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CAPITOLO 3. ANALISI TRADUTTOLOGICA DELLE VERSIONI DI GUILLERMO TELL

3.2 Analisi traduttologica e confronto tra le due versioni

3.2.1 Aspetti linguistico-lessicali: la traduzione del titolo

3.2.1.3 La traduzione dei realia

“Si è già detto, ed è idea ormai accettata, che una traduzione non riguarda solo un passaggio tra due lingue, ma tra due culture, o due enciclopedie. Un traduttore non deve solo tenere conto di regole strettamente linguistiche, ma anche di elementi culturali, nel senso più ampio del ter- mine” [Eco, 2003:162]. Negli studi sulla traduzione, gli elementi culturali a cui fa riferimento Eco prendono il nome di realia.

Con il termine «realia» si intendono tutte le parole che denotano oggetti o fenomeni parti- colarmente connotati nella cultura di partenza che non hanno un equivalente specifico nella lingua di arrivo, ad esempio i termini istituzionali, le misure, le monete, le entità amministrative territoriali e così via. “Tradurre i realia significa tradurre un elemento culturale, non linguistico” [Osimo, 2004:221]. Dato che la maggior parte dei testi narrativi e teatrali contiene elementi specifici della cultura da cui provengono, il problema traduttivo che queste parole presentano non è da sottovalutare. Vediamo qualche esempio di realia che ho potuto riscontrare in Guil- lermo Tell tiene los ojos tristes (Fig. 3).

Fig. 3

Versione originale Traduzione di D’Amico Traduzione di chi scrive CIEGO: Mi casa fue incendiada

por un pelotón de la Policía Militar.

CIECO: La mia casa fu incen- diata da un plotone della Po- lizia Militare.

CIECO: La mia casa è stata in- cendiata da una squadra della polizia militare.

56 TRES: (Sonríe.) Son las

guardias de la Cuarta Brigada. Si no ven hombres con chicas están tranquilos.

DOS: La primera y la segunda Brigada siempre tienen dos compañías de retén. Por si acaso.

TRE: (Sorride.) Sono gli uo- mini della Quarta Brigata. Quelli non si allarmano altro che quando vedono le cop- piette.

DUE: La prima e la seconda Brigata hanno sempre pronte in caserma due compagnie. Per qualunque evenienza.

TRE: (Sorride.) Stiamo par- lando degli uomini della quarta brigata. A meno che non ve- dano uomini con ragazze se ne stanno tranquilli.

DUE: La prima e la seconda bri- gata hanno sempre due squadre di riserva. Non si sa mai.

FÜRST: ¿Cómo han sido designados los representantes de Schwyz en el Comité Revolucionario? [...] Ese diez no fue consultado. Nos hubieran denunciado a la Jefatura de Policía del Gobernador.

FÜRST: In che modo siete stati designati, voi rappresen- tanti dello Schwyz, in seno al comitato rivoluzionario? […] Quel dieci percento non è stato interpellato. Ci avreb- bero denunciati.

FÜRST: Come sono stati scelti i rappresentanti di Schwyz nel comitato rivoluzionario? […] Quel dieci percento non è stato consultato. Ci avrebbero de- nunciato al Comando di Polizia del Governatore.

FÜRST: Sí, Tell. No debemos perder tiempo. (Se dispone a seguir.) ¿Han votado todos? (Cuenta las papeletas.) Sí... Es curioso... Somos trece... Dicen que es de mal agüero...

FÜRST: Sì, Tell. Non dob- biamo perdere tempo. (Si ap- presta a continuare.) Hanno votato tutti. (Conta i fo- glietti.) Sì… È strano… Siamo tredici… Dicono che porti sfortuna…

FÜRST: Sì, Tell. Non abbiamo tempo da perdere. (Si prepara per continuare.) Avete votato tutti? (Conta i foglietti.) Sì… È strano… Siamo tredici… Di- cono che porti male…

MENDIGO SENTADO: He leído su ultimo artículo, señor Fürst. El aparecido en “La Lucha”, en la Hoja de la Resistencia... Me ha gustado.

MENDICANTE PARALITICO: Ho letto il suo ultimo arti- colo, signor Fürst. Quello scritto su La Lotta, il giornale della Resistenza… Mi è pia- ciuto.

MENDICANTE SEDUTO: Ho letto il suo ultimo articolo, signor Fürst. Quello pubblicato su “La Lotta”, il manifesto della Resi- stenza… Devo dire che mi è piaciuto.

57 Quando un testo presenta elementi tipici della cultura della rispettiva area linguistica, vi sarà inevitabilmente una perdita di significato; sta al traduttore riuscire a compensare questi vuoti semantici nella lingua di arrivo. Bruno Osimo, nel suo Manuale del traduttore, propone alcune strategie traduttive per la resa di un realia:

 Trascrizione carattere per carattere

 Trascrizione secondo le regole di pronuncia della lingua di arrivo  Creazione di un neologismo o calco

 Esplicitazione del senso del termine in questione  Sostituzione con un omologo locale o internazionale

 Aggiunta di un aggettivo che permetta di individuarne meglio l’origine o il senso

 Traduzione contestuale, ovvero prescindere dal significato del termine in sé cercando di tro- varne uno adatto al contesto [Osimo, 2004:64].

Le strategie elencate da Osimo sono tutte ugualmente valide, non esiste una strategia mi- gliore in maniera assoluta poiché essa varia in relazione alle circostanze. Il traduttore è chiamato a decidere quale strategia utilizzare caso per caso, in base a ciò che ritiene più opportuno. Per quanto concerne la traduzione di tali elementi, Peter Newmark afferma:

“La vida política y social de un país se refleja en sus términos institucionales. Cuando la denomi- nación de jefe de estado o de gobierno o el nombre de un parlamento son ‘transparentes’, o lo que es lo mismo, se componen de morfemas internacionales o de fácil traducción, entonces se traducen ‘directa’, o sea, literalmente” [Newmark, 1992:140].

Nel primo frammento proposto nella tabella, si fa riferimento a una forza armata spagnola, la Policía Militar, che corrisponde alla nostra Polizia Militare. In casi come questo non c’è alcuna perdita di significato data l’esistenza di un corrispettivo nella lingua di arrivo. Diverso sarebbe stato se al posto di Policía Militar ci fosse stato un riferimento alla Guardia Civil. Quest’ultima è un organo esclusivamente spagnolo e, sebbene le funzioni che svolge siano quasi del tutto corrispondenti a quelle dei Carabinieri, le due forze armate non hanno una corrispondenza uni- voca e dunque sarebbe un errore tradurre una con l’altra. Nel secondo esempio notiamo ancora un riferimento alle forze armate: la brigata. Anche in questo caso abbiamo un traducente che corrisponde perfettamente poiché in tutti i paesi occidentali la brigata corrisponde a una grande

58 unità dell’esercito.14 Dunque, entrambe le proposte traduttive sono rimaste letterali sia nel primo che nel secondo caso.

Nell’esempio seguente viene nominato un organo istituzionale, la Jefatura de Policía, il cui traducente italiano è «questura». Ciò che conta, in questo particolare caso, non è tanto trovare un corrispettivo preciso in italiano, ma è trasmettere il concetto che esprime. Nella mia tradu- zione, ho deciso di servirmi di un termine che facesse riferimento alle cariche più alte della Polizia, utilizzando uno dei significati della parola Jefatura, ovvero “Comando”. Aguirre D’Amico ha deciso, invece, di omettere questo riferimento: “Ci avrebbero denunciati”. Per quanto riguarda il Comité Revolucionario, la scelta traduttiva in entrambi i casi è stata quella di ricorrere a un calco, dal momento che non si tratta di un organo realmente esistente, bensì di un organo creato ad hoc per il contesto dell’opera.

Procediamo con il frammento successivo che ci mette di fronte a un caso molto interessante. Come sappiamo, la superstizione è un insieme di credenze e di riti profondamente radicati in una cultura; essa varia da paese a paese, il che costituisce un problema traduttivo non indiffe- rente. Fortunatamente, ciò a cui Walter Fürst fa riferimento in questo caso è molto comune e diffuso in quasi tutto il mondo: la credenza secondo la quale il numero tredici porti sfortuna. Nonostante il nostro giorno sfortunato sia venerdì 17 e non martedì 13 come in Spagna, il nu- mero tredici mantiene comunque una connotazione negativa anche nel nostro immaginario col- lettivo.

“El martes 13 es considerado el día de la mala suerte sólo en las sociedades griega, española y latinoamericana, porque en las culturas anglosajonas se ha trasladado al viernes 13, mientras que en Italia es el viernes 17. Trece eran los asistentes a la Última Cena de Jesucristo: doce apóstoles y Jesús. A Judas se le considera el número 13 por ser el traidor. Además es en el capítulo 13 del Apocalipsis donde se habla de la bestia de siete cabezas.”15

Come conferma questo frammento di un articolo pubblicato sulla versione online del giornale «ABC», tale credenza ha origini religiose che risalgono addirittura alla Bibbia, di conseguenza anche la cultura italiana ne è stata influenzata. Date queste considerazioni, credo che la scelta

14 Sul dizionario Treccani troviamo la seguente definizione: “Nell’organizzazione attuale dell’Esercito italiano, come in

tutti gli altri eserciti occidentali, la brigata è una grande unità comprendente reparti di varie armi e servizi, articolati in reggimenti e unità minori, in grado di svolgere una completa azione di combattimento.” Dizionario Treccani, consultabile su: http://www.treccani.it/vocabolario/.

15 ABC Sociedad [13 marzo 2018], Supersticiones: ¿Por qué decimos que el martes 13 es un día de mala suerte?, con-

sultabile su: https://www.abc.es/sociedad/abci-origen-supersticiones-como-martes-13-decimos-mala-suerte- 201803131002_noticia.html.

59 traduttiva migliore sia mantenere il riferimento al numero tredici, così come è stato fatto in entrambe le traduzioni.

Per quanto riguarda l’ultimo esempio, non si tratta di un vero e proprio realia, in quanto una rivista non è considerata talmente parte di una cultura al punto da risultare intraducibile in altre lingue. La domanda da porsi per capire se dobbiamo tradurre il titolo della rivista è se il titolo ha un significato connotativo o meno. La risposta, nel nostro caso, è sì perché La Lucha fa riferimento alla battaglia che stanno portando avanti i rivoluzionari per rovesciare il regime dittatoriale. Per questo motivo ho deciso, allo stesso modo di Aguirre D’Amico, di tradurre il titolo letteralmente, in modo tale che nella lingua di arrivo non vada perso questo significato. Tuttavia, le due versioni differiscono per quanto riguarda la traduzione di “la Hoja”. Dal mo- mento che in spagnolo hoja non indica propriamente un giornale, quanto piuttosto un foglio o comunque qualcosa di più ridotto e meno organizzato di un giornale, credo che il traducente migliore possa essere “manifesto”.

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