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III. I Tempi dello Sprar: struttura e contenuti

4. Ricerca sullo Sprar di Milano: i risultati

4.1 Descrizione della popolazione

4.1.1 Tipologia dei permessi di soggiorno

Per quanto invece riguarda i diversi tipi di permessi di soggiorno degli

ospiti la situazione è la seguente64: il 16,8% ha un permesso per asilo politico

–AP-, il 23,0% per protezione sussidiaria –PS- e il 21,2% per motivi umanitari –MU-. Solo l’1,8% dei beneficiari è ancora in attesa della determinazione dello Stato competente – pds Dublino -. Dei restanti, l’1,8% hanno ricevuto un rigetto da parte del Tribunale Ordinario – avendo fatto ricorso contro il diniego – e il 35,4% ha invece un permesso per richiesta asilo –RA-. Si riporta un confronto

tra i dati riportati nell’Atlante Sprar 201565 e quelli risultati dall’analisi dello

Sprar di Milano.

Tipologia pds Sprar Italia (2015) - grafico 4.1 Tipologia pds Sprar Milano (ricerca) – grafico 4.2

Rispetto ai dati del 2015 relativi alla situazione degli Sprar a livello na- zionale, a Milano al momento della ricerca sembra essere maggiore la percen- tuale di persone che hanno un titolo di protezione internazionale o un permesso per motivi umanitari. Questo non deve essere interpretato come segno di au- mento dei casi di riconoscimento – si è osservato nel capitolo 1, paragrafo 11.2 che tra il 2014 e il 2015 è aumentato il numero dei dinieghi-: potrebbe infatti indicare una modifica nelle modalità o nei criteri di segnalazione o di accesso

64 Dal momento che di un ospite non è stato possibile individuare la tipologia del permesso di soggiorno,

le percentuali seguenti e l’analisi sulla tipologia di pds fanno riferimento a una popolazione di 113 ospiti.

65 I dati tratti dall’Atlante Sprar fanno riferimento a un periodo diverso rispetto a quello della ricerca;

inoltre non sono chiari i criteri per definire la tipologia di permesso di soggiorno per richiesta asilo: nel presente lavoro si opera infatti una distinzione tra pds per richiesta asilo, pds Dublino e le situazioni di chi ha ricevuto un rigetto senza aver ancora presentato appello. Queste ultime tipologie rientrano nella voce Altro del grafico relativo allo Sprar di Milano. I dati dell’Atlante Sprar sono inoltre risultato dell’elaborazione di dati raccolti durante tutto l’anno, mentre quelli riportati rispetto allo Sprar di Mi- lano fanno riferimento a un momento determinato della situazione del servizio. Questo confronto è quindi da considerarsi approssimativo tenendo in considerazione le osservazioni presentate.

58% 10%

13% 19%

Beneficiari per tipologia di permessi di soggiorno -Italia- RA AP PS MU 35% 17% 23% 21% 4%

Beneficiari per tipologia di permessi di soggiorno - Milano- RA AP PS MU Altro

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al servizio Sprar. In ogni caso segnala una tendenza a un cambiamento della composizione degli ospiti dello Sprar: secondo quanto è stato riferito da alcuni operatori, mentre dal 2014 fino approssimativamente alla metà del 2016 entrava nel progetto un gran numero di persone ancora richiedenti, a partire dal 2016 i nuovi ospiti inviati dal Servizio Centrale sono stati quasi totalmente titolari di protezione internazionale o umanitaria.

Questo può essere, secondo il punto di vista di alcuni, conseguenza delle indicazioni che i CAS hanno in merito alle procedure di segnalazione: alcuni operatori hanno infatti riferito che chi lavora in questi centri ha l’indicazione di segnalare al Servizio Centrale solo persone che hanno avuto notifica dell’esito positivo della Commissione. Rappresentando i CAS i maggiori collettori di per- sone richiedenti, l’adozione da parte loro di questa prassi può verosimilmente incidere in maniera significativa sulla composizione degli ospiti Sprar e, come conseguenza, anche sulla tipologia di lavoro che può essere fatto in quest’ultimo sistema. Una delle tematiche che verrà di seguito approfondita è infatti la riper- cussione che la durata dell’accoglienza ha sul percorso di riconquista dell’auto- nomia: se da una parte un’accoglienza esageratamente lunga può essere contro- producente, dall’altra anche una permanenza di sei mesi può avere, essendo al contrario troppo corta in alcuni casi, delle ripercussioni negative.

Procedendo con l’analisi generale delle tipologie di permesso di sog- giorno, è opportuno fare delle ulteriori precisazioni: all’interno di ognuna delle categorie sopra individuate – persone con permesso per asilo, protezione sussi- diaria, richiedenti etc. – si possono osservare delle specifiche in merito all’iter percorso, o che stanno percorrendo. Delle persone che hanno ottenuto un per- messo di soggiorno -AP, PS o MU - il 69,6% ha infatti ricevuto una risposta positiva direttamente dalla CT, mentre il 27,5% ha affrontato un procedimento di ricorso o appello, avendo avuto inizialmente un diniego. Tra gli ospiti con un permesso di soggiorno per asilo politico, il 15,8% l’ha ottenuto grazie a una procedura di ricorso o appello; lo stesso è avvenuto per il 15,4% di coloro che hanno un permesso per protezione umanitaria e per il 50,0% di chi ha un pds per motivi umanitari.

Analizzando invece gli iter dei beneficiari che sono ancora in fase di ri- chiesta asilo, solo il 20,0% è ancora in attesa della Commissione Territoriale o del suo esito: il 75,0% dei richiedenti è in fase di ricorso -37,5%- o di appello 37,5%-. Questa situazione assume un rilievo particolare nei centri, soprattutto presso Casa Monluè: nel centro di Arca al momento della ricerca erano presenti sei ospiti in fase di ricorso, quattro in appello e otto con un permesso esito di un ricorso o di un appello avverso al diniego iniziale. Di questi otto, tuttavia, sei hanno svolto questi iter prima di entrare in Sprar e hanno quindi avuto accesso all’accoglienza come titolati. Nel complesso gli operatori di Arca hanno quindi

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accompagnato – e in parte continuano ad accompagnare - negli iter post-diniego sei ospiti – il 13,7% dei presenti -.

Diversa è la situazione in Casa Monluè, dove attualmente i ricorrenti sono otto, gli appellanti undici e le persone che hanno avuto un titolo dopo il diniego cinque. Quest’ultime hanno tutte affrontato l’iter di ricorso/appello all’interno dello Sprar, per cui complessivamente ben ventiquattro persone che hanno avuto un esito negativo dalla CT si trovano tuttora in accoglienza – il 48,0% dei be- neficiari presso questa struttura-.

Nel grafico si illustra in maniera riassuntiva la distribuzione della popola- zione per tipologia di permesso di soggiorno.

Tipologia pds rispetto all’iter di richiesta asilo – grafico 4.3

Il tipo di permesso di soggiorno è fortemente collegato alla durata della permanenza in Sprar: come è già stato osservato, chi entra con un pds per asilo politico, protezione sussidiaria o motivi umanitari ha diritto a sei mesi di acco- glienza, prorogabili in particolari situazioni sotto autorizzazione dell’ente tito- lare e del Servizio Centrale. Chi invece si trova in una qualsiasi delle altre si- tuazioni ha tempi di accoglienza incerti: chi non ha ancora avuto l’esito della Commissione territoriale – anche nei casi in cui deve essere ancora audito – sottoscrive un patto d’accoglienza fino alla notifica dell’esito; per chi riceve un diniego tale termine si prolunga fino alla notifica dell’esito del ricorso e lo stesso vale successivamente in caso d’appello.

Si delineano quindi due prime grandi categorie in cui possono essere rag- gruppati gli ospiti: chi ha tempi di accoglienza definiti e chi indefiniti, ricavabili

1,8% 1,8% 13,3% 13,3% 1,8% 1,8% 2,7% 3,5% 10,6% 12,4% 19,5% 10,6% 7,1% 0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 AP PS MU RA Altro Tipologia PDS

Distribuzione per tipologia di PDS

Iter regolare Pds post-diniego Iter non noto

Ricorrenti post-diniego Appellanti

Dublino Rigettati

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sulla base della tipologia del permesso di soggiorno. Nella seguente tabella si descrive la situazione nelle diverse strutture, dove si tiene conto della popola- zione di ogni singolo centro e degli appartamenti nel loro complesso – è quindi considerata pari a cento la popolazione di ogni struttura -.

Percentuale tipologia di ospiti rispetto a ogni struttura

Struttura di accoglienza Ospiti con un tempo di accoglienza definito

Ospiti con un tempo di accoglienza indefinito

Casa Monluè66 44,9% 55,1%67

Centro Collettivo – Arca 72,7% 27,3%

Appartamenti 75,0% 25,0%

Tempo accoglienze definito/indefinito – tabella 4.4

Sono da considerarsi ospiti con un tempo d’accoglienza definito i benefi- ciari che hanno un permesso di soggiorno per asilo politico, protezione sussi- diaria o motivi umanitari, indipendentemente dall’aver in precedenza presentato ricorso o appello o aver ricevuto subito un riconoscimento dalla CT. Nel se- condo gruppo rientrano invece coloro che sono in attesa della determinazione dello Stato competente, della Commissione o della notifica del relativo esito, della notifica dell’esito del ricorso, della notifica dell’esito dell’appello. Sono qui considerati come ospiti con un tempo d’accoglienza incerto le due persone che, pur avendo ricevuto un rigetto, al momento della raccolta dei dati ancora non avevano presentato appello.

Come emerge dai dati è Casa Monluè l’unica struttura dove la percentuale di persone di cui non si conoscono i termini di uscita più alta rispetto a quella con dei tempi definiti.

Considerando invece la popolazione dello Sprar ordinario nel suo com- plesso, ad avere un permesso che consente di stabilire la durata dell’accoglienza è il 69,1% degli ospiti, mentre il 38,9% rimane con una prospettiva sospesa e

66 Gli ospiti presenti a Casa Monluè sono 50, ma di uno non è stato possibile risalire alla tipologia di

pds; si considera quindi in questo caso la popolazione pari a 49.

67 In tale percentuale rientrano coloro che hanno un permesso per richiesta asilo, compresi ricorrenti e

appellanti – in tutto 25 beneficiari – e 2 ospiti rigettati che non hanno ancora presentato appello: la loro condizione è da considerarsi ugualmente indefinita, dal momento che potevano ancora presentare ap- pello.

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incerta. Questi aspetti si ripercuotono sulla durata delle accoglienza, sul lavoro degli operatori e sul tipo di progetti che è possibile pensare con gli stessi ospiti.