle tecniche sfoggiate dai protagonisti (“la Tecnica di Leggerezza”). In questo modo, il lettore del metatesto non è in grado di associare i due termini e comprendere che si riferiscono al medesimo stile. Dato che ogni traduttore fornisce una propria interpretazione del termine e non è possibile fare

178 Jin Yong, Fox Volant of the Snowy Mountain, trans. Olivia Mok (Hong Kong, Chinese UP, 1993). 179 Jin Yong 金庸, Xue Shan Fei Hu 雪山飛狐, op. cit.

180 Jin Yong, Fox Volant of the Snowy Mountain, op. cit., p. 14. 181 Jin Yong, Volpe Volante della Montagna Innevata, op. cit., p. 22. 182 Jin Yong 金庸, Xue Shan Fei Hu 雪山飛狐, op. cit.

183 Jin Yong, Fox Volant of the Snowy Mountain, op. cit., p. 28. 184 Jin Yong, Volpe Volante della Montagna Innevata, op. cit., p. 36.

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riferimento ad una traduzione consolidata, forse una delle strade meno fuorvianti, per il lettore del metatesto, è la trascrizione, accompagnata da una nota esplicativa:

Uno stile di arte marziale cinese molto coreografico, che si focalizza su leggerezza e stabilità dei movimenti, come la corsa sui muri, la caduta leggera e il salto.

Un altro termine che ricorre più volte nel testo è 武功 wugong, un termine generico e comprensivo di diversi stili di combattimento. A differenza dei termini analizzati in precedenza, il termine 武功 wugong è più generico e possiede una traduzione consolidata nella lingua ricevente, l’espressione “arti marziali” (a cui possiamo ricondurre anche il termine 武术 wushu). Poiché esiste una traduzione del termine nella lingua ricevente che consente di non sovraccaricare il lettore del metatesto di termini stranianti e di note, si è deciso di utilizzarla anche nel metatesto.

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