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dell’utilizzo dell’audiovisivo nella didattica della lingua italiana

4.1. Il testo audiovisivo

Nel Dizionario di Glottodidattica leggiamo:

Audiovisivo: letteralmente il termine si riferisce ai messaggi che accoppiano una dimensione visiva ed una verbale, legate da meccanismi di ancorage oppure di relais. Il termine “audiovisivi” soprattutto al plurale, indica una parte rilevante delle tecnologie glottodidattiche: negli anni Sessanta-Settanta esso definiva l’accoppiamento di diapositive e cassetta audio, dagli anni Ottanta il termine “audiovisivi” si riferisce al video. (Balboni, 1999: 9)

Per testo audiovisivo, intendiamo all’interno della nostra riflessione, una narrazione cinematografica, ossia un testo che propone in modo sinergico delle immagini in movimento e un sonoro costituito da suono, musica e parlato filmico.

Parliamo di testo audiovisivo e non di semplice audiovisivo sulla scorta delle riflessioni condotte da Ballarin.

Si sceglie di utilizzare il termine”testo audiovisivo” perché esso enfatizza l’uso costruttivo del supporto. Non si tratta più di preparare un mezzo per ampliare i contenuti di un’unità di apprendimento, quanto piuttosto di offrire una tranche di linguaggi in sé autonoma e compiuta, di un testo specifico che abbia rilevanza dal punto di vista linguistico per lo studente e sia significativo dal punto di vista didattico per insegnante. (Ballarin, 2007: 7)

in riferimento al videoclip, e al film.

Leggiamo in Wikipedia una definizione di film, utile a comprendere alcune componenti fisiche e tecniche di questo medium

Con la parola film (termine inglese che significa "pellicola, membrana") si vuole indicare principalmente, in senso stretto, il prodotto tipico dell'industria cinematografica ovvero quello formato da una sequenza di immagini dette fotogrammi incise su una striscia di poliestere o di triacetato di cellulosa (la pellicola vera e propria) da proiettare ad una velocità tale (24 fotogrammi al secondo solitamente, ma ne bastano 12 per ottenere l'effetto) che possano

rendere l’illusione ottica del movimento tipica del cinema .I sinonimi utilizzati sono pellicola, pellicola cinematografica, opera cinematografica. Essa può essere un lungometraggio, un medio metraggio o un cortometraggio Nei primi anni della storia del film, a causa del fatto che gli apparati di riproduzione erano manuali, attivati dall'operatore con la manovella, la velocità pratica variava da film a film e spesso addirittura da una scena all'altra dello stesso film.” (…) La Fédération internazionale des archives du film(FIAF) nel suo statuto dà la seguente definizione di film:

"per film occorre intendere ogni registrazione di immagini in movimento (eventualmente accompagnate da suoni) su qualsiasi supporto esistente (pellicola, videonastro, videoaudio) o da inventare".(…)

È bene evidenziare che la maggioranza degli apparati di proiezione sono al giorno d'oggi realizzati in modo tale che nessuna immagine sia rappresentata sullo schermo per più di due fotogrammi successivi, così da produrre l'impressione della fluidità. Oggi i film sono un'arte, ed anche una fra le più importanti forme di intrattenimento.

4.1.1. Forme e tipi di audiovisivo

Esiste una un’ampia gamma di forme, di supporti, di formati video: trasmissione televisiva, VHS, CD, DVD, streaming, cartoni animati,

video, videoclip, documentario, cortometraggio, mediometraggio, lungometraggio, film, telefilm, telegiornale, Talk show, Spot e televendite, “self-media” videogame, guida multimediale di ultima generazione etc.8

Poiché la nostra riflessione è focalizzata sulla didattica della microlingua del turismo focalizziamo l’attenzione su video e film che propongano rappresentazioni di paesaggi italiani.

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4.1.2. Il video promozionale del paesaggio italiano

Molte città italiane utilizzano oggi forme multimediali di comunicazione e promozionali quali spot, video del territorio e guide multimediali. In molte fiere per il turismo in Italia e in convegni dedicati ad esso sono previste proiezioni di audiovisivi che rappresentano paesaggi, località e ambienti italiani.

L’ ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) ha prodotto e diffuso nel 2007 un video promozionale dell’Italia, ricco di filmati relativi alle Regioni italiane, corredati da una descrizione sonora degli aspetti più rilevanti che le contraddistinguono e ha chiesto alle Ambasciate italiane per tramite degli Istituti Italiani di Cultura di promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiana anche tramite tale prodotto filmico.

Nel 2007 abbiamo utilizzato questo video nel Corso di Lingua e cultura Italiana dell’Istituto per la traduzione e interpretazione della Università Karl Franzens di Graz, corso che fra i contenuti prevedeva la conoscenza delle regioni italiane: lingua e varietà regionali e dialettali, usi e costumi, tradizioni e feste.

Da quest’esperienza ha preso forma una delle domande essenziali della nostra indagine:

Quale è la natura del rapporto fra immagine mentale e immagine concreta del territorio e come l’immagine rappresentata dall’audiovisivo può favorire nell’apprendente processi meta cognitivi ed emozionali che lo conducono in seguito alla volontà di conoscere con i propri occhi il territorio oggetto di studio.

4.1.3. L’importanza dell’uso di audiovisivi autentici

Che cosa s’intende per materiale autentico e quindi audiovisivo autentico? Nel dizionario di Glottodidattica si legge la seguente definizione:

Materiale usato a scopo didattico ma che in origine non aveva tale finalità: articoli di giornale, biglietti ferroviari, film, pubblicità, ecc..L’uso di questo tipo di materiale era già previsto dal Metodo diretto e dal Reading Method, ma è

diventato particolarmente rilevante nell’ambito dell’Approccio Comunicativo. Ciò è dovuto sia alla natura di questo approccio, sia al fatto che negli ultimi anni la frequenza dei viaggi all’estero, la diffusione planetaria dei mass media e il perfezionamento delle tecniche di registrazione hanno reso i materiali autentici facilmente reperibili. (Balboni, 1999: 9)

L’importanza di utilizzare audiovisivi autentici risiede a nostro parere nel fatto che essi hanno la capacità di attrarre l’attenzione dello studente in modo molto forte rispetto a un audiovisivo che lo studente percepisce creato per scopi didattici.

L’audiovisivo autentico attiva nel fruitore processi di attenzione concentrazione, motivazione e memorizzazione.

Vediamo in quale rapporto sta l’attenzione rispetto alla percezione, alla motivazione e alla sfera emotivo-affettiva:

L’attenzione è quel sistema che regola l’attività dei processi mentali, filtrando e orientando la percezione verso le informazioni rilevanti, in modo da rispondere in maniera adeguata alle richieste ambientali, avremo anche un’idea della connessione di questo sistema con quello motivazionale, affettivo ed emotivo, essendo uno degli scopi dell’attenzione quello di sintetizzare il nostro passato (ricordi) e il nostro presente (sensazioni) dandoci il senso di continuità dell’esperienza, e con il comportamento, in quanto modula esigenze interne e ambientali. (A. A. V. V. 2003: 35)