3.Movimento Cinque Stelle: dalla protesta alla proposta
4. Il Movimento 5 Stelle in Toscana Due Meetup a confronto: Pisa e Livorno.
4.1 La subcultura “rossa”
Il patrimonio di ricerca delle subculture può essere utilizzato come base di partenza per differenti indagini. A questo proposito, prima di osservare in filigrana la fotografia dei meetup toscani, oggetto d’indagine di questo capitolo, è necessario capire il contesto in cui questa fotografia è stata scattata.
La Toscana ha una specificità del sistema politico a livello territoriale per cui risulta essere, insieme all’Emilia Romagna e al Veneto, il caso più rappresentativo e rilevante per quel filone di ricerche che indaga sui contesti
subculturali.247. La definizione originaria ci viene data da Trigilia248 che considera la subcultura territoriale come:
«un particolare sistema politico locale, caratterizzato da un elevato grado di consenso per una determinata forza e da un’elevata capacità di aggregazione e mediazione dei diversi interessi a livello locale. Questo presuppone l’esistenza di una fitta rete istituzionale (partiti, chiesa, gruppi d’interesse, strutture assistenziali, culturali, ricreative) coordinata dalla forza dominante, che controlla il governo locale e tiene i rapporti con il sistema politico centrale. Attraverso questa rete, non solo si riproduce un’identità politica particolare, ma si contribuisce anche all’accordo tra i diversi interessi.»
Inoltre, egli sottolinea che le subculture politiche implicano un isolamento relativo della società locale, senza però contrapporsi al sistema politico nazionale e senza mettere a repentaglio, dunque, la sua legittimità.249
La subcultura politica territoriale ,riconosciuta come categoria interpretativa dagli anni sessanta, ha fornito gli strumenti per comprendere il sistema politico italiano. Su questo terreno molti studiosi250 hanno cercato di esaminare, attraverso lo studio del comportamento elettorale, i grandi mutamenti che hanno caratterizzato, in particolare, la “zona rossa” e la “zona bianca”. Mentre la subcultura bianca, radicata nel Nord-Est dell’Italia dominata politicamente e culturalmente dalla Dc, ha raggiunto il suo epilogo in seguito alla scomparsa del partito cattolico e alle vicende politiche italiane a partire dagli anni Novanta, per la subcultura rossa, radicata nelle regioni centrali dell’Italia dominate dalla sinistra, si parla di una
apparente continuità o continuità relativa251.Ciò vuol dire che, data la
molteplicità di fattori, richiamati dalla precedente definizione di Trigilia, non si può parlare di una netta discontinuità o di una frattura storica per cui è ipotizzabile
247
C. Baccetti, P. Messina, L’eredità. Le subculture politiche della Toscana e del Veneto, Liviana,
2009, p. X 248
C. Trigilia, Grandi partiti, piccole imprese, Bologna, Il Mulino, 1986, p. 47-48
249
Ibidem
250
Cfr. C. Trigilia, Grandi partiti, piccole imprese…op.cit., F. Ramella, Cuore rosso? Viaggio
politico nell'Italia di mezzo, Saggine, 2005, C. Baccetti, P. Messina, L’eredità. Le subculture politiche della Toscana e del Veneto, Liviana, 2009.
251
A. Floridia, Le subculture politiche territoriali: tramonto, sopravvivenza o trasformazione?
Note e riflessioni sul caso della Toscana, Covegno Sisp, Venezia 16-18 settembre 2010
parlare di “fine” di una subcultura politica territoriale. Piuttosto si è assistito a una sorta di trasformazione e adattamento.252
Il caso della Toscana può farci meglio comprendere questo fenomeno. Il Pci ha caratterizzato in modo continuativo il sistema politico della Toscana per tutta la prima fase dell’Italia repubblicana, fino alla rottura storica dell’Ottantanove. Nonostante la scomparsa del partito di massa intorno a cui ruotava la subcultura rossa, il declino dell’ideologia comunista, la trasformazione del sistema partitico degli anni ‘92-‘93, il sistema della subcultura in Toscana non è crollato ma si è per lo più “sbiadito” e trasformato. Infatti, da quel momento, il comportamento elettorale è rimasto orientato sempre nell’area di sinistra e di centro-sinistra, testimoniando una certa continuità col passato. Isolatamente rispetto al contesto nazionale, la continuità del movimento elettorale si è concretizzato in un passaggio di voti verso i maggiori eredi del Pci, vale a dire (PDS- DS-PD). La figura che segue mostra la serie storica dei voti per provincia dal 1946 al 2008.
Fig. 19 1946-1976-2006-2008. Il voto in Toscana, per aree politiche, per provincia. Dati percentuali (Camera)
Fonte: C. Baccetti, P. Messina, L’eredità. Le subculture politiche della Toscana e del Veneto…op.cit, p. 70
252
A. Floridia, Tramonto, sopravvivenza o trasformazione? Oltre la subcultura rossa, in L. De Sio
(a cura di), La politica cambia, i valori restano? Una ricerca sulla cultura politica dei cittadini
Negli ultimi decenni pare, però, che il rosso che si era sbiadito è definitivamente scomparso. La cultura politica e i valori della sinistra esistono ancora, ma le subculture non esistono più. Forte sostenitore di questa tesi è Caciagli che
contesta che la continuità degli orientamenti elettorali nelle regioni rosse indichi la persistenza della subcultura. Piuttosto egli parla dell’esistenza in Italia di una geografia elettorale specifica253. Chiarisce meglio questo concetto affermando che:
«Non c’è più da vent’anni “il partito” per antonomasia, le case del popolo non sono agenti di socializzazione politica, le cooperative hanno perso il colore politico, le feste dell’Unità hanno spesso cambiato nome. I giovani sfuggono ai valori che valevano nelle famiglie, la politica non è più il momento centrale della loro esistenza. L’associazionismo, eredità così forte in Toscana, cerca di uscire dall’alone politico. L’ideologia (il socialismo, il “paradiso” sovietico, il “sole dell’“avvenire”) è del tutto tramontata.»254
Un aspetto aggiuntivo da considerare è la forte e radicata partecipazione associativa e la concezione attiva della cittadinanza, indicatori essenziali della tradizione civica e subculturale in Toscana. Sebbene la Toscana presenti sempre livelli di strutturazione e densità associativa che la pongono al primo posto rispetto alle altre regioni italiane, si può ritenere che la crisi del partito di massa abbia indebolito anche questa dimensione sempre più disancorata dalla cornice politica.255 Una soluzione a ciò è stata ricercata attraverso l’approvazione della legge regionale n.69 del 2007 sulla promozione alla partecipazione per risolvere l’impoverimento del tessuto associativo.256
Un altro segnale di crisi dell’identità politica territoriale consiste nel riscontro di un processo di laicizzazione del voto. Da una parte testimonia la mancanza dell’appartenenza ideologica (anche se i voti sono concentrati nell’area di sinistra) e l’incapacità dei partiti eredi del Pci di incapsulare i voti. Dall’altra parte si
253 Cfr. Siegfried, Tableau politique de la France de l’Ouest, Imprimerie Nationale, Paris, 1995 254 M. Caciagli, Subculture politiche territoriali o geografia elettorale?, Firenze, Firenze University Press, vol. 2, n.3 pp.95-104, 2011
(http://www.fupress.net/index.php/smp/article/view/10320)
255 R. Di Gioia, L. Fagnini, V. Pappalardo, Esiste ancora una tradizione civica in Toscana? Il
profilo della partecipazione associativa, in La politica cambia, i valori restano? Una ricerca sulla cultura politica dei cittadini toscani, [versione Kindle], Firenze, Firenze, University Press, 2011
256http://www.regione.toscana.it/documents/10180/11537824/Legge+regionale+N.69+del+2007/e7 82eb5a-8787-4647-acb6-518b6c56cf8e?version=1.1
traduce in un forte astensionismo elettorale, sempre più costante, che conferma una forte erosione della partecipazione elettorale.
Figura 20. L’astensione in Toscana dagli anni novanta ad oggi (Camera dei Deputati e Regionali)
Fonte: M. Andretta (in corso di pubblicazione), “Il Movimento 5 Stelle in Toscana: un movimento post- subculturale?”, in R. Biorcio (a cura di), Dal web al territorio. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle, Milano, Franco Angeli.
Dai dati acquisiti nelle elezioni regionali tenutesi il 31 maggio 2015, si evince che, il tasso di astensione va verso un peggioramento: la percentuale di votanti in Toscana in questa tornata elettorale è stata del 48,28% contro il 60,92% delle Regionali del 2010.257
Anche in Toscana sussiste la “democrazia dello scontento”, dove gli attori politici non sono più in grado di farsi interpreti delle esigenze dei cittadini e non sono più in grado di tutelare i loro interessi. Da ciò scaturisce un forte segnale di tensione tra i cittadini e il ceto politico.
Se già negli anni ‘90 c’era stata una scossa d’assestamento per la subcultura rossa in Toscana, per i motivi sinora elencati, oggi si può parlare di un vero terremoto. La crisi della subcultura e della cultura politica hanno offerto nuovi spazi di manovra sul territorio toscano per altri soggetti politici come il Movimento 5 Stelle, di riflesso a quanto accaduto sul piano nazionale. Come sostiene Ramella:
in base al cambiamento strutturale si è innescato un processo di mobilitazione che ha causato dei fenomeni di dislocazione politica nei termini di allentamento dei vincoli organizzativi e politico- ideologici.258
Tab. 1. Forza elettorale del M5S in Toscana e in ogni singola provincia % Comunali 2011 Comunali 2012 Politiche 2013 Comunali 2013 Europee 2014 Comunali 2014 Regionali 2015 Pisa - 21,3 9,2 17,2 - 16,64 Livorno - - 27,7 - 22,5 19 18,8 Firenze - - 18 - 12,7 9,5 13,27 Lucca - 6,94 28,1 - 12,6 - 15,18 Grosseto 5,03 - 28,6 - 20 - 15,77 Arezzo 5,79 - 24,5 - 15,8 - 13,03 Prato - - 23,7 - 14,8 9,1 14,83 Siena 2,74 - 22 - 13,9 - 14,65 Pistoia 9,88 24,3 - 15,1 - 15,08 Massa Carrara - - 29,2 9,3 24,1 - 18,4 Toscana - - 24,0 - 16,7 - 15,13
Fonte: Ministero degli Interni
Dall’osservazione dei dati raccolti nella tabella n.1 si constata che in tutte le province toscane, il M5s si è sempre di più rafforzato: si è verificato un forte distacco nelle elezioni del 2013 rispetto a quelle precedenti e nonostante qualche oscillazione in termini percentuali relativamente ai consensi ottenuti, dato dalle elezioni europee, nelle ultime elezioni regionali il movimento elettorale si è assestato.
Nelle tabelle n.2 e n.3 si concentra l’attenzione sulle singole province di Pisa e Livorno, oggetto di questo lavoro di ricerca, e sulla Toscana. Si mostrano i flussi elettorali delle ultime tre elezioni politiche, europee e regionali e dalla comparazione tra il M5s e le altre maggiori forze politiche presenti in Toscana, emerge che il M5s ha saputo inserirsi in questo contesto raccogliendo risultati importanti. È indiscutibile il confronto con la forza maggiore che è il Pd, mentre è peculiare l’avanzamento della Lega Nord nelle elezioni regionali del 2015.
258 F. Ramella, Cuore rosso? Viaggio politico nell’Italia di mezzo, Roma, Donzelli, 2005, p. 234, (http://www.cattaneo.org/archivi/biblio/pdf/Ramella%202005%20(Baccetti).pdf)
Tab.2 Forze elettorali Pisa, Livorno, Toscana elezioni 2013 Camera
Tab.3 Forze elettorali Pisa, Livorno, Toscana elezioni europee 2014
Tab.4 Forze elettorali Pisa, Livorno, Toscana elezioni regionali 2015
0 10 20 30 40
Pisa Livorno Toscana
PD M5S FORZA ITALIA 0 10 20 30 40 50 60
Pisa Livorno Toscana
PD M5S FI 0 10 20 30 40 50
Pisa Livorno Toscana
PD M5S LEGA NORD FI