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Le strutture sul lato sud del recinto e i sondaggi S14 e S15

CAPITOLO II. Tell Baqarat 1 (c arlo l ippoli s)

II.4 Il complesso settentrionale di TB1

II.4.2 Le strutture sul lato sud del recinto e i sondaggi S14 e S15

veniamo ora al lato meridionale del recinto. Lo consideriamo qui, a parte, sia per questioni di topo-grafia (sorge più elevato rispetto agli altri lati – quasi a livello del sommo della terrazza), sia per ragioni planimetriche (il recinto, per quanto su questo lato ancora poco chiaro, sembra presentare un impianto leggermente diverso rispetto agli altri lati).

Circa 10 metri a sud del punto più elevato della terrazza e circa a 5-6 metri rispetto alla linea del suo muro meridionale articolato a lesene, gli scavi iracheni hanno riportato alla luce resti di strutture in mattoni cotti in quella che doveva verosimilmen-te essere un’area almeno in parverosimilmen-te aperta (Fig. 108).

Questi dispositivi in mattoni cotti si dispongono, con un orientamento grosso modo nord-sud, in un settore delimitato da murature in mattoni crudi e parzial-mente pavimentato a mattonato al suo interno. Oc-Fig. 108 - TB1, vasche e bacini immediatamente a sud del

complesso settentrionale, da est.

Fig. 109 - TB1, sondaggio S14, veduta zenitale.

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Fig. 110 - rilievo del sondaggio S14 (elaborazione grafica M. Furlanetto).

corre premettere che, considerata la presenza della strada bitumata a sud/sud-ovest e ammettendo una contemporaneità degli impianti, parrebbe legittimo collocare l’ingresso principale al recinto del com-plesso settentrionale su questo lato, al termine di un percorso cerimoniale. A giudicare dall’andamento del microrilievo è possibile ipotizzare la presenza di un accesso all’area subito a ovest delle strutture che stiamo ora considerando9: è questo, in effetti, il settore al quale conduce la via bitumata e mattonata che passa a lato del tempio di epoca neobabilonese e che, possiamo pensare, costituiva l’antico percor-so cerimoniale all’interno del santuario. un’area che oggi è fortemente dilavata (presenza di wadi) e che si trova ad una quota leggermente inferiore rispetto ai dispositivi che verranno ora descritti.

Su di un’area di circa 20x25 metri a sud del mas-siccio della ziggurat sono oggi ancora visibili sul terreno alcune strutture (Fig. 108). Si tratta di tre

installazioni, di varia dimensione (due misurano circa 2x1,2 m, la terza più grande circa 3x2 m), con pareti eseguite in mattoni cotti piano-convessi di 25x16x5 cm, legati da malta argillosa. In due casi si tratta di bacini o vasche profonde 80 cm circa, all’interno delle quali non si osservano tracce di bitume. Nel terzo caso, invece, il piano superiore conserva uno spesso strato di bitume; è comunque verosimile che anche in quest’ultimo caso si trattasse di una instal-lazione idraulica (vasca o bacino), dal momento che la struttura presenta bordi rialzati. Sul terreno resta-no iresta-noltre tracce di bitume nella fascia subito a sud delle vasche, mentre mattoni crudi (forse una

pavi-9 A est di queste strutture, i sondaggi finora condotti (v. oltre, sondaggio S14) non hanno intercettato murature che possano far pensare alla presenza di un ingresso principale.

mentazione dell’area?) sono visibili intorno a questi dispositivi.

È plausibile interpretare queste strutture come di-spositivi cultuali all’interno di un’area a cielo aperto di fronte al massiccio, il cui limite poco più a nord è segnato da un muro a lesene; un’area destinata a cerimoniali o rituali che prevedevano evidentemente l’utilizzo di liquidi, come attesta la presenza di vasche e aree bitumate. ricordiamo infine che quest’area si trova soprelevata rispetto a quelle subito circostanti (a sud, ovest ed est) e il terreno da qui scende con una pendenza piuttosto accentuata soprattutto verso est.

Proprio verso est, laddove il terreno digrada sen-sibilmente, si è aperto il sondaggio S14, di 8x10 m (Figg. 109, 110), con l’intento di appurare una eventuale continuazione delle strutture dell’area so-pra descritta, ma soso-prattutto di verificare il collega-mento di questo settore con il recinto esterno (lato sud) del complesso settentrionale. Si è già ricordato come questo, immediatamente a sud di S12, girasse verso ovest, proprio in direzione del sondaggio S14 e dell’area delle vasche.

La differenza di quota tra l’estremità occidentale e quella orientale del sondaggio è pari a circa un metro e l’area era attraversata da wadi che hanno tagliato gli strati di accumulo (uS2, uS3, uS4).

Nella metà settentrionale del sondaggio si sono individuate murature in mattoni piano-convessi (circa 21-22x13x7-8 cm) che delimitano una stanza (A1) che non ha restituito materiali ad esclusione di pochissi-mi cocci di cerapochissi-mica. Presso l’angolo nord-ovest, le murature sono meglio conservate e si elevano ancora per circa 80-100 cm al di sopra di un piano di mat-toni individuato all’interno del vano A1. I matmat-toni piano-convessi dei muri sono anche in questo caso disposti sia di taglio (soprattutto a ovest) sia di piatto, alternando nei filari sovrapposti la posa dei mattoni secondo una tecnica ben nota (Fig. 111).

Al di sotto del piano di campagna uS1, la stanza A1 appare riempita di uno spesso deposito di argilla

sporadici frammenti di ceramica e ceneri e che può essere interpretato come piano di frequentazione o calpestio (uS9).

Ancora più in basso si riscontrano filari di mattoni rettangolari (US11: qt. 10,46 m slm) disposti regolar-mente. La forma, le dimensioni e la messa in opera di questi mattoni si distinguono da quelli propriamente piano-convessi e hanno piuttosto la forma di un pa-rallelepipedo. Essi corrispondono per forma e dimen-sioni a quelli individuati nel sondaggio S15, circa 30 m più a sud (v. oltre), interpretati come mattonato di fondazione o base della terrazza dell’intero settore centrale di TB1. Questo mattonato (uS11) continua al di sotto dei muri del sondaggio, suggerendo che si tratta verosimilmente della piattaforma di fondazione originaria sulla quale vennero erette le strutture nella parte centrale e settentrionale di TB1. Lo scavo si è fermato a questo livello10.

La metà meridionale del sondaggio S14 è di più difficile interpretazione, in quanto presenta un diffuso strato di mattoni piano-convessi, in parte frammentari e con orientamento sempre differente (US5: qt. 10, 84 m slm), mescolati a terreno assai compatto e duro.

Anche in questo caso è utile confrontare i dati pro-venienti da scavo con l’osservazione delle immagini aeree. Appare verosimile che il muro settentrionale del sondaggio possa costituire la continuazione del muro interno del recinto e che dunque A1 costituisca uno degli ambienti interni che lo articolano. Del re-sto, esso appare perfettamente allineato con l’angolo sud-est del temenos e con il muro interno al recinto, entrambi ben visibili su alcune foto da drone (Figg.

99, 112).

È invece più difficile ricostruire le strutture della metà meridionale del sondaggio e l’eventuale arti-colazione del recinto in questo settore. A livello di ipotesi ricostruttiva (che rimane speculativa fintanto che gli scavi non potranno scendere ulteriormente a chiarire questo settore), in base all’osservazione del terreno e delle tracce di umidità visibili su alcune immagini, sembra si possa ipotizzare un secondo am-biente, parallelo al vano A1 e a sud di esso. Se ciò fosse confermato, potremmo allora ricostruire anche su questo lato (e almeno per la sua metà orientale) un recinto costituito da una doppia fila di concame-razioni.

Fig. 111 - TB1, sondaggio S14: dettaglio della tessitura dei muri.

10 In base a quanto riscontrato nel sondaggio S15 questa pla-tea di fondazione appare assai spessa, almeno 80-100 cm.

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Fig. 112 - Ipotesi ricostruttiva del recinto settentrionale (elaborazione grafica M. Furlanetto).

Occorre infine rilevare la evidente traccia scura che appare sulle immagini da drone, subito a sud del sondaggio S14: si tratta di una fascia di terreno assai larga (circa 12-15 m), ma molto regolare e con limiti piuttosto netti e che ha un andamento nord-sud e che sembra partire circa 30 m verso sud rispetto al son-daggio ora descritto (Fig. 98). È in questo punto che si è aperta un’ulteriore trincea (sondaggio S15).

A seguito delle forti piogge della stagione inverna-le 2018/2019, sul fondo di un profondo wadi nel set-tore centrale della collina di TB1 sono emersi alcuni filari di mattoni ancora ben conservati. Si è pertanto deciso di sondare questi livelli che si trovano ad una quota inferiore rispetto al piano di campagna circo-stante. L’obiettivo era quello di esporre una porzio-ne di questi mattoni, al fiporzio-ne di appurare l’eventuale presenza di limiti o strutture e di osservare la tecnica muraria qui impiegata.

Il sondaggio S15 (Fig. 113), di 5x5 m (poi amplia-to con un ulteriore dente di 2x2 m), ha rivelaamplia-to una successione stratigrafica assai semplice. Al di sotto del top soil, si incontra uno strato soffice e sabbioso piuttosto incoerente. Due wadi attraversano l’area e

hanno scavato il loro percorso piuttosto in profondi-tà: da essi provengono materiali misti, quali vaghi di collana e lame di selce, evidentemente privi di un contesto affidabile.

I mattoni che sono emersi al di sotto di questi strati superficiali appartengono ad un’unica larga opera in muratura conservatasi in maniera irregolare a causa dell’erosione dell’acqua. Verso ovest il limite di scavo sembra grosso modo corrispondere ad un’interruzio-ne della struttura. In sezioun’interruzio-ne non sono infatti visibili mattoni. Anche sul lato sud si osserva un taglio che segna una brusca interruzione dei mattoni, a circa 3,5-4 m dal limite nord del sondaggio. Non è del tutto chiaro se questo limite sia artificiale oppure sia dovuto alla presenza dello wadi che attraversa questa parte di sondaggio e che ha dilavato interamente la muratura: il fatto che il limite sia netto fa propendere per la prima ipotesi.

I mattoni qui rinvenuti si dispongono su filari alternati, longitudinali e trasversali, e hanno un for-mato rettangolare (parallelepipedo): il modulo mi-sura 20-21 cm di lunghezza per 7 cm di spessore (Figg. 114-115).

Infine, sui lati nord e est i mattoni proseguono al di sotto delle sezioni del sondaggio: si tratta dunque di una struttura di grande ampiezza, verosimilmente non un muro ma una piattaforma. L’osservazione del fondo di altri wadi poco più a nord/nord-ovest ha permesso di riconoscere la presenza di analoghi mattonati anche nel settore compreso tra il “tem-pio” e il complesso settentrionale, in particolare a est della via processionale. Seppure a quote talora differenti, questi mattonati possono appartenere ad un’ampia opera di terrazzamento che interessa l’in-tera area centrale del tell ed estesa fino al complesso settentrionale.

Fig. 113 - rilievo del sondaggio S15 (elaborazione grafica M. Furlanetto).

II.4.3 Il massiccio centrale e il sondaggio S16

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