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Settore agricolo

Facendo una verifica della situazione del settore agricolo, si nota che la strut- tura non `e mutata in maniera sostanziale rispetto alla situazione del 2005 e che dunque le proposte presentate nel piano si sono rivelate essere degli auspici per uno sviluppo settoriale a lungo termine.

Settore residenziale e dei servizi

Attraverso una verifica della situazione di questo settore, si nota che la struttura di quest’ultimo non `e mutata in maniera sostanziale rispetto al- la situazione del 2005 poich`e, come sottolineato in seguito, la Sardegna non `e stata raggiunta dal metanodotto previsto. Per quanto riguarda le opere di risparmio energetico, a partire dall’analisi dei consumi elettrici settoriali, si pu`o concludere che anche se si sono adottate misure in questo campo non sono state molto efficaci perch`e i consumi elettrici sono cresciuti.

Settore industriale

Gli obiettivi concreti di medio termine proposti dal PEAR del 2006, consis- tenti nella realizzazione di infrastrutture atte al miglioramento dello svilup- po industriale, sono fondamentalmente tre e secondo le previsioni del piano sarebbero dovuti essere raggiunti gi`a nel 2010.

1. Elettrodotto SAPEI: `e un cavo sottomarino di connessione tra la Sardegna e la penisola italiana. La messa in esercizio del collegamento `e stata effettuata nel 2010 attestando dunque il raggiungimento del pri- mo obiettivo fissato dal piano energetico regionale. Si tratta di un cavo di connessione ad altissima tensione (500 kV) capace di trasportare una potenza elettrica di 1000 MW (pari a quasi la met`a del fabbisog- no sardo). Il percorso del cavo (lungo 435 km) raggiunge l’isola nei

pressi della stazione elettrica di Fiumesanto, presso Porto Torres dove `e situata una importante centrale termoelettrica.

2. Centrale termoelettrica integrata Sulcis: il progetto presentato inizialmente nel 1994 non `e stato realizzato; `e stata formulata una nuova proposta di impianto il cui progetto `e attualmente in attesa delle necessarie autorizzazioni. Si tratta di una centrale da 450 M W alimentata parzialmente con il carbone prodotto nel Sulcis di tipo USC (ciclo Rankine Ultra Super Critico) con una sezione per il confinamento della CO2 prodotta [62].

3. Gasdotto GALSI: si tratta di un progetto strategico per lo sviluppo economico sardo ed italiano in generale. La sua realizzazione ha subito notevoli ritardi e ad oggi l’obiettivo della messa in esercizio `e stato fis- sato per l’anno 2015. Il piano energetico sardo non parla specificamente della realizzazione del progetto GALSI visto che la sua realizzazione non `e di competenza della Regione. Gli obiettivi specifici proposti dal PEAR erano di soddisfare almeno il trenta percento dei consumi finali settoriali con il gas naturale all’anno 2010 ed il 50% nel 2015; obiettivi che chiaramente non `e stato possibile raggiungere.

Settore dei trasporti

Gli obiettivi fissati da PEAR riguardavano solamente il settore dei trasporti su strada data l’immobilit`a tecnologica degli altri comparti del settore. Si svolge la verifica degli obiettivi attraverso l’analisi dell’evoluzione del parco di autovetture della Sardegna. Da questa analisi risulta che:

ˆ la crescita totale di autovetture `e stata prevista in maniera corretta; ˆ non era stato previsto un cos`ı importante passaggio al gasolio; ˆ anche la crescita dei combustibili alternativi `e stata ben prevista; ˆ l’obbiettivo di passaggio a combustibili a minor tenore di carbonio in

generale non `e riuscito poich`e si `e assistito a una grande crescita delle autovetture alimentate a gasolio;

ˆ le previsioni PEAR sono state fatte assumendo che il sistema dei trasporti non sarebbe cambiato, mentre per`o i suoi obiettivi (25% di auto a GPL nel 2010) auspicavano una modifica dello stesso, nella realt`a il sistema `e cambiato con un aumento notevole delle autovetture a gasolio. Fonte idroelettrica

Gli obiettivi del PEAR in questo settore si possono suddividere in due am- biti: il primo, facilmente verificabile, riguardava la costruzione di centrali idroelettriche; il secondo, meno verificabile, consisteva nel fornire alcune in- teressanti possibilit`a di sviluppo del settore. Il primo ambito a sua volta pu`o

proponeva di installare, la seconda riguarda la producibilit`a attesa dall’intero settore. Per quanto riguarda gli impianti previsti, e quindi la potenza elet- trica immessa in rete, possiamo vedere come gli impianti di taglia maggiore siano stati portati a termine nei tempi previsti, non hanno avuto la stessa sorte gli impianti di potenza minore. Anche la produzione idroelettrica sem- bra essere coincidente con quella prevista, tenendo conto che `e sempre molto soggetta all’andamento climatico dell’anno considerato.

Tabella 6.8: Centrali idroelettriche previste dal PEAR Nome Comune Prov Messa in esercizio Potenza

stimata reale MW Tirso1 e 2 Busachi OR 2005 2005 24 Cedrino 1 e 2 Dorgali NU 2007 2007 3,8 Posada 1 e 2 Posada NU 2007 no 1 Uvini ristrutturata Goni CA 2007 2007 13 Sarroch Sarroch CA 2008 no 2,55

Per quanto riguarda invece le altre possibilit`a di sviluppo del settore idroelettrico, leggasi mini e micro idroelettrico, non si hanno abbastanza fonti per valutare se si sia riscontrato un aumento degli impianti sull’isola. Non ci sono notizie invece di impianti di pompaggio simili a quello di Taloro anche se con potenze minori, il PEAR aveva individuato tre siti possibili ma in nessuno di questi si `e costruito l’impianto. In questo settore `e anche importante verificare, anche se esula in parte dal compito di questo studio, quanto sia migliorato il sistema idrico sardo, per fare ci`o si rimanda alla Tabella 6.5 che evidenzia la mancata evoluzione del settore idrico in generale. Fonte eolica

Nel PEAR si afferma l’importanza del piano paesaggistico regionale al fine di controllare il boom di parchi eolici sorti sull’isola dal 2000 al 2005. Per verifi- care questo ci `e serviti dei dati riportati nella Tabella 6.6 e nella Tabella 6.7. Dalla prima tabella si noterebbe un forte arresto della messa in esercizio di parchi eolici tra il 2005 e il 2008, la stessa pausa non si avverte nei dati provenienti da Terna [37]. Ci`o che si evince da entrambe le fonti `e che la potenza eolica in Sardegna `e raddoppiata dal 2005 al 2010 (passando da cir- ca 300MW a circa 600MW), questo a causa della costruzione negli ultimi anni di grandi parchi. Osservando la Figura 6.9 si nota come, a parte un impianto nel Campidano, tutti i parchi di grande potenza siano situati i zone collinari o montuose lontane dalla costa.

Anche in questo ambito la regione non `e riuscita a portare a termine gli obiettivi proposti nel PEAR infatti la potenza in rete `e quasi raddoppiata e con la costruzioni di parchi eolici di grandi dimensioni al contrario di quanto

veniva proposto nello studio regionale. Questo grande sviluppo ha portato l’energia elettroeolica a superare quella idroelettrica, il contributo totale delle fonti rinnovabili risulta ancora modesto ma in chiave futura potrebbe giocare un ruolo sempre pi`u importante nel sistema energetico della regione. La spiegazione di questo enorme sviluppo pu`o essere trovata nei grandi vantaggi economici dei Certificati Verdi [7] che hanno spinto nuovi investitori verso l’energia eolica, ci`o `e testimoniato dal fatto che dal 2005 in avanti chi si `e affacciato sul mercato eolico sardo non lo aveva mai fatto fino ad allora e che le ultime aziende investitrici sono in possesso di pochi altri impianti in Italia. Fonte solare

Nei riguardi della fonte solare il PEAR sottolinea come gli sviluppi delle tec- nologie fotovoltaiche e termiche siano legate ai meccanismi di incentivazione proposti dalla legislatura italiana. In questo ambito non sono stati definiti n´e un numero di impianti auspicabili nel futuro n´e una quota minima di energia o potenza installata entro un limite temporale. Per il solare termico invece le proposte effettuate non hanno ad oggi portato alla costruzione di alcun impianto. Si rimanda all’analisi della situazione energetica attuale della fonte ed alle proposte di sviluppo presentate in questo studio.

Proposta di sviluppo sostenibile

del sistema energetico

L’analisi che ci si propone di effettuare in quest’ultima sezione si basa sulle valutazioni svolte fino a questo punto:

ˆ i risultati del modello di previsione che forniscono i valori dei consumi futuri di energia primaria per i vari settori (Capitolo 5);

ˆ le proposte effettuate dal piano regionale sardo nel 2006 (Paragrafo 6.1);

ˆ le valutazioni fatte relativamente al sistema energetico a livello locale in cui sono state considerate nel dettaglio l’evoluzione della struttura energetica e lo sviluppo delle varie fonti per le singole realt`a provinciali (Paragrafo 6.2).

I consumi energetici calcolati attraverso il modello di previsione, come rappresentato in Figura 7.1, sono disaggregati nei quattro settori (agricolo, residenziale e servizi industriale e trasporti) ma non in base alle fonti o agli utilizzi specifici; per fare delle proposte di miglioramento `e necessario attuare queste suddivisioni che saranno effettuate caso per caso utilizzando come discriminante la variabile di influenza pi`u adeguata alla specifica situazione e valutandone nel caso l’evoluzione futura. Gli obiettivi delle proposte che vengono presentate in questo capitolo possono essere riassunti come segue:

ˆ Soddisfacimento dei fabbisogni energetici futuri calcolati nel modello di previsione;

ˆ Riduzione della dipendenza dall’approvvigionamento esterno;

ˆ Aumento della quota di energia prodotta attraverso l’uso di energie rinnovabili rispetto alla situazione attuale;

ˆ Incremento dell’efficienza del comparto di generazione.

Gli obiettivi generali proposti dovranno essere confrontati per ogni settore analizzato con dei vincoli specifici che andranno ad influenzare le singole decisioni e dunque a determinare le linee guide proposte.

Figura 7.1: Composizione dei consumi finali di energia in Sardegna, valori storici e previsti. Elaborazione da fonte ENEA, ISTAT