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2. L’analisi traduttiva del prototesto

2.3 Tipologia del linguaggio

Per concludere l’analisi traduttiva del prototesto, proponiamo un’ulteriore criterio di classificazione testuale che considera come criterio principale non gli scopi comunicativi o il contenuto del testo, ma il linguaggio utilizzato dall’autore, se sia implicito o esplicito e quanto lasci all’interpretazione del lettore.

80 Osimo, op.cit., p. 38.

Tale classificazione è basata sulle teorie di Francesco Sabatini,83 che si concentra sulla

“rigidità” del linguaggio, e cioè sul vincolo interpretativo nato dal patto comunicativo che naturalmente si instaura tra autore e lettore al momento della creazione del testo. Tale vincolo, appunto, limita necessariamente le possibilità interpretative di un testo e può essere più o meno rigido in base alle intenzioni dell’autore e al linguaggio utilizzato. Sulla base di questo principio possiamo distinguere tre categorie testuali: testi con discorso molto vincolante, che impone al lettore un’interpretazione quasi del tutto identica a quella dell’autore, come i testi scientifici; testi con discorso mediamente vincolante, che limitano la libertà interpretativa del lettore ma non in modo altrettanto rigido, e ne sono esempio i testi giuridici; testi con discorso poco vincolante, che lasciano un ampio margine interpretativo al lettore, il quale è libero di arricchire il significato del testo con la propria esperienza, come accade per esempio coi testi poetici.84

Il testo oggetto della nostra analisi sicuramente rientra nella categoria dei testi con discorso poco vincolante: la funzione poetica predominante in esso determina una frequente ambiguità e implicitezza del linguaggio, insieme all’uso di metafore e alla presenza di inserti poetici e di canzoni nel testo. Inoltre l’opera non presenta un linguaggio specialistico o settoriale, anzi, vista l’appartenenza al genere teatrale, nella maggior parte dei casi viene usato un linguaggio abbastanza colloquiale, mescolato spesso a momenti di elevazione quasi poetica del registro, che riflettono la tendenza dell’autrice a quel “lirismo cinico” già menzionato nei capitoli introduttivi alla traduzione. Per approfondire l’analisi sul linguaggio del testo in esame è opportuno fare riferimento alle teorie di Michail Bachtin85 in merito alla “polifonia” e all’aura espressiva dei personaggi contenute

nella sua opera Estetica e Romanzo86. Secondo la teoria di Bachtin, nell’opera di narrativa moderna

ogni personaggio ha una sua voce, un suo stile, un suo carattere, di modo che il lettore abbia la sensazione che i personaggi vivano di vita propria, indipendentemente dall’autore. Questa relazione dialettica tra i personaggi comporta, a livello testuale, un aumento del dinamismo e della vitalità, mentre a livello narrativo implica delle differenze stilistiche piuttosto marcate tra i personaggi, ognuno dotato, appunto, di una propria aura espressiva, di un idioletto:

Per aura espressiva del personaggio intendiamo quell’insieme di caratteristiche che lo accompagnano costantemente, un campo lessicale che definisce l’unità di percezione del personaggio.87

83 Sabatini, Francesco (1999), “Rigidità-esplicitezza” vs “elasticità-implicitezza”: possibili parametri massimi per una tipologia dei testi, in Linguistica testuale comparativa. In memoriam Maria-Elisabeth Conte. Atti del Congresso interannuale della Società di Linguistica Italiana (Copenhagen, 5-7 febbraio 1998), a cura di G. Skytte & F. Sabatini, København, Museum Tusculanum Press 84 Luca Serianni, Italiani Scritti, Bologna, Il Mulino, 2014 (terza edizione), pp. 26-27.

85 Michail Bachtin (1895-1975) è stato un filosofo e critico letterario russo. Si è occupato di estetica, critica letteraria, teoria della letteratura ed epistemologia. Nonostante sia stato a lungo osteggiato dal regimo sovietico, egli è considerato, nel campo della letteratura e della filosofia, come una delle figure principali dello scorso secolo.

Anche se la teoria di Bachtin è stata sviluppata nell’ambito dell’analisi specifica del romanzo, si ritiene comunque adeguato utilizzare la terminologia dei suoi studi per descrivere la differenza di registri e di lessico presente nei Rinoceronti innamorati, in cui ogni personaggio è caratterizzato da un tono distinto e da una diversa scelta lessicale che ne riflettono la personalità, l’educazione e la posizione ideologica. Si prendano ad esempio i ricorrenti riferimenti al mondo animale che caratterizzano l’idioletto di Malu, i quali rappresentano la sua diversità, la sua incapacità di inquadrare il mondo attraverso delle categorie di senso comuni, come quando, nel atto IV, al discorso di Mingming sull’origine dell’amore egli risponde in questo modo:

马路: 生活在干燥而开阔的草原地带,有的犀牛则喜欢栖息在浓密的 森林中,他们吃的食物也不同,有的喜欢吃草,有的喜欢吃树叶,有的草和 树叶都吃。犀牛的名字来源于希腊文,是热带动物。世界上的犀牛有五种: 黑犀、白犀、苏门答腊犀、印度犀和爪哇犀已经基本灭绝了。像图拉就是生 活在非洲草原的那种。88

MALU: Sai, ci sono dei rinoceronti che vivono negli spazi aperti e aridi della savana, mentre altri preferiscono rifugiarsi nel folto della foresta. Anche quello che mangiano è diverso: alcuni si nutrono di erbe, altri solo di foglie, altri ancora mangiano entrambe le cose. Il nome “rinoceronte” viene dal greco, e sono degli animali tropicali. Al mondo ci sono cinque specie di rinoceronte: quelli neri, quelli bianchi, quelli di Sumatra, quelli indiani e quelli di Giava, che sono praticamente estinti ormai. Tula è del tipo che vive nelle savane africane. (p. 47)

Oppure i frequenti monologhi di Mingming, caratterizzati da un linguaggio poetico e ricchi di metafore, che spesso trasportano lo spettatore/lettore in una dimensione onirica del testo, come accade nell’atto XVI, completamente privo di riferimenti e costituito solo dalla libera espressione dei sentimenti dei due personaggi:

明明:我该怎么说? ⸺⸺ 我非常爱你,“非常”、“爱”,这些词说起来是 那么空洞无物,没有说服力。我今天一醒来就拼命地想,想找出一些任何人 都无法怀疑的,爱你的确实的证据。没有,没有……我想起来有那么一天傍 晚,在三楼的顶头,你睡着了,孩子一般,呼吸很轻,很安静,我看着你, 肆无忌惮地看着你,靠近你,你呼出的每一口气,我都贪婪地吸进肺叶…… 那是夏天,外面很安静,一切都遥远,我就那么静静地沉醉于你的呼吸之 间,心里想着这就是“同呼吸”吧。人是可以以二氧化碳为生的,只要有爱 情。89

MINGMING: Cosa ti aspetti da me? Cosa vuoi che dica? Vuoi che ti dichiari il mio amore? Ma non lo vedi che “amore” è solo una parola, insensata e vuota, che non ha alcun potere. Da quando ho aperto gli occhi stamattina non ho fatto altro che pensare a questo, non ho fatto altro che cercare un modo per provarti che il mio

88 Liao Yimei 廖一梅, “Lianai de xiniu” 恋爱的犀牛 (Rinoceronti innamorati), in Hupo+Lianai de Xiniu 琥珀+恋爱的犀牛 (Ambra + Rinoceronti innamorati), Beijing, Xinxing Chubanshe, 2009, p.119; d’ora in avanti abbreviato in Liao Yimei 廖一梅 2009.

amore è vero, è autentico, per far sì che nessuno possa mai dubitarne. Ma non c'è modo, non c'è...e sogno una sera, una casa al terzo piano di un palazzo, tu e i bam- bini già dormite, nell'aria solo respiri leggeri, tutto intorno il mondo è tranquillo. Io ti osservo, finalmente senza imbarazzi o costrizioni, mi faccio più vicina, quasi a sfiorarti, quasi a raccogliere ogni tuo respiro e conservarlo avidamente dentro di me, inspirandoti...è una sera d'estate, fuori tutto è silenzio, tutto è lontano miglia e miglia: senza un rumore, quietamente, io mi ubriaco del tuo fiato, e mi viene da pensare che sia questo che significa essere “due corpi e un’anima”. Ossigeno o ani- dride, credo che non faccia poi molta differenza, si può sopravvivere a tutto finché si ha l'amore. (p. 75)

E infine il modo di parlare di Hong Hong e Li Li, le due attrici che sembrano vivere costantemente all’interno di una soap opera e che, piuttosto che vivere davvero la realtà del presente, la raccontano, come se la leggessero da una sceneggiatura, come avviene alla fine dell’atto XVIII nel dialogo tra Hong Hong, Heizi e Setola:

红红:今天我能得到这个奖,首先要感谢我的爸爸妈妈、老师,还有 我的经纪人,特别要感谢导演给了我这次机会…… 刷牙:以后再谢吧。 黑子:莉莉! 红红:男青年跟着莉莉跑下台,握着莉莉的手说:“不要哭,我知道你 是最好的。”莉莉一下子扑倒灾难青年的怀里。 黑子:真的?!90

HONG HONG: Se oggi sono arrivata fino a qui, devo ringraziare prima di tutto mia madre e mio padre, il mio maestro e il manager ovviamente. Un ringraziamento speciale va al regista, per avermi dato questa opportunità...

SETOLA: Sì sì, i ringraziamenti puoi farli dopo. HEIZI: Li Li!

HONG HONG: Il giovane insegue di corsa Li Li, le prende la mano e dice: “Non piangere ti prego, io so che tu sei la migliore”. Lei di colpo si accascia tra le braccia del giovane.

HEIZI: Davvero?! (p. 81)

La grande diversità tonale e di coloritura emotiva dei personaggi rappresenta sicuramente una delle maggiori ricchezze di questo testo.

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