Hotel Storyville Non utilizza Non è utile
Melia Hotels Utilizza Non è utile
La Sorgente Non utilizza Non è utile
Hotel Club i Pini Non utilizza È utile
Di opinione opposta il direttore Noschese di Melia Hotels, le cui strutture hanno utilizzato questo tipo di offerte, in periodi di bassa stagione. Egli ritiene che la vendita attraverso social commerce non sia uno strumento che favorisce la qualità del servizio, bensì i bassi prezzi.
I flash deals infatti, come detto anche nel secondo capitolo, attirano solamente acquirenti che scelgono il prodotto sulla base di tariffe estremamente scontate, con il rischio anche di uno scostamento tra aspettative del cliente ed il reale servizio.
Infine è stato chiesto ai quattro intervistati come accoglierebbero l’idea di una piattaforma di prenotazione online italiana, quale potrebbe essere il registro digitale delle strutture ricettive di cui si è parlato nel secondo capitolo. Gli albergatori hanno tutti confermato la validità di un progetto simile, ma allo stesso tempo hanno posto il problema della visibilità che questo potrebbe avere rispetto alle OTA. Creare un portale di booking online nei quali sia presente l’offerta delle strutture ricettive è certamente un’idea che tutti gli albergatori italiani accoglierebbero con piacere, anche per il solo fatto che le commissioni rimarrebbero in Italia e non ci sarebbe un trasferimento di denaro all’estero. Il problema della visibilità, d’altra parte, è assolutamente rilevante. Infatti difficilmente l’amministrazione, dopo i vari fallimenti del portale Italia.it, potrà riuscire a creare un prodotto che sia di riferimento per la domanda estera e che possa competere con Booking.com o Expedia.
È interessante comunque l’idea di Nicola Salvini in merito a questo eventuale portale. Salvini ha risposto proponendo un portale che, dotato della giusta visibilità, dovrebbe attirare i turisti-utenti investendo parte delle commissioni nello sviluppo turistico delle destinazioni. Secondo Salvini, le persone verrebbero convinte a prenotare attraverso questo portale poiché si sentirebbero partecipi della tutela dell’heritage italiano, conosciuto in tutto il mondo. Certamente uno slogan “prenota con noi e aiuta a ristrutturare il
colosseo” sarebbe molto attraente per qualsiasi turista che volesse venire in
4. Misurare la brand reputation di una
destinazione: il caso della Maremma
ed il “Maremma Brand Index”
4.1. Analisi della reputazione della
Maremma
Tutti i cambiamenti ed i fenomeni descritti nei capitoli precedenti hanno fatto si che molti operatori del settore si trovassero in difficoltà, soprattutto in Italia. Le motivazioni del disorientamento del comparto ricettivo sono da ricercarsi in particolare nei nuovi strumenti offerti dal web 2.0 al web marketing turistico, nella gestione della brand reputation e delle review e nel difficile rapporto con le OTA, per cui oggi se non se ne fa utilizzo si rischia di rimanere fuori dal mercato, mentre se vengono utilizzate si devono riconoscere commissioni, a volte molto alte. Ciò è accaduto in particolare per le piccole strutture, la maggioranza nel nostro Paese, che in molti casi sono gestite a livello familiare.
Per questi motivi risulta oggi sia fondamentale, da parte delle istituzioni, fornire un aiuto alle imprese turistiche. Un aiuto che deve andare nella direzione di un adattamento agli standard richiesti dal mercato, in particolare quello internazionale. Ma perché questo accada, si dovrebbe partire da una analisi del mercato stesso e di come questo si relaziona con una destinazione o una azienda turistica, quindi, dalla conoscenza della propria reputazione e da ciò che i turisti si aspettano.
Questo è il caso della Maremma, dove dal 2009 le istituzioni, nelle figure della Provincia ed dell’APT di Grosseto, hanno avviato un progetto per il monitoraggio e l’analisi della brand reputation del territorio toscano. Un progetto che è stato utile per sensibilizzare gli operatori delle strutture del
territorio, riguardo alle nuove opportunità offerte dal settore, e che ha previsto anche una loro collaborazione. Il progetto ha visto anche il supporto di vari
soggetti privati come: Officina Turistica, BTO Educational,134 QNT
Hospitality,135 Trivago e TripAdvisor.
L’analisi è stata condotta sia offline, attraverso materiale cartaceo, sia online, definendo la brand reputation del territorio e ricercando le recensioni che lo riguardassero. Inoltre sono stati approfonditi i comportamenti delle strutture ricettive con i social network ed i loro rapporti con le OTA. Durante tutto il lavoro, poi, è stato tenuto in considerazione il concetto di natura, un tema fondamentale per il territorio maremmano.
Il primo passaggio di questo progetto è stato quello di capire quali sono stati i temi che hanno contraddistinto la Maremma nella narrazione sia pubblica, che privata. Per questo sono state raccolte 124 fonti tra le pubblicazioni cartacee di promozione turistica della Provincia di Grosseto e dai portali turistici oltre a guide turistiche e riviste di viaggi. Per la raccolta di queste informazioni è stato preso in considerazione un arco di tempo che va dagli anni ’50 al 2011. Questa ricerca è servita per capire come il territorio della Maremma si sia raccontato e come si sia promosso nel corso degli anni. Quella di esaminare come è stato promosso il territorio nel tempo, è stata un’operazione fondamentale poiché in questo modo le istituzioni pubbliche hanno potuto capire le linee guida da seguire in base ai topic, ovvero agli argomenti che risultano caratterizzare la Maremma, per dare istruzioni comuni agli operatori privati. È risultato, come si vede nella Figura 30, che oggi il tema predominante è la natura. Per questo, i temi molto attuali del “green” e della eco-sostenibilità sono stati ripresi anche nelle fasi successive del progetto.
134 http://www.buytourismonline.com 135 http://www.qnt.it/home-hospitality.phtml