1.3 Le principali innovazioni tecnologiche delle banche
1.3.2 La tecnologia blockchain in banca
Tra le innovazioni tecnologiche più importanti introdotte di recente troviamo la blockchain, che è destinata a cambiare radicalmente la gestione delle transazioni finanziarie. È difficile dare una definizione univoca di blockchain, in quanto questa tecnologia può essere interpretata in vari modi. La definizione più immediata è quella che si può dedurre dalla sua traduzione letterale: il termine blockchain, infatti, sta per “catena di blocchi”. Ciascun blocco contiene un certo numero di transazioni ed è costituito da nodi di rete che sono collegati tra di loro: questo legame tra i nodi fa sì che ognuno di essi possa controllare e validare ogni transazione avviata sulla blockchain20. Una volta verificata e validata, la transazione viene inserita nel primo blocco disponibile.
La blockchain è dunque una sorta di archivio, di registro pubblico delle transazioni di tipo peer-to-peer, ossia degli scambi di risorse che avvengono all’interno di una comunità attraverso un computer. Oltre ad essere pubblico, la blockchain è un registro condiviso, poiché ogni transazione, per essere valida, deve essere confermata da tutti i nodi che costituiscono la catena.
Vediamo adesso di entrare nel merito dei tratti distintivi della blockchain21:
1) Decentralizzazione: la blockchain non è una tecnologia governata da enti centrali, e questo permette a tutti i partecipanti di controllare direttamente una parte della catena,
20 Tramite la rete di nodi è possibile garantire la tracciabilità di tutte le transazioni.
31
riducendo i danni derivanti da eventuali attacchi hacker. Essa è capace di unire soggetti estranei tra di loro, con prospettive e obiettivi diversi, generando così un consenso su una data transazione senza l’intervento di terze parti.
2) Trasparenza: le transazioni effettuate tramite la blockchain sono visibili a tutti i partecipanti in ogni momento.
3) Convenienza: le transazioni effettuate tramite la tecnologia blockchian sono convenienti per i partecipanti perché, rispetto alle normali transazioni finanziarie, risulta assente l’intervento di terze parti, come ad esempio le banche, con evidenti vantaggi in termini di commissioni di transazione.
4) Immutabilità e sicurezza: le informazioni, una volta inserite nella blockchain, non possono essere più alterate in nessun modo, garantendo così la loro integrità. Questo avviene grazie alla presenza di un sistema di crittografia che permette di confermare la validità o meno della transazione.
5) Digitalità: con la blockchain tutto diventa virtuale, e questa caratteristica la rende versatile e applicabile in molteplici ambiti.
La tecnologia blockchain viene associata al Bitcoin, essendo il registro sul quale vengono tracciate le transazioni in criptovalute effettuate dagli utenti, ma i suoi ambiti di applicazione non si limitano alle monete virtuali, bensì coinvolgono anche il mondo bancario: le banche sono interessate alla blockchain, in quanto la sua implementazione consentirebbe un notevole risparmio sulle commissioni legate alle transazioni, oltre che una maggiore affidabilità e rapidità degli scambi. Tuttavia, per rendere praticabile questa soluzione le banche devono cercare di collaborare tra di loro, e devono altresì cooperare con le Fintech, le quali, attraverso il loro “bagaglio” tecnologico, possono sicuramente aiutare gli istituti di credito a sviluppare applicazioni legate alla tecnologia blockchain. La blockchain costituisce un’innovazione interessante anche dal punto di vista della cybersecurity: in un periodo caratterizzato dalla presenza di attacchi informatici sempre più sofisticati e frequenti, le banche possono utilizzare la blockchain per ridurre il rischio di data breach. Infatti, pur essendo un registro pubblico, la blockchain prevede la verifica dei dati trasmessi al suo interno tramite la crittografia, affinché la procedura sia protetta da eventuali attacchi. Sempre per quanto riguarda la sicurezza, possiamo dire che la blockchain, non richiedendo l’intermediazione nelle transazioni finanziarie, riduce la possibilità di errori legati al fattore umano.
Tramite la blockchain si è resa possibile l’introduzione degli “smart contracts”, ossia accordi contrattuali decentralizzati che hanno lo scopo di consentire alle imprese di
32
eseguire transazioni senza l’intervento di terzi22. In particolare, si tratta di contratti
conclusi direttamente tramite computer e contenuti nella blockchain. Queste nuove tipologie di contratti costituiscono sicuramente un punto di rottura con il passato sia da un punto di vista sociale, in quanto semplificano le attività di scambio tra le parti, ma anche da un punto di vista legale, poiché riducono l’importanza delle istituzioni legislative nella conclusione dei contratti.
Sono molte le iniziative che le banche stanno avviando per implementare la tecnologia blockchain: quattro banche mondiali (BNY Mellon, Deutsche Bank, Santander e UBS) hanno deciso di cooperare per dare vita ad un progetto di innovazione sulla blockchain, volto a creare una piattaforma in grado di gestire con maggiore velocità e sicurezza tutta l’attività di back-office legata alle transazioni finanziarie23. Sappiamo che le transazioni
tradizionali tra banche comportano costi elevati, sono time-consuming e richiedono alle banche di disporre di strutture di back office molto onerose. Questi problemi possono essere risolti tramite l’implementazione di una piattaforma blockchain, mediante la quale sarà possibile alleggerire le attività di back office e al contempo velocizzare le operazioni. Sul fronte italiano, Intesa san Paolo e Unicredit si stanno interessando al tema della blockchain: infatti, le due banche appartengono al gruppo dei 22 istituti di credito che hanno aderito ad un progetto, ideato da SWIFT, relativo all’utilizzo della blockchain nell’ambito dei pagamenti transfrontalieri. In particolare, tramite quest’iniziativa, SWIFT vuole capire se la blockchain può permettere alle banche un processo di riconciliazione dei conti Nostro in tempo reale, ottimizzando la loro liquidità globale, e per farlo ha richiesto la collaborazione di vari gruppi bancari24. Lo scopo del progetto è quello di risolvere il problema della tracciabilità in tempo reale dei pagamenti transfrontalieri: la collaborazione tra le banche è importante perché consente di rafforzare i risultati del test. SWIFT ha pubblicato ad ottobre 2017 un report intermedio della fase di prova contenente i primi risultati del test, che mostrano che la blockchain produrrebbe una riconciliazione dei conti Nostro più efficiente e meno costosa, oltre che real time25.
Anche Mediolanum punta sulla blockchain: la banca ha infatti annunciato l’adesione al consorzio R3, che unisce oltre cento soggetti appartenenti a varie categorie, con
22 Sklaroff Jeremy M., “Smart Contracts and the Cost of Inflexibility”, Settembre 2017. 23 Blockchain4Innovation, “Le banche mondiali credono nella Blockchain”, Ottobre 2016.
24 La riconciliazione dei conti è un processo mediante il quale viene verificata la corrispondenza tra i saldi
dei conti dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale e il saldo riportato sull’estratto conto emesso dalla banca.
33
l’obiettivo di collaborare allo sviluppo della tecnologia blockchain nei servizi finanziari. I membri del consorzio sono istituzioni finanziarie, regolatori, associazioni di categoria e aziende tecnologiche. Il consorzio R3 lavora in particolare per lo sviluppo di Corda, una piattaforma open source DLT progettata per la registrazione, la gestione e la sincronizzazione di transazioni finanziarie. Attraverso Corda, i partecipanti possono effettuare operazioni senza il necessario intervento delle autorità centrali, ma basandosi esclusivamente sull’utilizzo della tecnologia blockchain26.
Pur trattandosi di una tecnologia sicura, per via delle sue caratteristiche intrinseche, la blockchain presenta delle criticità, la più rilevante delle quali è l’evidente difficoltà nel reperimento di esperti di cybersecurity per proteggersi da attacchi hacker che potrebbero mettere a repentaglio l’operatività della blockchain.
Uno studio di Deloitte fotografa l’impatto della blockchain sul settore bancario: il 58% del campione considera questa tecnologia un’opportunità per riuscire a ottimizzare le singole operazioni e creare nuovi modelli di business27. Addirittura, il 90% delle banche intervistate vede nel prossimo futuro l’utilizzo della blockchain nell’ambito delle operazioni di pagamento. Quindi è innegabile che la blockchain sia uno dei pilastri su cui si fonderanno le future strategie delle banche, ma è anche vero che il 46% degli istituti è preoccupato per l’assenza di responsabilità nell’ambito della blockchain, mentre il 26% ritiene di dover aspettare ad introdurre tale tecnologia nelle proprie strategie a causa della presenza di un framework regolamentare ancora troppo fragile.