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Testa di Vitella alla Salsa Verde

Nel documento aasaasfasBPer i Tipi di G. Galletti (pagine 65-73)

Quando sarà lessata, e disassata la conser­ verete calda abbiale della Salsa verde come quella descritta per le Cotolette di Majale, pone­ tela nel piatto, e situatevi la Testa sopra in bella forma, potete pure servirla intera disossata, e ripiena, con la farsa dei Cavoli, o alla Salsa verde piccante.

Tetta di Vitella agro dolce.

Prendete una Testa di Vitella, o mezza come volete ; che sia ben pulita fatela lessare , disossatela, e lasciatela raffreddare; mettete in una Cazzeruola Zucchero, e un p oca di buccia di Lim one, o cedro ben tritato, e quando sarà sciolto lo Zucchero buttateci un pugno di F ari­ na fate incorporare, bagnate con aceto, e fate bea cuocere la farina passate per staccio la Salsa , mettete in una Cazzeruola la' Testa, e quando sarà ben riscaldata metteteci la salsa ad una giusta consistenza, e servitecene calda ben situala nel piatto con la Salsa sopra.

Orecchi di Vitella di latte, e di Capretto.

Abbiale degli Orecchi ben puliti» e Lessali che potete con pastella friggerli» e servirli all’agro di Limone» come ancora passarli alia farina, con Uova sbattute, p a n a ti, e fritti eoa sotto qualche Salsa, o Ragù a vostro piacere.

Orecchi ripiani.

Si fanno come gli antecedenti, e solo si variano nel ripieno di una Farsa alla Scncf, U quale ancora potete variare eoo T a rtu fi, o Prugnoli, o Capperi, o Acciughe, e sotto qual* che R ag ù , o Salpicooe a piacere.

Orecchi atta Parmigiana.

Tanto naturali, che tarsiti potete cuocerli in un buon soffritto di Cipollate B utirro, indi bagnarli con Brodose a coltura avanzata spruz* zarli di F a rin a , e cotti che saranno potete legarli con torli d’ Uòva sbattute, e se vi piace Prezzemolo scottato, e trito m inutam ente, oppure Besciamella , o - solo Butirro , e For­ maggio Parmigiano grattato.

Lingue in diverse maniere.

Pulite dall’ ammaliato si pongono nel- T acqua bollente , si pelino, e si lessino , che quelle di Manzo vi vorrà ore 5. di c o ttu ra, di Vitella grossa ore h, e di Latte ore 3. Le potete servire naturali come con Pur<\ di Lenti , o di Palale con letto di Cavolo Salcraut, o di Spinaci, o Acetosa.

Lingue alla Tedesca,

Lessale che le avrete, e rifredde, le taglie­ rete p er traverso a fette sottili, le infarinerete le passerete all' Uovo sbattuto, indi le panerete con pan grattato ; friggetele con Butirro di bel c o lo re , c poi fateli una Salsa agro-dolce con Capperi, Uva passolina , e Pinoli, fatela insa­ porire, e servitela calda con la Salsa di giusta consistenza.

Lingue Fritte.

Allorché 1* avrete preparale, e fritte come la Lingua alla Tedesca, potete servirle all* agro di Limone, o con sotto qualche Salsa a (Macere.

Lingue « Rullatine.

Allorché le avrete lessate,fatele a fette pone­ teci un Tarsilo alla Senef, che potete ancora variare, con Tartufi, Acciughe, e Capperi; volta­ tele, e fasciatele con Lardone, o infilatele in piccoli Spiedini, e fatele cuocere alla Gratella, o allo Spiedo, servitele cosi naturali, oppure eoa qualche Ragù, o Salsa a piacere.

Lingue alla Brcse.

Pulite che le avrete le porrete io una Brese alla Genovese, e cotte che saranno pas­ serete allo Slaccio il fondo della Brcse, digras­ serete , e ristringerete a giusta consistenza, e le servirete calde.

Lingua tn umido, ossia in Certota.

Abbiale una Lingua di Manzo colla alla Brese rifredda, tagliatela in fettine sottili tulle eguali, abbiate dei mazzetti di Cavoli, Cipol­ lette Carote gialle, Rape, ed altre erbe inta­ gliate, e bene accomodale già cotte in umido, e spremute, coprile il fondo, e 1* Intorno di una Lazzcruola della grandezza che vorrete fare il piatto d i , fette di Lardone, e Presciullo, ed aggiustatevi dentro con simetria l’ erbe, e le fette della Lingua, finché non sarà piena la Caz- zeruola; spremete bene con un panno acciò ne sorta l’umido, coprile di sopra con Lardone , e fate cuocere ad un Forno temperato, pone­ tela nel piatto pulita bene dal Lardone, ser­ vitela con sopra un buon Culi.

Questa Certosa vi servirà per fare le altre composte di Uccelli, e altre carn i, essendo i Cavoli, o l’altre erbe la base fondamentale; io questi pialli si fanno bellissimi lavori, avendo buòn gusto.

Code di Manzo alla Sa m li menehoult.

Abbiate dei pezzi di coda di Manzo cotti in bresa , e rifreddi ; ungeteli con butirro squa­ gliato , e Rossi d’ uova, quindi panateli, fatali prendere un'bel colore al forno, o sulla g ra­ tella , e serviteli con sotto una Salsa piccante, o sènza.

Coda d i Manzo alP /g ra te ,'

Abbiale una Coda cotta come l’antecedente e rifredda, tagliatela in pezzi, marmatela eòo

Aceto , Droghe, ed Erbe fin i, dopo 6. Oro infarinatela, fatela friggere, e servitela con sopra una Salsa di Capperi, o agro dolca.

Agnello A rroste.

Il quarto di dietro steccato eoo Agli#, a Ramcrino allo Spiede, riesce eccellente facen­ dolo in primo cuocere lentamente bagnandolo con Brodo, e in fine con O lio , o B u tirro , a fuoco ardente acciò prenda nn bel colora, servi- teveoe caldo guarnito d’ insalata fina.

Agnello volgarmente detto al Tegame.

Prendete l’Agnello incidetegli la osse, e pone­ telo in uua Teglia con Olio fin a, qualche spicchio d’ Aglio in te ro , e u n poche di foglie di Ram erioo, P ep e, e Sale a sufficenza rate ben colorire, e bagnate con Pomodoro, o acqua affinché si cuocia, e quando sarà per met­ tersi io tavola poneteci u n tocco di Butirro fresco, e quando sia sciolto servitevene pron­ tamente.

Agnello m Fricaesè.

Prendete la spa!la,e tagliatela a piccoli filet­ ti di circa tre dita, ponetela in una Cazzeriiola con butirro, e Cipolla ben tr i ta , Pepe in pol­ vere, e Sale, si faccia cuocere tutte u n ito , e si bagni leggermente e ra sago, o conserva di Pom odoro, e quando sarà a due terzi di cottura si spolveri di b r i n a , e si bagoì. ooq acqua per far cuocere la farina, iodi si leghi eoo Torli d* (Jova, e Agro di Limone*

Castrato Arrosto.

Prendete un bello, e buòno cose ietto di Castrato, che non puzzi di stalla, e steccatelo con grasso di Prosciutto, fatelo cuocere con il metodo del quarto d* Agnello, e servitelo con Ietto di Fagioli bianchi passati nella coltura del dello arrosto, e che siaoo bene insaporiti.

Gigotto di Castrato, ossia Coscio di dietro alla Svizzera.

Prendete no quarto di dietro di Castrato di qualità b u o n a, e bastonatelo, lardatelo di grasso, di Prèsciutto, o di Carne secca ( che 'Don sia rancida ) Garofani, e Cannella , evoca­ telo in metà di acqua, e metà vino, condite con S ale, e quando avrà incorporato tulio ]’ umido digrassatelo, e fòle insaporire nella Salsa delle Frittate d’ Uova tagliate in sonili tagliatelli, che ve ne servirete per g u a rn irla , cosi potete fare deir Agnello.

Fricandò alla Tirolese

Si prenda il grosso di una coscia di Vitella di Latte, li si levi tutta la p elle, e involta che Sarà in un panno umido si batta , e si lardi con prèsciutto , e si bianchisca in acqua bollente, dopo che avrà alzato un bollore, si passi nell’ acqua fresca per dieci m in u ti, si ponga in dna Cazzeruota delle rila- gliature di Carne, Prèsciutto. due Cipolle stec­ cata con Garofani, Pepe sodo, Saie cd un

•mazzetto d’ erbe odorose , si inetta sopra la carne già preparata, acqua , e vino a suffi- c cn z a , ma parcamente, e facciasi alzare il bellore sopra ad un Fornello, coperta con carta; dipoi si passi 'sopra ad un Treppiede a fuoco m oderato, ponendo un poco di fuoco sopra a I coperchio deila Cazzeruola acciò s* incorpori la la rd a tu ra , e si lasci cosi bollire per tre o r e , si levi poi la c arn e, e si passi per Setaccio il Brodo rim asto, si stringa al fuoco, e quando é ridotto all* uso di Gelatina si adopri per glas­ sare con pennello il suddetto Fricandó.

Salsa, ossia letto per ii suddetto Fritandò.

Si prenda una quantità di Lattuga, e ace­ tosa , levato che sarà ben le costole, e ben lavate sì trincino minutamente più che si può, si ponga in una piccola Cazzeruola con Pro­ sciutto , Butirro , P epe, Noce moscada, e fac- ciasi cosi soffriggere, aggiungendovi mezzo Ramajuolo di Culi lasciando il tutto bollire per dieci minuti, prendasi quindi due torli d’ Uova si menino in quella Salsa, o letto, e si lavorino fuori del fuoco, affinchè non impazzi l’ Uovo; mettasi nel piatto la Salsa, ossia letto, e sopra si ponga il Fricaodò.

Baccalà arrosto.

Avrete del Baccalà di buona qualità che sia ben dissalato ponetelo in marinaggio con O lio, e Pepe per due ore, poi ponetelo in una cassetta di carta sopra alla Gratella , e servi­ telo con salsa di Acciughe, squagliale nell’ 01io,v

Ti .

e sugo di Lim one, e se avrete Olio di Tartufi sarà migliore.

Baccalà Imèo.

Ponete il Baccalà in .acqua fresca sopra al fuoco, e quando avrà alzato un bollore, o due sarà cotto che ben scolato dall' acqua lo involterete in un tovagliuolo, e quando ve ne vorrete servire lo metterete in un piatto che ancora dopo un* ora sarà caldo, e molto deli- c a to , e ve ne potrete servire con puro O lio , Pepe , e agro di Limone, o con qualche Salsa a

piacere. *

Baccalà Agro Dolce:

Porrete in una Teglia delle 'foglie di P anierino, e spicchi d'Aglio con Olio , c farete rosolare dolcemente finché 1' Aglio con bruci: vi porrete il Baccalà che già avrete preparato tagliato a F iletti, condirete con Aro- mali, e farete insaporire voltandolo dall'una , e l ’ altra parte, quando sarà beo insaporito leve­ rete gli a g li, e lo bagnerete con Aceto, e Zuc­ chero, stringete la Salsa giustamento^oltandolo, e servitevene caldo.

Baccalà a Olio freddo.<

Si ponga degli Agli in una teglia tagliati per metà, e si faccino rosolare dolcemente con Olio, e si ritiri dal fuoco, e quando sarà freddo si levi l ’ aglio, e si ponga i Filetti del Baccalà involtandoli bene per farli insaporire ; si bagni con nn poco di sugo di.Pomodoro, o conserva, e serviteveoe caldo.

Baccalà alla Provenzale.

Fa le imbianchire del Prezzemolo, Iri la id o minutamente, ponetelo nel morlujo con uno spicchio d ’ aglio, e pestale ludo minutamente , abbiate del Baccalà stato nell’ acqua calda che sfoglierete minutamente, e porrete nel Morlajo con Droghe a piacere , e sugo di Limone, ed uria midolla di Pane fine bagnato nel Latte, e se sarà vigilia bagnala nell'Acqua, ma bea sprem uta, e pesterete Gntanlochè tutto sia uni­ to , e ve ne servirete.

Nel documento aasaasfasBPer i Tipi di G. Galletti (pagine 65-73)