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4.2 Descrizione dell’impianto

Capitolo 5 – Il modello SBOT: Spread Bio Oil Traceability

5.5. Caso di studio: il modello SBOT

5.5.1. Tracciabilità di Spread Bio Oil

Affinché il sistema di tracciabilità sia efficiente e funzionale, ogni attore della filiera deve seguire il proprio modello di gestione e integrarlo di tutte le informazioni necessarie. Di seguito sono illustrate le operazioni fondamentali.

Azienda agricola

L’azienda da cui inizia la filiera dello Spread Bio Oil è quella agricola, occupata principalmente di coltivazione degli ulivi e raccolta delle olive.

Ogni azienda agricola, ma in generale ogni azienda della filiera, può interagire con il sistema di tracciabilità solo dopo esser stata inserita nel registro e aver ricevuto dall’amministratore le credenziali d’accesso, user e password.

La prima cosa da fare per l’azienda agricola è quella di popolare i registri della sua azienda, inserendo:

• i terreni su cui opera, caratterizzati prevalentemente dal codice catastale del Comune (es. A123), dal foglio (es. 123) e dalla particella catastale (es. 456);

• gli operatori dell’azienda, di cui è necessario registrare le anagrafiche;

• i prodotti acquistati all’esterno, caratterizzati soprattutto dalla tipologia del prodotto, il codice del lotto, la marca e i dati dei fornitori.

Le operazioni d’inserimento, gestione e registro sono di seguito mostrate per istanze diverse, a titolo esemplificativo.

Figura 64: gestione e modifica di un terreno

Figura 65: inserimento di un prodotto fitosanitario

Figura 66: registro dei prodotti catalogati in azienda

La fase successiva è la generazione del lotto di coltivazione.

Il lotto di coltivazione è formato da tutti gli ulivi della stessa cultivar che subiscono le stesse operazioni durante la coltivazione. Può essere quindi individuato in funzione della particella catastale che identifica univocamente l’appezzamento di terreno su cui si effettua la coltivazione. Il codice del lotto, che necessariamente deve essere univoco per mantenerne la tracciabilità, è generato automaticamente dal sistema dalla combinazione dei dati catastali del terreno e dell’anno in cui si effettua la coltivazione, il tutto contraddistinto dalla lettera iniziale “C”. Es. codice lotto di coltivazione: C-B455642713-2016.

Figura 68: creazione di un lotto di coltivazione

Dopo aver generato i lotti, la fase più delicata della produzione agricola è la gestione del registro attività, in cui, ogni volta che si effettua un’operazione, bisogna memorizzare quale processo è stato eseguito, su quale lotto di coltivazione, da quale operatore e in che data. Se il processo prevede l’utilizzo di prodotti chimici, come i fitosanitari, è inoltre necessario registrare quale prodotto sia stato utilizzato e in che quantità.

Figura 69: inserimento di un’attività nel registro

Figura 70: registrazione dei prodotti fitosanitari utilizzati

La registrazione delle operazioni effettuate e dei prodotti utilizzati, consente di mantenere e di garantire la tracciabilità interna dell’azienda agricola.

Figura 71: Registro delle attività

Un importante processo della fase agricola riguarda la raccolta delle olive. Essendo un processo da cui dipende molto la qualità dell’olio, è necessario gestirlo separatamente ed definire, prima di ogni cosa, il lotto di raccolta, ossia l’insieme delle olive raccolte dal medesimo lotto di coltivazione in uno specifico intervallo temporale. Poiché un lotto di coltivazione può essere raccolto in giorni diversi, e di conseguenza gestito e spedito in giorni diversi, è fondamentale definisce un lotto di raccolta caratterizzandolo dai dati originari del lotto di

coltivazione e dalla data di raccolta, il tutto contraddistinto, questa volta, dalla lettera iniziale “R”. Es. codice lotto di raccolta: R-C432667711-20161005.

Figura 72: generazione di un lotto di raccolta

Poiché le olive appartenenti allo stesso lotto di raccolta possono essere riposte in diversi contenitori o bins, ogni contenitore viene opportunamente creato e identificato in modo che la corrispondente etichetta riporti le informazioni necessarie ad identificare univocamente le olive provenienti dai campi di coltivazione. I bins vengono caratterizzati dall’orario di creazione del bin ed automaticamente identificati dall’inserimento di un id incrementale a seguito del lotto di raccolta da cui provengono le olive. Es. codice bin: R-C432667711-20161005-47

Figura 73: gestione dei bins creati per un lotto di raccolta

Dal registro dei lotti di raccolta è possibile visionare, complessivamente, da quanti bins è comporto un lotto di raccolta e, ancor più importante, è possibile vedere quanti sono stati già inviati al frantoio tramite un trasportatore.

Figura 74: registro dei lotti di raccolta

Questo registro è, infatti, collegato al registro di trasporto, mediante il quale si gestisce il trasporto dei bins. Una volta inserite data e ora di invio del carico e le informazioni relative ad destinatario e al trasportatore, è necessario selezionare i bins da inviare in quel trasporto specifico, così da garantire la tracciabilità del sistema e una facile gestione del magazzino.

Si precisa che non appena un bin viene inserito in un trasporto, il suo stato diventa “inviato”, figura 73, e viene automaticamente cancellato dei bins ancora disponibili in magazzino. Pertanto, nella lista da cui scegliere i bins da inserire nel trasporto, sono presenti solo quelli che ancora devono essere gestiti.

Infine, come dimostra la figura 76, questo sistema permette all’azienda agricola di inserire data e ora d’invio, ma di visualizzare quella di ricezione, permettendo all’azienda di sapere in tempo reale quando il carico sarà pervenuto in frantoio.

Figura 76: registro dei trasferimenti

Frantoio

La fase d’inizializzazione delle aziende di tipo “frantoio” è gestita in modo analogo a quella per le aziende agricole, già trattata. Il frantoio deve, prima di tutto, registrare le anagrafiche dei suoi operatori e i dati delle cisterne presenti in azienda.

Figura 77: gestione delle cisterne

La prima fase da gestire, per il frantoio, è il registro dei trasporti. Per ogni trasporto in arrivo da parte delle aziende agricole, infatti, deve registrare la data e l’ora di ricezione, visibile anche all’azienda agricola mittente, e controllare i bins presenti nel carico, garantendo così la coerenza delle informazioni.

Figura 78: Ricezione del carico di olive

Figura 79: Registro trasporto olive

Come l’azienda agricola, anche il frantoio deve definire lotti univoci per ogni ciclo di lavorazione, pertanto, dopo aver ricevuto le olive da processare, lo step successivo è la definizione del lotto di lavorazione, nel quale vanno inseriti parte dei bins presenti in stoccaggio. Il codice univoco è generato automaticamente dal sistema dalla combinazione del codice univoco aziendale (per evitare che diversi frantoi abbiano uguale codice lotto), dall’anno di lavorazione e da un numero incrementale che determina la generazione di un nuovo lotto, il tutto contraddistinto dalla lettera iniziale “L”, Es.: L-0004-2016-0001.

Per ogni lotto generato è possibile eseguire diverse azioni: eliminare il lotto, solo nel caso in cui non sia costituito da nessun bin; visualizzare le lavorazioni del lotto presenti nel registro; rintracciare le informazioni del contenuto del lotto, per controllarne le proprietà.

Figura 80: Lotti di lavorazione

Naturalmente, ogni lavorazione è ottenuta attraverso l’esecuzione di una serie di processi, caratterizzati da parametri critici di cui si vuole tener traccia.

Il registro di lavorazione è un importante strumento che permette, ogni volta che si effettua un’operazione, di memorizzare il processo che si deve eseguire, su quale lotto di lavorazione viene svolto e da quale operatore dell’azienda. Per il processo eseguito, è poi possibile inserire i dati relativi ai parametri di quel particolare processo, come da figura 82.

Figura 82: registrazione di un processo

Dopo aver eseguito tutti i processi di lavorazione, l’olio ottenuto è pronto per essere stoccato nelle cisterne dell’azienda, già inserite nel sistema.

Per ogni lotto di lavorazione, si deve memorizzare data e ora di stoccaggio e individuare in quale cisterna stoccarlo, tenendo conto della disponibilità delle cisterne e considerando che da ogni cisterna l’olio può essere prelevato in più fasi ma, per non mescolarlo e comprometterne la tracciabilità, non può essere inserito con altri lotti.

Figura 84: selezione della cisterna per la gestione dello stoccaggio

Dal registro di stoccaggio è possibile visionare in quale cisterna è stato stoccato ogni lotto di lavorazione, in che quantità e, soprattutto, quanti litri sono stati già prelevati e inviati all’azienda trasformatrice dello Spread Bio Oil tramite un trasportatore.

Questo registro è, infatti, collegato al registro di trasporto, mediante il quale si gestisce il trasporto dell’olio. Una volta inserite data e ora d’invio del carico e le informazioni relative ad destinatario e al trasportatore, è necessario selezionare la cisterna dalla quale si desidera prelevare l’olio da inviare in quel trasporto specifico, indicandone la quantità, così da garantire la tracciabilità del sistema e una facile gestione del magazzino.

Si precisa che non appena viene effettuato un prelievo dalla cisterna per inserirlo in un trasporto, la disponibilità residua della cisterna viene automaticamente aggiornata per la gestione dei prossimi prelievi.

Infine, come dimostrano le figure 86 e 87, questo sistema permette all’azienda agricola di inserire data e ora d’invio, ma di visualizzare quella di ricezione, permettendo all’azienda di sapere in tempo reale quando il carico sarà pervenuto dall’azienda dello Spread Bio Oil.

Figura 87: Registro di trasporto olio

Azienda Spread Bio Oil

La struttura del sistema di tracciabilità si ripete in modo analogo anche per l’azienda trasformatrice dello Spread Bio Oil. Come le aziende analizzate in precedenza, anche in questo caso, dopo aver creato il profilo con user e password, in fase d’inizializzazione l’azienda deve registrare le anagrafiche degli operatori, i dati delle cisterne presenti in azienda e il registro delle materie prime acquistate dall’esterno, classificate per categoria, codice del prodotto, marca e dati anagrafici del fornitore.

Figura 89: Elenco materie prime

La prima fase da gestire, è il registro dei trasporti. Per ogni trasporto in arrivo da parte dei frantoi, infatti, l’azienda deve registrare la data e l’ora di ricezione, visibile anche dal frantoio mittente, e controllare il carico, garantendo così la coerenza delle informazioni.

Figura 91: Ricezione del carico di olio

Come le aziende precedenti, anche questa deve definire lotti univoci per ogni ciclo di lavorazione, pertanto, dopo aver ricevuto l’olio da processare, lo step successivo è la definizione del lotto spread bio oil, nel quale vanno inseriti parte dei carichi presenti in stoccaggio. Il codice univoco è generato automaticamente dal sistema dalla combinazione del codice univoco aziendale (per evitare che diversi produttori ottengano uguale codice lotto), dall’anno di lavorazione e da un numero incrementale che determina la generazione di un nuovo lotto, il tutto contraddistinto dalla lettera iniziale “S”.

Es.: S-06-2016-0001.

Per ogni lotto generato è possibile eseguire diverse azioni: • eliminare il lotto, solo nel caso in cui sia ancora vuoto; • visualizzare le lavorazioni del lotto presenti nel registro;

• rintracciare le informazioni del contenuto del lotto, per controllarne le proprietà e certificarne la qualità.

Figura 92: Generazione del lotto Spread Bio Oil

Figura 93: Elenco lotti Spread Bio Oil

Su ogni lotto devono essere eseguiti diversi processi e per rendere tracciabile ogni informazione è necessario creare un registro di trasformazione.

Il registro di trasformazione è lo strumento più delicato del sistema che permette, ogni volta che si effettua un’operazione, di memorizzare il processo che si deve eseguire, su quale lotto di trasformazione viene svolto e da quale operatore dell’azienda. Per il processo eseguito, è poi possibile inserire i dati relativi ai parametri di quel particolare processo, nonché le materie prime utilizzate, registrandone anche la quantità, come da figura 94.

Figura 94: inserimento delle materie prime per lo Spread Bio Oil

Figura 95: Registro di trasformazione

Lo stato d’avanzamento delle lavorazioni sui lotti spread bio oil è monitorabile nella sezione ID Etichetta. In particolare, i lotti per cui non è ancora ultimata la trasformazione sono contrassegnati dallo stato “Lavorazione non conclusa”, mentre per i lotti spread bio oil per cui sono stati eseguiti tutti i processi, fino al processo “fine lavorazione Spread”, è possibile stampare l’etichetta da applicare alla confezione del lotto nella sezione ID Etichetta.

L’azienda “visualizza”, infatti, permette di visualizzare e stampare il QRCode associato al lotto di prodotto ultimato, nonché di accedere direttamente al sistema di rintracciabilità correlato al lotto.

Figura 96: ID Etichetta

Figura 97: Generazione QRCode