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La Disintermediazione nei Partiti Italian

Cluster 2 Strategie Rappresentative:

C 2.1: Membership C 2.2: Organizzazioni Collaterali

1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7

PDS 1991 1 2 1 2 2 1 1 2 2 2 2 2 2

PPI 1995 1 2 1 2 2 1 1 1 1 2 2 2 2

FI 1997 1 1 2 1 2 2 1 1 1 2 2 2 2

82 e 2. Lo scarto quadratico medio è uguale a 0 per diverse variabili, dimostrando che le disposizioni tendono ad assomigliarsi tra i partiti considerati per quanto riguarda diverse materie23. Tuttavia nelle variabili che vanno dalla 2.1 alla 2.3 si riscontrano dei dettagli degni di nota. All’interno dello Statuto del PDS è prevista la “Conferenza delle donne” (art. 24, Statuto PDS 1991), anche se non prevede un’organizzazione giovanile; all’interno di Forza Italia è stata istituita l’organizzazione “Italia Azzurro Donna” (Art. 72, Statuto FI 1997), l’organizzazione “Forza Italia-Giovani per la Libertà” (art. 70) e “Forza Italia Seniores” (Art. 72bis). La Lega non dispone di organizzazioni femminili, mentre i Popolari sono l’unico partito, insieme a Forza Italia, a prevedere tutte e tre le tipologie di organizzazioni all’interno del proprio Statuto24. E’ interessante notare come alla variabile 1.6, relativa all’esclusività della membership, che generalmente è trasversale a tutti i partiti, Forza Italia diverga dal resto della popolazione organizzativa. Inoltre, il punteggio con la frequenza maggiore è 2, prevalente nel Cluster 2.2, mentre l’unica variabile dove in tutti i partiti è stato dato il punteggio 1 è la variabile 1.1, poiché in tutti i partiti la figura degli iscritti viene riconosciuta come categoria formale separata dai semplici sostenitori.

Cluster 3 – Strutture:

C 3.1 Organo Esecutivo C 3.2: Leadership

3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 4.2 4.3

PDS 1991 1 2 1 1 2 1 1

PPI 1995 1 2 1 1 2 1 1

FI 1997 1 2 1 1 2 2 2

LN 1998 1 2 1 1 1 2 1

Tabella 3.4 Cluster 3 della prima osservazione.

Considerando invece la dimensione delle strutture organizzative, il primo dato che emerge è che per le prime quattro variabili del C 3.1 non c’è varianza,

23 Questo è particolarmente vero per quanto riguarda le variabili relative alle variabili 2.4-2.7,

relative alle organizzazioni collaterali di Imprenditori, Agricoltori, Gruppi etnico-linguistici e le organizzazioni religiose. Come si vedrà anche nei prossimi paragrafi, in nessuno statuto è prevista la presenza di queste sotto organizzazioni.

24 Questo dato è emerso anche dalle considerazioni fatte da Pizzimenti (in Bardi et al., 2007, p. 13),

secondo cui il partito prevedeva al proprio interno l’organizzazione femminile, giovanile e dei seniores, in continuità con le disposizioni statutarie della DC.

83 poiché tutti i partiti presentano le stesse caratteristiche: tutti presentano più di un livello tra il Congresso e il Leader25, all’interno di tutti gli organi esecutivi sono presenti i leader locali e non membri del governo o il Primo Ministro. Anche per quanto riguarda la presenza dei capigruppo c’è concordanza tra PDS, PPI e FI, e l’unica a divergere è LN26. Tuttavia, la deviazione standard più alta viene

individuata nella variabile 4.2 (0,58), appartenente al Cluster 3.2, che fa riferimento alla possibilità da parte del Leader di partecipare al Congresso: PDS e PPI non lo consentono mentre Lega e Forza Italia sì. Infine, la media delle variabili, in questo caso, oscilla tra 1 e 2, mentre a prevalere è il punteggio 1.

Fatte queste considerazioni, è possibile calcolare l’indice di disintermediazione. Per il primo Cluster gli indici equivalgono a 0,10 per tutti i partiti considerati. Per il secondo cluster, invece, PDS e PPI si assestano su un valore di 0,18, FI 0,16 e LN 0,2. I quattro indici generali sono quindi riassunti nella tabella 3.5:

Tabella 3.5 Indici di Disintermediazione della prima osservazione.

Si può notare come non ci sia una grande varianza tra i partiti, in quanto PDS e PPI si collocano in una situazione intermedia tra i due limiti dell’intervallo, mentre la Lega risulta leggermente più intermediato. Si può quindi dire che, sulla base dei dati raccolti, il primo punto di osservazione, l’unico caso di partito disintermediato è Forza Italia. Per quanto riguarda il primo Cluster, le Risorse organizzative, i partiti di questa popolazione presentano i seguenti rapporti iscritti/voti: il PDS riporta un

25 Sono due per i PDS (Consiglio e Direzione); due per il PPI (Consiglio e Direzione); due per FI

(Consiglio e Comitato di Presidenza); due per LN (Assemblea Federale e Consiglio Federale).

26 Un aspetto comune a tutti gli statuti della Lega Nord è che nel Consiglio Federale i capigruppo di

Camera e Senato sono presenti, ma hanno solo diritto di parola, non di voto (art. 13, Statuto LN 1998), per cui non possono essere conteggiati.

Indice di Disintermediazione T1

PDS 1991 0,15

PPI 1995 0,15

FI 1997 0,14

84 valore di 0,05, ottenendo il punteggio più alto27; il PPI segue con un valore pari a 0,0428; anche per la Lega il rapporto è uguale a 0,0429; Infine, Forza Italia ottiene il valore più basso di questa osservazione, con un valore di 0,0130.

A livello di incorporazione nelle istituzioni statali, invece, i quattro partiti presentano una varianza più ampia. Per il PDS sono state considerate le elezioni del 199431, e il dato presenta un livello di penetrazione delle istituzioni dello 0,0632, il più basso della popolazione organizzativa considerata, poiché nella XII legislatura il partito non ha partecipato al Governo. Il Partito Popolare, analizzato nelle elezioni del 1996, ha avuto una discreta partecipazione ai vari governi della XIII legislatura, garantendo un livello di penetrazione delle istituzioni dello 0,3233. Forza Italia alle elezioni del 2001 risulta dominante, con un indicatore pari a 0,534, mentre la Lega presenta uno 0,0935 sulla medesima elezione.

3.4 Osservazione T2: Gli anni Duemila e le elezioni del 2006.

Nella seconda rilevazione si osserva la comparsa dei Democratici di Sinistra (DS), che dal 1998 sostituisce il PDS, e di Democrazia è Libertà- La Margherita, partito

27 Gli iscritti al partito nel 1994 erano 698.287 (De Rosa, in Bard et al., 2007, p. 58), mentre alle

elezioni sono stati presi complessivamente 13.768.262 voti.

28 Nel 1996 il Partito Popolare Italiano poteva contare 172.701 iscritti (Pizzimenti, in Bardi et al.,

2007, p. 6), mentre alle elezioni il partito ha ottenuto 4.864.482 voti.

29 La Lega Nord aveva, nel 2001, 124.310 iscritti (Cedroni, in Bardi et al., 2007, p. 251 ottenendo

alle elezioni dello stesso anno un totale di 3.131.048 voti.

30 Nel 2001 il partito aveva 271.751 iscritti

(https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_Italia_(1994)#Iscritti) ottenendo, nello stesso anno, 18.963.034 voti.

31 In deroga alla scelta di considerare l’elezione successiva più vicina alla pubblicazione dello

statuto, in questo caso è stata considerata l’elezione del 1994 per dare compattezza all’analisi, concentrando lo studio sulla cosiddetta “Seconda Repubblica”. Inoltre, questa scelta è facilitata dal fatto che lo statuto rimane invariato.

32 In seguito alle elezioni del 1994, il rapporto tra i seggi ottenuti dal partito sul totale è equivalente

a 0,19 (181/945), il Presidente del Consiglio non era membro del Partito e assenza di ministri membri del partito all’interno del Governo.

33 Il rapporto tra seggi ottenuti dal partito e il totale dei seggi è pari a 0,10 (98/945), il Presidente del

Consiglio, Romano Prodi, è considerabile come membro di riferimento del Partito, e la partecipazione al governo è stata, mediamente, pari a 0,18.

34 Il valore del rapporto tra seggi ottenuti dal partito e il totale dei seggi è equivalente a 0,27

(255/945), il Presidente del Consiglio era membro di Forza Italia, e la partecipazione del governo è equivale, mediamente, a 0,45.

35 La Lega ha ottenuto 47 seggi, per cui il rapporto con i seggi totali ha un valore di 0,05; il Presidente

85 fondato nel 2002 e dove è confluito il PPI. Entrambi questi partiti si presenteranno alle elezioni del 2006 sotto la lista l’Unione, guidata da Romano Prodi.

Cluster 2 – Strategie Rappresentative:

C 2.1: Membership C 2.2: Organizzazioni Collaterali

1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7

DS 2005 1 2 2 2 2 1 1 1 2 2 2 2 2

DL 2006 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

FI 2004 1 1 2 1 2 2 1 1 1 2 2 2 2

LN 2002 1 2 1 2 2 1 2 1 2 2 2 2 2

Tabella 3.6 Cluster 2 della seconda osservazione.

A livello di analisi generale delle Strategie Rappresentative, come si può osservare nella Tabella 3.6, i valori medi delle singole variabili oscillano tra 1 e 2, le deviazioni standard sono pari a 0 per le variabili riguardanti il riconoscimento dell’iscrizione (1.1), l’obbligo di essere iscritti ad un’organizzazione legata al partito (1.5) e le quattro variabili riguardanti la presenza di organizzazioni di imprenditori (2.4), agricoltori (2.5), gruppi etnici (2.6) e gruppi religiosi (2.7). La varianza più alta, in questo contesto, viene rintracciata, a pari merito, nelle variabili 1.2, 1.6 e 2.1. Anche in questo caso, la codificazione 2 sembra essere prevalente nel Cluster 2, e lo si vede soprattutto per il partito DL, che per la parte relativa alle organizzazioni collaterali ottiene il massimo del punteggio (14)36.

36 In linea con quanto scritto da Pizzimenti (in Bardi et al., 2007, p. 13), nello Statuto, all’art. 6.4 e

6.5, viene lasciata ampia autonomia alle sedi regionali nello stabilire i criteri per la partecipazione di associazioni e movimenti che condividano l’azione e le finalità del partito.

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Cluster 3 – Structures:

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