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Studio clinico

Nel documento UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA (pagine 40-59)

I dati ottenuti sono stati inseriti in un apposito database excel e, previa esclusione dei pazienti con diagnosi non certa o con altra patologia, elaborati a fini statistici.

Attraverso questa elaborazione si sono analizzati:

1. Caratteristiche demo/anagrafiche del gruppo 2. Caratteristiche di esordio della patologia e diagnosi 3. Situazione attuale, comorbidità̀ e terapie in atto

Caratteristiche demo/anagrafiche

Tabella 1 – genere della popolazione

La coorte di pazienti analizzata consta della presenza di 109 pazienti, di questi 65 sono donne e 44 sono uomini con quindi un Gender ratio (F/M) di 1,5

Figura 8 – pazienti per genere

L’età attuale media dei pazienti è 67 anni ed è simile per i due generi nonostante una preponderanza femminile in termini percentuali nelle fasce d’età più elevate (75-79) e (>80), questo dato riscontrato anche nello studio Michelis può andare a testimoniare una maggiore longevità dei soggetti di genere femminile con SM, sebbene pure da

Caratteristiche di genere

questo studio il dato non risulti statisticamente significativo.

Figura 9 – distribuzione età per genere

Caratteristiche d’esordio della patologia

L’età media all’esordio è stata 42,1 anni, per le femmine 42,3 e per i maschi 42,0.

Tabella 2 – età media all’esordio

Il 32% dei pazienti ha avuto un esordio di malattia nella fascia tra i 40 e i 49 anni e complessivamente tra i 30 e i 49 anni hanno avuto una prima sintomatologia circa il 54% dei pazienti, risultando quindi la fascia d’età maggiormente esposta per un esordio.

Risultano maggiori invece gli esordi in età avanzata rispetto ai dati presenti in letteratura; infatti, i pazienti con esordio successivo al compimento del cinquantesimo anno d’età (late-onset MS-LOMS)) sono circa il 27% mentre i pazienti con esordio

0 5 10 15 20 25 30

60 - 64 anni 65 -69 anni 70 - 74 anni 75 - 79 anni maggiore di 80 anni

Età attuale

F M

Età all'esordio

F 42,0

M 42,3

Totale complessivo 42,1

sopra i 60 anni (VLOMS) sono circa il 4 %.

Figura 10 – distribuzione età all’esordio per genere

Questo risultato può essere dovuto al fatto che la popolazione analizzata è solamente quella over 60 in cui i pazienti svolgono un regolare follow up negli ultimi 2 anni per cui non vengono contati i pazienti deceduti o che ormai si sono persi al follow up, inoltre alcuni pazienti LOMS potrebbero aver trascurato una qualche lieve sintomatologia precedente.

Tra maschi e femmine non è stata riscontrata una differenza d’insorgenza statisticamente significativa sebbene possiamo notare che nella fascia dai 30 ai 39 anni ci sia una leggera prevalenza del genere femminile.

Per l’intero gruppo di pazienti il decorso iniziale è stato nel 86% dei casi di tipo RR, mentre nel 14% di tipo PP

Nel gruppo femminile il 91% ha presentato inizialmente un decorso RR, e nel 9%

decorso PP, mentre invece per quanto riguarda i maschi l’80% presentava un decorso RR ma ben un 20% presentava invece un decorso PP all’esordio.

Anche questo dato concorda con lo studio Michelis e delinea una maggior insidiosità d’esordio nei soggetti di genere maschile, questo dato però risulta statisticamente non significativo.

Figura 11 – distribuzione per decorso all’esordio

0 0

Figura 12 – distribuzione per decorso nelle femmine

Figura 13 – distribuzione per decorso negli uomini

Inoltre, possiamo anche vedere che man mano che si va avanti con l’età è più facile che il decorso della patologia sia in forma progressiva; infatti, notiamo che per quanto riguarda i soggetti con esordio sopra i 50 anni (LOMS) la percentuale di decorsi

progressivi all’esordio sia del 24% contro una percentuale del 9% nei soggetti con esordio sotto i 49 anni. Questo dato ha una P value di 0.06 quindi di poco non significativa.

Per quanto riguarda le donne riscontriamo che la fascia di età presentate il maggior numero di decorsi PP all’esordio sia quella dai 50 ai 59 anni (LOMS) circa il 23% dei decorsi all’esordio totali di quella fascia, mentre invece per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra gli 0 e i 39 anni la percentuale scende al 5%.

Per quanto riguarda i maschi invece la fascia d’età presentante il maggior numero di decorsi progressivi all’esordio è quella che va dai 40 ai 49 anni, ma in ogni caso complessivamente la percentuale di pazienti con SM primariamente Progressiva della fascia di età dai 40 anni in su risulta essere circa del 29% contro il 6% nei soggetti sotto i 40 anni.

Tutti questi dati non risultano statisticamente significativi ma ci possono dare un’indicazione sul ruolo della senescenza nella patologia.

Analizzando invece le lesioni presenti all’esordio notiamo come le più frequenti si trovino a livello del midollo spinale (determinando per lo più parestesie o paralisi), seguite da lesioni sovratentoriali (causando una sintomatologia molto eterogenea), lesioni tronco-encefaliche (che portano soprattutto a disartria e disfagia e disturbi della motilità oculare lesioni delle vie ottiche (dando per lo più neuriti ottiche retrobulbari) e altre lesioni non specificate.

Figura 14 – tipologie di lesioni all’esordio

Situazione attuale, comorbilità e terapie in atto

Per quanto riguarda la progressione secondaria in pazienti con esordio RR, per definirla è stata presa in considerazione la valutazione presente in cartella clinica attestante la progressione stessa o dal superamento del punteggio di 6 allo score EDSS.

In tal modo i pazienti totali passati ad una forma secondariamente progressiva sono risultati essere 64 su 94 pazienti con decorso iniziale RR.

La progressione si è verificata quindi in circa il 68% dei pazienti.

18,9%

14,8%

36,9%

27,0%

2,5%

0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0%

lesionii troncoencefaliche lesioni vie ottiche lesioni midollo spinale lesioni sovratentoriali altre lesioni

LESIONI ALL'ESORDIO

Figura 15 – conversione da decorso RR a SP

Figura 16 – stato attuale dei decorsi

È interessante notare come la percentuale di progressione nei maschi sia più elevata di circa un 10% rispetto alle donne.

Con questo dato sommato a quello sulle forme progressive all’esordio notiamo che la percentuale totale di pazienti maschi aventi un decorso progressivo sia circa il 77%

contro un 66 % dei pazienti di genere femminile. Il P value risulta essere 0,2 perciò non significativo.

RR Passati a SP % sul totale

32%RR

Figura 17 – decorsi progressivi per genere

Dividendoli in base all’età notiamo che all’aumentare dell’età aumentano anche, in termini percentuali, i pazienti presentanti un decorso progressivo.

Figura 18 – decorsi progressivi in base all’età

L’attuale EDSS medio risulta essere 5,22, con un valore leggermente più elevato per quanto riguarda la popolazione maschile, questo dato non risulta statisticamente significativo.

22

10 43

34

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

F M

Decorso progressivo si/no

NO SI

Tabella 4 – media EDSS attuale

Possiamo notare come i pazienti di genere maschile abbiano una più alta percentuale di casi con un EDSS <6, mentre invece per quanto riguarda la percentuale di pazienti con disabilità grave (EDSS >7) essa risulta pressoché sovrapponibile tra i due sessi.

Figura 19 – pazienti divisi per fasce di EDSS

Mentre per i pazienti con un decorso “benigno”, definito come un decorso caratterizzato da un EDSS < 3 dopo una durata di malattia di almeno 15 anni (Crieelard et al JNNP 2019)98, notiamo che in termini di valori assoluti i decorsi benigni nelle femmine sono 11 volte più frequenti rispetto ai maschi, anche in termini di incidenza per genere notiamo comunque come la percentuale sia molto più elevata nelle femmine e risulta statisticamente significativa P(0.02).

Attuale valore Medio EDSS

Media EDSS Dev. standard EDSS F 5,15 2,06

Tabella 5 – pazienti benigni per genere

Figura 20 – decorsi benigni per genere

La durata media di malattia dei soggetti presi in analisi è di 24 anni e 8 mesi, dato leggermente più elevato nella popolazione femminile dovuto per lo più ad una maggiore longevità di esse.

Essendo questa coorte composta da soggetti di età superiore ai 60 anni possiamo notare una consistente presenza di comorbilità che possono andare ad inficiare ulteriormente sulla salute del paziente, il valore medio di comorbilità è 2,64, con una differenza significativa tra i due sessi. ( p value: 0,003).

Tabella 6 – numero medio comorbilità per genere

Notiamo inoltre come il numero medio di comorbilità sia pressoché stabile tra i 60 e 75 anni per poi aumentare nelle fasce più estreme.

92%

8%

Pazienti con decorso benigno

F M

F 3,05

M 2,05

Totale complessivo 2,64

Numero medio comorbilità

Tabella 7 – numero medio comorbilità per fascia d’età

Le comorbilità più frequenti sono le patologie endocrino-metaboliche, rappresentate per lo più da obesità e ipercolesterolemia. Altre comorbilità risultate molto frequenti sono: ipertensione per quanto riguarda il versante cardio- vascolare, la depressione per quanto riguarda le psichiatriche e la tiroidite di Hashimoto per le autoimmuni. Le comorbilità rientranti nella categoria “altro” sono rappresentate per lo più dalla

malattia da reflusso gastroesofageo (GERD).

Figura 21 – tipologie di comorbilità riscontrate Età Media comorbilità

60 - 64 anni 2,6

65 - 69 anni 2,3

70 - 74 anni 2,3

75 -79 anni 3,4

> di 79 anni 4,6

Dei 109 pazienti possiamo vedere come il 48% (52 pz) dei pazienti stia attuando attualmente una terapia modificante il decorso (DMT).

Figura 22 – pazienti in terapia con un DMT

Notiamo inoltre come in termini percentuali ci siano più maschi che assumono DMT rispetto alle donne (54% vs il 43%) nonostante una maggiore insidiosità di malattia.

Questo dato non risulta statisticamente significativo.

Figura 23 – pazienti femmine in terapia

Figura 24 – pazienti maschi in terapia

Dividendoli ulteriormente possiamo notare che dei pazienti progressivi solamente il 39% stia attuando una DMT contro il 69% dei non progressivi. La differenza risulta statisticamente significativa (p value 0,006).

Figura 25 – pazienti in terapia con DMT per decorso

Durante tutto il corso della malattia solamente il 17% dei pazienti non ha mai fatto uso di un DMT, e sono per lo più i pazienti che presentavano un decorso progressivo all’esordio. Il farmaco in assoluto più usato storicamente è l’interferone, farmaco di prima linea che veniva utilizzato soprattutto in passato nelle forme di malattia recidivanti remittenti, negli ultimi anni invece si sta tentando sempre di più un

approccio con farmaci gravati da minori effetti collaterali.

Figura 26 – farmaci più utilizzati dai pazienti nel corso degli anni

Attualmente i farmaci più utilizzati sono l’ocrelizumab e il fingolimod, il primo utilizzato soprattutto nei pazienti progressivi in quanto è uno dei pochi farmaci che trova indicazione in queste situazioni, il secondo invece è molto utilizzato poiché è un farmaco molto maneggevole e si assume per o.s (soluzione orale).

Figura 27 – terapie DMT attualmente in uso

È importante anche notare la somministrazione di farmaci Dmt convenzionali a seconda dell’EDSS, notiamo infatti che più aumenta l’EDSS e meno vengono utilizzati farmaci modificanti il decorso, questo perché i pazienti con EDSS elevato sono per lo più i pazienti progressivi in cui i trattamenti risultano meno efficaci.

Figura 28 – terapie DMT per fascia di EDSS

Allo stesso modo notiamo che all’aumentare dell’età diminuiscono i pazienti che assumono una DMT poiché più si invecchia e più aumentano i decorsi progressivi e le comorbilità. Queste differenze tra categorie risultano statisticamente significative.

Figura 29 – terapia DMT per fascia d’età

Per quanto riguarda la terapia sintomatica possiamo vedere che essa è attuata nel 65%

dei pazienti, i sintomi più frequentemente trattati sono quelli sensitivi seguiti da disturbi d’ansia o umore e dalla spasticità.

Tabella 8 – pazienti in terapia sintomatica

Figura 30 – sintomi più comuni

Notiamo inoltre che la maggior parte dei pazienti assume solamente il farmaco sintomatico, questo perché la popolazione presa in analisi presenta nella maggior parte un decorso progressivo in cui l’unica strategia efficace è tentare di andare a contrastare il singolo sintomo.

Si No TOT

71 38 109

TERAPIA SINTOMATICA

Figura 31 – terapie in atto

Caratteristiche obiettivabili totale soggetti

Integrando i dati presenti in questo studio con i dati relativi allo studio precedentemente effettuato (Michelis) che prendeva in considerazione i pazienti con Sm di età maggiore di 60 anni persi al follow up da almeno due anni possiamo ricavare informazioni da questa popolazione più significative da un punto di vista statistico I pazienti totali risultano essere 252, di cui 162 Femmine e 90 Maschi, confermando una maggiore prevalenza della patologia nella popolazione femminile (GR 1.8)

Tabella 9 – genere pazienti totale

L’età media all’esordio al contrario ha dimostrato una lieve differenza di genere nel senso opposto mostrando quindi un’età di insorgenza di poco maggiore nelle donne, dato risultato però statisticamente non significativo, inoltre unendo i dati provenienti dai due studi questa differenza si è pressoché azzerata.

Per quanto riguarda il tipo di decorso all’onset notiamo una prevalenza di forme primariamente progressive sia in termini numerici che percentuali; infatti, notiamo che

Femmine Maschi Totale Gender Ratio

162 90 252 1,8

Genere pazienti

i pazienti maschi primariamente progressivi siano il 21% del totale, contro il 12 % riscontrato nella popolazione femminile, e questo dato risulta statisticamente significativo.

Inoltre, anche per quanto riguarda il tasso di conversione tra maschi e femmine dalla forma RR in SP, notiamo come la percentuale sia significativamente maggiore nei maschi.

Figura 32 – conversione da decorso RR a SP su totale soggetti

Anche per quanto riguarda la disabilità media dei soggetti distinti per sesso notiamo un valore di EDSS maggiore nei soggetti di sesso maschile rispetto ai soggetti di sesso femminile, indice del fatto che più i decorsi sono progressivi e più si accumulano le disabilità.

Tabella 10 – EDSS medio per genere sul totale

Media EDSS

F 5,54

M 5,83

Totale complessivo 5,64

Nel documento UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA (pagine 40-59)

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