• Non ci sono risultati.

TEMI PE R LE PROVE SCRITTE NEGLI ESAMI DI LICENZA

L ic e o

Session e dLi Luglio

Per il componimento italiano.

Si m ostri con argom enti e si conferm i con esem pi tolti d alla nostra storia letteraria, come la im itazione servile, anche di modelli ottim i, non rechi alle lettere danni minori della sm ania soverchia di novità.

Per la versione d all’ italiano in latino.

Debbono i presenti principi e le m oderne repubbliche, le quali circa le difese ed offese m ancano di soldati p ro p ri, vergognarsi di loro m edesim e; e pensare con lo esempio di T u lio , tale difetto essere non per m ancam ento d’ uomini atti alla m ilizia, m a per colpa loro, che non hanno saputo fare i loro uomini m ilitari. Perchè T ulio, sendo s ta ta Rom a in pace q u aran ta a n n i, non tro v ò , succedendo lui nel regno, uomo che fosse stato mai alla g u e rra : nondim eno, disegnando lui fare g u e r r a , non pensò di valersi nè di S a n n iti, nè di T o s c a n i, nè di altri che fossero consueti sta re nell’ arm i ; m a deliberò, come uomo prudentissim o, di va­ lersi de’ suoi. E fu ta n ta la su a v ir tù , che in un tra tto sotto il suo governo li potè fare soldati eccellentissim i. E d è più vero che alcuna a ltra v e r ità , che se dove sono uomini non sono soldati, nasce p er difetto del principe, e non per altro difetto o di sito o di n atu ra : di che ce n’ è uno esempio freschissim o. P erchè ognuno sa, come ne’ prossim i tempi il R e d’ Inghilterra a ssa lì il regno di F ran c ia , nè prese altri soldati che i popoli suoi ; e p er essere stato quel regno più che trenta anni senza far g u e rra , non aveva nè soldato nè capitano che avesse m ai militato ; nondimeno, ei non dubitò con quelli a ssa lta re un regno pieno di capitani e di buoni e s e rc iti, i quali erano sta ti continovam ente sotto 1’ arm i nelle gu erre d ’ Italia. Tutto nacque da essere quel Re prudente uom o, e quel regno bene o r­ dinato ; il quale nel tempo della pace non interm ette gli ordini della guerra.

Per la versione dal greco in italiano.

Kc’?aXo? Y-pwv yjÒTj còv, Èpcotcó|Ji£voi; Kdts^ov xaXsTtòv tò frjpas ?j noXXdxts, Itpy;, cuvap^ó^cOa tìve? si? taù tó, itapaitXrjoiav yjXixiav §xovtss, 8iaacó?ovtes trjv naXatàv

ita?ot;j.!av

ù c atei lè v ófj.oTov ayst 9eò? co? tòv òpiolov.

01 O'jv uXsTctoi yj(j.òiv òXoqJiipovtat 5uvióvts<;, t à ; èv tv} veótyjxt vjSovà? noOovmé?, x a l àYavaxtoùciv co; [^e^aXcov tivwv à~cCT£pyj^.£vot, xal to te jxèv e-j ?covt£;, vùv Se oùSè Scovts;, Iviot 8è x a l tà ? tcov gìxeìcov npOTty;Xaxic£'.; toù p;pcos òSùpovtai, x a l siti toutco òrt t ò "^pa; ù(/.voùoiv oacov xaxcov acpictv atttov. ’Ejjioì 8è Soxoùaiv outoi où t è

aittov a itià o 6 a i. Ei ^àp r(v to ù t’ aitiov, xàv éyco ta ù tà tocut’ èiceitivGyj evexoc ys "piP10? x a l oì aXXoi ludvtes oooi èvtaùQa vjXOov i^Xtxia;. N5v 8’ È-ycofE ÈvtEtùxvjxa cù^ oùtco;

iyouo'. x a l aXXoi; xal 8/j tco EojpoxXel u ste tw iroujtfl rcapeYevó[«)v spcotcojjiEVco ùud

tivo?* Ileo;, ecpyj, co SscpóxXEt;, exei? ^P®? y;8cvd?; x a l 8 ? , Ei><pi$|Jt£i, £<pyj, co av- Opcous, àa^E vaitata [AÉvtot a ù tà ; ài:É<puYov, coaàEp XuTtwvtà ttva x a l aypiov Seoitóxyjv auo^ufcov. — nav-caitaatv ouv twv ys toioutcov èv -co -pipa uoXXyj elpjjvrj yiyvstxi xal èXeuOspia, ÈUEiSàv a i ÈmOuiùai itaùocovtat xatatEtvoucat x a l xaXaacoai, TTavtdiraoi tò tou lospoxXe'ou; Y’'7v- Ta-‘ Seoicotwv -avu uoXXcov eoti x a l [AaivopiÉvcov àu'/jXÀà'/Oa1.. ’AXXà x a l toutcov irspi x a ì tcov upò; toù ; oìxeìou; (Aia ti? a itia Ècttv, où tò T^?a ?> *XX’ ò tpóito? tcov àvOpcó-cov. ”Av jjlèv yàp xóojjiiot xal EuxoXot coat, xal tò Y^pa? [XEtpicoc ic t lv èrJ.itovov ei 8è javj, xal Y^Pa ? x a i veótri; yaK ir^ tco toioùtco GujxSaiVEi.

Quesiti.

1.e co; . . . àu£0t£py)|/.év5i . . . $covte?’ Qual è il significato di co; col p a rti­ cipio e in che differisce da otte, ola 8>j ?

2.° Con quali casi si costruiscono i verbi à9a'.p£0|*ai, ànsotEpsco ?

3.° tcov oixeùov TCpoit>jXax(o£i; toù Y>iPw;- in qual diverso rap porto stan no con TrpoiiijXaxiaEi; i due genitivi oixsicov e Yr,pco;?

4.° l o t f quando scrivesi Ioti in luogo dell’ inclitico éoti ?

Per la matematica.

In un triangolo equilatero il raggio della circonferenza circoscritto è doppio di quello della circonferenza iscritta.

Sessione di Ottobre Per il componimento italiano.

Alla vera gran dezza di una nazione giovano più l’ ingegno e la dottrina, o la virtù e la buona educazione dell’ animo ?

Il candidato dim ostri il suo avviso con ragionam enti, e lo confermi con esempi tolti dalla storia.

Per la versione dall’ italiano in latino.

Si vede alcune fiate fra la bassezza e le tenebre dei vizii so rg e r la grandezza dell’ animo, risplender la vivacità dell’ ingegno, il vigor della m ente, la costanza e l’ industria e molte altre parti chiare e lodevoli in chiunque si ritrovino.—Quinci ch iaram en te si raccoglie, che il vizio, ancor che sia reo per sè stesso e d’ odiosa

e m alvagia n a t u r a , può av e r però qualche com pagnia e qualche congiunzione colle cose buone e lodevoli. Di qui sim ilm ente si potrà a rg o m e n ta re , c h e , non solo più di tutti i m ali della fo rtuna e del c o rp o , m a più del vizio anco ra dee 1’ ozio ragionevolm ente esse r fuggito , p o ic h é , non pure non fu m ai cagione di bene, m a non può av e r nè am icizia nè conform ità con q u a lità , che sia buona, o tale almeno si m ostri nell’ apparenza. Ove 1’ ozio signoreggia, ivi non riluce raggio d ’ ingegno, ivi non vive pensiero di gloria e d’ im m o rtalità, ivi non app arisce nò im agine, nè sim u la c ro , nè pur om bra o vestigio alcuno di virtù. E siccom e gli stagni e le paludi putride divengono n ella lor quiete, così i neghittosi m arciscono nell’ ozio loro, e ragionevolm ente possono così m orti esser chiam ati, come quelle acque m orte si chiam ano. E, se il sonno è detto esser simile alla m orte non per altra c a g io n e , se non perchè le g a e im pedisce 1’ operazione dei sen tim en ti, ben può l’ ozio esser detto la m orte i s t e s s a , p erch è ric h ia m a , non pur il c o rp o , m a la mente ancora dalle sue nobili operazioni. M eritano biasimo i v izio si, p e r c h è , spogliandosi della ragione, prezioso dono della n atu ra , agli anim ali bruti cercano di assomigliarsi ; m aggiore assai il m eritano gli o z io si, poiché p riv an d o si, non pur della ra g io n e , m a del senso e z ia n d io , ai sassi ed alle cose inanim ate nello stupore e nella pigrizia diventano simili.

Per la versione dal greco in italiano.

’O xùpavvo;, 8taXsYÓ[Asvc; tfEXoi? tisi è-aivoù oi xu^avvESa, e lu sv 'AXXà xò jjièv itXvjOos xwv àvOpwrtov éEa~axàG6at ircò xyj? xupavvESo? cuSsv xt p.àXa yàp ó cyXo; {j.Gt òov.cl ScBd'Cevj òpwv x a ì sùSaEpicva? xiva? etvat x a ì àOXEou;. ’H 8è xupavvì? xa |jiv Soxouvxa itoXXoù SE'.a x x i^ a x a elvat àvc-xu-fjAsva SeacOat (pavspà itaci -a p r /s x a i, Tà Sè /aXerià ìv t a l; xwv xupavvov xsxx^xai ànoxexpupiy.éva, evfiaiiep xaì xò eù8ai!J.ovsìv x a ì xò xaxoSai^ovsw x o l; àvOpi!>ircts dmóxetxai.

\xbt ©uv xò nXrjOo; ~spì xcóxou XsX)j6£vai, wa-ep elirov, cù Sao|jt.aSw xò Si xaì xaìix òyvoeiv, ot 6tà xyj? yvco[Jt-yj? Soxsìxs ésàoOai xàXXiov ìj 8ià xcov ò^OaXjjiwv xà irXeToxa xwv TcpaY[Aàxwv, xoìixó [agi SuxeT £au[/.aoxòv elvai. ’E^io 8è " s r s i p a ^ i ? ca?w? oìS a, xaì X£yw ù[ùv, oxt ci xùpavvoi xcov jasylotcov àyaOwv èXàx'.axa [A£xr/j5UGt, xwv 8è jjis^Ecxwv xaxcov itXeicxa xsxxvjvxai.

Quesiti da risolvere:

1.° ’AXXà xò p.èv itXyjOo; è?ai:axàoOai . . . . Q ual’ è il contrapposto di queste parole ?

2.° Tà 8oxoùvxa itoXXoù à?ia eìvat xxr(;jiaxa . . . Che so rta di genitivo è noXXoù ; e si dica se la lingua latina offra qualche analogia.

3.° àvETCXUY[*dva . . . Si faccia 1’ analisi gram m aticale di questa forma.

Per la matematica.

Se tutti i lati d’ un poligono reg o lare si prolungano, nello stesso senso, d’u n a stessa q u a n tità , gli estrem i di tali prolungam enti sono i vertici d’ un altro poli­ gono regolare.

G in n a s io

S essione di Agosto Per la composizione italiana.

Scrivete a un amico caduto im provvisam ente in m iseria, e consolatelo nella su a sven tura, assicurandogli che la v o stra am icizia s a rà sem pre la ste s s a nè suo! m u tare secondo il vento.

Per la versione del latino.

T enuit igitur hoc in s ta tu sen atu s republicam tem poribus illis ; u t in popula libero pauca per populum , pleraque senatu s aucto ritate et instituto ac m ore g e - re re n tu r : atque uti consules p otestatem h ab e ren t tem pore du m tax at annuam , genere ipso ac iure regiam . Quodque e ra t ad obtinendam potentiam nobilium vel m axim um , vehem enter id retinebatur, populi com itia ne essent r a t a , nisi ea p a - trum approbavisset auctoritas. Atque his ipsis tem poribus dictator etiam est in - stitutus decem fere annis post prim os consules T. L arciu s; novum que id gem es imperii visum est et proxim um similitudini regiae. Sed tam en om nia sum m a cum aucto ritate a principibus, cedente populo, ten eb a n tu r; m agnaeque res tem poribus illis a fortissim is viris summo im perio praeditis dictatoribus atque consulibus domi bellique gerebantur.

Per la versione dall’ italiano in latino.

L iberata dai Medici la c ittà , era un travaglio non piccolo il vedere quel po* polo che sciolto dai le g a m i, come i fanciulli che senza guida o m aestro rim an ­ g o n o , andava im pazzando. E m piendosi le bo ttegh e di g e n te , p er tu tte le vie si facevano cerchi dove licenziosam ente si p arla v a ap ertam en te d’ ogni cosa di stato . Volevano altri, e questi erano dei più feroci, che si an d asse a furia di popolo a sacch eg g iare la c a sa dei Medici : volevano altri aggiungerò a questo sacco le case di m olti cittadini notati p er più intimi am ici e parteg ian i delle p a lle , e che si am m azzassino violentem ente: e qui pendeva in g ran p arte l’ um ore del popolo. Dicevano altri di più m an sueta n a tu ra e più s a g g i , esse r m eglio di a sse tta re prim a il governo con dargli form a di re p u b b lic a, di poi m atu ram ente p er via

delle leggi g astig are i nemici del vivere libero.

Per la versione dal greco in italiano.

Opwv b Eioxpshy;? ’AXxiptàSv;v T£Tucp<.o[j.svov ’en! tip uXoùxio xaì ixéya ^povoìSvxa

ètti te i? à'fpoìc, v^a-fsv aùxòv sì'cuva evSa ’avÉxetio -iv a x ic v ’ zyo'i -j7jc rsptcSov,

xat uposÉtaEs ’Araxyjv évxaù&a à v a ^ x stv . ’i ì, Ss sups, -p o is-a ^ e tc ù ; àypoù? to ù ; iSicù; StaS-pyjo o t- t o u Ss eì-c v -o c - a ù ' oùSa^où e ic tv sul t o ù t o i c , s k s , pis’Ya (fpovst?, otuspoùSsv |xspo;T^c etotv'

Per la versione dall’ italiano in greco.

Per 1’ aritmetica.

Dim ostrare che un num ero qualunque diviso per 11 dà lo stesso resto che la somma delle classi di due cifre in cui si può scom porre il num ero a partire dalla destra.

Si imiti la dim ostrazione fa tta in A ritm etica per cercare la condizione di di- visibilità p er 9, osservando però che le potenze di 10 le quali divise p er 11 dànno p e r resto 1 sono solam ente le potenze pari.

Calcolare

y + 5 Ì , (9,25 + 0,074 ) ( 1 4 - 6 ) | , 1 2 - 3 l

S essio n e di Ottobre Per la composizione italiana.

Quale carriera vi proponete di seguire nella v ita , e le ragioni della vostra scelta.

Per la versione dal latino.

N atu ra nulla e st, u t mihi v id etu r, quae non h a b e a t in suo genere res com - plures dissim iles inter se, quae tam en consimili laude dignentur. N am et auribus multa percipim us, quae, etsi nos vocibus d elec tan t, tam en ita sunt v aria s a e p e , ut id, quod proxim um audias, incundissim um esse v id eatu r: et oculis colliguntur paene innum erabiles v o lu p ta te s , quae nos ita c a p iu n t, ut unum sensum dissimili genere d elec ten t; et reliquos sensus voluptates oblectant d isp ares, ut sit diffìcile iudicium excellentis m axim e « u av itatis. A t hoc idem, quod est in naturis reru m , transferri potest etiam ad artes. U na fingendi e st a r s , in quae p ra estan tes fuerunt Myro, Polycletus, L isippus; qui o m n e s ’inter se dissim iles fuerunt; sed ita tam en , ut neminem sui velis esse dissim ilem . U na est ars ratioque pictu rae, dissim ulim i tamen inter se Zeuxis, A glaophon, A pelles: neque eorum quisquam est, cui quid- quam in arte sua deesse videatur.

Per la versione dall’ italiano.

N uova ed inaudita so rte d’ infelicità è la m ia, eh ’ io debba persuad ere a V.a S.a R .m a di non essere forsennato, e di non dover come tale esser custodito dal signor Duca di F e r r a r a , nè tenuto p rig io n e; nuova ed inaudita certo ai n ostri tempi, ed anco a quelli degli avoli e degli avoli degli avoli nostri ; perciocché a l­ cuno esempio non se ne ra cco n ta : m a in G recia avvenne anticam ente caso non dissimile a questo, che Sofocle famoso tragico e ra dai figliuoli impedito come folle di governare le facoltà ch’ egli si aveva p er avven tu ra acquistato ; onde per libe­ rarsi dal sospetto dell’ im putata pazzia lesse ai giudici Y E d ip o a C o lo n o , tra g e ­ dia , eh’ egli av ea fa tta u ltim a m e n te , p er la quale fu sapientissim o giudicato. E

s ’ io, che nell’ infelicità gli sono sim ile, potrò nello stesso modo a V.a S.a Rev.ma-, che non confido che debba essere m en sincero g iu d ice, p ersu ad ere di non e s s e r folle, quando che sia mi g ioverà di racco ntare le m ie p a s sa te infelicità.

Per la versione dal greco in italiano.

’Eyco |j.èv òri °tyat wre$éi»]V à-EipYSccSat y.a. qojjù yàp FHpca: xal xcù: cùv

a ù to ì; xaì àae^eTcépovg icepì Ssoù? x a l àvocuoxÉpou? —spi ouyyevet; x a l àStxwTÉpcu; rsp l xoù? aXXou? xal àvavSpoxÉpou? xà eie xèv -óXs[jlov vùv ìq x p ótèev à~odsdslyOau.

el Sé xi? xàvavxìa è[i.ol yrfn ócxot, xà Ipya aùxlv èicioxouwv supposi aùxà [Jiapxupouvxa

xoTs ÈjJioT; Xóyoic.

Per la versione d a ll’ italiano in greco.

Sfuggita la m orte, non d ire: L a fuggirò di nuovo, perchè, fu g g ita la , a sp e tta ancora di non p oterla fuggire una volta. •

Per 1’ aritm etica.

U na frazione m inore dell’ unità cresce, se al nu m eratore ed al denom inatore si aggiunge uno stesso num ero.

P e r dim ostrarlo , si veda di quanto la frazione d a ta e la frazione otten u ta differiscono dall’ unità ?

C he cosa accade se la frazione è m aggiore dell’ unità ? E se invece di agg iungere uno stesso nu m ero , si toglie?

VI.

Documenti correlati