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Struttura tipica dei catastrophe bond

Capitolo 3 – Catastrophe bond e Resilience bond

3.2 Catastrophe bond

3.2.1 Struttura tipica dei catastrophe bond

I Catastrophe bond, chiamati anche Acts of God Bond sono uno dei principali strumenti per la securitisation del rischio assicurativo, il cui tratto caratteristico è che al verificarsi di dati eventi dannosi e nei limiti stabiliti dal contratto, i sottoscrittori subiscono una decurtazione delle proprie entrate in proporzione alle perdite.

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assicuratori e anche da assicurati, con lo scopo di costituire una fonte di finanziamento per perdite derivanti da eventi dannosi.

I cat bond sono piazzati presso gli investitori finanziari, secondo le normali procedure usate per qualsiasi emissione obbligazionaria. In particolare, l’emissione di questa particolare obbligazione coinvolge tre soggetti:

• Una compagnia di assicurazione o riassicurazione, detta sponsoring firm, che possiede un rischio catastrofale e vuole trasferirlo al mercato finanziario tramite

securitisation.

• Una società giuridicamente autonoma, lo SPV (special purpose vehicle), che offre copertura acquistando quindi i titoli dallo sponsoring firm e finanziandosi tramite l’emissione di catastrophe bond.

• Gli investitori che decidono di acquistare i titoli.

Figura 9 - Struttura di un Cat bond (Fonte: www.refocuspartners.com/rebound)

Lo SPV ha un ruolo fondamentale nell’emissione del cat bond, in quando svolge sostanzialmente tre operazioni:

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1. Emette un prestito obbligazionario, nelle cui condizioni è stabilito che il pagamento dell’interesse, la restituzione del capitale o entrambi, siano legati inversamente al valore che assumerà in futuro una grandezza rappresentativa di un determinato rischio. Tale grandezza è un indice di settore per una certa zona geografica, tipo di esposizione e periodo di tempo, se si sceglie una formula index-linked, o la somma delle perdite della sponsoring firm per un certo portafoglio di esposizioni, nel caso di formule firm specific. I capitali raccolti dallo SPV si intendono a disposizione per il finanziamento di un determinato rischio e, in caso di evento dannoso, le somme vengono stornate per la copertura delle perdite.

2. Contemporaneamente all’emissione dei cat bond, lo SPV conclude con la

sponsoring firm un contratto di riassicurazione, con condizioni coerenti con il

prestito, in particolare:

• L’ammontare della copertura coincide con il valore nominale del prestito o è una percentuale elevata dello stesso (80-90%);

• La durata del contratto di riassicurazione non supera quella del prestito; • Il rischio coperto è lo stesso del cat bond e le perdite sono calcolate in base

alle stesse grandezze;

• Il tipo di copertura riflette in modo in cui i sottoscrittori partecipano alle perdite;

3. Lo SPV investe i capitali raccolti in attività finanziarie liquide, che svolgono la funzione di collaterale per il prestito e, allo stesso tempo, di fondo per il

finanziamento delle perdite della sponsoring firm. Le attività nel quale questa società investe i proventi dell’emissione devono essere attività liquide e di primissima qualità, normalmente dotate di un rating pari a AAA.

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Figura 10: Struttura tipica dei rapporti relativi all’emissione di catastrophe bond (Fonte: “Il risk management fra assicurazione e finanza”)

Mediante l’insieme di operazioni che abbiamo descritto, lo SPV si dota delle seguenti entrate:

• I capitali raccolti mediante il prestito obbligazionario; • I premi assicurativi pagati dallo sponsoring firm; • Il rendimento del collaterale;

Le uscite sono date, invece, da:

• Gli interessi del prestito obbligazionario e il rimborso del prestito a scadenza; • Gli indennizzi da versare alla sponsoring firm in caso di sinistro.

Come si nota, le due uscite sono in parte alternative, perché se non si verifica nessun sinistro, lo SPV non deve nulla allo sponsoring firm e utilizza il fondo solo per soddisfare gli obbligazionisti secondo le normali condizioni del contratto; se invece si verificasse il

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sinistro, gli obbligazionisti perderebbero tutto o in parte il diritto ad ulteriori pagamenti, e il fondo verrebbe utilizzato per il pagamento degli indennizzi della sponsoring firm.

Se i premi pagati dalla sponsoring firm sono proporzionati al rendimento promesso agli obbligazionisti in caso di assenza dei sinistri, lo SPV sarà in grado di adempiere in ogni caso alle sue obbligazioni. Ciò annulla la probabilità di insolvenza, nell’ipotesi di una gestione corretta dello SPV.

I sottoscrittori dei cat bond subiscono ovviamente, un rischio maggiore rispetto alle

normali obbligazioni, che viene compensato da un tasso di interesse significativamente più alto di quello del mercato. Il tasso di interesse può essere fisso o variabile. Il differenziale tra il tasso pagato ai sottoscrittori e il tasso di mercato che si sarebbe pagato per un normale prestito obbligazionario di simile durata costituisce, in pratica, il premio che si paga agli investitori per il rischio superiore che si assumono.

Il tasso cedolare ricevuto dagli investitori di un cat bond è generalmente suddiviso in due componenti.

Innanzitutto, poiché gli investitori contribuiscono con il proprio denaro per uno o più anni, ricevono i pagamenti degli interessi per il valore temporale del loro denaro, che di solito si basa sul tasso LIBOR. Tecnicamente, il valore temporale del denaro dovrebbe basarsi su un tasso privo di rischio, ma il tasso LIBOR è leggermente superiore perché comprende anche una modesta entità di rischio di credito. Pertanto, la portata di un rendimento più elevato è giustificata da un rischio di credito nel mercato dei cat bond.

Inoltre, gli investitori sono soggetti ad una potenziale perdita, pertanto ricevono anche una cedola aggiuntiva che compensa l’assunzione di questo rischio. Il tasso cedolare

aggiuntivo, indicato come una percentuale dell’importo dell’obbligazione, può essere indicato come “premium risk”, “spread risk”, o semplicemente “spread”.

48 Pertanto, possiamo dire che:

Total coupon rate % to investors = LIBOR % + spread %

Il tasso LIBOR è destinato a compensare gli investitori principalmente per la detenzione dei loro fondi, ma non per il rischio di catastrofe. Quindi lo spread è la componente del tasso cedolare che si riferisce al rischio d'evento di una perdita catastrofale. Pertanto, si fa riferimento generalmente allo spread per misurare il "prezzo" del trasferimento del rischio:

Price of risk transfer = spread %

Lo spread rappresenta il prezzo dell’obbligazione, ma non misura il costo netto per lo sponsor dell’obbligazione. Tramite il cat bond, lo sponsor ha un’attesa matematica di ricevere qualche recupero di perdita catastrofica, e tale quantità è misurata dalla “perdita media annuale”. Di solito lo spread dovrebbe superare la perdita attesa perché lo spread dovrebbe essere sufficiente non solo per coprire la perdita attesa ma di fornire anche un ulteriore tasso di rendimento positivo:

Spread % = expected loss % + additional rate of return %

Spread % = expected loss % + margin %

Margin % = spread % - expected loss %

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