• Non ci sono risultati.

Tipologie di apprestamenti protettivi

Nel documento in serra (pagine 93-97)

Ai fini del Regolamento (CE) n. 1107/2009, la definizione di serra è la seguente:

“ambiente chiuso, statico e accessibile, adibito alla produzione di colture, recante un rivestimento esterno solitamente translucido, che consente uno scambio

controllato di materia ed energia con l’ambiente circostante e impedisce il rilascio di prodotti fitosanitari nell’ambiente. Sono considerati come serre anche gli ambienti chiusi, adibiti alla produzione di vegetali, il cui rivestimento esterno non è translucido (per esempio per la produzione di funghi o di indivia)”.

Nel presente allegato, per descrivere sinteticamente le diverse tipologie di apprestamenti protettivi, viene utilizzata la codifica riportata da EFSA (European Food Safety Authority) nel documento: “Data Collection of Existing Data on Protected Crop Systems in the European Member States - Coding Manual. EFSA Journal 2010”, che considera in particolare la funzione di controllo delle condizioni climatiche.

PACCiAmATUrA DEL TErrENO O STrUTTUrE ALL’iNTErNO DELLE qUALi L’OPErATOrE

NON PUò ENTrArE A LAvOrArE

STrUTTUrE ALL’iNTErNO DELLE qUALi L’OPErATOrE

PUò LAvOrArE iN PiEDi pacciamatura organica Copertura

direttamente sul suolo

Copertura con rete Copertura parziale della coltura (non protetta ai lati) pacciamatura con film plastici Copertura con plastica

Copertura con rete Copertura parziale della coltura (non protetta ai lati)

Ombraio con rete

Copertura completa della coltura

Copertura con plastica Tunnel alto

Mini-tunnel in tessuto non

tessuto Copertura completa

della coltura

Serra a bassa tecnologia

Copertura completa, traslucida

Mini-tunnel in plastica Serra ad alta tecnologia

Apprestamenti chiusi Copertura completa, non traslucida

Nella lettura della tabella occorre considerare che:

le reti non sono impermeabili;

il tunnel alto può non essere provvisto di sistemi di chiusura delle aperture laterali;

le serre a bassa tecnologia possono essere dotate di sistemi di gestione delle aperture (laterali e di colmo) manuali.

allegati 02

per le finalità delle Linee guida, le strutture oggetto di maggiore attenzione sono quelle che consentono all’operatore di compiere le diverse attività lavorative stando in piedi al loro interno; in particolare:

TUNNEL ALTO: struttura non riscaldata protetta generalmente da un singolo strato di film plastico sostenuta da semi-archi o archi a sesto circolare in plastica o metallo.

possono avere carattere temporaneo, con rimozione della sola copertura o interamente della copertura e delle protezioni laterali, generalmente posizionate da terra sino a una altezza non superiore al metro, al termine del ciclo di coltivazione.

SErrA A BASSA TECNOLOgiA: struttura molto semplice (legno o metallo), con rivestimento (tetto e pareti) in plastica o vetro, prive di riscaldamento e comunque privi di sistemi di controllo del clima.

SErrA AD ALTA TECNOLOgiA: struttura in metallo, con copertura in plastica o vetro, dotate di un sistema di climatizzazione ambientale e gestione colturale provvisto di sistemi di controllo e attuazione automatici (riscaldamento, ventilazione, raffreddamento, irrigazione, ecc.).

Nella tabella seguente, limitatamente agli apprestamenti che prevedono la presenza di operatori al loro interno, viene messa in relazione la tipologia di apprestamento protettivo e le possibili interazioni dovute a fattori esterni.

TAbellA 2

Apprestamento protettivo e relazione con fattori esterni

TiPo Di sTrUTTUrA

(OpERATORE ALL’INTERNO) PossibiliTà Di limiTAre Gli scAmbi Di AriA

DUrAnTe e DoPo l’esecUzione Dei TrATTAmenTi con ProDoTTi FiTosAniTAri

inTerFerenzA DireTTA Di evenTi Piovosi

con lA colTUrA

copertura con rete No

copertura con plastica No No

Ad esclusione delle aree di bordo

ombraio con rete No

Tunnel alto

In funzione della struttura e solo mediante azione manuale diretta

No

Ad esclusione delle aree di bordo

In funzione della struttura

No In funzione della struttura

serra a bassa tecnologia

Solo mediante azione manuale diretta

Ad esclusione delle aree di bordo No

Ad esclusione delle aree di bordo No

serra ad alta tecnologia No No No

Apprestamenti chiusi No No No

Tunnel alto per colture orticole da foglia (iv gamma)

serra a bassa tecnologia con doppio telo posto

internamente per la riduzione del gocciolamento e il miglioramento della coibentazione durante i mesi più freddi

serre ad alta tecnologia: orticole da foglia destinate alla iv gamma (a sinistra) e pomodoro (a destra)

92 93

allegati 02

serra a campata multipla con volta ad arco

Dal punto di vista strutturale, gli apprestamenti protettivi possono essere a campata unica (es. serre tunnel con struttura ad arco o con tetto a doppia falda) o a campata multipla (es. multi tunnel, serre multi falda o a falde piane tipo “parral”).

Ulteriori elementi importanti sono:

le aperture (es. laterali ad avvolgimento del film plastico, laterali a gravità con materiali rigidi o superiori al colmo) che possono essere azionate manualmente o a motore, anche con attuazione automatica;

le pareti di testa (o di fronte) che, oltre a rappresentare una parte importante dell’apprestamento protettivo, alloggiano gli accessi che possono essere di varia tipologia (es. a porte scorrevoli, a sistema ribaltabile, con telone scorrevole, totalmente o solo parzialmente mobili).

Apertura al colmo e porte scorrevoli

Finestra laterale ad avvolgimento di film

plastico Finestra laterale a gravità con materiali

rigidi

L’attività di coltivazione all’interno di una serra può avvenire su un unico piano, oppure su piani sovrapposti. Nelle serre con unico piano di coltivazione questa avviene a livello del terreno, utilizzato come substrato o come piano di appoggio di vasi, oppure su apposite strutture (bancali, vasche, canalette, ecc.), appoggiate a terra e/o sospese mediante ancoraggio alla struttura di protezione o a strutture svincolate dall’apprestamento protettivo.

Nelle serre con coltivazione a piani sovrapposti, la struttura si sviluppa prevalentemente in altezza andando a definire più piani (livelli) di coltivazione mobili. In tale caso si tratta di strutture utilizzate per la realizzazione di colture in substrato prevalentemente ornamentali, ma anche orticole. Nel settore delle colture ornamentali è molto frequente la presenza di coltivazione su due piani sovrapposti di cui il primo a terra o su bancali appoggiati a terra ed il secondo su canalette ancorate alle strutture di sostegno dell’apprestamento protettivo.

allegati 02

coltivazione idroponica di basilico (floating)

coltivazione al suolo di basilico coltivazione di fragola in canaletta

sospesa coltivazione a terra e su canaletta (due

piani di coltivazione)

Nelle strutture più semplici le colture vengono in genere allevate direttamente in suolo, mentre in quelle più complesse trovano impiego anche substrati di coltivazione organici (es. torba), inorganici (es. perlite), misti (es. miscele di torba e pomice, torba e perlite, ecc.) disposte in contenitori di diversa forma e dimensione (es.

vasi, canalette, sacchi plastici) e la coltivazione idroponica propriamente detta (NFT, floating, aereoponica). Va sottolineato, comunque, che recentemente anche strutture di protezione costruttivamente essenziali e generalmente utilizzate per la coltivazione in suolo sono state attrezzate con semplici, ma efficienti sistemi di coltivazione in fuori suolo.

In generale, tanto maggiore è la complessità strutturale dell’apprestamento protettivo tanto maggiore è la possibilità di condizionare ed integrare tra loro tutte le attività che vengono svolte al suo interno, nonché di accogliere nuove soluzioni tecnologiche.

A titolo di esempio si ricordano alcune attrezzature/impianti che permettono un aumento della flessibilità d’uso della struttura di protezione:

riscaldamento (di emergenza o di forzatura con impianto fisso);

ventilazione forzata ed automatizzata;

cooling (con pannelli ed estrattori di aria o con sistemi di nebulizzazione);

ombreggiamento (tessuti fissi, mobili a movimentazione manuale o automatizzata);

irrigazione (a goccia integrata con sistemi di fertirrigazione automatizzati);

sistemi di coltivazione fuori suolo con recupero della soluzione circolata (ciclo chiuso/semi chiuso);

reti anti-insetto (complete ed interessanti anche le aperture di transito di persone e mezzi).

coltivazione fuori suolo di pomodoro

94 95

allegati 02

Nel documento in serra (pagine 93-97)