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3.3 Struttura e funzionamento generale del settore idrico e delle piccole AAP del cantone

3.3.2 Struttura e funzionamento

La struttura e il funzionamento generale delle AAP sono disciplinati dal regolamento di distribuzione dell’acqua potabile definito dagli enti comunali in funzione del Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale), che l’UPAAI mette a disposizione presso i comuni. Si tratta di un regolamento che “disciplina i principi generali inerenti alla costruzione, all’esercizio, alla manutenzione e al finanziamento delle infrastrutture dell’Azienda e ne regola i rapporti con gli abbonati, gli utenti e i terzi” (UPAAI, 2017).

Prima dell’introduzione del regolamento tipo, le AAP erano sostanzialmente caratterizzate da una situazione piuttosto caotica, poiché ogni Comune godeva di una maggiore autonomia nella realizzazione del proprio regolamento interno che, in parole povere, veniva concepito secondo l’eredità acquisita dalle precedenti amministrazioni o secondo la propria fantasia e creatività. Questo genere di eterogeneità fra i diversi comuni provocava all’UPAAI importanti oneri amministrativi divenuti ingestibili con il passare del tempo. Per questo motivo, l’UPAAI decise di creare un modello cantonale unico sulla base di una fusione dei migliori regolamenti comunali.

L’Azienda Acqua Potabile (AAP) è generalmente un istituto di diritto pubblico senza personalità giuridica, sottoposta alla vigilanza e alla gestione da parte dell’Assemblea o del Consiglio comunale ed è rappresentata dal Municipio.

Tipicamente, gli organi di un’AAP sono i seguenti:

Figura 5: organi di un’AAP

Fonte: produzione dell’autore

Assemblea

L’assemblea o il Consiglio comunale è l’organo che si occupa di adottare i regolamenti dell’Azienda, oppure ne sospende l’applicazione, li modifica o li abolisce. Inoltre, approva le tariffe e le tasse, esamina i conti preventivi e i conti consuntivi e ne approva il contenuto, autorizza l’esecuzione degli investimenti e nomina la Commissione di revisione. L’assemblea, rispettivamente il Consiglio comunale, si occupa anche delle decisioni che non riguardano la gestione ordinaria dell’AAP.

Assemblea, rispettivamente il

Consiglio comunale

Municipalità (rispettivamente la

Commissione amministratrice)

Comissione di revisione

Direzione

Municipio

Il Municipio è l’organo responsabile dell’amministrazione dell’Azienda e provvede quindi al suo regolare funzionamento tecnico e amministrativo, nonché al suo miglioramento. Inoltre, rappresenta l’Azienda in giudizio in caso di necessità. Per di più si assume altri obblighi specifici, ad esempio:

o presenta i conti preventivi e consuntivi all’Assemblea o al Consiglio comunale; o propone la costruzione di nuove opere all’Assemblea o al Consiglio comunale;

o allestisce il regolamento ed eventuali modifiche che devono essere sottoposte all’Assemblea o al Consiglio Comunale per una loro approvazione;

o ….

Direzione

La direzione collabora strettamente con il Municipio nella gestione corrente dell’Azienda. In particolare, si occupa di formulare preavvisi e proposte in merito ai progetti per la costruzione di nuove opere o per il potenziamento delle opere esistenti, preavvisa le tariffe e le tasse e collabora alla stesura dei regolamenti dell’Azienda così come ad una loro eventuale modifica.

Commissione di revisione

La Commissione della gestione dell’Assemblea, o del Consiglio comunale, si occupa anche della revisione dei conti, per cui funge da Commissione di Revisione.

Compiti di un’azienda acqua potabile

L’azienda si occupa della distribuzione dell’acqua potabile nelle zone di propria competenza in funzione della capacità degli impianti e secondo le condizioni stabilite dal Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale) e alle condizioni tariffarie in vigore. Inoltre, è tenuta ad assicurare l’accesso e l’erogazione dell’acqua necessaria per la lotta antincendio nelle zone di distribuzione di propria competenza. L’approvvigionamento idrico può essere fornito anche ad altri enti di distribuzione o comuni.

Approfondimento

In particolare, secondo il Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale), l’AAP deve provvedere a:

a. “assicurare che l'acqua potabile distribuita sia conforme e rispetti i requisiti definiti dalla legislazione in materia di derrate alimentari;

b. informare annualmente l'utenza circa le caratteristiche dell'acqua potabile distribuita; c. informare immediatamente l'utenza nel caso in cui la qualità dell'acqua potabile non

rientrasse nei parametri definiti dalla legislazione in materia di derrate alimentari;

d. assicurare che l'acqua sia distribuita nel limite del possibile nella quantità richiesta dall'utenza e alla pressione adeguata (riservati in particolare i casi di cui agli artt. 42 e 44)”.

Fonte: Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale), 2017

Principi per la fornitura dell’acqua

Il Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale) fornisce delle indicazioni sui principi fondamentali che dovrebbero essere sempre garantiti nello svolgimento della normale attività da parte delle AAP. A questo proposito, regolamento alla mano, il primo principio evidenziato nell’articolo 42 indica che “la fornitura di acqua avviene, di regola, solo dopo la

posa del contatore” (UPAAI, 2017). Si sottolinea quindi l’importanza e l’auspicio ad avvalersi di

contatori che, verosimilmente, in un contesto come quello odierno caratterizzato dalla diffusione della digitalizzazione, dovrebbero poter essere letti “a distanza”. Infatti, come emerge nell’intervista eseguita presso l’UPAAI, oggigiorno sarebbe inutile installare dei contatori meccanici di vecchia generazione. Si consideri che, oltretutto, il regolamento tipo per la fornitura dell’acqua esprime che

“l’utente si impegna a fare un uso razionale e parsimonioso dell’acqua fornita” (UPAAI,

2017) e, sostanzialmente, può essere considerato come uno dei principi guida fondamentali su cui l’Azienda dovrebbe fondare l’attività di approvvigionamento idrico.

Modalità di finanziamento

L’AAP deve essere finanziariamente autosufficiente e, in questo senso, l’autonomia finanziaria deve essere garantita da fonti diverse, quali: le tasse di allacciamento, le tasse di utilizzazione, la fatturazione di forniture speciali, i sussidi ufficiali, le altre partecipazioni di terzi e i contributi di miglioria. A questo proposito, il Regolamento tipo per la distribuzione di acqua potabile (e industriale) indica che le tasse di allacciamento e di utilizzazione devono coprire le spese d’esercizio e manutenzione, gli interessi passivi e gli ammortamenti. In ogni caso, vi sono delle basi legali a scanso di possibili speculazioni finanziarie effettuate per mezzo dell’approvvigionamento idrico di modo che sia a tutti gli effetti un servizio senza scopo di lucro.