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TRASPORTI/VIABILITà

Nel documento PAG 1 (pagine 111-118)

“L'ASSURDA FINE DEI TRENI 'PINTORIC-CHIO'. UNO SPRECO DA 14 MILIONI DI EU-RO” - BRUTTI (IDV) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE

Il consigliere regionale Paolo Brutti (Idv) ha pre-sentato una interrogazione all'Esecutivo di Palaz-zo Donini dove denuncia “l'incredibile fine delle quattro motrici 'Pintoricchio', giustamente dedi-cate all'autore che dipinse le cosiddette 'grotte-sche'”. Nel rimarcare che “l'unica motrice super-stite non è messa in grado di funzionare perché non risulta conveniente elettrificare l'intera rete per un solo mezzo”, Brutti chiede alla Giunta come intende affrontare la questione, suggeren-do il ricorso ai cosiddetti tram-treno, utilizzati nel resto d'Europa, economici ed efficienti, che po-trebbero essere utilizzati anche in un eventuale binario cittadino, unendo in un solo mezzo il tram e il treno.

Perugia, 3 febbraio 2014 - “Uno spreco intollera-bile che farà imbufalire soprattutto i maltrattati pendolari che prendono il treno ogni giorno per andare al lavoro”. Così il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, che in un'inter-rogazione denuncia “l'incredibile fine delle quat-tro motrici 'Pintoricchio', giustamente dedicate all'autore che dipinse le cosiddette 'grottesche'”.

“Delle quattro motrici, che a listino costano 3 milioni e mezzo ciascuna, acquistate appena nel 2008, solo una è ancora funzionante – scrive Brutti nel suo atto ispettivo -, essendo le altre tre ferme per il costo esorbitante dei pezzi di ricambio. La cosa assurda è che l'unica motrice superstite non è messa in grado di funzionare perché non risulta conveniente elettrificare l'inte-ra rete per un solo mezzo, preferendo a questo punto utilizzare le vecchie e inquinanti motrici a diesel”. Brutti non manca di ricordare che “prima dell'acquisto molti esperti avevano sconsigliato il ricorso a questi mezzi che, tra l'altro, visto il tracciato curvilineo della rete umbra, non oltre-passano i 90 chilometri orari, quando sono stati concepiti per raggiungere i 160 chilometri orari”.

Il consigliere Idv conclude chiedendo all'assesso-re all'assesso-regionale ai Trasporti, Silvano Rometti come intenda affrontare la questione e suggerisce “il ricorso ai cosiddetti tram-treno, utilizzati nel resto d'Europa, che costano la metà, consumano molta meno elettricità, hanno maggiore accele-razione e soprattutto possono essere utilizzati anche in un eventuale binario cittadino, unendo in un solo mezzo il tram e il treno”.

FCU: “GRAVI DISFUNZIONI E SPRECHI. LA GIUNTA CHIARISCA LE RESPONSABILITÀ” - BRUTTI (IDV) CON UNA INTERROGAZIONE TORNA A CHIEDERE CONTO DEL MANCATO UTILIZZO DEI LOCOMOTORI 'PINTORIC-CHIO'

Durante una conferenza stampa a Palazzo Cesa-roni, il consigliere Paolo Brutti (Italia dei valori) ha presentato i contenuti di una interrogazione rivolta alla Giunta regionale e incentrata sulle

“responsabilità delle gravi disfunzioni e degli sprechi nella gestione della ex Ferrovia centrale umbra, anche in relazione alla vicenda dell'inuti-lizzo degli elettrotreni “Pinturicchio”.

Perugia, 11 febbraio 2014 – La Regione Umbria avrebbe investito nello sviluppo della ex Ferrovia centrale umbra molte decine di milioni di euro senza però riuscire a dotarsi di un sistema di trasporto su ferro efficiente ed anzi trovandosi con molte apparecchiature inutilizzare e inutiliz-zabili. Lo sostiene il consigliere regionale Palo Brutti (Italia dei valori) che sull'argomento ha presentato alla Giunta una interrogazione a ri-sposta immediata (question time), oggi illustrata durante una conferenza stampa a Palazzo Cesa-roni. Secondo il consigliere Idv “dei quattro treni 'Pintoricchio' acquistati per 18milioni di euro per farli circolare sulla rete Fcu, uno solo è in funzio-ne sulla tratta Ponte S.Giovanni–Ellera. Uno è tenuto fermo per eventuale sostituzione durante il servizio, due sono fermi e abbandonati, uno in attesa di ricambi e l'altro a causa di 'cannibaliz-zazione' dei pezzi di ricambio”. Inoltre i treni in questione sono progettati per raggiungere una velocità massima di150 chilometri orari, ben al di sopra dei limiti strutturali dei binari regionali (90 chilometri orari). Funzionerebbero poi ad energia elettrica ma la rete Fcu è stata elettrificata solo per una parte e ora non sarebbe comunque in grado di fornire la tensione sufficiente al funzio-namento di convogli che per il loro peso non po-trebbero superare la pendenza della tratta Ponte S.Giovanni– Perugia (peraltro non elettrificata).

Ad oggi quindi sulla linea Fcu circolerebbero sol-tanto motrici alimentate a gasolio mentre il “Pin-toricchio” potrebbe circolare “solo sulla rete delle Ferrovie dello Stato”. Brutti ha poi messo in evi-denza che “i lavori per la nuova stazione di Ponte S.Giovanni, dal costo di 5milioni di euro, non potenzieranno lo scalo ma ne ridurranno anzi il numero di binari da 6 a 5. La frequenza dei treni che potrebbero coprire la tratta verso Perugia è di 8/10 minuti, ma non ci sono corse perché manca l'utenza interessata. Inoltre lungo il per-corso giace oltre 1 chilometro di binari, che sono stati raddoppiati ma senza essere collegati alla rete: ulteriori 6 milioni di euro spesi senza risul-tati”. Il consigliere regionale affida poi al suo atto ispettivo, la cui discussione “sarebbe prevista per la seduta di question time di martedì 18 feb-braio”, alcuni interrogativi legati “al mancato utilizzo di un sistema di gestione automatica delle sottostazioni elettriche (costato 500 mila euro), delle macchinette obliteratrici per la “co-munità tariffaria”, abbandonate in un deposito e al sistema degli appalti, che in gran parte sareb-bero stati vinti dalla stessa società campana che, dopo un iniziale ribasso di oltre il 30 percento,

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avrebbe richiesto forti adeguamenti per varianti in corso d'opera”. In conclusione Paolo Brutti ha annunciato che chiederà conto all'assessore re-gionale ai trasporti Silvano Rometti “dello stato comatoso del servizio di trasporto su treno (dopo un investimento che negli anni della gestione regionale è arrivato a 120 milioni), che invece dovrebbe essere, come ipotizzato nella prima stesura del Piano regionale dei trasporti, il cardi-ne del sistema di trasporto pubblico locale”.

“STRADE KILLER DELL'ALTOTEVERE” - INI-ZIATIVA DELLA LEGA NORD UMBRIA. POSI-ZIONATI SEGNALI DI PERICOLO

Il capogruppo regionale della Lega Nord Gianluca Cirignoni ha preso parte ad una iniziativa, intra-presa dal partito, denominata 'Strade killer del-l'Altotevere', consistente nel posizionamento di segnali che avvertono gli automobilisti che tran-sitano nelle arterie viarie della zona altotiberina dove si sono verificati incidenti gravi del pericolo rappresentato dalle condizioni delle strade in oggetto.

Perugia, 15 febbraio 2014 – Il capogruppo regio-nale della Lega Nord Gianluca Cirignoni ha preso parte, insieme insieme ai consiglieri comunali leghisti di Città di Castello e San Giustino, Valerio Mancini e Corrado Belloni, ed al coordinatore dei giovani umbri, Luca Pogliani, ad una iniziativa intrapresa dal partito denominata “Strade killer dell'Altotevere”, consistente nel posizionamento

“nei tanti punti della viabilità comprensoriale degradati e teatro di gravissimi incidenti di appo-sito segnale per avvertire gli utenti della strada del pericolo”. “La viabilità di Città di Castello e del comprensorio dell'alta Valle del Tevere – spiega Cirignoni - sia essa di tipo statale provin-ciale o comunale, è in condizioni disastrose. In Altotevere gli utenti della strada debbono affron-tare tutti i giorni un vero e proprio calvario tra buche, avvallamenti e limiti assurdi e ridicoli come quelli di 30 kmh imposti su lunghi tratti di viabilità provinciale dal duo Guasticchi-Caprini, ai quali chiediamo che fine ha fatto il sale che la Provincia avrebbe dovuto spargere sulle strade nell'ultima allerta meteo ed in particolare lungo la SS 221, che fu teatro in due giorni di numerosi incidenti gravi, di cui uno mortale. Altri due sono stati i tratti killer della viabilità da noi scelti per la nostra iniziativa: la strada provinciale100 tra i comuni di Citerna e Città di Castello, un'arteria degradata, lasciata nell'incuria, lungo la quale si aprono grandi fossati privi di protezione che d'in-verno sono pieni d'acqua, e l'incrocio di San Giu-stino tra la strada statale per Pesaro e la viabilità comunale e provinciale, per mettere in sicurezza il quale i residenti sono anni che chiedono la rea-lizzazione di una rotonda e un passaggio pedona-le nel disinteresse più totapedona-le di Comune,

Provin-cia di Perugia e Regione Umbria”. “La nostra battaglia per la messa in sicurezza e l'ammoder-namento della rete viaria comprensoriale – con-clude - grazie al senatore Candiani è approdata anche in Parlamento oltre che in Procura della Repubblica e continuerà fino a quando la Provin-cia di Perugia e la Regione Umbria non si decide-ranno a dare al comprensorio più produttivo della regione una viabilità moderna e sicura”. LINK FOTO: http://goo.gl/WhNzt2

QUESTION TIME (1) UMBRIA MOBILITÀ:

MONNI (NCD) “SENZA SOLDI ANCHE PER MANUTENZIONE ED UN AUTOBUS HA PRESO FUOCO” - ASSESSORE ROMETTI: “ANOMA-LIA IMPREVEDIBILE. SEMPRE MENO RI-SORSE PER I TRASPORTI”

Perugia, 18 febbraio 2014 - “Nonostante i soldi stanziati dalla Regione e l'imminente ingressi di Trenitalia per salvare Umbria Mobilità, continua-no ad emergere problematiche gravi. I dipenden-ti non sanno se prenderanno lo sdipenden-tipendio, mentre vengono prorogate costose consulenze. E in mezzo a tutto ciò la Società non ha neanche i soldi per la manutenzione dei mezzi, che si fer-mano in città creando problemi agli utenti o ad-dirittura, peggio, uno si è incendiato nei pressi di Ferro di Cavallo”. Così il consigliere regionale Massimo Monni (Ncd) che ha chiesto alla Giunta

“se non ritenga opportuno convocare in Commis-sione competente ed in tempi brevissimi tutta la dirigenza di Umbria Mobilità per chiarire la vicen-da e come intende adoperarsi per risolvere tutte le molteplici problematiche all'interno dell'azien-da. Ma anche se non ritenga opportuno chiedere le dimissioni di tutta la dirigenza, considerata l'incapacità di gestione”. Nel rimarcare come “il principio di incendio sia dovuto ad una anomalia mai verificatasi prima sul mezzo”, che lo stesso pulman era stato “controllato in officina il giorno precedente”, che era stato “sottoposto a revisio-ne da parte della Motorizzaziorevisio-ne civile lo scorso 8 ottobre 2013” e che “l'autista ha messo subito in sicurezza i passeggeri”, l'assessore ai Trasporti, Silvano Rometti ha spiegato che si è trattato, in sostanza, del “surriscaldamento del motorino di avviamento. Per questo – ha aggiunto – si sta provvedendo, attraverso la predisposizione di appositi fusibili, a far sì che simili problemi non avvengano più”. Rometti non ha mancato co-munque di sottolineare come “il parco mezzi si sta innegabilmente invecchiando ed il fatto di non aver potuto intervenire sul rinnovamento è dovuto principalmente ai minori trasferimenti di risorse da parte del Governo. Quest'anno – ha fatto sapere – sono stati messi a disposizione 400 milioni di euro che verranno ripartiti tra tutte le Regioni e questo servirà ad intervenire sul rinnovo del parco mezzi”. In merito alle azioni della Giunta circa la gestione della Società, Ro-metti ha ribadito che “è stato sempre fatto e

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portato avanti un percorso chiaro che sta giun-gendo al termine e che porterà l'azienda fuori dalla crisi in cui si trova”. Nella replica, Monni ha evidenziato la sua “soddisfazione perché – ha spiegato – in merito alla gestione e alla sicurezza dei mezzi mi viene sostanzialmente data ragione.

La preoccupazione maggiore circa la manuten-zione dei mezzi – ha concluso Monni – deriva dal fatto che vengono riparati con pezzi non origina-li, addirittura, spesso, utilizzando parti smontate da altri mezzi in disuso”.

QUESTION TIME (4): EX FCU: BRUTTI (IDV)

“TRENI 'PINTORICCHIO' COMPERATI E AB-BANDONATI” - ASSESSORE ROMETTI “OPE-RATIVI 3 CONVOGLI SU 4. RILANCIO FER-ROVIA NEL NUOVO PIANO REGIONALE”

Perugia, 18 febbraio 2014 – Il consigliere regio-nale Paolo Brutti (Idv) ha illustrato oggi in Aula, durante la sessione di question time, la sua in-terrogazione a risposta immediata sulla ex ferro-via regionale Fcu, incentrata sull'inutilizzo dei treni “Pintoricchio”, dei sistemi per la biglietta-zione e per la gestione della linea, sul raddoppio di binari che non sarebbero stati agganciati alla linea principale. Brutti ha spiegato che “dei quat-tro treni 'Pintoricchio' acquistati per 18 milioni di euro, per farli circolare sulla rete Fcu, uno solo è in funzione sulla tratta Ponte S.Giovanni–Ellera.

Uno è tenuto fermo per eventuale sostituzione durante il servizio, due sono fermi e abbandona-ti, uno in attesa di ricambi e l'altro a causa di 'cannibalizzazione' dei pezzi di ricambio”. Inoltre i treni in questione sono progettati per raggiun-gere una velocità massima di160 chilometri ora-ri, ben al di sopra dei limiti strutturali dei binari regionali (90 chilometri orari). Funzionerebbero ad energia elettrica ma la rete Fcu è stata elettri-ficata solo per una parte e ora non sarebbe co-munque in grado di fornire la tensione sufficiente al funzionamento di convogli che per il loro peso non potrebbero superare la pendenza della tratta Ponte S.Giovanni– Perugia (peraltro non elettrifi-cata). Inoltre lungo il percorso giacerebbe oltre 1 chilometro di binari, raddoppiati ma senza essere collegati alla rete: “ulteriori 6 milioni di euro spe-si senza risultati”. Cui sarebbero poi “il mancato utilizzo di un sistema di gestione automatica delle sottostazioni elettriche (costato 500 mila euro), le macchinette obliteratrici per la “comuni-tà tariffaria” abbandonate in un deposito e un sistema degli appalti che vedrebbe gran parte delle gare vinte dalla stessa società campana.

L'assessore regionale ai trasporti, Silvano Ro-metti, ha risposto spiegando che “tre treni Pinto-ricchio sono funzionanti (mentre uno è stato uti-lizzato per alcuni pezzi di ricambio) e vengono utilizzati sulla tratta Perugia-Ponte San Giovanni Foligno ed anche sulla tratta Ponte San Giovanni- Perugia – Terontola. Il livello di efficienza di que-sti treni è adeguato per le caratterique-stiche della

nostra linea, viaggiano a una velocità massima di 160 chilometri l’ora: quelli diesel vanno a 150 km/h quindi possono essere utilizzati in modo promiscuo sulla rete nazionale. Abbiamo atteso troppo gli interventi di adeguamento della sta-zione di Ponte San Giovanni e che la tratta Ponte San Giovanni – Sant’Anna si realizzasse: ora l’adeguamento della stazione è in corso e i lavori della tratta verranno affidati a brevissimo, per-ché ci sono soldi che aspettavano lì da tanto tempo di essere utilizzati. Spero che nel nuovo Piano regionale trasporti l’ex Ferrovia centrale umbra possa avere quel rilancio che da tanto tempo attende”. Il consigliere Brutti si è detto

“totalmente insoddisfatto” della risposta ottenu-ta, ribadendo che i treni Pintoricchio non sono utilizzati, che la loro velocità massima (sulle li-nee regionali) è di soli 90 chilometri orari e che tutti i treni ex Fcu usano carburante diesel e non sono connessi alla rete elettrica. Paolo Brutti ha infine auspicato che, in assenza di un intervento della Giunta, possa essere “un altro potere dello Stato a mettere sotto osservazione le condizioni della rete e dei mezzi ex Fcu”.

SICUREZZA STRADALE: LA SECONDA COM-MISSIONE APPROVA ALL'UNANIMITÀ LA LEGGE PREDISPOSTA DALLA GIUNTA

La Seconda commissione dell'Assemblea legisla-tiva dell'Umbria ha approvato all'unanimità il disegno di legge “Disposizioni per la sicurezza stradale” predisposto dalla Giunta di Palazzo Donini. Previsti tra l'altro un Piano triennale e un Centro regionale umbro di monitoraggio della sicurezza stradale, aree urbane di assoluta sicu-rezza, dove bambini e ragazzi possano muoversi autonomamente a piedi e in bicicletta. Un fondo per l'assistenza alle vittime degli incidenti (150mila euro), sarà infine utilizzato anche per lo svolgimento della Giornata regionale per la sicu-rezza stradale.

Perugia, 26 febbraio 2014 – La Seconda commis-sione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, pre-sieduta da Gianfranco Chiacchieroni, ha approva-to oggi all'unanimità il disegno di legge predispo-sto dalla Giunta di Palazzo Donini “Disposizioni per la sicurezza stradale”. Presente l'assessore Stefano Vinti, la Commissione Attività economi-che e governo del territorio ha valutato l'articola-to ed apportal'articola-to alcune modifiche, inserendo inol-tre una clausola valutativa, stilata dal Comitato per la legislazione, che impegna la Giunta a ren-dere conto ogni anno al Consiglio regionale delle modalità d'attuazione della legge e dei risultati ottenuti nel realizzare azioni, interventi e misure volti al miglioramento della sicurezza stradale e alla riduzione delle vittime di incidenti stradali. Il relatore unico in Aula della legge sulla sicurezza stradale sarà il presidente Chiacchieroni, che ha

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espresso “soddisfazione per il risultato raggiunto, anche alla luce dei gravi incidenti che si sono verificati in Umbria negli ultimi anni. Speriamo che la proposta di legge sulla sicurezza stradale sia uno strumento valido per contenere e ridurre questo grave fenomeno”. Tra i PUNTI CARATTE-RIZZANTI DELLA LEGGE ci sono: il perseguimen-to degli obiettivi del Piano dell'Onu “Global plan fot the decade of action for road safety 2011/2020 (http://goo.gl/RLVDdY); il rafforza-mento dell'azione sanitaria in termini di preven-zione e di primo soccorso; l'istitupreven-zione di un si-stema di servizi di consulenza, informazione e assistenza, legale e psicologica, per le vittime degli incidenti; l'adozione di un Piano triennale e l'istituzione del Centro regionale umbro di moni-toraggio della sicurezza stradale, al cui interno il Centro di documentazione e confronto supporte-rà la scelta degli interventi da attuare e promuo-verà la diffusione delle migliori esperienze in ambito di sicurezza stradale; la previsione di aree urbane di assoluta sicurezza, dove bambini e ragazzi possano muoversi autonomamente a piedi e in bicicletta; la predisposizione di un li-bretto regionale dell'educazione alla mobilità sicura e sostenibile; l'istituzione del Fondo per l'assistenza alle vittime degli incidenti (150 mila euro), utilizzato anche per lo svolgimento della Giornata regionale per la sicurezza stradale. Se-condo dati forniti dagli uffici regionali, gli inciden-ti stradali in Umbria, tra il 2001 e il 2012 hanno provocato oltre mille morti e 58mila feriti, con un costo stimabile in 5 miliardi 831 milioni di euro.

Nel 2012 ci sono stati 50 morti e 3400 feriti, con un costo complessivo stimato in 320 milioni di euro, circa 350 euro annui per ogni cittadino umbro.

UMBRIA MOBILITÀ: “QUALI INIZIATIVE DELLA GIUNTA PER RIAPRIRE IL TAVOLO NEGOZIALE E CONFERMARE GLI IMPEGNI ASSUNTI CON I LAVORATORI” - INTERRO-GAZIONE DI MARIOTTI (PD)

Il consigliere regionale Manlio Mariotti (Partito democratico) ha presentato un'interrogazione a risposta immediata alla Giunta per sapere quali iniziative intenda adottare nei confronti di Um-bria Mobilità srl per sollecitare la riapertura del dialogo negoziale tra le parti e ed il rispetto degli impegni assunti con i lavoratori circa la salva-guardia contrattuale ed occupazionale.

Perugia, 26 febbraio 2014 – Il consigliere regio-nale del Partito democratico Manlio Mariotti inter-roga la Giunta regionale per sapere “quali inizia-tive intende adottare, anche nel suo ruolo di Ente proprietario, nei confronti del socio proprietario di maggioranza di Umbria Mobilità Esercizio srl, per sollecitare la riapertura del tavolo negoziale tra le parti, favorire il riavvio del confronto,

con-fermare gli impegni assunti nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, a partire dalla definizione delle opportune clausole sociali di salvaguardia contrattuale e occupazionale, nel verbale e nel protocollo di intesa sottoscritti, consentire di portare a compimento in modo costruttivo e responsabile il percorso di costitu-zione e messa in attività della new-co Umbria Mobilità Esercizio srl”. “Nell'incontro svoltosi il 24 febbraio scorso tra organizzazioni sindacali di categoria, Rsu aziendale, Società Umbria TPL e Società Umbria Mobilità Esercizio srl – spiega Mariotti - si è determinata una rottura della trat-tativa tra le parti per la indisponibilità del rap-presentante di quest'ultima a sottoscrivere un accordo che recepisse le clausole sociali di salva-guardia occupazionale e contrattuale da garanti-re ai lavoratori all'atto del loro conferimento, ai sensi della legge '428/'90', da Umbria Tpl e Mo-bilità Spa a Umbria MoMo-bilità Esercizio srl. Tale rottura sta determinando preoccupazione e in-certezza tra i lavoratori che potrebbero innescare tensioni e sfociare in conflitti sindacali, che fini-rebbero per ripercuotersi negativamente tanto sul funzionamento dei servizi resi ai cittadini, quanto sul clima di un costruttivo e responsabile confronto di contrattazione che fino ad oggi ha caratterizzato la gestione di una vertenza difficile come quella della crisi economico-finanziaria nella quale si è venuta a trovare Umbria Tpl e

con-fermare gli impegni assunti nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, a partire dalla definizione delle opportune clausole sociali di salvaguardia contrattuale e occupazionale, nel verbale e nel protocollo di intesa sottoscritti, consentire di portare a compimento in modo costruttivo e responsabile il percorso di costitu-zione e messa in attività della new-co Umbria Mobilità Esercizio srl”. “Nell'incontro svoltosi il 24 febbraio scorso tra organizzazioni sindacali di categoria, Rsu aziendale, Società Umbria TPL e Società Umbria Mobilità Esercizio srl – spiega Mariotti - si è determinata una rottura della trat-tativa tra le parti per la indisponibilità del rap-presentante di quest'ultima a sottoscrivere un accordo che recepisse le clausole sociali di salva-guardia occupazionale e contrattuale da garanti-re ai lavoratori all'atto del loro conferimento, ai sensi della legge '428/'90', da Umbria Tpl e Mo-bilità Spa a Umbria MoMo-bilità Esercizio srl. Tale rottura sta determinando preoccupazione e in-certezza tra i lavoratori che potrebbero innescare tensioni e sfociare in conflitti sindacali, che fini-rebbero per ripercuotersi negativamente tanto sul funzionamento dei servizi resi ai cittadini, quanto sul clima di un costruttivo e responsabile confronto di contrattazione che fino ad oggi ha caratterizzato la gestione di una vertenza difficile come quella della crisi economico-finanziaria nella quale si è venuta a trovare Umbria Tpl e

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