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Chiara Airoldi1, Daniela Ferrante1, Lucia Miligi2, Sara Piro2, Giorgia Stoppa2, Enrica Migliore3, Rosario Tumino4, Antonio

Romanelli5, Carolina Mensi6, Domenica Cavone7, Elisa Romeo8, Alessandro Marinaccio9, Elisabetta Chellini2, Corrado

Magnani1

Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale, Novara1; Centro operativo regionale dei Tumori

a bassa frazione eziologica della Toscana, Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, ISPRO, Firenze2; Registro

dei mesoteliomi maligni del Piemonte3; Centro operativo regionale della Sicilia, Registro regionale siciliano dei mesoteliomi4;

Registro mesoteliomi della Regione Emilia-Romagna5; Registro mesoteliomi Lombardia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda

Ospedale Maggiore Policlinico Milano6; Centro operativo regionale pugliese del Registro nazionale mesoteliomi7; Centro

operativo regionale Lazio8; Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale, INAIL, Roma9

Introduzione

Il mesotelioma Maligno (MM) è un evento sentinella per la presenza di amianto. Valutare la storia lavorativa dei soggetti con MM aiuterebbe a identificare le ditte esposte e ricercare altri casi di patologie asbesto-correlate di origine professionale tramite metodo OCCAM. Il Registro Nazionale Mesoteliomi (RENAM) raccoglie tutti i casi di MM e il tipo di esposizione ad amianto. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) dispone di tutte le posizioni lavorative informatizzate dal 1974 in aziende con più di un dipendente. I due database contengono la ragione sociale (chiave) ma mentre INPS registra il reale nome delle aziende in RENAM è presente il nome riferito dall’intervistato.

Obiettivi

Creazione di un dizionario con codici azienda e ragione sociale delle ditte nelle quali si sono verificati casi di MM con un’esposizione ad amianto professionale.

Metodi

Sono stati acquisiti dall’archivio RENAM i periodi lavorativi con riconosciuta esposizione ad amianto (certa, probabile, possibile) e da INPS le ragioni sociali delle attività lavorative per gli stessi soggetti. Si sono susseguite in modo iterato 3 fasi: i) analisi descrittiva della stringa ragione sociale- text mining, ii) pulizia del database e iii) procedura di appaiamento -“inexact matching” (IM). La ragione sociale nella fase i) è stata spezzata in subunità (parole) e si sono valutate le differenze di frequenze di parole tra RENAM e INPS perle varie regioni. Similitudini tra parole sono state valutate tramite l’uso di sounds- like operators e funzioni di confronto. Durante la fase ii) sono state rimosse le stop words, le parole di meno di due lettere e corretti alcuni termini (singolari-plurali, abbreviazioni, errori ortografici). La fase iii) ha permesso di unire i due database usando la ragione sociale. L’IM è stato condotto tra i record di ogni soggetto (almeno una parola uguale) e tra tutti i record (almeno due parole uguali o una sola parola se stringhe di un solo elemento). Sono inoltre state distinte le ragioni sociali non registrate da INPS (es az. agricole, militari) e aziende già note che presentavano più nomi (es FIAT).

Risultati

ottenuti sono stati controllati da esperti regionali. Risultati La procedura è stata creata per il Piemonte e validata/adattata sui dataset di Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Lombardia; l’acquisizione dei dati per il Lazio è in corso. Per il Piemonte la percentuale di successo della procedura è superiore al 57%, mentre le altre regioni hanno percentuali tra il 35 e il 50% (Toscana 37%, Emilia-Romagna 43%, Puglia 46%, Lombardia 48%, Sicilia 50%) .

Conclusioni

Risultati soddisfacenti per la procedura di ricerca e appaiamento si sono ottenuti per il Piemonte, per le altre regioni sono necessari ulteriori approfondimenti. I risultati saranno a breve utilizzati per la lettura dei risultati di OCCAM.

62 - orale

Profilo di salute della popolazione residente vicino all’aeroporto Marconi di Bologna

Elisa Stivanello1, Patrizia Biavati1, Lorenzo Pizzi1, Muriel Assunta Musti1, Rossella Miglio5, Vincenza Perlangeli1, Paolo

Pandolfi1

Dipartimento di Sanità Pubblica, Azienda USL di Bologna1; Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati", Università

di Bologna5

Introduzione

L’Aeroporto Marconi di Bologna, sito a pochi chilometri dal centro cittadino, ha recentemente subito un’importante espansione. L’aumento di aerei che sorvolano zone abitate, atterraggi e decolli anche notturni sono fattori di disagio e preoccupazione per la salute tra i residenti nelle zone limitrofe. Il rumore da traffico aeroportuale è infatti un importante fattori di rischio per la salute. Studi hanno mostrato un’associazione con problemi cardiaci, ipertensione, disturbi cognitivi, del sonno e psicologici.

Obiettivi

Studiare lo stato di salute dei residenti in prossimità dell’Aeroporto Marconi di Bologna. Metodi

La popolazione è rappresentata dai residenti nei comuni di Anzola dell’Emilia, Bologna, Calderara di Reno e San Giovanni in Persiceto tra il 1/1/2013 ed il 31/12/2016 nell’area limitata dalla linea isofonica di 50 db della mappa acustica aeroportuale. La popolazione è stata georeferenziata e poi classificata per fascia di decibel (50-555-60, >60 db). Gli esiti (mortalità, ricoveri, visite in otorinolaringoiatria, consumo di farmaci) sono stati ottenuti da fonti informative correnti. Sono stati calcolati tassi grezzi e rischi relativi (RR) aggiustati per età e genere utilizzando come popolazione di riferimento i residenti nel Quartiere San Donato-San Vitale, il più simile all’area in studio per caratteristiche socioeconomiche e ambientali. Le analisi sono state replicate aggiustando anche per indice di deprivazione.

Risultati

Sono stati studiati 26.260 residenti, di questi5.749 risiedono tra i 50-55db.648 tra 55-60db e 2.863 oltre i 60db. Nella popolazione studiata si osservano il 29% (IC 25-33%, p<0,001) di visite e prestazioni otorinolaringoiatriche in più rispetto al riferimento. Si registra anche un aumentato consumo di farmaci per disturbi correlati all’acidità gastrica (RR 1,07; IC95% 1,03-1,10, p<0,001), per malattie ostruttive delle vie respiratorie (RR 1,11; IC95% 1,04-1,18, p=0,001), di antipertensivi (RR 1,05; IC95% 1,02-1,07%, p=0,001) e di sedativi/ansiolitici o antidepressivi (RR 1,09; IC95% 1,04-1,15, p<0,001). Risultati simili si riscontrano anche dopo aver aggiustato per indice di deprivazione. L’analisi stratificata per fasce di db, mostra che per alcuni esiti (consumo di antipertensivi e sedativi/ansiolitici/antidepressivi, ricoveri per cardiopatie ischemiche) il rischio tende ad aumentare passando da fasce espositive più basse a quelle più alte.

Conclusioni

La popolazione residente in prossimità dell’aeroporto di Bologna presenta alcune differenze per alcuni esiti sanitari. Il tipo di studio non consente di attribuirne la causa, ma evidenzia delle criticità sanitarie che necessitano una sorveglianza ed un approfondimento. Inoltre alla luce delle numerose evidenze già esistenti sugli effetti del rumore sulla salute, le criticità emerse suggeriscono di adottare misure di mitigazione e riduzione del rumore dell’aeroporto.

elisa.stivanello@ausl.bologna.it

63 - orale

West Nile Neuroinvasiva nell’Azienda USL di Bologna: andamento temporale e