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– SUE, SUAP e organismi consultivi

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici - D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i., art. 5 - Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.

Oggetto, definizione

1. Lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) costituisce l’unico punto di accesso per il privato interessato in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti i titoli abilitativi per gli interventi edilizi, e fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento, ai sensi dell’Art. 5, comma 1bis del DPR 380/2001.

Prescrizioni e direttive

2. La gestione dei procedimenti abilitativi inerenti gli interventi che riguardano l'edilizia non produttiva, e le relative funzioni di controllo, sono svolte dal SUE. Sono esclusi dall’ambito di competenza del SUE in quanto non disciplinati dal DPR 380/2001, i procedimenti relativi ad istanze, dichiarazioni, segnalazioni che hanno ad oggetto tematiche non rilevanti sotto il profilo edilizio o che afferiscono alla disciplina dei lavori o delle opere pubbliche, i procedimenti riguardanti l’idoneità ed il funzionamento degli impianti termici, i procedimenti relativi all’approvazione dei PUA, etc.

3. Le istanze e tutte le altre comunicazioni, denunce e segnalazioni comunque denominate che abbiano ad oggetto l’edilizia non produttiva, devono essere presentate con modalità telematica utilizzando esclusivamente l’apposito portale, ed i relativi procedimenti sono disciplinati, oltre che dal presente regolamento, dal DPR 380/2001 e dalle altre norme sovracomunali in materia.

4. Per le istanze relative ad interventi oltre la ristrutturazione edilizia, come definiti dall’Art. 3 comma 1, lett. d) e seguenti del DPR 380/2001, o nel caso di progetti particolarmente complessi e per esigenze istruttorie, è facoltà del SUE richiedere una o più copia cartacee della documentazione trasmessa telematicamente, la cui conformità è asseverata dal progettista abilitato.

Art. 6 – Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici

- D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008”

- Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 55 “Procedure urbanistiche semplificate di sportello unico per le attività produttive e disposizioni in materia urbanistica, di edilizia residenziale pubblica, di mobilità, di noleggio con conducente e di commercio itinerante”

Oggetto, definizione

1. Lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) costituisce l’unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento, ai sensi dell’Art. 1, comma 1, lett. m) del DPR 160/2010.

Prescrizioni e direttive

2. La gestione dei procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al D.Lgs 59/2010, sono svolte dal SUAP.

3. Il SUAP assicura al richiedente una risposta telematica unica e tempestiva in luogo degli altri uffici comunali e di tutte le amministrazioni pubbliche comunque coinvolte nel procedimento, ivi comprese quelle preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità.

4. Le istanze e tutte le altre comunicazioni, denunce e segnalazioni comunque, relative a procedimenti edilizi promossi da soggetti operanti per l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, devono essere presentate con modalità telematica utilizzando esclusivamente l’apposito portale, ed i relativi procedimenti sono disciplinati dal DPR 160/2010.

5. Per le istanze relative ad interventi oltre la ristrutturazione edilizia, come definiti dall’Art. 3 comma 1, lett. d) e seguenti del DPR 380/2001, o nel caso di progetti particolarmente complessi e per esigenze istruttorie, è facoltà del SUAP richiedere una o più copia cartacee della documentazione trasmessa telematicamente, la cui conformità è asseverata dal progettista abilitato.

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Art. 7 – Coordinamento SUAP/SUE

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici

- D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008”

- Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 55 “Procedure urbanistiche semplificate di sportello unico per le attività produttive e disposizioni in materia urbanistica, di edilizia residenziale pubblica, di mobilità, di noleggio con conducente e di commercio itinerante”

- D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i.

Oggetto, definizione

1. Le comunicazioni, dichiarazioni, segnalazioni o istanze edilizie concernenti l’insediamento e l’esercizio di attività produttive di beni e servizi sono trasmesse al SUAP ed i relativi procedimenti sono disciplinati dal DPR 160/2010.

2. Le comunicazioni, dichiarazioni, segnalazioni o istanze edilizie non concernenti l’insediamento e l’esercizio di attività produttive di beni e servizi sono trasmesse al SUE ed i relativi procedimenti sono disciplinati dal DPR 380/2001.

Art. 8 – Procedimenti edilizi: disposizioni

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici - Presente articolo

Oggetto, definizione

1. La presentazione delle istanze, segnalazioni e comunicazioni aventi ad oggetto l’attività edilizia avviene esclusivamente per via telematica attraverso l’apposito portale. Si considerano irricevibili le istanze, dichiarazioni, segnalazioni e comunicazioni prodotte in forma cartacea o mediante l’utilizzo di forme di trasmissione differenti da quella adottata.

Prescrizioni e direttive

2. AI fini di non aggravare i procedimenti il Responsabile del procedimento ha la facoltà di archiviare d’ufficio, senza obbligo di informarne il titolare, ogni comunicazione non dovuta, con particolare riferimento agli interventi di manutenzione ordinaria soggetti ad attività edilizia libera di cui alla lett.

a), comma 1, Art. 6 del DPR 380/2001 e smi, fermo restando che le stesse comunicazioni non produrranno alcun effetto giuridico od obbligo nei confronti dell’Ente.

3. I documenti di cui al comma 1 sono trasmessi in conformità agli standard previsti dalla piattaforma telematica utilizzata per l’inoltro delle pratiche.

4. Nei procedimenti di particolare complessità, per i quali è comunque obbligatoria la gestione in modalità digitale, il Responsabile del procedimento può richiedere, in fase istruttoria, la produzione di una o più copie cartacee della documentazione trasmessa telematicamente, la cui conformità è asseverata dal progettista abilitato. La richiesta della copia cartacea equivale a richiesta di integrazione e/o conformazione: il procedimento rimane sospeso, in attesa della sua produzione.

5. I documenti di cui al comma 1 dovranno essere corredati da tutti gli allegati obbligatori in relazione alla specifica tipologia di pratica e di intervento, riportati nel “Quadro riepilogativo della documentazione” facente parte della vigente modulistica unificata e standardizzata.

6. È facoltà degli uffici definire le specifiche tecniche dei documenti di cui ai precedenti commi, oltre a richiedere la produzione dei formulari relativi alle Rilevazioni statistiche lSTAT, all’aggiornamento delle cartografie comunali, del Quadro conoscitivo e del monitoraggio comunale.

7. ll termine per la presentazione della documentazione integrativa a seguito di richieste di conformazione delle SClA è fissato in 30 giorni. Nel caso in cui le integrazioni richieste non siano prodotte entro il termine stabilito, esse si considerano decadute, o in alternativa, se prodotte entro tale termine non siano ritenute corrette, l’Ufficio procederà alla notifica dell’ordine motivato di divieto di prosecuzione dell’attività ai sensi dell’Art. 19, comma 3 della L. 241/1990 o dell’ordine motivato di non eseguire il previsto intervento ai sensi dell’Art. 23, comma 6 del DPR 380/2001.

8. Nella ipotesi di cui all’Art. 20, comma 4 del DPR 380/2001, una volta richieste le modifiche di modesta entità, laddove l’interessato non si pronunci nel termine di 30 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione, ovvero, in caso di adesione, non integri la documentazione nei successivi 15 giorni, il responsabile del procedimento comunicherà nei successivi 15 giorni il rigetto della domanda e la conclusione del procedimento.

9. La presentazione delle pratiche edilizie è assoggettata al pagamento dei diritti comunali di segreteria, nella misura quantificata con apposita deliberazione di Giunta Comunale che definisce sia le modalità di aggiornamento che l’articolazione degli importi in base alla tipologia di procedimento/intervento. Le tariffe dei diritti di segreteria sono periodicamente aggiornate dal Responsabile del Servizio con apposita determina.

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10. Ogni altra istanza, comunicazione, o segnalazione, può essere oggetto di richiesta di conformazione/integrazione da parte del responsabile del procedimento il quale adotterà i conseguenti provvedimenti in relazione al tipo di procedimento, nei tempi stabiliti dalla normativa statale ove non diversamente definiti.

Art. 9 – Controlli a campione

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici

- D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i., art. 6bis, comma 4, lett. b)

Oggetto, definizione

1. Sono assoggettate a controllo a campione le Comunicazioni di Inizio Lavori Asseverate (CILA) e le segnalazioni certificate di agibilità.

Prescrizioni e direttive

2. Nelle more dell’introduzione della disciplina delle modalità di effettuazione dei controlli di cui all’Art.

6bis, comma 4, lett. b) del DPR 380/2001, sono assoggettate a controllo a campione le Comunicazioni di Inizio Lavori Asseverate (CILA) e le segnalazioni certificate di agibilità, secondo i criteri e le modalità stabiliti dall’Amministrazione Comunale, fatta salva la possibilità per il Dirigente o il Responsabile del Procedimento di provvedervi, oltre alla succitata procedura, in ogni altro caso.

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Art. 10 – Commissione Locale per il Paesaggio (CLP)

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici - D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i., art. 4

- L.R. 23 aprile 2004, n. 11, art. 45-bis e seguenti e art. 45 nonies - D.Lgs. n. 22 gennaio 2004, n. 42, artt. 146 e 148

- Allegato A alla DGRV n. 2037 del 23 dicembre 2015 “Composizione, funzionamento e durata della Commissione Locale per il Paesaggio”

Oggetto, definizione

1. La Commissione Locale per il Paesaggio (CLP) è organo tecnico-consultivo del Comune, con funzione di supporto facoltativo all’esercizio delle funzioni delegate in materia paesaggistica, ed esprime il proprio parere nell’ambito dei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, di valutazione della compatibilità paesaggistica e di applicazione delle relative sanzioni. Il tutto con l’obiettivo di garantire una adeguata tutela del paesaggio e degli immobili sottoposti a vincolo ai sensi della parte terza del D.Lgs 42/2004.

2. La CLP esprime pareri nell’ambito dei procedimenti autorizzatori previsti dall’Art. 146, commi 6 e 7, del D.Lgs 42/2004 nei seguenti casi:

istanze di Autorizzazione Paesaggistica in aree sottoposte a vincolo di cui agli Artt. 136 e 142 del D.Lgs 42/2004;

domande di parere preventivo di cui all’Art. 19 del presente REC in aree sottoposte a vincolo di cui agli Artt.

136 e 142 del D.Lgs 42/2004.

Prescrizioni e direttive

3. La CLP può essere istituita e nominata con deliberazione di Consiglio Comunale ai sensi della DGRV n. 2037/2015 e dell’Art.148 del D.Lgs 42/2004.

4. Composizione, compiti e modalità di funzionamento della CLP sono disciplinati dalle disposizioni contenute nella DGRV n. 2037/2015, e dall’art.45 nonies della LR 11/2004.

Art. 11 – Commissione Edilizia (CE)

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici - D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i., art. 4 - L.R. 27 giugno 1985, n. 61, Art.113

Oggetto, definizione

1. La Commissione Edilizia (CE) è l’organo tecnico consultivo del Comune in materia di edilizia e urbanistica con funzione di supporto facoltativo agli uffici comunali all’esame dei progetti edilizi su immobili non ubicati in area di vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs 42/2004.

Prescrizioni e direttive

2. La CE può essere istituita e nominata con deliberazione di Consiglio Comunale ai sensi dell’Art. 4 del DPR 380/2001, nel rispetto dei criteri di cui all’Art. 113 della LR 61/1985.

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Art. 12 – Commissione “Territorio”

Riferimenti normativi, regolamentari, tecnici - Presente articolo

Oggetto, definizione

1. La Commissione “Territorio” è l’organo tecnico consultivo del Comune con funzione di supporto facoltativo all’esame delle pratiche inerenti l’urbanistica, l’Edilizia Pubblica e Privata e SUAP la cui definizione è subordinata ad approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Prescrizioni e direttive

2. La Commissione “Territorio” può essere istituita e nominata con deliberazione di Consiglio Comunale.

3. Composizione, compiti e modalità di funzionamento della Commissione “Territorio” sono stabiliti dal Consiglio Comunale.

CAPO II - Altre procedure e adempimenti edilizi