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Se i prefissi verbali non destano problemi ai parlanti di lingua russa, inferirne la semantica è molto più complesso per l’apprendente straniero, poiché difficilmente un comune dizionario soddisferà le sue esigenze di comprensione. E ciò vale non solo per i verbi prefissali di fantasia, come negli esempi (1), (2) e (3), ma anche per i casi più regolari.

Come nota Dobrušina, “il comportamento di questi verbi sta su un piano di astrazione più profondo rispetto alla definizione lessicografica”132 (Dobrušina 2010: 100). Ecco perché uno studio sui prefissi in chiave contrastiva e fondato su una base empirica abbastanza solida, come quella offerta da un corpus parallelo, diventa particolarmente utile sia in senso teorico, sia per la didattica del russo come L2. La linguistica dei corpora arriva laddove l’intuizione dei parlanti non è più sufficiente. E non solo. I materiali compilati con metodologie corpus-based integrano e migliorano le grammatiche e i dizionari tradizionali che, compilati sulla base dell’introspezione e di esempi non autentici, non offrono una visione esaustiva dei comportamenti linguistici133.

Riferendosi all’utilità dei corpora in lessicografia, Meyer (2002: 17) ricorda come Fillmore (1992: 39-45), lavorando alla teoria della frame semantics, avesse scoperto che solo due dizionari su dieci evidenziavano tutti e tre i significati della parola inglese “risk”

(da lui meglio definiti come “frame elements”): il significato principale di risk infatti varia, secondo Fillmore, in dipendenza di tre fattori: 1) se il rischio non è causato dall’azione di qualcuno; 2) se il rischio è dovuto a un’impresa di qualcuno; 3) se il rischio risulta dalla decisione di qualcuno di compiere l’impresa. Ricercando il termine tra i testi di un corpus di 25 milioni di parole (un’entità relativamente esigua rispetto ai corpora che contano centinaia di milioni di parole), il linguista trovò invece che “risk” non solo era usato in tutti e tre i significati, ma compariva anche in alcuni esempi non corrispondenti al suddetto “risk frame”, cosa che, a detta di Fillmore stesso, non si sarebbe mai potuta scoprire senza un corpus.

L’analisi che presentiamo parte dunque dalla constatazione di alcune lacune lessicografiche per quanto riguarda i verbi prefissali aventi la medesima radice e un

132 “Поведение этих глаголов существует на более глубоком уровне абстракции, чем словарное толкование”.

133 Nel primo capitolo abbiamo ricordato che già negli anni ’80 Sinclair e i colleghi dell’Università di Birmingham avevano inaugurato l’era dei dizionari di lingua inglese corpus-based con il loro COBUILD.

Ma la strada per far sì che tutti i dizionari vengano compilati sulla base dei corpora sembra essere ancora lunga.

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significato molto simile, ma non affatto identico; tali lacune sono riscontrabili sia in dizionari bilingui (nel nostro caso di italiano-russo), sia in dizionari monolingui134.

Nel paragrafo 3.1. abbiamo citato l’esempio di marat’ (sporcare), con i suoi quattro perfettivi, ognuno dotato di un prefisso differente: le definizioni lessicografiche di questi verbi denotano effettivamente una certa superficialità nel loro trattamento.

Ožegov, ad esempio definisce l’imperfettivo marat’ in questo modo:

МАРАТЬ, -аю, -аешь; маранный; несовер. (разг.).

1. кого (что). Пачкать, грязнить. М. одежду в грязи. М. руки (также перен.:

делать что-н. предосудительное или недостойное. М. честное имя (перен.:

позорить, порочить).

2. что. Вычёркивать из написанного. М. строки в рукописи.

3. что. Плохо рисовать, писать, сочинять. М. стишки. М. акварелью.

Nella stessa voce fornisce poi la lista dei perfettivi prefissali, specificando che tutti tranne namarat’ si riferiscono al primo significato:

совер. вымарать, аю, аешь; анный (к 1 знач.), замарать, аю, аешь; аранный (к 1 знач.), измарать, аю, аешь; аранный (к 1 знач.) и намарать, аю, -аешь; -аранный (к 3 знач.).

Da ciò si potrebbe concludere che almeno tre di questi quattro perfettivi sarebbero perfettamente interscambiabili, a differenza di quanto dimostrato da Gjervold (2013). Se ricercati singolarmente nello stesso dizionario, in effetti, non si otterranno né definizioni, né esempi, ma si verrà rimandati all’imperfettivo marat’. L’unica eccezione è vymarat’, per cui Ožegov attesta un ulteriore significato:

ВЫМАРАТЬ, -аю, -аешь; -анный; совер.

1. см. марать.

2. что. Зачеркнуть, вычеркнуть (прост.). В. строчку.

134 Più precisamente, i dizionari di lingua russa a cura di D. N. Ušakov (Tolkovyj slovar’ russkogo jazyka.

V 4 tomach), di S. I. Ožegov e N. Ju. Švedova (Tolkovyj Slovar’ Ožegova), di A. P. Evgeneva (Malyj Akademičeskij slovar) e il dizionario bilingue a cura di V. Kovalev (Il Kovalev. Dizionario russo-italiano, italiano-russo).

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Il dizionario bilingue Kovalev attribuisce quattro significati all’imperfettivo marat’ (a differenza di Ožegov, suddivide il primo significato di quest’ultimo in due semi distinti):

1. sporcare, insudiciare;

2. macchiare, disonorare;

3. scarabocchiare, impiastricciare (imbrattare la carta, scrivendo cose prive di talento);

4. cancellare (spec. ciò che è scritto).

Tuttavia, menziona solo due perfettivi: zamarat’ (nei sign. 1-3) e vymarat’ (nel sign. 4).

In conclusione, ne risulta un quadro abbastanza confuso, che richiederebbe ulteriori approfondimenti, ma fin qui il nostro intento è semplicemente volto a mostrare come le descrizioni lessicografiche spesso siano contraddittorie per quanto riguarda l'analisi dei verbi prefissali.

I verbi di memoria, nostro oggetto specifico, presentano un trattamento lessicografico analogo; riportiamo pertanto le voci dizionariali tratte da Ožegov135 e da Kovalev del verbo pomnit’ e dei suoi derivati prefissali vspomnit’, zapomnit’ e pripomnit’’:

1) Ožegov

ПОМНИТЬ, –ню, -нишь; несовер., кого (что) и о ком (чём).

Сохранить, удерживать в памяти, не заыбывать. П. своё детство. П.

стихотворение наизуст. П. о своих обязанностях.

ВСПОМНИТЬ, -ню, -нишь; совер., кого (что) и о ком (чём).

1. Возобновить в памяти, вернуться мыслью к прошлому. В. свою молодость.

2. Внезапно вернуться мыслью к забытому, упущенному. В. о важном деле.

Вспомнил, что обещал позвонить.

135 Il Malyj akademičeskij slovar’ (MAS) e il dizionario di Ušakov si comportano allo stesso modo:

Помнить è definito, rispettivamente, come “Удерживать в памяти, не забывать” (MAS) e

“Держать в памяти, не забывать.” (Ušakov); Вспомнить: “Восстановить, возобновить в памяти”

(MAS) e “Воспроизвести в памяти, привести себе на память” (Ušakov); Запомнить: 1. “Сохранить, удержать в памяти”. 2. (с отрицанием „не“: не запомнить). “Не помнить; не быть в состоянии припомнить” (MAS) e 1. “Удержать, сохранить в памяти”. 2. Только с отриц. “Помнить”

(разг.) (Ušakov).

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ЗАПОМНИТЬ, -ню, -нишь; совер.

1. кого (что). Сохранить в памяти. З. стихи. З. своего попутчика.

2. что кому. То же, что припомнить (в 1 знач.). З. Обиду. Берегись, он тебе это запомнить.

ПРИПОМНИТЬ, -ню, -нишь; совер.

1. кого (что). Вспомнить, восстановить в памяти, вернуться мыслью к прошлому.

П. чьи-н. советы. Имя этого человека не припомню (забыл).

2. что кому. Не забыть сделанного кем-н., чтобы отомстить, наказать, попомнить (разг.). Я это тебе припомню!

Le descrizioni di pomnit’ e zapomnit’ sono molto simili tra loro, sebbene i due verbi siano usati in contesti differenti e con diverse sfumature di significato. Per quanto riguarda invece vspomnit’ e pripomnit’, le descrizioni date nella voce evidenziano tratti distintivi rispetto al semplice pomnit’ (il ricordo non è statico, ma improvviso; il ricordo si riferisce a fatti o informazioni temporaneamente dimenticati/e), tuttavia gli esempi riportati da Ožegov non li mettono in evidenza (cfr. pomnit’ svoe detstvo e vspomnit’ svoju molodost’) e dunque la differenza semantica tra il ricordo costante di pomnit’ e il ricordare improvviso di vspomnit’ non risulta chiara. Lo stesso accade nel dizionario di Ušakov, a cui Ožegov si è ispirato. Fa eccezione il MAS, che pur non differenziandosi da questi due dizionari nelle definizioni (cfr. nota 134), per il verbo vspomnit’ porta alcuni esempi più significativi: vspomnit’ zabytoe stichotvorenie; Vse eto uže kogda-to bylo v ee žizni. No gde i kogda – ona ne mogla vspomnit’ (Kataev).

Per quanto riguarda i tratti distintivi di zapomnit’ rispetto a pomnit’ - trattenere un ricordo o un’informazione nella memoria a partire da un dato momento -, più utile ci sembra una descrizione proposta da Vasil’ev, che in un lavoro dedicato a vari gruppi di verbi prefissali definisce pomnit’ come “avere in mente una qualche conoscenza”136 e zapomnit’ come “consolidare, ritenere nella memoria”137 (Vasil’ev 1981: 165-168).

Esaminiamo ora le voci di pomnit' e dei suoi derivati nel dizionario bilingue di V.

Kovalev.

136 “Иметь в памяти какие-либо знания”.

137 “Закреплять в памяти”.

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2) Kovalev:

ПОМНИТЬ imperf. (-ню, -нишь)

ricordare, rammentare, tenere a mente. п. детство ricordare l’infanzia; п. о друзьях ricordarsi degli amici; не п. себя от возмущения essere fuori di sé dall’indignazione.

ВСПОМНИТЬ: perf. (-ню, -нишь) (imperf. вспоминать)

1. (возобновить в памяти) ricordare, rievocare в. свою молодость ricordare la propria giovinezza.

2. (внезапно вернуться мыслью) rammentare, ricordarsi; в. о важном деле ricordarsi di una faccenda importante.

ЗАПОМНИТЬ: perf. (-ню, -нишь) (imperf. запоминать)

ricordare, ritenere a mente, memorizzare он хорошо запомнил своего попутчика (lui) ricorda bene il suo compagno di viaggio; я запомнил эти слова ho ricordato quelle parole.

ПРИПОМНИТЬ: perf. (-ню, -нишь) (imperf. припоминать nel sign. 1)

1. (восстановить в памяти) ricordare, rammentarsi п. советы врача ricordare i consigli del medico.

2. (попомнить) non perdonare, ricordare per vendicarsi я тебе это припомню (угроза) non te lo perdonerò, me la lego al dito.

Le descrizioni di Kovalev si differenziano parzialmente l’una dall’altra, ma il primo significato è sempre “ricordare”. Inoltre, anche qui, gli esempi non permettono di evincere le informazioni necessarie all’uso attivo contestualizzato. L’incompletezza del trattamento lessicografico ci ha spinti dunque a indagare più a fondo questo gruppo di verbi mediante una ricerca corpus-based. la quale risulta particolarmente agevole nel NKRJa, dal momento che il motore di ricerca avanzato consente di fare la ricerca sia per prefissi (es.: tutti i verbi con il prefisso X), sia per basi verbali. Nel nostro caso abbiamo cercato tutti i verbi con base pomnit’ (ricordare) o -pominat’ (variante imperfettiva). Ciò è possibile nell’area di ricerca “lessico-grammaticale”, anteponendo un asterisco alla base.