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4.4 Validazione del modello di previsione

5.3.5 Totale dei consumi

In Figura 5.16 si riportano i risultati conclusivi delle previsioni effettuate, ovvero i consumi finali totali per la Regione Sardegna calcolati come somma dei valori relativi ad i vari settori. Gli andamenti storici presentano una andamento di crescita circa costante nel tempo fino al periodo relativo alla crisi economica in cui si nota un calo evidente dei consumi.

Figura 5.16: Serie storica e previsioni, consumi finali totali di energia primaria in Sardegna, migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio.

Le previsioni effettuate generano, per entrambi gli scenari, degli anda- menti in linea con le ipotesi e le valutazioni generali effettuate. Si notano due andamenti distinti:

ˆ per il periodo 2009-2012 si verifica una forte crescita con pendenza im- portante assimilabile ad una percentuale annua media di crescita del

3,80% per il primo scenario e del 3,78% per il secondo. Questo anda- mento `e in linea con le assunzioni fatte relative ad una rapida ripresa economica in seguito alla recessione che riporta i consumi, nell’arco di circa tre anni, ai livelli riscontrati negli anni precedenti la crisi.

ˆ Il periodo seguente all’anno 2012 presenta un andamento circa lineare in cui si verifica dunque una crescita costante con pendenza simile a quella media della serie storica. La percentuale media annua di aumento `e pari allo 0,77% per lo scenario ad alta crescita ed allo 0,76% per il secondo scenario.

Si pu`o concludere con una considerazione relativa ad i due scenari elab- orati; cos`ı come avvenuto per i calcoli del caso di validazione anche qui gli andamenti dei due scenari sono molto vicini e non rappresentano due alter- native reali di sviluppo. La spiegazione che pu`o essere fornita `e che nelle funzioni elaborate, a causa dell’analisi di taratura che ha eliminato i regres- sori ridondanti, non sempre sono state incluse variabili di tipo economico che sono state previste con l’approccio del doppio scenario e che dunque non hanno potuto influenzare i risultati dei consumi finali.

In definitiva si ritiene plausibile trascurare le differenze riscontrabili tra i due scenari ed utilizzare nelle analisi condotte successivamente solo i risultati relativi allo scenario ad alta crescita a scopo cautelativo.

Situazione energetica attuale

In questo capitolo viene riportata la descrizione delle linee guida di svilup- po del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) [59] della Sardegna risalente all’anno 2006. Segue una descrizione dettagliata e disaggregata a livello locale della situazione energetica regionale dei vari settori economi- ci e delle varie fonti energetiche considerate. Infine si verificano quali, tra gli obiettivi posti dal PEAR, siano stati attualmente raggiunti. Le sezioni riguardanti l’analisi di quest’ultimo sono riportate in maniera schematica e breve, un’analisi completa e dettagliata viene rimanda all’appendice.

6.1

Linee guida del PEAR 2006

Settore agricolo

Il comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha un peso molto ridotto in termini di consumi di energia rispetto agli altri settori (intorno al 3% del totale). Sia l’intensit`a energetica settoriale (rispetto al valore aggiunto) sia il consumo energetico per unit`a di lavoro presentano livelli significativamente inferiori alla media italiana dimostrando lo scarso livello di industrializzazione del settore e il basso utilizzo dell’apporto tecnologico da parte degli addetti al settore.

Le linee guida di intervento proposte sono articolate in maniera generica: ˆ si parla di una possibile integrazione del comparto agricolo con quello energetico attraverso lo sviluppo della filiera dei biocombustibili utile per la prospettiva di diversificazione del mix energetico e di riduzione delle emissioni di gas serra;

ˆ si parla inoltre di interventi a sostegno del settore agricolo sotto forma di incentivazioni agli investimenti nelle aziende agricole e nelle opere infrastrutturali.

L’analisi sviluppata all’interno del PEAR riferisce che una importante frazione delle abitazioni dell’isola sia del tutto sprovvista di impianti di riscaldamen- to o si serva di apparecchi fissi o mobili che riscaldano solo alcuni ambienti dell’abitazione. Quindi, secondo il PEAR, lo scenario deve necessariamente evolversi, si assume infatti che:

ˆ tutti i nuovi edifici saranno dotati di impianti di riscaldamento; ˆ ogni anno una parte degli edifici esistenti dovr`a essere ammodernata e

dotata di impianti centralizzati.

In definitiva viene previsto uno scenario in cui:

ˆ si assister`a ad un aumento del consumo energetico derivante da com- bustibili utilizzati specificatamente per il riscaldamento (GPL sostituito con metano quando disponibile);

ˆ miglioreranno le condizioni di confort nelle abitazioni; ˆ aumenteranno i consumi relativi al riscaldamento;

ˆ ne risulter`a per`o un miglioramento dell’efficienza di settore, grazie al- l’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento si elimina l’utilizzo di energia elettrica pregiata.

Settore dei servizi

Nel settore dei servizi viene sottolineata la tendenza ad un ulteriore aumento della percentuale di consumi elettrici sul totale (ad ora superiori al 85%) a causa dell’utilizzo sempre maggiore e diffuso di impianti di climatizzazione per il raffrescamento.

Il PEAR conduce una analisi a livello disaggregato definendo che:

ˆ per quanto riguarda le scuole si propone di sostituire le caldaie a gasolio con dispositivi capaci di utilizzare combustibili gassosi;

ˆ per il comparto dell’amministrazione pubblica e degli uffici la soluzione proposta `e quella di utilizzare impianti centralizzati con pompa di calore a cogenerazione alimentati a gas.

ˆ per il comparto dell’illuminazione pubblica e degli edifici possono essere raggiunti importanti traguardi dal punto di vista del risparmio ener- getico pari al 30-50% dell’energia elettrica utilizzata per questi scopi attraverso il risparmio energetico e l’utilizzo di tecnologie pi`u efficienti. ˆ per il comparto turistico alberghiero, nel quale i consumi energetici sono in costante aumento per via dell’elettricit`a utilizzata per la cli- matizzazione, la proposta presentata `e quella di sostituire gli impianti di raffrescamento a compressione di vapore con macchine frigorifere cogenerative alimentate a gas.

Settore dei trasporti

L’incidenza del settore dei trasporti sui consumi finali di energia `e di poco pi`u di un terzo sia in Italia che in Sardegna, si parla quindi di un settore che occupa una grande fetta dei consumi. In generale il settore dei trasporti presenta queste particolarit`a:

ˆ il numero di veicoli a persona `e in crescita nonostante la regione abbia crescita della popolazione pressoch`e nulla,

ˆ la situazione dei motori navali e aerei non sembra destinata a cambiare, ˆ `e improbabile che nuove tecnologie, quali le auto a idrogeno ed elet-

triche, nei prossimi anni penetrino profondamente nel settore.

Nel 2004 in Italia si contano 581 autovetture ogni 1000 abitanti mentre in Sardegna 540 autovetture ogni 1000 residenti. L’aumento del numero di automobili pro capite di per se comporta un inaccettabile aumento delle emis- sioni nocive. Non `e realistico proporre un inversione di tendenza sul numero di automezzi in circolazione in quanto si andrebbe, tra l’altro, ad intaccare la mobilit`a individuale, ma si pu`o porre rimedio all’aumento delle emissioni aumentando il pi`u possibile la penetrazione degli automezzi alimentati con combustibili a basso tenore di carbonio (GPL e Metano) sul breve termine, e ad idrogeno nel medio e lungo termine. Il PEAR si prefigge l’obbiettivo di arrivare a un 25% di autoveicoli a GPL e un 5% ad idrogeno entro il 2010. Viene inoltre prevista la produzione di 11 ktep/anno di biocarburanti, corrispondenti a 500 ha coltivati.

Settore industriale

Le linee guida proposte per il settore industriale sono ovviamente legate alla particolare situazione dell’industria sarda caratterizzata da grandi poli industriali molto energivori. La sopravvivenza di queste industrie `e legata alla loro possibilit`a di accesso all’energia (elettrica e non) a un prezzo che le renda competitive sul mercato. Per abbassare il prezzo dell’energia il PEAR si propone di:

ˆ costruire una centrale termoelettrica che sia in grado di sfruttare il carbone estratto nella regione del Sulcis;

ˆ potenziare il cavo elettrico di collegamento con il continente;

ˆ costruire un metanodotto e, in attesa di questo, realizzare dei rigassifi- catori nelle zone portuali dell’isola.

L’arrivo del metano pu`o avere il duplice obiettivo di favorire l’autoproduzione di energia elettrica e abbassare i fabbisogni termici del settore industriale sino ad ora soddisfatti attraverso l’utilizzo di derivati del petrolio. Si pu`o aggiungere che l’eventuale arrivo del metano porterebbe alla possibilit`a di

dei cicli combinati alimentati a gas naturale. In concomitanza con quanto proposto finora il PEAR, al fine di diversificare e salvaguardare il settore industriale, propone di incentivare le industrie a bassa intensit`a energetica quali: l’agrondustria, l’industria tessile, del sughero, dei materiali lapidei, del sale, la produzione di biocombustibili.

Fonte idroelettrica

Le potenzialit`a idroelettriche della Sardegna sono molto modeste per via del suo particolare regime idrologico, caratterizzato da scarse precipitazioni; per- tanto la produzione idroelettrica risulta subordinata alle necessit`a imposte dagli altri usi prioritari dell’acqua. Il sistema idrico sardo risulta essere molto complesso a causa del clima e dell’orografia della Sardegna, spesso gli invasi per essere interconnessi e consentire una buona utilizzazione della risorsa richiedono travasi e trasporti mediante elettropompe. Il sistema idrico della Sardegna `e quindi un carico per la rete elettrica. Il solo impianto di grossa taglia (240 MW) oggi funzionante `e quello del Taloro, il quale, per la pre- senza di gruppi reversibili di notevole potenza, svolge la doppia funzione di garantire energia di punta rinnovabile e di costituire una riserva di poten- za essendo l’unico gruppo freddo (non termoelettrico) in grado di consentire la ripresa dell’intera capacit`a produttiva degli impianti dell’isola in caso di blackout. Sia Enel Green Power, principale produttore idroelettrico privato interessato a sviluppare il settore idroelettrico, che il Piano delle Acque del 1987 mettono in luce come nelle condizioni fisiche degli invasi artificiali della Sardegna non sia economicamente conveniente realizzare nuovi impianti con nuovi sbarramenti, sia per l’elevato costo della diga sia per le implicazioni ambientali ed i lunghi tempi di costruzione e sottolineano che il costo delle opere di miglioramento supererebbe largamente il beneficio conseguibile da una produzione idroelettrica maggiore e di miglior qualit`a.

Il PEAR afferma che:

ˆ esiste la possibilit`a di realizzare qualche impianto appartenente alla categoria degli impianti di mini e micro idraulica; i quali potrebbero avere un significato culturale ed economico per piccoli interventi e par- ticolari condizioni ambientali, ma che questi tuttavia non darebbero un significativo contributo al bilancio di energia elettrica della Sardegna; ˆ sarebbe possibile realizzare ancora impianti di potenza e produttivit`a

significative utilizzando sbarramenti ed invasi gi`a realizzati nel quadro del “Piano delle acque” solamente per motivazioni prioritarie quali la fornitura d’acqua per gli usi potabili, irrigui, industriali.

Nel piano energetico vengono formulate alcune proposte di sviluppo del sistema idroelettrico:

1. Applicazioni di “mini e micro idraulica”, esistono alcuni esempi di man- cato sfruttamento dell’energia potenziale posseduta dall’acqua lungo gli impianti di distribuzione e stoccaggio che sono di seguito descritti:

- Battente di esubero sulla diga.

- Pressione di esubero nella distribuzione della risorsa idrica. 2. Proposta di nuovi impianti di pompaggio reversibili, la realizzazione

di nuovi impianti di pompaggio di media taglia permetterebbe di au- mentare il grado di sicurezza della rete elettrica della Sardegna, fa- cilitandone contestualmente la gestione e rendendola pi`u sostenibile a livello economico.

Uso razionale dell’Energia nel settore acquedottistico. Fonte eolica

In Sardegna la mancanza del piano energetico regionale fino al 2003 ha reso difficile la programmazione di un equilibrato sviluppo degli impianti eolici, tuttavia rispetto alla grande mole di domande inoltrate dai produttori (per circa 4500 MW), in prospettiva 2012 `e stata fornita la concessione a costruire per circa il 50% della potenza richiesta. La Valutazione Ambientale Strategi- ca (VAS) a cui il Piano Energetico Ambientale deve essere sottoposto adotta come criterio prioritario, nello sviluppo della fonte eolica, la conservazione dello stato attuale dell’ambiente naturale. Dunque gli impianti eolici deb- bono essere installati solo in aree ambientalmente degradate e o limitrofe alle principali aree industriali della Regione. Definito ci`o il PEAR propone le seguenti linee guida di sviluppo:

1. Impianti eolici sulle principali aree industriali Le proposte di sviluppo degli impianti eolici che vengono prese in esame si estendono su siti gi`a compromessi o degradati nei pressi delle aree industriali principali. Le localizzazioni devono essere assoggettate ad uno studio anemometrico apposito di durata almeno annuale.

2. Ripotenziamento di impianti obsoleti Si propone anche il ripoten- ziamento di alcuni parchi eolici gi`a esistenti attraverso la sostituzione di aerogeneratori ormai obsoleti con altri di nuova generazione che presentano potenze unitarie pi`u elevate (da 0,8 a 2 MW).

3. Mini e micro eolico Realizzazione di impianti eolici di piccola poten- za al servizio di aziende agro-industriali o manifatturiere nei piani di insediamento produttivo di alcuni comuni della Sardegna, con la finalit`a di ridurre il costo aziendale dell’energia elettrica.

4. Limiti tecnici alla potenza di impianti eolici installabili in Sardegna La potenza per gli impianti eolici collegabile alla RTN (Rete di Trasmissione Nazionale) `e stata determinata come la massima poten- za tale da mantenere gli attuali standard di sicurezza e qualit`a del

installabile in sicurezza in Sardegna, con riferimento al 2004, al 2006 e al 2009. Sulla base dello studio `e risultato che la potenza installabile `e pari a 384M W al 2004, 498M W al 2006 e 1066M W al 2009.

Fonte solare

All’interno del PEAR viene svolto un lavoro di indagine per l’individuazione di siti adatti per la costruzioni di impianti solari termodinamici, gli unici di cui si preoccupa di tracciare linee guida per il futuro. Nel PEAR si af- ferma che data la particolare situazione climatica, geografica ed energetica della Sardegna, l’installazione di uno o pi`u impianti solari risulta non solo possibile ma indispensabile se si vuole pianificare uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile dell’isola, a tal fine si `e svolta un’indagine sulle potenzialit`a della fonte solare. Il processo per l’individuazione dei siti adatti allo scopo prefissato procede nella maniera seguente:

ˆ viene consultata la carta di irrigabilit`a dei suoli, si escludono zone gi`a adibite ad uso agricolo intensivo;

ˆ viene consultata la carta dei suoli, si escludono zone con presenza di vegetazione folta o di particolare interesse ambientale;

ˆ si verificano le pendenze del terreno affinch´e non siano eccessive rispetto ai valori richiesti per una corretta installazione del campo di specchi; ˆ si escludono zone troppo vicine al mare, zone di interesse turistico, zone

troppo vicine a centri abitati;

ˆ infine si dovr`a valutarle con il metodo della matrice di decisione at- tribuendo ad ogni caratteristica un suo peso per poi scegliere il sito che maggiormente soddisfa le richieste.

Tabella 6.1: Possibili siti per installazione impianto CSP Sito Prov Superficie

km2 Genna Sartania VS 0,514 Villacidro VS 0,223 Ottana NU 0,0994 Birori NU 1,250 Sindia NU 1,030 Macchiareddu CA 38,0

6.2

Analisi della situazione energetica a liv-