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CAPITOLO 3 – IL CASO EMPIRICO

3.1. Le tipologie di agevolazioni

L’obiettivo di questa mia ricerca come ho più volte ricordato è quello di individuare la differenza tra aziende pubbliche ed aziende private nella concessione di agevolazioni ai cittadini.

Oggetto dello studio sono state 149 aziende idriche operanti sul territorio italiano inserite in un database più ampio realizzato a cura di studiosi dell’università di Pisa e di Verona. Per ogni azienda ho individuato la proprietà e le agevolazioni concesse ai cittadini in termini tariffari non collegate ai consumi, bensì al reddito o alla numerosità della famiglia.

Queste informazioni sono state raccolte tramite diverse modalità tra le quali l’analisi dei siti web delle aziende inserite nel database, richieste di informazioni tramite posta elettronica e, infine, interviste telefoniche.

Le aziende sono state poi classificate in base alla dimensione (micro, piccola, media o grande azienda utilizzando a tal fine i parametri previsti dall’Unione Europea) e alla localizzazione della sede (Nord, Centro o Sud Italia) per valutarne le eventuali differenze esistenti sempre in termini di agevolazioni concesse ai cittadini.

Le agevolazioni, in tutti i casi analizzati, consistono in deduzioni tariffarie nella prima bolletta utile e nel caso in cui la bolletta risulti di importo inferiore a quello del contributo verrà dedotto dalle successive bollette il valore residuo da rimborsare, oppure in rimborsi monetari da effettuarsi, a scelta del cliente, mediante bonifico bancario, assegno di rimborso o compensazione nella prima bolletta utile.

Oltre alle agevolazioni concesse agli utenti a basso reddito o alle famiglie numerose, esistono altri tipi di agevolazioni, come per esempio quelle per

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persone disabili c.d. bonus disagio fisico o quelle per crisi economica nel caso in cui un componente della famiglia abbia perso il posto di lavoro, sia stato collocato in cassa integrazione o non gli sia stato rinnovato un contratto di lavoro a tempo determinato. Le agevolazioni tariffarie più diffuse, come diremo nel dettaglio più oltre, rimangono comunque le agevolazioni per famiglie che versano in condizioni economiche disagiate e le agevolazioni per famiglie numerose.

Essendo il servizio idrico un servizio regolato, le agevolazioni tariffarie, così come le tariffe, i regolamenti e le carte dei servizi sono stabilite dagli Enti pubblici di controllo o Enti di governo d’ambito sulla base delle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI). È nel Regolamento di ciascuna azienda che sono riportati i requisiti necessari per avere accesso alle agevolazioni tariffarie, siano esse per famiglie in condizioni economiche disagiate o per famiglie numerose.

Per quanto riguarda le utenze deboli i requisiti richiesti sono generalmente l’indicatore ISEE e la residenza nel comune di riferimento, per cui l’agevolazione tariffaria potrà essere concessa solo per l’abitazione principale. Altre aziende oltre al parametro ISEE e la residenza richiedono ulteriori requisiti che riguardano per esempio il non possesso di un’abitazione rientrante nelle categorie A/1, A/7, A/8 e A/9 che corrispondono rispettivamente ad abitazioni di tipo signorile, abitazioni in villini, ville, castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici, il numero di figli a carico, il grado di invalidità o l’età di un componente della famiglia.

Il parametro più utilizzato per individuare le categorie sociali aventi diritto alle agevolazioni tariffarie è, dunque, l’ISEE, un valore numerico in grado di esprimere sinteticamente la condizione economica del nucleo familiare.

Una sorta di agevolazione non rientrante nelle categorie precedentemente dette riguarda la rateizzazione dell’importo della bolletta o del debito accumulato: sui

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siti internet di alcune aziende esistono, infatti, degli appositi moduli che l’utente può compilare ed inviare alla stessa società per poter rateizzare i pagamenti. Nei casi in cui l’azienda idrica non preveda agevolazioni da concedere ai propri clienti, i cittadini possono rivolgersi ai servizi sociali dei propri comuni: questi si sostituiranno all’azienda idrica e mediante appositi fondi pubblici, chiamati fondi di solidarietà sociale, qualora siano previsti, sosterranno economicamente le bollette delle famiglie disagiate o delle famiglie numerose. I Comuni, mediante appositi bandi pubblici, definiscono gli aventi diritto alle citate agevolazioni definendo diversi requisiti. Spetterà in questo caso ai cittadini informarsi, presso il proprio comune di residenza, sull’esistenza o meno di questi fondi. Altre volte, invece, sono gli Enti assistenziali operanti sul territorio a mettere a disposizione dei fondi per agevolare le utenze deboli e a definirne i rispettivi requisiti di accesso.

Il peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane e il conseguente aumento della popolazione che si trova al di sotto della soglia di povertà obbliga a porre sempre più attenzione ai soggetti più deboli.

Per quanto riguarda le soglie di povertà l’Istat parla di povertà assoluta riferendosi al valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia per una standard di vita minimamente accettabile.

Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia (che si differenzia in base alla dimensione e all’età dei componenti della famiglia, alla ripartizione geografica e all’ampiezza demografica del comune di residenza)184.

Nel 2015, 1 milione 582 mila famiglie (il 6,1% delle famiglie residenti) è risultata in condizione di povertà assoluta in Italia, per un totale di 4 milioni e

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598 mila individui; a livello territoriale è stato il Mezzogiorno a registrare i valori più elevati di povertà assoluta e il Centro a registrare quelli più bassi185. Le soglie di reddito/ISEE stabilite per l’individuazione dei soggetti destinatari delle agevolazioni sono risultate molto eterogenee e spesso combinate ad altri requisiti, quali la numerosità del nucleo famigliare, o più raramente la presenza di anziani o di soggetti con particolari patologie.

Secondo una ricerca effettuata da Federconsumatori in collaborazione con Utilitalia sul tema delle agevolazioni, è emerso che sono gli operatori più grandi ad affrontare il tema della tutela delle utenze disagiate con maggiore propensione rispetto a quelli di dimensione minore. Volendo poi fare una distinzione all’interno delle macro aree circa le agevolazioni tariffarie previste si è notato, sempre in base a questo studio, che il Centro mostra la diffusione più alta di iniziative per agevolare gli utenti, seguito dal Sud e infine dal Nord186. Data l’eterogeneità presente nel mondo delle agevolazioni sia per quanto riguarda i criteri di assegnazione che le modalità di erogazione del bonus, sempre da questa ricerca si è preso spunto per sollecitare il Governo, il Parlamento e l’AEEGSI affinché si arrivi al più presto alla costituzione di un “Bonus idrico nazionale” valido per tutta l’Italia, sfruttando la positiva esperienza del bonus energia-gas, anche in considerazione dei dati statistici nazionali che indicano un aumento della soglia di povertà quale effetto della crisi economica degli ultimi anni187.

Secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012, l’AEEGSI nella predisposizione del metodo tariffario deve prevedere delle “forme di tutela per le categorie di utenza in condizioni economico sociali disagiate”.

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“La povertà in Italia”, www.istat.it.

186

“Primo rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel servizio idrico integrato”, www.federconsumatori.it.

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Il primo intervento dell’Autorità in tema di tariffa sociale è stato un documento di consultazione (DCO 85/2013/r/IDR) inerente le questioni relative ai criteri di accesso, all’entità delle agevolazioni e alle modalità di recupero dell’onere di sistema. L’orientamento generale dell’Autorità illustrato nel documento di consultazione è stato quello di garantire alle famiglie beneficiarie una riduzione della spesa idrica di circa il 20%, fissando una componente tariffaria a copertura dei costi a carico di tutti gli utenti del servizio188.

Con riferimento ai dati risultanti dalla ricerca, in generale, è emerso che su 149 aziende idriche analizzate solamente 62 (il 42%) hanno dimostrato di prevedere agevolazioni tariffarie per i propri clienti. Questo significa che 87 aziende idriche delle 149 (il 58%) inserite nel database sono risultate prive di agevolazioni per i propri utenti.

È giusto chiarire che in origine le aziende inserite nel database erano 152 ma in questa ricerca ne analizzeremo soltanto 149 perché per 3 aziende non è stato possibile reperire i dati.

Come più avanti avremo modo di vedere le agevolazioni riscontrate sono concesse per la maggior parte in base al parametro ISEE, quindi in base al reddito della famiglia. Ci sono aziende che oltre alle agevolazioni concesse in base al reddito prevedono agevolazioni in base alla numerosità della famiglia quindi parliamo delle cosiddette agevolazioni per famiglie numerose e altre aziende ancora che prevedono entrambi i tipi di agevolazioni. Solamente in un caso insieme all’agevolazione per famiglie in condizioni economiche disagiate è stato riscontrato anche il cosiddetto Bonus disagio fisico ed è il caso di Acquedotto Pugliese S.p.a. un’azienda di grandi dimensioni localizzata nel Sud Italia e pubblica al 100%.

In particolare, il bonus disagio fisico viene concesso quando uno dei componenti il nucleo familiare si trovi in gravi condizioni di salute tali da

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richiedere l'utilizzo di particolari apparecchiature mediche necessarie per il mantenimento in vita.

Passiamo ora ad analizzare nello specifico quello che è emerso per quanto riguarda le agevolazioni concesse in base al reddito.

Più nello specifico, considereremo ora le aziende idriche che concedono le agevolazioni per famiglie in condizioni economiche disagiate per vedere quelli che sono i parametri ISEE richiesti ed eventualmente gli altri requisiti necessari per beneficiare del bonus nel caso in cui l’indicatore di reddito non sia sufficiente.

Per ora analizzeremo i dati senza distinzione tra proprietà, dimensione e localizzazione delle aziende e ci soffermeremo innanzitutto sulle agevolazioni concesse dai gestori in base al parametro ISEE, quindi in base al reddito delle famiglie.

Più avanti parleremo, invece, delle agevolazioni concesse sempre dalle aziende idriche per le famiglie numerose. Questa tipologia di agevolazione viene concessa indipendentemente dal reddito della famiglia: per averne accesso, infatti, si richiede solo il rispetto del numero di componenti del nucleo familiare determinato dall’azienda.

Dopo aver analizzato le varie tipologie di agevolazioni andremo poi a verificare le differenze esistenti, in termini di aiuti concessi ai propri utenti, tra aziende pubbliche, private e miste. Per poi, infine, andare a valutare le differenze, sempre in termini di concessione di agevolazioni, tra le aziende suddivise secondo la dimensione (Micro, Piccole, Medie e Grandi) e la localizzazione (Nord, Centro e Sud Italia).

Come abbiamo detto, dalla nostra analisi risultano essere 62 le aziende che prevedono agevolazioni per i propri utenti siano esse per famiglie in condizioni di difficoltà economica o per famiglie numerose.

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In particolare, delle 62 aziende idriche che includono nel proprio regolamento delle agevolazioni per i propri clienti in difficoltà, 55 prevedono agevolazioni per famiglie in condizioni economiche disagiate secondo il parametro ISEE (delle quali 13 anche quelle per famiglie numerose) e solamente 7 aziende mettono a disposizione le sole agevolazioni per famiglie numerose.

Delle 55 aziende idriche che prevedono le agevolazioni per le cosiddette utenze deboli, 35 definiscono un’unica soglia ISEE; in soli 4 casi il parametro ISEE viene determinato dai diversi Comuni serviti dal gestore perché considerati più idonei a definire i soggetti che effettivamente necessitano di un’agevolazione. In questi casi, dunque, spetterà a ciascun Comune definire la soglia di reddito familiare per l’accesso all’agevolazione.

Ancora in altri casi le aziende hanno dimostrato di differenziare il livello di reddito richiesto alle famiglie per avere accesso all’agevolazione, in base ai componenti; più precisamente in questi casi le soglie ISEE aumentano con il crescere del numero dei familiari.

Esistono poi dei casi particolari di aziende che oltre alla soglia ISEE di base definiscono un’ulteriore soglia da applicare in presenza di determinati requisiti che possono riguardare le condizioni fisiche, di salute, di età o lavorative.

Di seguito riassumiamo le tipologie di agevolazioni per famiglie in condizioni economiche disagiate riscontrate in questo lavoro e per ognuna di esse il numero di aziende che le prevede:

Agevolazioni per famiglie in condizioni economiche disagiate Unica soglia ISEE ISEE definito dai Comuni ISEE in base ai componenti della famiglia ISEE in base ad altre particolari condizioni Tot.

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N. aziende 35 4 6 10 55

Quella che segue è la tabella all’interno della quale sono rappresentate le 35 aziende idriche che, per la concessione di agevolazioni alle famiglie in condizioni economiche disagiate, prevedono il rispetto di un’unica soglia ISEE e, in alcuni casi, anche di altre particolari condizioni che più avanti avremo modo di spiegare: Società ISEE Importo in Euro Agevolazione legata alla residenza Condizioni particolari Aca. Spa 7.500 no no

Acea Ato 5 Spa 9.296,22 no no

Acegasapsamga Spa 10.000 no no

Acqua Novara Spa 9.000 no no

Acquaenna Scpa 9.000 no no

Acque potabili Spa 9.000 no no

Aimag Spa 10.000 no no Alpi acque 9.000 no no Alto trevigiano servizi 15.000 si no Amap Spa 9.000 no no Azienda servizi Toano Srl 10.000 no no Bim Spa 9.000 si no

83 Cadf Spa 10.000 no no Cafc Spa 7.200 no no Carniacque 7.200 no no Ciip Spa 7.500 si no Cam Spa 12.000 si no Emiliambiente 10.000 no no Geal Spa 17.000 si si Hera Spa 10.000 no no Hydrogea Spa 7.200 no no Idrablu 9.000 no no Ireti 10.000 no no Irisacqua Srl 7.200 no no Montagna 2000 5.000 no no

Nuove Acque Spa 8.030 si no

Piave servizi Srl 12.000 no no

Ruzzo Reti Spa 7.674,67 no no

Saca 10.000 si no Servizio idrico integrato Scpa 12.000 si no Sistema Ambiente 7.200 no no Sma Torino 12.000 si no

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Sorgeacqua Srl 10.000 no no

Tecnoedil Spa 9.000 no no

Umbra Acque Spa 9.500 no no

Introduciamo adesso il cosiddetto requisito legato all’abitazione; che si riferisce, in particolare, al divieto di possedere un immobile rientrante in una delle seguenti categorie189:

• A/1: abitazione di tipo signorile; • A/7: villini;

• A/8: ville;

• A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.

Nel caso dell’azienda Geal Lucca Spa oltre all’ISEE, alla residenza e al requisito dell’abitazione, così come inteso precedentemente, si richiede il rispetto di altri requisiti come il non possesso di più di un'abitazione su tutto il territorio nazionale, al non essere proprietario di terreni agricoli condotti in forma imprenditoriale, al non essere intestatari di una vettura nuova con cilindrata superiore a 1600cc o di un motoveicolo e al non beneficiare di altre agevolazioni nella stessa annualità.

Con riferimento alla tabella, possiamo vedere che solamente in 9 casi oltre al reddito secondo il parametro ISEE, le aziende richiedono la residenza quindi per aver accesso all’agevolazione sarà necessario che si tratti di un’abitazione principale. Negli altri 26 casi l’agevolazione viene concessa indipendentemente dalla residenza ciò che conta è solo il reddito espresso tramite il parametro ISEE.

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Queste categorie rientrano tra gli immobili a destinazione ordinaria, “Tabella delle categorie catastali”, www.amministrazionicomunali.it.

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In particolare, notiamo che in questi casi l’ISEE può variare da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 17.000. In media possiamo dire che il valore ISEE richiesto dalle aziende si aggira intorno ai 9.500 euro.

Come già specificato in precedenza può accadere che il gestore decida di far definire ai diversi Comuni gestiti i requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni, questo perché essendo più vicini ai cittadini e conoscendone meglio le caratteristiche possono definire i requisiti nel miglior modo possibile anche adattandoli alla realtà locale.

In questi casi, una volta predisposti i fondi da parte delle aziende idriche saranno i Comuni ad occuparsi della loro gestione.

Quello appena descritto è il caso di 4 aziende idriche delle 149 considerate: So.ge.a Spa, Amiacque Srl, Alto Vicentino servizi Spa e Acque Spa.

Nei casi in cui il parametro ISEE viene definito in base ai componenti della famiglia, questo cresce proporzionalmente all’aumentare della numerosità dei componenti; riportiamo di seguito i dati relativi alle 6 aziende idriche che hanno optato per questa metodologia di attribuzione delle agevolazioni:

Società Soglie Isee in base al numero di componenti della

famiglia Agevolazione legata alla residenza Agevolazioni legate all’abitazione Acqua Vitana 7.077,72 (1comp)

11.796,12 (2comp) 15.688,80 (3comp) 19.227,72 (4comp) 22.412,64 (5comp) 25.479,60 (6comp) 28.310,64 (7 o più) Si Si

Abbanoa Spa 7.077,72 (1comp) 11.796,12 (2comp) 15.688,80 (3comp) 19.227,72 (4comp) 22.412,64 (5comp)

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25.479,60 (6comp) 28.310,64 (7 o più)

Acam Spa 7.500 (1comp)

10.000 (2comp) 13.000 (3comp) 16.000 (4comp) 19.000 (5comp) 22.000 (6comp) Si No Acea Ato 2 Spa 13.637 (fino a 3comp) 15.643,60 (4comp) 17.728,67 (5 o più) Si Si Acqualatina Spa 10.000 (fino a 2 di cui almeno 1 di età superiore a 65 anni)

6.000 (da 1 a 3comp) 7.000 (da 4 o più comp)

No Si

Gaia Spa 20.874,70 (1comp) 17.826,50 (2comp) 16.593,40 (3comp) 15.891,02 (4comp) 15.424,16 (5comp) 15.101,76 (6 o più) No Si

Come abbiamo visto anche in questo caso le possibilità possono essere molte non solo per quanto riguarda gli importi ISEE richiesti al variare del numero dei componenti ma anche per ciò che riguarda il requisito della residenza, richiesto da 4 aziende su 6 e quello dell’abitazione richiesto anch’esso da 4 aziende su 6. Solamente in 2 casi vengono richiesti entrambi.

Particolare è il caso dell’azienda Gaia Spa; possiamo notare infatti che le soglie ISEE diminuiscono all’aumentare dei componenti della famiglia. L’azienda giustifica ciò sostenendo che i livelli di reddito ISEE sono stati determinati in modo tale da permettere di includere, nelle platea dei potenziali aventi diritto all’agevolazione, un numero maggiore di famiglie.

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L’azienda Aqualatina Spa, invece, oltre alle soglie determinate in base ai componenti, fissa una soglia ISEE superiore nel caso in cui la famiglia sia formata da due componenti di cui almeno uno di età superiore a 65anni.

Nei 149 casi aziendali analizzati sono emerse ulteriori 10 aziende che definiscono due soglie ISEE; la prima sempre valida mentre la seconda varrà soltanto nel caso in cui l’utente soddisfi una delle altre condizioni richieste per l’accesso all’agevolazione.

Di seguito riportiamo il dettaglio:

Società Isee considerato singolarmente Isee collegato a condizioni specifiche Condizioni specifiche

Asa Spa 7.500 10.000 Particolari

condizioni mediche che impongono un maggior consumo di acqua

Caltacqua Spa 7.500 20.000 Con più di 3 figli a

carico Acquedotto del Fiora Spa 8.371,96 11.594,96 Handicap, invalidità superiore al 66%, età superiore a 65 anni e particolari condizioni mediche che impongono un maggior consumo di acqua. Acquedotto Pugliese Spa

7.500 20.000 Con più di 4 figli a

carico

Ausino Spa 7.500 14.000 Condizioni fisiche

(disabilità totale o parziale)

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Gori Spa 7.500 20.000 Con 4 o più figli a

carico

Multiservizi Spa 7.500 11.000 Particolari

condizioni mediche che impongono un maggior consumo di acqua Polesine acque Spa 9.000 20.000 Condizioni fisiche (handicap o

disabilità totale), più di 3 figli a carico

Publiacqua 11.000 13.700 Età superiore a 65

anni, handicap o disabilità superiore al 67%, nucleo familiare numeroso (almeno 5 persone) Valle Umbra Servizi Spa

8.500 45.000 Con più di due figli a

carico

Come possiamo vedere ognuna di queste aziende oltre alle agevolazioni concesse in base al solo parametro ISEE ne prevedono altre: oltre al requisito dell’ISEE, infatti, richiedono che siano rispettate altre condizioni che generalizzando possono riguardare le condizioni mediche o fisiche, l’età dei componenti della famiglia oppure il numero di figli a carico. In tutti questi casi viene quindi determinata una soglia di ISEE superiore rispetto a quella base che varrà nei casi in cui l’utente soddisfi una delle altre condizioni richieste.

Quelle appena viste sono le agevolazioni concesse dalle aziende per famiglie in condizioni economiche disagiate; le possibilità sono molte, lo ripetiamo, ma il loro comune denominatore rimane la presenza del parametro ISEE.

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Passiamo ora ad analizzare le agevolazioni concesse alle famiglie numerose; i casi riscontrati sono in tutto 20 e di questi soltanto 7 prevedono la sola agevolazione per famiglie numerose.

In 13 casi su 20, invece, le aziende concedono sia agevolazioni per famiglie numerose che agevolazioni per famiglie in condizioni economiche disagiate secondo una delle modalità precedentemente analizzate.

Nella tabella che segue vediamo nel dettaglio quelle che sono le varie possibilità di agevolazioni concesse per famiglie numerose scelte dalle aziende:

Società Agevolazione famiglie in condizioni economiche disagiate Numero componenti Numero di figli a carico

Acqua Vitana si 6 Non

richiesto

Abbanoa Spa si 5 Non

richiesto

Acea Ato 5 Spa si 5 Non

richiesto Acegasapsamga

Spa

si 4 Non

richiesto

Acqualatina Spa si 5 Non

richiesto

Acque Veronesi no 5 Non

richiesto Acque Vicentine Spa* no 6 Non richiesto Acquedotto del Fiora Spa si 4 Non richiesto Alto Vicentino Servizi Spa si 6 Non richiesto

90 Azienda Gardesana Servizi Spa no 5 Non richiesto Azienda Servizi Toano Srl si 6 Non richiesto Bim Spa si 0 4 Centro Veneto Servizi Spa* no 6 Non richiesto

Consorzio Cabib* no 4 Non

richiesto

Gaia Spa si 3 Non

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