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Tavola sinottica per la valutazione delle preconoscenze degli operatori sanitari sulla rete codice rosa

Competenze previste per l'operatore sanitario XXX sull’argomento della gestione del paziente in Codice Rosa

Livello di competenza posseduto secondo scala di Dreyfus (1-2-3-4-5)

Rilevare e valutare criticamente l’evoluzione dei bisogni di assistenza al paziente vittima di violenza Progettare ed intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali delle vittima di abuso

Identificare con la persona assistita eventuali fattori di rischio

Progettare e sperimentare con altri professionisti strategie multiprofessionali di intervento su una vittima di maltrattamenti

Analizzare le organizzazioni con la quale l’azienda si interfaccia per garantire la presa in carico della paziente abusata

Definire gli obiettivi assistenziali del minore vittima di abusi

Definire le priorità infermieristiche sui bisogni del minore vittima di maltrattamenti

Definire gli obiettivi assistenziali dell'anziano vittima di violenza

Gestire i conflitti che emergono nelle prese di decisioni e di negoziazione all’interno dei gruppi multiprofessionali di assistenza al C.R.

Identificare tipologia di risorse strutturali e ambientali necessarie all’assistenza infermieristica Raccogliere in modo adeguato i dati per comprendere precocemente la situazione su cui è richiesto il proprio intervento professionale

Identificare i bisogni formativi per il paziente vittima di violenza

Definire obbiettivi educativi

Saper identificare aree problematiche che necessitano di valutazione e revisione

Costruire un sistema di standard assistenziali applicabili ad un contesto di cura nel percorso C.R.

CONCLUSIONI

Il processo di professionalizzazione degli infermieri si è andato delineando attraverso la definizione e l'attribuzione di specifiche competenze.

A questo termine sono stati assegnati i differenti significati di abilità, capacità, pertinenza, idoneit , o l’insieme di tutte queste caratteristiche. L’International Council of Nurses (ICN) ha distinto due fondamentali approcci nella letteratura che studia le competenze professionali infermieristiche . Il primo si focalizza sulle funzioni, sulle abilit , sui ruoli ricoperti ed implica l’osservazione diretta delle prestazioni (o performance) professionali. Il secondo approccio si riferisce alla competenza in termini di ampi gruppi di abilità concettualmente collegate tra di loro e si focalizza sui tratti generali del professionista che sono essenziali per erogare delle prestazioni efficaci. Queste caratteristiche, come il livello culturale, i valori, le attitudini o il pensiero critico, costituiscono la base per lo sviluppo di specifiche capacit nell’ambito applicativo .

Punto di arrivo per offrire processi di cura e prestazioni sempre più appropriati sarebbe l'elaborazione e la certificazione delle competenze di ciascun operatore sanitario attraverso percorsi di riflessione critica sui livelli di competenza raggiunti e mediante strumenti validati (la Nurse Competence Scale (NCS) è stata tradotta e adattata al contesto culturale italiano ma la validit e l’affidabilit dello strumento sono state valutate per ora su campioni molto ristretti di infermieri.).

La valutazione può essere definita come il processo attraverso il quale si cerca di identificare o accertare il livello di adeguatezza delle competenze di un soggetto rispetto a uno specifico o possibile ambito di attività .La definizione e valutazione delle competenze infermieristiche rappresenta una sfida cruciale per definire gli

standard professionali, per garantire un’assistenza infermieristica qualificata ai

pazienti , per favorire lo sviluppo professionale e per la futura sostenibilità dei sistemi sanitari.

Tra le tante definizioni di competenza in questa tesi viene adottata quella dello studioso Boscolo: “Insieme delle conoscenze, abilit e atteggiamenti che consentono

all’individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare i problemi della vita attraverso l’uso di abilit cognitive e sociali.". In queste asserzioni la definizione di competenza "allargata" viene equiparata al concetto di padronanza introducendo in essa anche connotati di natura affettiva . Difatti nella competenza sono connessi tanto gli aspetti “cognitivi” quanto quelli “affettivi”, poiché essa coinvolge anche atteggiamenti e motivazioni .

In realt una competenza implica contemporaneamente un “sapere” e un “saper fare” (o, come si dice nel gergo psicopedagogico, unisce la conoscenza dichiarativa e quella procedurale), perché le conoscenze non devono soltanto essere ripetute verbalmente, ma devono essere usate come strumenti d’azione nella soluzione di problemi.

La tesi prende in considerazione la competenza come un processo di incremento di molteplici fattori, che pertanto richiede un certo periodo di tempo per essere acquisita. Si definisce così lo sviluppo delle competenze come un processo indiretto, che rappresenta un effetto collaterale e di lungo termine legato al conseguimento di obiettivi "strategici "di apprendimento.

Gli aspetti della competenza non sono sempre chiaramente distinguibili o separabili nè si possono acquisire separatamente gli uni dagli altri come avviene per le abilità. Non esiste quindi un "algoritmo" che basti applicare per agire con competenza, ma vari aspetti che progressivamente si amalgamano con la pratica e l'esperienza. Gli obiettivi strategici sarebbero cioè gli intermediari per assicurare lo sviluppo delle competenze. Non si deve perciò pensare che la progettazione per obiettivi vada sostituita con una progettazione per competenze. La tesi sopra esposta è pensata come un progetto per l'acquisizione di alcune abilità strategiche per il conseguimento di una competenza specifica nel percorso Codice Rosa.

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